Will you join in our crusade?
8
agosto 1984
A ''Handikotea'' edo ''Morroska''
(The Big Fellah).
Sono
Askatusaren Mamua, faccio parte
dell'organizzazione che si batte per la libertà del Paese
Basco.
Fonti
certe mi hanno assicurato che non tradirai la fiducia che ha
l'ETA
nei confronti del Provisional Irish Republican Army,
tuttavia, nel
caso qualcuno intercettasse questa missiva, non posso darti
ulteriori
dati sulla
mia identità.
Abbiamo bisogno del vostro aiuto. Da soli non
otterremo mai niente.
Da cinque anni ormai non colpiamo più,
dando l'impressione di esserci assopiti. Non è affatto così,
abbiamo tanti progetti per la testa, solo che non riusciamo
a
realizzarli. Arrestarono il nostro comandante Lùa Xeo dopo
gli
attentati del 1976, e da allora l'ultimo attacco è stato
quello di
Madrid, nel '79.
Vorremo
tornare l'anno prossimo, ma con voi. Abbiamo cause comuni,
non è
vero? Noi la chiamiamo Azkatasuna, voi Cercia(perdonami,
conosco solo
la pronuncia). Credo
fortemente
che dovremmo essere amici e aiutarci come tali.
Entrambi
abbiamo fatto saltare in aria persone vicine a chi ci ha tenuto la
testa bassa, entrambi abbiamo cercato di rialzarci.
Nello stesso
anno abbiamo colpito, voi il cugino della regina, noi il centro
della
penisola.
Non ne vado particolarmente fiero, non di aver sacrificato quelle vite innocenti, non di averle tranciate solo perché spagnole, ma andava fatto.
È
quello che mi ripeto ogni notte, quando premo la faccia
contro il
cuscino pregando di non sentire di nuovo quelle urla
strazianti. Ero
nel Real Jardin Botànico, quel giorno, appena fuori da
Atocha.
Ho
visto migliaia
di persone fuggire dal fumo e dalle fiamme, le ho viste
scappare da
quell'inferno in terra.
Sono scappato con loro.
Lontano, via
da tutto quello. Mi sono sentito come se avessi ferito
quelle
centinaia di persone singolarmente, come
se
avessi sparato a quei cinque morti.
Con il tempo ho imparato a
vivere con la consapevolezza che essere un terrorista e
lottare per
la libertà significa
anche
convivere giornalmente con la coscienza sporca e con la
consapevolezza di essere considerato un mostro.
Tutto questo, in
nome della Libertà.
Una sorta di vendetta per tutto quello che ha
fatto Franco al mio popolo, negli anni della dittatura.
Scomparvero
tanti tra le nostre fila. Padri, fratelli, amici, leaders.
Di
alcuni furono ritrovati solo i cadaveri, di altri nemmeno
quelli.
Ci
volle tempo per riformare un esercito, ma fortunatamente tanti
tra i
figli degli scomparsi si unirono alla nostra causa. Sono
giovanissimi, non tanti hanno tenuto un'arma in mano e nessuno
di
loro sa cosa significhi realmente combattere. Spero che
possiate
aiutarci anche nel loro addestramento, sono giovani e ingenui.
Non so
quanti di loro abbiano raggiunto i vent'anni, ma non devono
essere
tantissimi.
Spero dunque in una risposta positiva da parte
vostra, fratelli. Dovremmo aiutarci in tutto come se fosse il
sangue
ad unirci, dovremmo essere in pace tra di noi ed in guerra con
i
nostri governi che niente ci lasciano se non ulteriori sbarre
per la
nostra gabbia di oppressione e violenza, gabbia che dobbiamo
aprire
in tutti i modi, sia con il dialogo e i compromessi che con
l'esplosivo e cercando
di
allargare queste sbarre per provare a scappare dalla
prigionia.
Possiamo contare su di voi, in questa fuga?
Per
la libertà,
-Askatusaren
Mamua.
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*Fantasma della Libertà
** Saoirse (Libertà)
Ciao lettori!
Sono riuscita a rispettare la scadenza, so proud of me ^-^
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che sia stato
possibile capire qualcosa in più su Eguzki, anche se al momento è
ancora molto abbottonato.
Che dire, alla prossima!
- Angel