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Autore: Risa_chan    27/02/2009    1 recensioni
Vi presento la mia prima fanfction in assoluto! non so quanto la gradirete, però, spero che un commento me lo lasciate! Tutti volevano Heather, tranne lui, l'unico degno di nota per lei...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sirius non sapeva cosa diavolo stava facendo. Il fatto che Norah sapeva e aveva fatto finta di niente con lui, lo aveva mandato in tilt.
Era tutto così complicato, non sapeva più come comportarsi.
“Sirius, dannazione, vuoi fermarti?!” urlò James.
Sirius si blocca e si gira verso l’amico.
“E ora?”
“E ora...niente.  Norah non è stupida l’ha capito! Era lampante che tu non centravi...stavi anche parlando!” rispose quest’ultimo.
“Smith si è lasciata prendere  dal momento, e niente, amici come prima!” continuò James.
“pensi che sia possibile?”
“E’ ovvio.”
“ Vieni con me.” Disse Sirius.
In breve si ritrovarono nella cantina di Melandia (a quell’ora chiuso), a prendere alcune bottiglie di Burrobirra.  Tornarono indietro.

Remus insieme alle ragazze erano tornati in sala comune, pensando che Sirius e James erano là, invece niente.
“Perfetto! Dove saranno? È tardi, non possiamo andarli a cercare! Rischiano già di brutto, da soli!” disse Lily.
“Già! Se andiamo e ci beccano, rischiamo che beccano anche loro!” disse Abby.
Proprio in quel momento entrarono Hetty e Norah.
“Ehi! Cosa ci fate ancora in piedi?” chiese Hetty.
“E’ successo qualcosa?” chiese guardando le facce degli amici.
“Ehm....Sirius e James sono usciti....non sappiamo dove sono!” Rispose Remus riscotendosi dai suoi pensieri.
“Cosa?” chiese Norah. Sembrava allarmata.
“Non preoccupatevi! Andate a letto... li aspetto io. Mi sentiranno...”
“Rimango con te.”
“Norah, sono sicuro che non ci saranno problemi! Sono avvezzi...”
“Non m’importa! Rimango.”
Mentre le ragazze andarono a letto, Remus e Norah rimasero svegli.
Dovettero aspettare un po’, per la verità.
Ma non sembrava importare loro.
Remus era preoccupato per due motivi: il primo, se fossero stati scoperti fuori dalla sala comune  avrebbero avuto guai seri, la seconda era la preoccupazione che riguardava le rivelazioni della sera. Norah lo era solo per il primo detto sopra.
Il buco del ritratto si apri finalmente lasciando passare i due giovani ragazzi.
Il campo visivo di Sirius fu oscurato da una massa scura.
“Sirius!” Norah urlò saltandogli al collo. Lui l’ha strinse forte a sé.
“Ehi....” disse accarezzandole i capelli.
“Dove siete stati?” chiese Remus stizzito, quando James gli fu vicino.
L’altro alzò le spalle.
“In giro...aveva bisogno di schiarirsi le idee.”
Remus si mise le mani sui  fianchi.
“non poteva farlo qua?”
“E dai, mammina! Che sarà mai? Non è la prima volta che andiamo in giro di notte. Tu dovresti saperlo molto bene....” rispose James con un ghigno, guadagnandosi un occhiataccia alla Lunastorta.
Quei altri due avevano preso a baciarsi furiosamente, e non avevano  nessuna intenzione di schiodarsi da lì.
“ehm, ehm...” fece Remus  schiarendosi la voce.
James ridacchiò.
Altra occhiataccia dal nostro lupo mannaro preferito.
“Ehm... ne avente ancora per molto, voi due?!”
I ragazzi alzarono la testa.
“Scusa....”
“Già...non volevamo.”
“Andiamo a dormire.” Ordinò perentorio Remus.
Nessuno obbiettò.

