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Autore: Antonio Militari    20/11/2015    1 recensioni
Un ragazzo normalissimo, che frequenta una scuola normalissima con amici normalissimi, tranne per il fatto che lui, a differenza degli altri, sa usare "quella cosa". Tutto procede quindi al meglio, almeno fino a che non compare un altro ragazzo, che sembra conoscere bene "quella cosa". Inizia così il percorso di Alex per migliorare il proprio potere, al fine di sconfiggere una minaccia mortale... o almeno così sembra.
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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1
“Come prima cosa voglio dirti che tua madre è tenuta qui con il potere della Paradossalità, e che qualsiasi cosa accada a me farà si che il leggero strappo spazio-temporale che la tiene qui si spezzi, con il risultato di ucciderla, separando il suo corpo dall'anima. Mi hai capito bene?”
Michelle trattenne il fiato dietro la porta, cercando di capire che cosa stesse succedendo all'interno, vide il gruppo di persone e vide anche Martin, ma era sicura al cento per cento che non si trattava del capitano. Ascoltò le frasi in silenzio, cercando di capire come poter intervenire senza rischiare una catastrofe.
La soluzione più semplice era forze quella di usare il potere e tornare indietro al momento in cui Alex e Martin entravano nel palazzo, ma era una Passiva da combattimento, nel senso che aveva imparato a controllare il potere solo per quei secondi necessari a schivare un attacco, ma i salti di qualche minuto avvenivano spontaneamente, e non riusciva a controllarli. Si maledisse per questo.
“A meno che tu non usi il tuo potere per modificare la realtà e sparire dalla faccia della terra” sputò fuori con rabbia Martin.

2
Possibile che fossero arrivati a questo? Volevano uccidere Alex e salvare il resto degli Attivi? Possibile che non sapessero la realtà sul potere di Alex? La sapevano? E allora che senso aveva quello che stava succedendo nella stanza? Se ci fosse stato Martin, il vero Martin... Che fine aveva fatto? Era vivo? Certo che era vivo, stavamo parlando di Martin, mica del primo venuto. Cosa doveva fare? Se Alex avesse accettato sarebbe stata una catastrofe. Dovevano intervenire, ma cosa poteva fare lei?
Si sporse un poco a guardare nella stanza. Alex era in piedi, al centro della stanza, mentre gli altri presentavano diverse forme di attesa.
Uno di loro si girò per caso verso di lei, e lei si sentì morire, l'aveva vista e avrebbe dato l'allarme agli altri: non poteva usare il potere, perché gli avrebbe allertati comunque. Il ragazzo, comunque, la sorprese: invece di avvisare qualcuno la guardò e iniziò a muovere un sopracciglio.
Michelle dovette pensarci un attimo prima di capire che quello era uno dei codici di Martin, appassionato di Morse. Mettendosi un poco più al riparo dietro la porta, osservò affascinata il sopracciglio che si muoveva su e giù, come un tic. Punto, linea, Punto, linea... C. Punto, punto... I. Michelle decifrò così, lettera a lettera, il messaggio del ragazzo e gli fece segno di aver capito.
Nella sua tuta rosa, il ragazzo sorrideva compiaciuto.

3
Sorrise. Aveva preso una decisione. Allargò le braccia, e si sollevò in aria, improvvisamente accendendosi di luce. Chiuse gli occhi, per non guardare la madre. Ci pensò un attimo: anche lei, in ogni caso ci avrebbe perso, perdendo la vita o il figlio. Qualunque fosse stata la sua scelta, tutti ci avrebbero perso. Non ci sarebbero state vittorie. Alex sorrise nuovamente, nell'alto della sua posizione. Sentì il potere fluire, mentre operava la sua scelta, verso l'esterno, avvolgendo tutto quello che lo circondava. Dopo qualche istante, Alex aprì gli occhi, ora senza pupilla, e il potere si attivò.
   
 
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