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Autore: Emmastory    22/11/2015    1 recensioni
Sempre nel tumultuoso anno 1615, la giovane Miriel continua a vivere la sua vita. Il tempo continua a scorrere, e nessuno sa cosa potrebbe succedere a lei e alle sue amate sorelle dopo ciò che è accaduto al suo amato Xavier. Una nuova avventura attende le tre giovani streghe, che si ritroveranno divise fra il loro segreto e le importanti decisioni che il loro essere impone con viva e inimmaginabile forza.
(Seguito di "Sangue di strega: Origine Magica)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di strega'
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Sangue-di-strega-II-mod
Capitolo V
Nuova speranza
Il tempo, entità a me invisibile, ha continuato a scorrere, e la mia attesa è giunta al termine. Il dorato sole spunta lentamente, lasciando che i suoi potenti ma delicati raggi risveglino tutta Farebury dal sonno in cui è caduta con l’arrivo della notte. La città è in fermento, e guardando fuori dalla finestra, mi accorgo che Xavier aveva ragione. Ognuno di noi è in grave pericolo, e perfino le genti del villaggio ora cercavano rifugio nelle loro case, nel mero e forse infruttuoso tentativo di sfuggire all’ignoto, che sotto forma di ineluttabile destino incombeva su di loro. A quel punto, tutto era più chiaro. Dovevamo raccogliere le nostre forze e il nostro coraggio, e scegliere. Agire o perire. In quel momento, in me sopraggiunse una sorta di paralisi, e poi un indescrivibile dolore. Tentando di rimanere lucida, provai a gridare per chiamare aiuto, pronunciando il nome di Xavier con quanto fiato avessi in gola. Preoccupato, mi raggiunse subito, e alla mia vista, raggelò. Un attimo scivolò via dalla nostra vita, e solo dopo aver esitato, scelse di aiutarmi. Prendendomi per mano, mi condusse nella nostra camera da letto, lasciando che mi sdraiassi. Subito dopo, non potei far altro che urlare a causa del dolore che provavo, ritrovandomi paralizzata dalla paura. I minuti scorrevano, e apparivano ai miei occhi più lunghi del normale. Ad ogni modo, e dopo un tempo letteralmente interminabile, il mio corpo  smise di dolere, e posando il mio sguardo su Xavier, mi accorsi della realtà che avevo dinanzi. Il momento che avevo tanto atteso era arrivato, ed io ero riuscita a dare alla luce il neonato che portavo in grembo. “È una femmina.” Mi disse, dopo averla accuratamente esaminata. Poco dopo, Xavier si avvicinò a me, lasciando quindi che prendessi in braccio. Posando il mio sguardo su quella dolce creatura, compresi che era perfetta e priva di difetti. L’unica cosa che le mancava era un nome. “Jocelyn.” Dissi, spostando il mio sguardo sul mio amato Xavier, padre di questa bambina. A sentire quel nome, Xavier sorrise, scoprendosi completamente d’accordo con me. Questo nome ci ispirava fiducia, e piaceva ad entrambi. Nostra figlia non era che una bimba appena nata, e pur avendola appena guardata negli occhi, sapevamo che sarebbe cresciuta fino a diventare una strega forte e capace. Guardandola, ci innamoriamo lentamente di lei, augurandole un futuro luminoso e pieno di successi. Il tempo scorre, e anche se per vie traverse, la notizia di una nuova bimba nel villaggio giunge all’orecchio di ogni abitante. La mia intera famiglia raggiunge quindi la mia casa, e con l’arrivo delle mie sorelle, Xavier sceglie di fare un importante annuncio. Guardandomi, respirò a pieni polmoni, tentando di calmare i tremori di cui il suo corpo era vittima. “Miriel, io ti amo, e insieme abbiamo una bellissima bambina. Sposami, e rendimi così il mago più felice al mondo.” Disse, pronunciando quindi una frase che ebbe il potere di riempire il mio cuore di gioia. Il bacio che seguì quell’istante fu casto e dolce, e indossando l’anello che mi aveva regalato, accettai la sua proposta di matrimonio. Finalmente, dopo mesi passati a nascondere il nostro amore, fingendo che non esistesse, avevamo coronato il nostro sogno d’amore, sposandoci e avendo modo di trascorrere il resto dei nostri giorni l’uno al fianco dell’altra. Quasi a volermi imitare, le mie sorelle versarono affatto amare lacrime, mostrando la loro felicità circa quanto era appena successo. Tutto era cambiato, e finalmente, nasceva in noi una nuova speranza.
   
 
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