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Autore: Emmastory    22/11/2015    1 recensioni
Sempre nel tumultuoso anno 1615, la giovane Miriel continua a vivere la sua vita. Il tempo continua a scorrere, e nessuno sa cosa potrebbe succedere a lei e alle sue amate sorelle dopo ciò che è accaduto al suo amato Xavier. Una nuova avventura attende le tre giovani streghe, che si ritroveranno divise fra il loro segreto e le importanti decisioni che il loro essere impone con viva e inimmaginabile forza.
(Seguito di "Sangue di strega: Origine Magica)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di strega'
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Sangue-di-strega-II-mod
Capitolo IV
Pericolo
Il freddo e rigido inverno ha finalmente avuto fine, ed io sono riuscita a sfuggire ai suoi rigori scaldandomi di fronte al caminetto. Ora come ora, sono seduta nel salotto di casa, e Xavier è con me. Per qualche strana ragione, mi appare preoccupato. “Non possiamo più stare qui.” Afferma, alzandosi in piedi mentre dal camino spunta un’ignea scintilla. “Perché?” mi limito a chiedergli, attendendo una sua spiegazione. “Hai visto cos’è successo a Minerva, non posso permettere che prendano anche te.” A quelle parole, mantenni il silenzio, non avendo scelta dissimile dal fissarlo senza capire a chi o a cosa si riferisse. Cadendo quindi preda della confusione, lo guardai negli occhi. “Sono stati i Cacciatori.” Disse, rompendo come fragile vetro il silenzio creatosi nella stanza. “Cosa?” chiesi, stranita da quelle parole. “Non capisci? L’incendio è stato colpa loro! Presto torneranno e per noi sarà la fine!” aggiunse, per poi scivolare nel più completo silenzio. “Dobbiamo andarcene, e subito.” Continuò, riprendendo a parlare dopo attimi di silenzio. “No.” Biascicai, opponendomi al suo volere con le mie stesse forze. Alla mia risposta, Xavier mi fissò, confuso. Attendeva una spiegazione, e pensando, compresi che quello era il momento giusto per confessargli la verità che nascondevo e covavo nel cuore da tempo. “Siamo in pericolo, ma il punto non è questo.” Esordii, tacendo al solo scopo di raccogliere le idee e il coraggio che sapevo mi mancasse. “Sono incinta, e ho paura.” Confessai, iniziando poi a tremare fra le sue braccia. “Ti proteggerò, ma devi darmi ascolto. Se fuggiamo ora non riusciranno a prenderci.” Disse, riuscendo per qualche arcana e inspiegabile ragione ad infondermi la sicurezza che cercavo da ormai lungo tempo. In quel preciso istante, provai una motivata rabbia nei suoi confronti. “No! Gridai guardandolo negli occhi e sentendo che le lacrime mi bruciavano il volto. “Mia sorella è stata quasi uccisa, e mia nonna è l’unica ancora di salvezza dopo la morte di mia madre.” Aggiunsi, ricominciando a piangere e nascondendo il viso con le mani. “Sono stanca. Stanca di fuggire dagli umani e dal resto del mondo.” Mugolai, faticando a respirai a causa del mio pianto. A quell’istante, seguì un abbraccio che accettai senza proteste, e che ricorderò finchè avrò vita e memoria. “Ti amo.” Mi sussurrò Xavier, mostrandomi il marchio che entrambi possedevamo e riportando alla mia memoria la mia vera natura. Ero una strega, e questa mia particolarità aveva un solo ed inequivocabile significato. Anche se lentamente, avrei dovuto imparare ad accettarlo, e dominare le mie paure affrontandole e smettendo di comportarmi da vigliacca. Piangere amare lacrime non mi sarebbe servito a nulla, e in quel momento, dargli retta era l’unica delle mie possibilità. Ad ogni modo, ero combattuta. La mia intera famiglia era in pericolo, ed io non volevo assolutamente fuggire. Dentro di me sapevo che facendolo mi sarei allontanata da coloro a cui tenevo di più a questo mondo, ed ero sicura che una volta fatto, non li avrei più rivisti. Con l’arrivo della sera, mi concessi del tempo per riflettere e pensare, arrivando poi ad una semplice ma ponderata conclusione. Xavier ed io non ci saremmo mossi da Farebury, scegliendo quindi di continuare a lottare per il nostro amore e la nostra salvezza. Io e lui ci amavamo davvero, e grazie alla nostra incrollabile volontà, unita alla nostra forza d’animo, avremmo dimostrato che la realtà di un amore come il nostro, da molti considerato impuro, sarebbe sempre riuscita ad abbattere il muro che le Streghe Superiori avevano cercato di innalzare. Avevo paura ed ero in grande pericolo, ma avendo fiducia in me stessa, avevo deciso di lottare. Io ero la persona che sapevo di essere, e nessuno sarebbe mai riuscito a spingermi verso il cambiamento.   
   
 
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