Chi sa come, chi sa perché il mattino seguente, dalla colazione, alle lezioni si svolsero come se nulla fosse accaduto. Come se tutto fosse NORMALE, come se gli avvenimenti della sera prima erano stati cancellati con un colpo di bacchetta...
Ovviamente, benché la vita fosse ripresa come se nulla fosse, quel sassolino c’era infondo al lago.... I ragazzi ricordavano, ma, forse nessuno riusciva a chiedere qualunque cosa agli altri, vedendo tutto enormemente tranquillo pesarono che alla fine ciò che era stato detto, o fatto, non aveva questa grande importanza, alcuni, poi, troppo sorpresi si erano detti tra se che, nulla era vero.
Le acque erano state mosse, però, qualcosa di diverso c’era, e niente lo  avrebbe potuto cancellare...era una magia troppo potente, quella perché un semplice mago potesse offenderla.  Niente poteva impedire di riflettere....e Remus fu quello che ebbe più pensieri.
Secondo il suo modesto pensiero,  la situazione era sfuggita di mano, e che questo aveva creato un bel casino. Cercò di essere più razionale possibile, per quanto quella situazione così assurda potesse permetterlo. C’era di strano, notò Remus, che quanto più la situazione si faceva assurda, più si spigava in maniera razionale.
Hetty aveva visto in Sirius qualcosa di più complesso del “ragazzo- più – figo – della Scuola”, o della canaglia incallita. Questo ovviamente, l’aveva affascinata, portandola ad osservarlo con più interesse. Un effetto più che normale... se qualcuno ci interessa tendiamo  a volerlo conoscere meglio.  Da qui, l’interesse era aumentato costantemente, tanto da trasformalo in un “amore” a distanza. Altra causa fondamentale di  quei eventi, è il suo avvicinamento al ragazzo, che le aveva fatto perdere completamente la testa e la situazione sotto controllo.
Sì,  doveva essere andata così, per quali imperscrutabili ragioni, non lo sapeva... Nessuno sa, nemmeno lui a dirvela tutta, come fece i suoi pensieri a spostarsi su Abby. Lei era una ragazza fantastica,  gli piaceva molto, andavano stranamente d’accordo, però...però c’era sempre quel grande problema che arrivava puntuale ogni mese....
“A cosa pensi?” chiese Sirius che gli camminava a canto.
“Niente...del più e del meno...”
L’amico sghignazzò.
“magari uno di quei più, si chiama Abigail Eloise Wilson?”
“Perché mai dovrei pensare a lei?” chiese cercando di nascondere il rossore.
“Perché ti piace e molto anche?”
Accidenti! Il brutto di avere grandi amici è che non gli si può nascondere niente! Lo aveva capito già al terzo anno, Quando i suoi amici avevano scoperto il suo piccolo problema peloso, detto alla James. Alla fine, pensò Remus, non gli era andata tanto male quella volta. Quei pazzi scatenati avevano deciso di diventare Animagus per aiutare lui. Non gli fu mai più grato  di quella volta.
“Non è così semplice, Felpato! Guarda come è andata a finire l’ultima volta!”
“Okay, è vero, questa te la passo. Ma, Wilson non è Grace, Grece non è Wilson. Punto. Sono. Completamente. Diverse.” Concluse Sirius.
Lunastorta non rispose, storse il naso, pensando.
“Non finirai mai di stupirmi, lo sai, vero?”
“Lo so, Lunastorta. Non sono il migliore?”
“Mi ero illuso che per una volta la smettessi di fare il cretino... è una causa senza speranze....”
“Beh, tu sei l’avvocato delle cause perse!”
“Sai cos’è un “avvocato”?!”
“ Beh...no. L’ho sentito nominare da Lily. Mi ha spigato in linea di massima cosa intendeva...”
I due scoppiarono a ridere.
“Tu sai che fine hanno fatto James e Piter?”
“ James voleva fare una  sorpresa a Lily e Piter si è offerto di aiutarlo.
Sinceramente, non so cosa intendesse fare.”
“Chi sa perché, Felpato, nonostante le tue dichiarazioni di innocenza, penso che tu sappia qualcosa?”
“perché sei un uomo di poca fede, Lunastorta.”
“Forse. Cambiando argomento, non ti ho mai chiesto cosa si prova ad avere una casa tutta tua...”
“E’ una grande sensazione! Non mi andava disturbare ancora di più i genitori di James, sono stati così buoni con me! Poi, grazie allo Zio Alphard, non è stato un grosso problema!”
“Tua madre non dovrebbe averla  presa  bene che suo fratello abbia regalato tutto quell’oro al fuggiasco.”
“No. Mio zio, però non ne ha mai parlato...ne con me, ne con Andromeda. ”
“ A proposito, come sta la figlia di tua cugina?”
“ bene! E’ una piccola peste!”
“Oh, ne sono certo... con te come parente....”
“  Sì devo dire, che sono soddisfatto di come sta crescendo.
Sai, ho deciso di comprare una moto! Facendogli i giusti cambiamenti....qualche incantesimo per farla volare e sarà perfetta!”
“James mi aveva detto qualcosa in proposito... era molto scettico, su questa tua fissa per le motociclette Babbane.”
“Secondo lui non c’è di meglio della solita vecchia scopa!”
Remus rise:
“E’ vero! Da un giocatore di quidditch come lui, cosa c’è da aspettarsi? Hai già qualche idea?”
“Sì, appena può Lily mi ha detto che mi accompagna in qualche negozio, per guardare in giro.”
“...con enorme disappunto di James... ”
“Immagino di sì. Visto che ancora non lo sa!”
“No! Non ci credo...”
“L’altro giorno ne parlavo con Robin, lui è babbano di nascita, e ne abbiamo parlato un po’... Lily si è intromessa nella conversazione, vedendo che ci tenevo tanto, mi ha detto che mi avrebbe accompagnato lei”
“Sapendo che James avrebbe solo sbuffato!
 Non so che te ne fai! Puoi smaterializzarti, e comunque potresti comprati una bella scopa! E’ molto più  affidabile di quei cosi”  scimmiottò Remus.
“Esattamente....Lily si sente in diritto di difendere le invenzioni Babbane.” Rispose Sirius ridacchiando.


