Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Ninnola    01/03/2009    1 recensioni
La storia inizia dopo il bacio sulla terrazza della scuola...prima della gara di karate di heric. Sana scompare all'improvviso poco prima che la gara di karate inizi così, senza un motivo apparente, ma si scompirirà in seguito che è andata a New York dove una persona per lei importante lotta fra la vita e la morte.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Si lo so avevo promesso che avrei cominciato a scrivere il 16 capitolo lunedì e manterrò la mia promessa ^_^

 

E voi direte bè allora questo cos’è?

Dunque possiamo dire che è una sorta di ante-capitolo.. un “16 prima parte” o come volete voi.. mi sentivo davvero tanto in colpa e per questo dovrei farne altri mille di capitoli però intanto stasera in un’oretta ho buttato giù questo… fatemi sapere se vi piace;)

 

I ringraziamenti a fine capitolo J

 

Buona lettura!

 

 

CAPITOLO SEDICESIMO.

(arrivo.)

 

s.smith: sana sei tu?

Sana: si mamma sono io.

Pochi passi.

La madre di sana era seduta in salotto e sorseggiava del te in silenzio.

Sana era rimasta vicino alla porta, e alzò giusto un po’ la testa.

Sana: dove sono gli altri??

s.smith: sono tutti andati a dormire, penseremo domani mattina al da farsi. La tua uscita? Sei vestita molto carina.

Sana non ricordavaa di essere fuggita in un lampo da casa. Ora la aspettava una ramanzina della madre intensa e piena di particolari.

Sana:”quali particolari poi…” bè grazie…tutto bene.

s.smith: sei uscita con heric?

Sana: si…volevo rivederlo…

s.smith: e parlargli del film suppongo.

La signora smith si alzò lentamente e si diresse verso la figlia, con la tazza di te vuota in mano.

Sana: mamma io…

s.smith: sana ne avevi bisogno. Come adesso hai bisogno di smetterla di pensare a questa storia e andare a letto.

Sana: mamma ma come posso smettere di pensare a una cosa simile? Deciderò il futuro di sei mesi della mia vita!

s.smith: sappi che qualunque sarà la tua scelta andrà bene.

Sana: credevo che fosse già scontata quale sia.

s.smith: se ne fossi certa avresti già firmato. Vai a letto tesoro.

 La signora smith fece dietro-front  e si diresse verso la cucina.

sana: mamma…

s.smith: si?

Sana: mi abbracci?

s.smith: amore vieni qui.

Sana fece qualche passo e raggiunse la mamma che la guardava con occhi lucidi.

 La mamma la cinse con le braccia e la stinse forte.

Sana sorrise fra se e se.

Sana: ok vado a dormire….buona notte mamma ti voglio bene.

Sana salì le scale e si diresse in camera sua.

Si spogliò e si mise il pigiama.

Prese il cellulare dalla borsa e pensò di spegnerlo.

Se lo rigirò tra le mani…

Optò per lasciarlo acceso, forse inconsciamente sperava in qualcosa.

Si sdraiò sul letto e ebbe un brivido di freddo.

Non aveva voglia di ricoprirsi.

Guardò il soffitto come altre volte in situazioni simili.

E si ripeteva in continuazione che quella parete bianca, vuota, spenta,non migliorava la situazione. Magari quclhe scritta, qualche foto, qualsiasi cosa per riempire quel vuoto.

Sana: che confusione. tutte a me capitano. Mai una volta che io non c’entri in una situazione difficile.

Prima era tutto perfetto.

La scuola finita.

Quel bacio.

Quel giorno dopo.

Brad in ospedale.

Una sorta di infatuazione verso charles che neanche dopo un pomeriggio con heric era passata.

Cioè mentre stava con heric non  aveva neanche pensato a charles.

Ma ora si rifaceva vivido nel suo cuore una speranza che charles aprisse la porta della sua camera e gli parlasse.

Anche del film.

Sana si alzò lievemente.

Tutto fermo.

Sana: non verrà.

Tornò alla “lista” riflettendo sull’improvviso messaggio di robby.

La notizia del film.

Sei mesi.

Heric.

Sei mesi.

Sei mesi.

Sei mesi.

Sana senti qualcosa spezzarsi dentro di lei.

Come una sensazione così reale e assurda nello stesso momento.

Aveva deciso.

Non avrebbe fatto quel film.

In fondo era una sua decisione!

Già in fondo.

Così in fondo che quasi non importava.

Si sentiva trattata come una marionetta nelle mani di un burattinaio troppo impulsivo.

Robby le aveva trovato un lavoro fantastico, ma forse non doveva chiederglielo così in fretta.

Sana: come pensava che avrei preso questa proposta? Con salti di gioia e gli avrei baciato i piedi?ma io non accetto.

