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Autore: RiotCalipso    20/11/2015    0 recensioni
Isabelle è una giovane ragazza che abita a pochi km da Londra. Una triste vicenda pervade il suo passato, riuscirà il futuro a sorprenderla?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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-Belle, non credo sia un’ottima idea mettere proprio li la zucca. Visto che dopo la vorrai sicuramente accendere, vorrei evitare che la tenda prenda fuoco e credo che Jasper impazzirebbe se i suoi amati libri si rovinassero-
Halloween si stava avvicinando e con esso i preparativi per la cena che ci sarebbe stata a casa dei tre amici. Era una ricorrenza che Jasper e Cassie avevano sempre seguito, anche prima dell’arrivo di Isabelle. Prima però erano solo loro due e un po’ di cibo cinese, abbastanza triste come cena.
-Sono contenta che quest’anno potrai preparare tu da mangiare, faremo una cena con i fiocchi e poi io pensavo che saremmo potuti andare a ballare!-
-Sai quanto io odi queste cose Cas, perché mi metti in queste difficilissimi condizioni?-
-Promettimi almeno che ci penserai-
-Okay, te lo prometto- Isabelle prese la zucca e la spostò su un altro davanzale.
La loro casa era piccola ma estremamente confortevole.
Era collocata in un complesso di villette residenziali, aveva un piccolo giardino ed era proprio la classica casa inglese.
Era su un piano solo, con i muri esterni bianchi e il tetto scuro.
La porta di ingresso era di un rosso fiammante, e ora era ricoperta di piccoli scheletri neri adatti al periodo.
Entrando vi era subito l’openspace: il divano era relativamente grande rispetto alla stanza, comodamente ci stavano seduti in 4. Le pareti erano di un color tortora che risaltava perfettamente con il parquet castagno. La cucina era bellissima, e di questo Isabelle era molto contenta. Non era troppo grande, ma aveva tutte le funzionalità più moderne che le permettevano di cucinare sempre dei buonissimi manicaretti. Era bianca con dettagli in marmo, molto classica ed elegante.
Nel salotto vi erano anche una grande libreria piena di libri che Jasper portava a casa dalla biblioteca in cui lavorava, libri che spesso venivano letti solo a metà dalle due ragazze perché a parer loro troppo ‘noiosi’. Erano molto diversi tra loro, ma ciò non gli aveva mai impedito di trovarsi bene uno con l’altro. Certo, i litigi a volte c’erano, ma poi ognuno andava nella sua stanza e tutto si risolveva.
Le camere erano tre ed erano divise dai due bagni presenti nella casa.
Erano le stanze più piccole della casa, ma ognuno di loro le aveva arredate e create in base al proprio stile.
Cassie era  la più interessata all’arredamento, e lo si poteva notare immediatamente entrando in camera sua. Vi era un gran letto con la testata in pelle chiara, le pareti erano di un rosa scuro che risaltava perfettamente sul bianco dei mobili. Erano essenziali: letto, comodino, un grande armadio e un piccolo tavolino. Ma tutto era palesemente studiato nei minimi dettagli. L’abat-jour si abbinava perfettamente al colore delle tende, il comodino e l’armadio erano identici e il letto aveva le lenzuola sempre coordinate ai colori della camera. Era bella e luminosa, sempre pulita e tenuta in ordine. Ciò non lo si poteva dire per la camera di Jasper, che nonostante fosse un ragazzo molto tranquillo aveva probabilmente un gran caos in mente. La sua camera era in mezzo a quella delle due ragazze ed era la più piccolina di tutte e tre, fu lui a sceglierla ancor prima che arrivasse Isabell –Non mi serve una camera troppo grande, tanto io ci devo soltanto dormire- e questa affermazione aveva già fatto capire a Cassie che genere di ragazzo fosse il suo coinquilino.
La sua camera era semplice: muri bianchi, mobili essenziali, un piccolo letto con lenzuola verde petrolio. L’unico dettaglio che chiunque avrebbe notato entrando in quella camera era uno stranissimo quadro appeso di fianco al letto. Ritraeva una camera piccola e vuota, con in un angolo una poltrona sulla quale giaceva una bambola senza un occhio. Lo avevano sempre trovato inquietante, e quando Isabelle aveva trovato il coraggio di chiedere all’amico cosa rappresentasse, lui le aveva risposto semplicemente ‘Non lo so, ma mi trasmette molta tranquillità’.
Entrambe le ragazze lo avevano trovato molto inquietante, così non ne parlarono mai più.
La camera di Isabelle era invece molto classica e rispecchiava la sua vera tranquillità. I muri erano color panna, il letto matrimoniale in ferro battuto occupava gran parte della camera. L’armadio c’era, ma non era grande tanto quanto quello di Cassie, a lei non importavano troppo queste cose. I mobili erano di un legno molto scuro che contrastava perfettamente con i colori delle pareti. Era semplice ed elegante, e una parete era tappezzata di fotografie che ritraevano luoghi, paesaggi e avventure che lei stessa aveva vissuto. Nella maggior parte delle stampe i soggetti erano lei, Danny e Jay.