“REMUS.”
“Si?” chiese il ragazzo voltandosi verso la voce.
“Voglio spiegazioni.” Chiese Abby.
“Su cosa?”
“Ti ricordi quando siamo usciti insieme ad Hogsmeade per la prima vota? Quando te ne sei andato prima di noi?”
“Mi ricordo...”
“E che ti sei sentito male, ed eri in infermeria?”
“Sì, certo. Ma non capisco...”
“Ho saputo da fonti certe che tu non eri là. Non mi sono preoccupata subito, forse avevi deciso di rimanere semplicemente in dormitorio, era solo un mal di pancia, no?”
“Si.....”
“FAMMI FINIRE, PER CORTESIA.  Carol Robbins Sostiene che tu e  lei avete passato tutta la notte al chiaro di luna piena! NE SAI QUALCOSA TU?”
Remus sbiancò.
“Ed è ancora viva per raccontarlo? Strano!” esclamò Sirius sarcastico.  Remus gli lanciò una occhiata della serie, “Chiudi la bocca”.
“ Abby....”
“  ECCO COSI’ SPIEGA, ANCHE PERCHE’ TU IL GIORNO DOPO ERI COSI’ DISTRUTTO!” urlò la ragazza senza aspettare nessuna risposta.
Era gelosa, si. Gelosa marcia. Non le importava niente, se lo capiva tutta la scuola. A Lei Remus le piaceva da matti.... aveva esultato tre giorni di fila quando si era lasciato con quella vacca delle Grace. Che stupida! Tanto meglio per lei...
Abby aveva trattenuto a stento le lacrime quando  aveva sentito parlare quella Tassorosso demente. Si era illusa... infondo, non stavano insieme, lui non le aveva mai detto nulla in proposito... si sentiva una stupida. Capiva solo ora, quello che provava Hetty.

