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Autore: Emmastory    21/11/2015    1 recensioni
Sempre nel tumultuoso anno 1615, la giovane Miriel continua a vivere la sua vita. Il tempo continua a scorrere, e nessuno sa cosa potrebbe succedere a lei e alle sue amate sorelle dopo ciò che è accaduto al suo amato Xavier. Una nuova avventura attende le tre giovani streghe, che si ritroveranno divise fra il loro segreto e le importanti decisioni che il loro essere impone con viva e inimmaginabile forza.
(Seguito di "Sangue di strega: Origine Magica)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di strega'
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Sangue-di-strega-II-mod
Capitolo III
Il valore della vita
Il ripetitivo gioco astrale che ha dato vita alla Terra a noi conosciuta, si è ripetuto per l’ennesima volta, dando così inizio ad una nuova e radiosa giornata. Il mattino non è che ai suoi primordi, e il sole, che brilla mostrando la sua inaudita potenza, mi colpisce il viso annebbiandomi la vista. Uscendo dalla mia stanza, mi reco subito nel salotto di casa, scegliendo di dedicarmi alla lettura, passione che ho ereditato dalla mia cara sorella Minerva. Pur avendo solo due anni meno di me, è fra noi sorelle la più dotta e colta. Inoltre, è anche l’unica ad aver realmente timore di essere scoperta dagli umani. Al contrario di lei, io non lo sono, ben sapendo di avere dalla mia parte la protezione che un’arma e il sentimento che porta il nome di amore possono offrirmi. Difatti, da alcuni giorni a questa parte, ho scelto di iniziare ad usare il mio pugnale, daga che mi permetterà di proteggermi in ogni situazioni di pericolo. Per tale ragione, ho iniziato a praticare delle piccole incisioni sui tronchi di vari alberi. Pur sapendo di poterlo fare, non ho intenzione di far del male a nessuno. Ogni persona che abbia mai incrociato il mio sguardo e imparato a conoscermi, sa bene che non ferirei nessun essere vivente. Ora come ora, sono impegnata ad incidere la corteccia di un robusto albero, e improvvisamente, un odore penetrante e conosciuto mi distrae. Voltandomi di scatto, mi accorgo che quello che sento, è odore di fumo. Tacendo la mia scoperta, scelgo subito di mettermi a correre, ben sapendo che un incendio ha sicuramente avuto luogo. Per qualche strana ragione, noi streghe abbiamo sempre avuto un innata paura per il fuoco, ragion per cui, tentiamo sempre di fuggirne. Ad ogni modo so bene di essere diversa, e avendo appreso attraverso la lettura e la conoscenza, il vero valore della vita, ho prontamente scelto di dirigermi verso la fonte di quel fastidioso odore, così da poter intervenire. Iniziai quindi una corsa a perdifiato nel bosco stesso, raggiungendo una meta che mi fece letteralmente raggelare. Non lo credevo possibile, eppure era come se il mio passato e la mia storia si stessero lentamente e inesorabilmente ripetendo. Ero nuovamente arrivata a casa di mia sorella Minerva, e lei era di nuovo svenuta cadendo in terra. A quella vista, rabbrividii. Posando il mio sguardo sul suo corpo apparentemente privo di vita, mi accorsi che non era semplicemente svenuta, ma era stata anche gravemente ferita. In quel momento, passai subito all’azione, scegliendo di ripetere le azioni compiute tempo prima, e adagiandola con cura sul suo stesso letto. Subito dopo, la salutai dignitosamente, per poi fuggire alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarmi. Ero spaventata, ma sapevo di dover agire. Correndo, iniziare a pensare, per poi scegliere di andare subito a casa di mia sorella Astrid. Gli istanti si susseguivano velocemente, e con l’andar del tempo, le mie speranze si affievolivano. Le ferite di Minerva erano davvero gravi, e sapevo che se non avessi agito, lei sarebbe morta, lasciandomi per sempre. Ad ogni modo, raggiunsi casa di Astrid, per poi bussare freneticamente alla porta. “Che ti succede?” mi