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Autore: Omiros    21/11/2015    1 recensioni
Io sono Natsuno Koide?
A essere sincero, non lo so più.
Mentre divenivo ciò che sono, ho fatto un sogno.
Avrei aiutato il dottor Ozaki a sconfiggere gli Okiagari.
Avrei liberato Toru dal suo tormento.
Mi sarei scontrato contro Tatsumi e sarei perito assieme a lui.
Avrei salvato il villaggio.
Avrei tratto in salvo Akira e Kaori.
Come ho detto, era soltanto un sogno.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Natsuno Yuuki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il sole svanisce lentamente oltre i monti occidentali. A seguirlo, il rosso cupo del tramonto. La brezza primaverile ti scompiglia i capelli. Dal ramo in cui sei appolaiato, ti giunge la voce del villaggio. Dovunque, le grida salgono al cielo. Ti copri le orecchie, ma è inutile. In lontananza, scorgi dozzine di focolai. Annusi l'aria: entro mezzanotte, arriverà la pioggia a spegnere gli incendi. Le tue membra hanno un fremito: il rumore di un'automobile. Come animato di vita propria, il tuo corpo scatta verso il suolo. Atterri sul sentiero isolato. Arretri nelle ombre. Come annunciato, ecco arrivare i fuggitivi. Un fuoristrada di vecchio modello. A bordo ci sono sei persone: tre anziani, due adulti e un bambino. Si accorgono all'ultimo della bassa ma ampia fossa, riempita di malta e ricoperta da un telo. Le ruote del veicolo si ruggiscono a vuoto. La portiera del guidatore si apre: i due adulti scendono. Sono un uomo e una donna: lei tiene in braccio un bambino delle elementari. Aspetti che escano dalla trappola, prima di avvicinarti. Alla tua vista, l'uomo spinge gli altri due dietro di sé. In mano stringe un paletto di legno. Sul suo viso, il terrore si trasforma in collera.

Presto, scappate! A lui ci penso io...

Lasci che la donna e il bambino fuggano via, verso il bosco a sinistra. L'uomo fa un passo all'indietro. La mano che stringe il paletto si abbassa e ne approfitti. In un attimo gli sei addosso. Spinto a terra, lui lotta con tutte le proprie forze, ma è inutile. Avvertì la sua pelle aprirsi al tuo bacio e uno zampillo di vita riempirti la mente. Quindi ti ritrai, fissandolo negli occhi.

Resta qui: se i tre vecchi provano ad uscire, piantagli il paletto nel cuore.

Lui annuisce, stordito. Non perdi tempo, lanciadoti subito all'inseguimento dei due rimasti. Non sono andati lontani: i tuoi sensi, eccitati dal sangue, li individuano subito. Il bambino corre assieme alla donna, tenendola per mano. Lei è ferita a una caviglia. Quando sente i tuoi passi che la raggiungono, accellera la corsa. Inciampa, rovinando a terra. Il bambino si volta verso di lei, ma viene spinto in avanti.

Vai, corri! Io ce la farò, ma tu devi andartene, presto!

Lui obbedisce. Profumo di lacrime. La donna fa per rialzarsi, ma la ghermisci prima che possa vedere il tuo viso. Questa volta, ti concedi un pasto più sostanzioso. Lasci la donna pallida e riversa, senza preoccuparti di darle istruzioni. Un paio di minuti più tardi, trovi il bambino. Raggomitolato in un cespuglio, non fa che tremare. Ti muovi verso di lui, inginocchiandoti. Scatti in piedi, accorgendoti di non essere solo. Shimizu sbuca da un tronco. Le treccie le ondeggiano al ritmo del passo. Le sue labbra si aprono a un sorriso: il candore dei canini. I suoi vestiti hanno qua e là macchie scure, come di sangue coagulato. 

Yuuki-kun, ti stavo...

Smette di parlare, accorgendosi del bambino. Tu ti fai da parte, indicandolo con un cenno del capo.

Puoi prenderlo tu: io mi sono già nutrito. Inoltre, non mi piacciono i bambini. Quando hai finito portalo a Yamairi.

Lei allarga il sorriso, mormorando qualcosa. Dopodiché, si getta fra i cespugli. Tu ritorni indietro. Quando trovi la donna di prima, la prendi in braccio, riportandola al sentiero. Mentre non c'eri, l'automobile è stata assalita. L'uomo e i tre anziani sono distesi sull'erba. Una dozzina di shiki sono chini su di loro. Quando depositi la donna lì affianco, due vampiri si staccano dal mucchio e la raggiungono. Ti allontani, dirigendoti verso Sotoba. Mentre il cielo si annerisce, le urla lentamente scompaiono. Come previsto, cominciano a cadere le prime goccie di pioggia. Un movimento alla tua destra: una donna anziana corre a perdifiato. Un gruppo di shiki la raggiunge. Lei si dimena fra le loro mani, per poi fermarsi. Incroci altri vampiri. Alcuni avanzano a passo incerto, come ubriachi. Altri portano dei cadaveri sulle spalle. Fra la folla, distingui Ricchan. Inginocchiata contro un muro, piange con il volto fra le mani. Una ragazza adolescente, che le assomiglia in modo incredibile, le accarezza la testa. Abbassi lo sguardo, camminando alla cieca. Le tue gambe continuano a spingerti in avanti. Mentre il cielo si schiarisce, ti ritrovi in un vicolo. Ti guardi attorno: quel luogo non ti è familiare. Ti copri la bocca, bloccando un conato di vomito.

Dunque non sei così freddo come vuoi sembrare...

Tatsumi. Non l'hai sentito arrivare. Sputi del sangue a terra. Non rispondi. Lui si avvicina, sorridendo. Le sue braccia ti sorreggono: lo lasci fare. Sostenuto da lui, abbandoni quel vicolo. Il suo fiato si muove sul tuo collo.

Allora, com'è andata sul sentiero?

Niente di particolare: è passata un'auto con sei persone. La trappola che abbiamo preparato ha funzionato. Ho intercettato quelli che scappavano, mentre ai rimasti ci hanno pensato quelli della retroguardia.

E io che pensavo che ti fossi ingozzato... Beh, meglio così.

Ti stacchi da lui, con un mezzo sorriso. Proseguite il cammino.

E agli altri, com'è andata?

Abbiamo avuto dei contrattempi. Gli abitanti erano più agguerriti del previsto e ci sono state diverse perdite: i vecchio Ookawa ha fatto a pezzi due di noi, prima che lo fermassimo. Dopotutto, è stata una pessima idea quella di anticipare i tempi...

Chi è morto?

Tatsumi sembra comprendere la nota d'allarme nella tua voce.

Nessuno che conosci. Esclusa Shizuka, ma non mi sembra che voi foste legati, giusto?

Chi sarebbe?

La bambina con cui hai fatto la prima spedizione dell'unità cittadina: quella con la bambola.

Cioè quella che ha aperto la mia casa agli shiki?

Esatto.

Un sorriso ti fiorisce sul volto. Accorgendosene, Tatsumi scoppia a ridere.

Già, non piaceva neanche a me. 

Unisci la tua risata alla sua, mentre il sole fa capolino a oriente.
   
 
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