Remus, dal canto suo, avrebbe voluto dirle, che ora come ora, nei suoi pensieri c’era solo lei, ma, non poteva. Lui era quel che era, e non poteva permettere che qualcun’altro soffrisse a causa della sua condizione. Non parlò.
Così Abby corse via. Non si accorse che era seguita da Black... che lanciato uno sguardo all’amico che voleva significare “quanto sei idiota”, la rincorse.
“Wilson, vuoi fermarti?” disse prendendola per un braccio.
Abby si stupì di quella presa forte, non sembrava da Remus.
“Lasciami...” le prese un colpo quando vide chi la stava tenendo ferma .
“Black...?”
“Sì, Wilson. Complimenti, 100 punti per te.”  Disse lasciandola andare.
“Cosa vuoi?” disse stizzita. Ci mancava lui per umiliarla di più. Però non riusciva ad allontanarsi.
“ Remus è un cretino. Non ci sa fare...”
“Un Classico!  manda te a sbrogliare la faccenda, eh?! Come se fossi una stupida oca felice di essere presa per culo!”
“No, sono venuto di mia spontanea volontà. Lui non mi chiederebbe MAI una cosa del genere. Non è da Remus. Non è James. Ma siccome gli voglio bene, lui tende a farsi del male più di quanto non ne abbia già.”
Abby lo ascoltava attenta, ora. Guardandolo da vicino, capiva anche perché Hetty e tante altre gli andavano dietro... era veramente.... comunque andiamo avanti.
“ Vuoi ascoltarmi?”
“Va bene...” disse iniziando a camminagli al fianco.
“Remus è restio a parlare della sua vita. Che tra parentesi è molto incasinata. Lui non era in infermeria, ma non era nemmeno con la Robbins.”
“Come fai a saperlo? Tu eri con me insieme a tutti gli altri.”
“Lo so, perché sapevo dove stava andando Remus quando  si è allontanato da noi, quel pomeriggio. E poi, io sono uno dei suoi migliori amici, pensi che non sappia cosa fa? Stiamo sempre insieme. Lui, quella sera, non era nemmeno ad Hogwarts.”
“Dov’era allora?”
“Era a casa sua. Da sua madre. Sta molto male, combatte tra la vita e la morte da sette anni. Dal suo primo anno che Silente gli da il permesso di andare a casa ogni tanto. I suoi hanno bisogno di lui.”
“Non lo sapevo....”
“Lo so. Remus è talmente generoso verso gli altri che non vuole far pesare i suoi problemi, mentre è sempre  disposto a sobbarcarsi quelli degli altri. Io ne so qualcosa.”
“Già, anche io...che figura!”
“Davvero orribile! Come diavolo ti è venuto a mente che REMUS POTESSE ANDARE CON...UNA DEL GENERE.” Disse Sirius schifato.
Abby scoppiò a ridere sollevata :
“hai ragione....ma non ti ci abituare, d’accordo?”
“Non preoccuparti, non sono disposto a rincorrerti per tutta la scuola, per porre rimedio ai tuoi danni catastrofici.”
“Pensa per te, Black! In ogni modo, non vorrei essere al posto di Gadsby.”
“Come, scusa?”
“Non vorrei essere mai al posto della tua ragazza. Non sopporterei mai essere guardata così insistentemente da ogni essere che respira e possiede occhi.” Disse Abby guardando gli studenti ( ...tesse..) che li guardavano con tant’occhi.
“Non ne dubito, gelosa come sei!”
Abby arrossì e gli lanciò un occhiata di fuoco al ragazzo.
“Che centra... non so come riesci a non farci caso!”
“Ci si abitua. Tutto qua. ” disse sorridendo.
“Oh, Dio...Abby mantieni il controllo di te stessa”.
“Ancora se qui, Wilson?”
“Eh?”
“Va bene, che sono attraente, ma che aspetti ad andare da Remus? Devo fare tutto io... è possibile?”
“Sei un cretino, Black!”
Abby si allontanò velocemente, poi si girò.
“Grazie!”
“Per gli amici questo e altro.” Disse con una scrollata di spalle. Guardando, la ragazza allontanarsi, pensò: “dopo tutta la fatica che abbiamo fatto, pensavi che avrei lasciato che tutto andasse in fumo, così? Si vede che non mi conosci, Wilson.”

