"Ti prego Hanna, asciuga le tue lacrime. Il destino che ti è appena stato imposto e che tu non senti come tuo è solo l'inizio di qualcosa di più grande, scritto nella storia del mondo prima ancora della tua nascita."
La ragazza alzò la testa lentamente, spaventata e attratta allo stesso tempo da quella voce che sembrava provenire da una dimensione ultraterrena. Si guardò intorno confusa, cercando di scoprire da dove provenisse, poi capì. A parlare non era stata una persona, o semplicemente qualcosa che fosse frutto della sua immaginazione, ma l'albero.
Quel salice le aveva appena parlato.