Erano amici da sempre, erano cresciuti insieme e di questo lei era molto contenta. Era la classica amicizia che aveva tutte le carte in regola per durare tutta la vita. La classica amicizia che tutti invidiano.
 
 
-Allora Cassie tu apparecchia che io intanto appendo i festoni. Isabelle sta cucinando e a breve arriveranno Adrian e Mary-
-Doveva per forza venire la ragazza di tuo fratello? È una persona così insopportabile..io proprio non capisco cosa ci possa trovare lui in lei- Cassie era sempre molti schietta e diretta e se qualcosa non le andava bene non ci pensava due volte a dirlo ad alta voce.
-Cas, anche a me non piace. Ma mio fratello sembra sia per qualche arcana ragione felice, e non voglio che scopra  mai per nessun motivo che io non apprezzo Mary. Non voglio che nascano litigi per una cosa così stupida-
-Ma non è stupida!! Tu sei sua sorella, dovresti essere te a scegliere chi può o non può frequentare!-
Jasper e Isabelle si guardarono e scoppiarono a ridere, era impressionante quanto la loro amica fosse determinata a voler decidere sempre tutto lei.
-Hanno suonato alla porta, vado io tanto il pollo è in forno-
Avviandosi verso la porta notò che Jasper aveva indossato un paio di corna da diavoletto, e capì che era giunto il momento che anche lei e Cassie indossassero qualcosa a tema.
-Cas, vai in camera mia. C’è un sacchetto di fianco al letto, ho comprato due cappelli da strega per me e per te! Vai a prenderli- nel frattempo aprì la porta ed entrarono Jay e Danny con in mano delle birre e due bottiglie di prosecco.
-Grandi ragazzi! La birra non guasta mai in casa nostra! Entrate dai- Jasper apprezzava sempre molto il fatto che chiunque andasse in quella casa portava della birra. Era l’unico alcolico che beveva insieme allo spumante.
Isabelle aveva raggiunto Cassie in camera ed entrambe avevano indossato il cappello da strega.
-Sei molto sexy con quel cappello, ma lo saresti sempre se solo mi dessi la possibilità di aiutarti a scegliere cosa mettere!-
-Cas, sai che non mi interessa più di tanto. Non capisco per quale motivo ti ostini a volermi cambiare- dicendo questo si rattristì, l’amica lo notò e immediatamente le si avvicinò.
-No Belle io non ti voglio cambiare..mi dispiace che pensi questo. Vorrei semplicemente che anche tu vedessi la grande bellezza che io vedo in te ogni giorno. Sei una splendida ragazza e non dovresti  nasconderlo in nessun modo. I ragazzi apprezzano la cura che le ragazze hanno verso se stesse, e tu non ne hai molta-
-Sempre gentile Cassie, grazie- dicendo così si alzò e andò in cucina a finire di preparare le ultime cose.
 
 
-Era tutto squisito Isabelle, sei stata brava come sempre. Peccato che abitiamo così lontani, altrimenti potresti prepararmi qualcosa da mangiare ogni tanto!- Adrian stava sorseggiando una birra come tutti gli altri al tavolo.
-Grazie, ne sono molto felice- sorrise, realmente grata.
-Con questo vorresti dire che non ti piace ciò che cucino? Guarda che basta che me lo dici, io non voglio farti da mammina e preparare da mangiare solo perché devo- a quelle parole Isabelle strinse i denti e Cassie tirò un sospiro un po’ troppo rumoroso.
-Noi cinque andiamo a ballare stasera, volete venire con noi?- Cassie era determinata a convincere Isabelle ad andare, e sapeva che sarebbe stato più semplice se fosse andato anche il fratello.
-Guarda, io verrei volentieri ma domani mattina dobbiamo alzarci presto che siamo a mangiare a casa dei genitori di Mary. Mi dispiace ragazzi-
-Adrian, a prescindere non saremmo andati. Sai che a me halloween non piace, stasera sono venuta solo perché tu ci tenevi tanto- a quelle parole Isabelle si alzò e andò distrattamente in camera sua, per non far capire quanto le desse fastidio la presenza di quella ragazza in casa sua.
-Posso entrare?- Danny l’aveva prontamente seguita.
-Certo Danny, vieni..stavo scegliendo cosa mettere dopo-
-Certo certo, vedo come sei impegnata a controllare nell’armadio. Dai, non farci troppo caso, sai che è fatta così e se gli dai troppo peso finisci per rovinarti la vita. Non darle retta, lasciala parlare- si avvicinò e l’abbracciò.