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Remus sorrideva.... si era subito pentito di avere ferito in quel modo Abby, avrebbe dato tutto per rimediare. Ma ci aveva pensato Sirius, che paura quando Abby gli aveva detto  che Sirius le aveva detto tutto... sentendo parlare  di madre malata, capì cosa Sirius aveva fatto.

A pranzo si ritrovarono insieme, al tavolo, i malandrini con Lily e Norah, e poco più in là Hetty e Abby insieme alle loro amiche.
Tutto era come  sempre, ma i ragazzi si sentivano imbarazzati. Sirius fissava il piatto, smuovendo il cibo con la forchetta, James si guardava in giro e ogni tanto metteva in boccone in bocca, Lily,  picchiava le dita sul tavolo con fare nervoso, Remus Si era ripiegato sul libro di Incantesimi. L’unico che sembrava non avere perso l’appetito sembrava Piter.
Abby, invece non riusciva a guardare in faccia Hetty.
“ cosa fai, tesoro?” chiese Norah guardando Sirius interrogativa. Gli altri si fermarono come se fossero stati colpiti da un incantesimo della Pastoia total - body.
Lui alzò la testa di scatto:
“Niente amore, è che non ho molto appetito”
“Cos’hai, ti senti male?”
“No....non ho fame, tutto qui.”
“Sembrate tutti così nervosi! Domani iniziano le vacanze natalizie! Un po’ di allegria! Lo passeremo qui tutti insieme per l’ultima volta...”
Lily sbatté una mano sul tavolo. Alzandosi.
“Non è quello Norah! Basta, Sirius ed Io ti dobbiamo parlare.”
Tutti si voltarono a guardare.  Detto così Poteva sembrare  tutt’altra cosa...una tresca clandestina, per esempio tradimenti e chi più ne ha più ne metta... peccato per la popolazione studentesca, non era quello il caso!
“Oh dio non avrai pensato....Veramente riguarda ieri sera e purtroppo coinvolge un po’ tutti...ho preso solo l’iniziativa.” Chiarì Lily. Sirius gli fu grato, bisognava capire.
“Sono d’accordo anche io! Siamo tutti nel pallone...” disse Abby guardando Hetty.

Norah guardò i suoi i suoi amici  e poi il viso del suo ragazzo, incontrando quei pozzi  grigi, decisi e ansiosi. Annuì.
Sirius lasciò andare la forchetta.
“Andiamo?”
“Sì.”
Si allontanarono.
“Heather,  con te devo scambiare due parole.” Disse Lily.
“Anche io.” Si accodò. Abby.
Hetty era perplessa, guardò verso Remus che le fece un segno di scusa.

“Norah, l’altra sera io ero uscito a cercare te.” Disse Sirius.
Norah fu sorpresa.
“Mi ero preoccupato perché non tornavi...mi avevi detto che mi avresti raggiunto. Ho notato la luce in una classe e sentito delle voci, mi sono avvicinato...”
“....E hai sentito tutto.”
“perché non mi hai chiesto nulla?” chiese lui
“Perché avevo visto cos’era successo...sono scappata per una scorciatoia. Quando ti ho sentito arrivare, mi si è accesa una speranza. Era chiaro che non c’era premeditazione da parte tua...quella luce nei tuoi occhi, che mi guardavano...non ce l’ho fatta. Non volevo rovinare la serata.... tu non dicesti nulla.”
“E cosa dovevo fare? Entrare dicendo: “Ehi, ho incontrato la Smith per caso e lei mi ha baciato!”
Norah rise.
“No...”
“Pensavo che te la saresti presa a male....non volevo litigare con te per una cosa che non aveva significato nulla per me.”
“Non ti devi preoccupare! Hetty mi ha spiegato tutto. Sai avevo notato che si stava avvicinando a te, avevo dei sospetto...quando poi ieri pomeriggio mi ha detto quella sorta di dichiarazione, avevo desiderio di chiarire con lei. Tutto qui.....Lei, non voleva fare male a nessuno. L’ho capito.”
“Lo so. Se per lei va bene, si può continuare come prima.”
“E’ quello che vuole. Mi ha spigato che  per lei inizia una nuova vita.”
“Sono comprese le false ripetizioni? Con lei era divertente, se non altro!”
Norah lo colpì con un pugno sulla spalla.
“Cretino!”