chiese, apparendo preoccupata. “C’è stato un incendio, e Minerva è stata ferita.” Dissi, faticando a respirare a causa della mia stanchezza unita alla mia paura. Subito dopo, afferrai il polso di Astrid, per poi trascinarla con me. Mantenendo il silenzio, mia sorella acconsentì a seguirmi. Una volta arrivate a casa di Minerva, Astrid raggiunse subito la sua stanza, per poi scegliere di provare  ad operare la sua magia su di lei. lentamente, si tolse il ciondolo dal collo, posandolo su una delle sue ferite. La stessa, sanguinava vistosamente, ed appariva profondamente. “Non so se posso aiutarla, devi avvertire Logan.” Disse, facendosi improvvisamente seria. A quelle parole, mantenni il silenzio, limitandomi a guardarla senza capire. “Puoi usare Guardian.” Continuò, indicando la gabbia ospitante il suo gufo. Subito dopo, presi in mano un foglio di carta, scrivendo un veloce biglietto che informava Logan dell’accaduto. Un attimo scivolò via dalla mia giovane vita, e obbedendo agli ordini della padrona, Guardian volò subito fuori dalla finestra. Nell’attesa del suo ritorno, Astrid ed io ci davamo da fare per curare le ferite di Minerva. Provando istintivamente pena per lei, ricavai subito una benda dal suo lenzuolo, scegliendo di adagiarla su una delle ferite. Per pura fortuna, il mio espediente parve funzionare. Difatti, Minerva smise di sanguinare, e in quel preciso istante, il caratteristico bubolare del gufo di mia sorella mi induce a voltarmi. A quella vista, sorrido. Guardian è tornato da noi, e non stringe più il biglietto che gli avevo affidato, segno che lo stesso è arrivato a destinazione. Appena un attimo dopo, entrambe sentimmo bussare alla porta. Aprendola con velocità incredibile, rimasi allibita da ciò che vidi. Logan ci aveva raggiunte, e non era solo. Difatti, era accompagnato dal cugino, il mio amato Xavier. Salutandolo, mi lasciai baciare, per poi avere modo di vedere l’espressione del suo volto mutare, passando da felice a preoccupata. Subito dopo, vidi Logan raggelare. La vista della sua amata Minerva priva di sensi e difese lo rendeva debole e fragile, e improvvisamente, i suoi occhi si riempirono di lacrime. Avvicinandosi al letto di mia sorella, indusse Astrid a farsi da parte, per poi scegliere di baciarla. A quella scena, sorrisi debolmente, sentendomi pervasa da un’incredibile sensazione di incredibile felicità pervadermi completamente. Loro si amavano davvero, ed erano riusciti a diventare una coppia proprio come me e Xavier. Voltandomi verso di lui per un mero attimo, scelsi di baciarlo, dandogli modo di esternare i suoi sentimenti. Il tempo aveva continuato a scorrere, e la sua lontananza mi aveva ferita. Xavier ed io eravamo finalmente tornati insieme, e in tutto quel tempo, avevo continuato a pensare alla nostra relazione, che era stata spezzata dalla sua temporanea sparizione. Ad ogni modo, ora era tornato da me, ed io ero pronta per parlargli di una verità che non avevo mai avuto modo di rivelargli. Ad ogni modo, qualcosa mi frenava dal farlo. Il tempo continuò quindi a scorrere, e posando il mio preoccupato sguardo su Minerva, la vidi rinvenire. Guardandosi attorno, incrociò lo sguardo di Logan. “Sei stata gravemente ferita, e hai finito per svenire.” Le disse, cingendole un braccio attorno alle spalle. “Grazie.” Rispose, rivolgendosi ad ognuno di noi. Subito dopo, io scelsi di abbracciarla a mia volta, e lei non si oppose. In quel momento, ognuno di noi era davvero sollevato. La salute di Minerva era appena stata appena messa a rischio, ma grazie al mio tempestivo intervento, unito a quello di Logan e Astrid, era riuscita a salvarsi. Questa giornata rimarrà impressa nella memoria di ognuno di noi, poiché avevamo tutti imparato un’importante lezione, secondo la quale, l’amore che lega una persona ai suoi cari non è che uno dei grandi valori della vita.  
   
 
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