-Grazie Danny, sei sempre in grado di farmi sorridere. Sono contenta di averti al mio fianco!- così dicendo lo abbracciò ancora più stretto e gli sorrise.
-Dai, però ora devo decidere davvero. Mi aiuti a scegliere cosa mettere? Per una volta che sono convinta di voler venire a ballare- entrambi scoppiarono a ridere e proprio in quel momento entrò Cassie.
-Danny, Jay avrebbe bisogno di chiederti una cosa e Belle tuo fratello se ne sta per andare- si alzarono e tutti e tre tornarono in sala.
-È stato davvero bello averti qui Adrian, dovremmo farle più spesso queste cene-
-Anche a me ha fatto piacere vederti, ti prometto che a breve vi inviteremo da noi!- le stampò un bacio sulla fronte e andò verso la porta.
-Grazie di essere venuta Mary, buonanotte- era una frase fredda, ma di più non poteva fare e fu e grata a Cassie che nel preciso istante in cui le lacrime cominciarono a rigarle il volto la prese e la portò in camera sua.
 
 
-Scusami per prima, non ci ho pensato e sono stata una vera stronza- Cassie era sinceramente dispiaciuta.
-Stai tranquilla, hai solo detto ciò che pensi e sono sicura che tu abbia ragione, devo semplicemente lasciarmi andare un po’ di più- e così dicendo andò in cucina e prese due birre ghiacciate. I ragazzi stavano guardando un programma sul calcio e Belle notò quanto Jasper fosse annoiato.
-Jas, se vuoi puoi cominciare a prepararti..tra 15 minuti usciamo!-
-Grazie al cielo- si alzò e andò in camera sua.
-Ragazzi, ci prepariamo e siamo pronti-
-Vaaaa bene!- erano troppo concentrati sulla partita per poter davvero dar retta all’amica.
-Okay, beviamoci queste birre e scegliamo qualcosa che mi permetta di conoscere qualcuno di figo stasera-
-Wow..Belle cosa ti è successo? Va benissimo!-
Finirono di bere le birre e iniziarono a spulciare nell’armadio di Isabelle.
-Ti presterei volentieri qualcosa, ma sei troppo bassa e hai troppe tette. E quest’ultima cosa mi fa parecchia invidia- Cassie aveva un bel fisico, ma il suo seno era abbastanza piccolo seppur perfettamente proporzionato.
-Guarda, te le regalerei volentieri-
-Dai dai, veediamo…no..questo no….ma cos’è?!...mia nonna ha vestiti più alla moda..Belle oddio questo potrebbe essere davvero di mia nonna…forse questo…oddio no ma quello è  un gatto?!-
Dopo dure ricerche e trequarti d’ora passati in bagno, le due ragazze andarono in salotto dove Jay e Jasper si erano addormentati.
-Danny…come sto?- nel girarsi, il ragazzo guardò per la prima volta la sua migliore amica con uno sguardo diverso dal solito..era bella, bella da mozzare il fiato. Indossava un paio di jeans che le disegnavano perfettamente la siluette, una camicetta bianca che sul seno diventava estremamente attillata. I capelli erano i soliti, ma questa volta le ricadevano sulle spalle in maniera più morbida. Aveva un trucco leggero, ma il rossetto rosso metteva perfettamente in risalto i suoi occhioni verdi. I tacchi vertiginosi la facevano sembrare alta quasi quanto Cassie. Era bellissima.
-Sta..stai bene Belle! Wow..non credevo ti avrei mai guardato in questo modo- imbarazzata la ragazza gli si avvicinò e si sedette sul divano.
Nel farlo svegliò sia Jay che Jasper che, nel vederla, rimasero scioccati e a bocca aperta.
-Cassie, io direi che potresti tranquillamente vincere un premio per la tua bravura. Cavolo Belle, sei splendida- Jasper aveva sempre apprezzato la bellezza nascosta dell’amica, ma avrebbe detto una bugia dicendo che non gli aveva fatto un certo effetto.
-Dai, sono soltanto una camicetta e un paio di tacchi- Belle non amava stare al centro dell’attenzione.
-Sei uno schianto Belle, hai delle tette che faranno invidia alla maggior parte delle ragazze del locale, stasera-
-Ah ah ah ah Jay come sei gentile. Però apprezzo i complimenti. Ora direi che possiamo andare oppure la mia faccia diventerà dello stesso colore del rossetto. Su su, in piedi!-
I cinque amici si avviarono verso la porta e Belle, voltandosi verso Cassie, le sussurrò un fievole ‘grazie’. Sarebbe stata una gran serata. Magari si sarebbe concessa qualche drink in più.
Avrebbe trascorso la sua prima vera notte in una discoteca, ma non avrebbe mai pensato che le cose sarebbero andate in quel modo.
   
 
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