“Dimmi un motivo, solo uno perché tu non ce l’abbia detto! Non è obbligatorio che tu ti confidi! Pensavo che fossimo amiche.” Disse Lily.
“Sì, hai ragione. Ma, non so quanto avreste potuto capire! Io non sono pentita.  Se tornassi indietro lo rifarei. Abby, sono come la pensi... e tu Lily ho baciato il tuo migliore amico... fidanzato con un’altra che conosci bene, e che puoi considerare una amica! Non potevo dirtelo.”
“Sirius è il migliore amico di James...”
“Da un po’ di tempo lo è diventato anche per te! Come lo sono diventati Remus e Piter...non sai come ti invidio!”
“Lo sai che ti stai facendo del male da sola e del tutto intenzionalmente?”
“Abby, stavo scherzando!”
“E che mi dici di tutte quelle altre cose che hai fatto, eh?!” chiese Abby
“Ti è  dato di volta il cervello?!”
“Sì.”
Silenzio assoluto.
 Abby avrebbe voluto volentieri morire. Lily cercò di riprendersi.
“Nel senso che, hai seguito l’istinto?” chiese la rossa lentamente.
“Avete ascoltato pure voi, no? E’ stato come se per la prima volta mi fossi data il premesso di commettere una cosa che, prima non mi sarei mai permessa, una stupidaggine!”
“Sì, certo.”
“Ho chiuso. Domani esco con un ragazzo del sesto anno Grifondoro.”
“Chi?” chiese Abby speranzosa..
“ Stephen Watson.”
“Carino! Beh, sono contenta per te! Tra parentesi, ho capito perché ti piace Sirius... va beh! Torno a mangiare! A dopo!”
Abigail Eloise si allontanò felice di avere chiarito tutto.
Hetty si accorse che Lily la stava osservando.
“Ma, non lo dimenticherai mai.”
Hetty sorrise.  Lily Evans era veramente la sua migliore amica, la migliore che avesse mai avuto.
“Sì. Lui mi ha fatto conoscere le più fort
i emozioni. E poi come dice un detto babbano italiano Il primo amore non si scorda mai!”
Le due ragazze si allontanarono ridendo.

                                                                                  


Epilogo- Un regalo inaspettato

La notte della vigilia di Natale fu indimenticabile. La neve come soffici pezzi di cotone  volteggiavano per poi cadere sul terreno.
La mattina dopo,  tutto intorno era coperto di neve. E questo resero felici i ragazzi.
“Dopo pranzo si gioca a palle di neve!” disse James scartando i regali.
“Mi sembra ovvio!” rispose Sirius.
“Ragazzi ci pensate che è l’ultimo anno che passiamo qui? Chi sa....” iniziò Remus subito interrotto da una cuscinata.
“Lunastorta, niente pensieri tristi! Siamo intesi?!” lo minacciò James prendendo il cuscino di Sirius, visto che il suo l’aveva già tirato.
“Ok, mi arrendo!”
Scesero poco dopo per augurare buon Natale alle ragazze.
Remus  prese da parte Abby. La ragazza sorpresa arrossì.... forse...
“Abigail...ho lottato contro me stesso fino ad ora. Ma ho perso.”
Sospirò.
“ La mia vita è molto incasinata... e per questo che non ho mai fatto cose che tu potessi fraintendere...Ora posso dire con certezza che mi piaci molto! Mi capita pensare spesso a te... Abby, io, non posso prometterti nulla capisci? E quando sarà il momento, se ancora mi vorrai...ti spiegherò.”
Abby capì e con trasporto lo baciò. Gli amici fischiarono.
“Era ora!!! Che bello! Ce l’abbiamo fatta!” urlò James.
“Amore, vuoi tacere?!”
“Immaginavo, che  c’eravate dietro voi!” disse Remus.
“Oh dio...le ripetizioni....” disse Abby guardando Norah che gli strizzava un occhio.
“Il primo, invito...” disse guardando una sorridente Lily.
“Tutti quei discorsi! Quei tre non la finivano più di rimbambirmi! E poi facevano in tutti i modi possibili che fossimo da soli!” disse Remus sorridendo
Abby guardò Hetty:
“Io non c’entro! Hanno fatto tutto loro....io l’ho lasciati fare.”
“Non possiamo fare altro che ringraziare...“
“ ... e Buon Natale!.” Finì per lui Abby.

Il pranzo di natale era grandioso come sempre, dopo  andarono a giocare a palle di neve per quasi tutto il pomeriggio.
Alla fine, fradici e contenti, decisero di tornare nei dormitori per cambiarsi e prendere il the che veniva servito nella sala comune, ogni anno.

“Hetty aspetta!” disse Sirius.
Si fermò stupita , l’aveva chiamata per nome!
Erano rimasti solo loro due. Aveva come l’impressione che Norah sapesse per cui non si preoccupò.
“Volevo dirti che mi dispiace.”
“Non è a te che deve dispiacere, è a me! Ti ho mentito.”
“E’ acqua passata. Sono contento che esci con qualcuno di decente... più dicente di Davis, voglio dire.”
Hetty rise.
“Oh come hai ragione...Abby ci è rimasta malissimo quando lo ha visto baciarsi con una Corvonero del nostro hanno poco tempo dopo. Ha detto che l’avete avvertita.”
“ Oh, sì....comunque, volevo ringraziarti.”
Hetty sgranò gli occhi dalla sorpresa.
“E’ merito tuo se ho capito che cos’erano i miei sentimenti per Norah...Grazie.”
Hetty sorrise... capiva che le stava dando quella possibilità di chiudere in modo bello.
“Ne sono onorata, Sirius Black, come già un’altra volta ti ho già detto.”
Lui rise con quella sua risata simile ad un latrato, così inconfondibile.
“E da come è finita l’altra volta...posso già dedurre come andrà a finire...”
Hetty sorrise senza capire. Lui si avvicinò. Hetty sentì un fremito lungo la schiena.
“Consideralo come il mio regalo di Natale. L’altra volta non deve essere venuto bene, per cui è giusto che te ne dia uno come si deve.
Sempre se vuoi tu.”
Era vicinissimo.
“Mi sembra giusto....”  sussurrò lei.
Eliminò le distanze tra loro chiudendo delicatamente le sue labbra su quelle di Hetty, in un bacio che James definirebbe “con la lingua.”
Lui si staccò lasciandola senza respiro.
 Lui sorrise: “Questo è il mio regalo di natale per te... ah, tra parentesi, ecco come bacia Sirius Black.”
Lei ricambiò quel sorriso.
Un bacio bellissimo, un addio ad un ‘amore mai nato... .
Sarebbe stato tutto diverso...sarebbero diventati amici.
“Hai ragione... la mia opinione non cambia, baci veramente da Dio!”
Risero,  incamminandosi per raggiungere gli altri. Con un peso in meno nel cuore.
“sarà il mio piccolo , grande,segreto.” Pensò tra se sorridendo Hetty.
Perché non si smette di amare Sirius Black.

fine
Salve a tutti!!!! probabilmente c'è chi questa fine non sia piaciuta, chi, e lo spero molto, invece pensa che sia la fine giusta a questa soriella....Beh, è quello che all'epoca volevo scrivere, e , l'idea base è che non sempre si ama la perfezione... E' da un po' che non aggiorno le altre mie ma, l'ispirazione tarda ad arrivare, ma non vi preoccupate, che tanto arriva!!!! vi chiedo di essere pazienti... intanto che aspettate, mi dite cosa ne pensate di questa storia???
Baci, Fanny
   
 
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