No.

Non accetto.

Rimarrò qui.

Qui e mi godrò l’estate.

L’estate e i miei amici.

I miei amici.

Heric.

Si.

Sana: no… non posso. Devo decidermi… come faccio? Qui ci vuole qualcuno con esperienza… ma chi?? Pensa sana.. pensa… MA CERTO! La ragazza di robby! Alissia… chi meglio di lei?

 Sana si sedette a gambe incrociate sul letto e afferrò il cellulare.

Compose il numero.

Sana: uu.. squilla..

Alissia: Rossana?

Sana: ciao alissia scusami per l’ora…

Alissia: oh non ti preoccupare.. sono sempre sveglia  a questa ora..

Sana: possiamo parlare un po’? ti dispiace?

Alissia: va bene.. ma è successo qualcosa?

Sana: no.. niente di preoccupante ma.. ho chiamato te perchè sei l’unica che può aiutarmi…

Alissia: bè dimmi…

Sana: si tratta di due ragazzi…

Alissia: innamorati di te?

Sana: bè anche credo… solo è che anche io provo una sorta di amore per entrambi… come faccio a sceglierne uno?

Alissia: bè sana non è che ci sia un metodo preciso..

Sana: bè tu magari avevi affrontato una scelta del genere e sapevi consigliarmi che fare…

Alissia: si in effetti mi è capitata una cosa simile…

Sana: raccontami…

Alissia: bè non c’è molto da dire in effetti. Io decisi da sola il ragazzo che pensavo potesse rendermi felice.

Sana: e com’è andata? Ti ha reso felice?

Alissia: non esattamente…

Sana: cioè?

Alissia: mentre stavamo insieme ha cominciato a uscire con altre ragazze… non era molto innamorato di me a quanto pare…

Sana: bè mi dispiace.. e l’altro?

Alissia: bè non l’ho più rivisto.. è andato ad abitare in francia e si dedica alla costruzione di musei…

Sana: capisco… quindi che mi consiglieresti?

Alissia: come faccio a consigliarti? Non so cosa dirti… credo che dovresti scegliere il ragazzo che conosci di più… e quello per cui provi sentimenti più profondi.

Sana: quello che conosco di più e per il quale provo sentimenti più profondi…

Alissia: oppure quello che ti fa stare bene in qualsiasi momento e sa sempre starti accanto in qualsiasi momento.

Sana: grazie alissia… sei stata di grandissimo aiuto…

Alissia: hai già deciso???

Sana: no no assolutamente ma almeno proverò a considerare questi aspetti..

Alissia: bravissima sana.. si sente che stai crescendo. Sei quasi una donna. Ti ammiro moltissimo.

Sana: ma dai! Non esagerare.. ti ringrazio ancora e scusa per l’ora di nuovo!

Alissia: mi ha fatto piacere sentirti! A presto sana!

Sana: buonanotte!

 

Situazione difficile.

TOC TOC.

Sana si alzò di scatto: chi è?

s.smith: sono io.. volevo vedere se dormivi… sentivo delle voci..

sana: no niente…. Ora vado a dormire mamma…

s.smith: bene sana! Buonanotte!

Sana: notte mamma………… Dio che colpo. Stavo per morire di infarto.

 

Si rituffò sul letto e si infilò dentro coprendosi fino al naso.

Prese di nuovo il cellulare e lo appoggiò sul comò.

Sbuffò e chiuse gli occhi.

Sana:”non pensare. Non aprire gli occhi e addormentati.”

 

*

 

Stava sdraiato sul suo letto, a petto nudo con i pantaloni della tuta.

Heric non riusciva a capacitarsi della situazione.

Avrebbe passato sei mesi senza Rossana.

Era troppo.

Come avrebbe fatto?

La parte razionale di lui gli fece notare che c’è solo una cosa a cui non c’è rimedio.

Scacciò subito questo pensiero.

Si coprì il volto con le mani.

Heric: “Dio, perché ce l’hai con me? Perché mi fai sperimentare il paradiso e mi rimandi all’inferno dopo 5 secondi?”

Heric si girò di fianco e si mise una mano sotto la testa.

Non riusciva a pensare ad altro.

E se un giorno avesse finalmente smesso di correre per guadagnarsi la felicità, come avrebbe recuperato tutto il fiato?

La sua vita era una corsa contro il tempo, la fortuna, la vita stessa.

Di punto in bianco aveva solo una ragione per la quale valesse veramente vivere e recentemente quella ragione si stava affievolendo lentamente. La vedeva lontana, la sentiva lontana. Quando si incontravano non facevano altro che litigare.

Aveva bisogno di vederla.

Ancora.

Heric:”bè ora che ne posso approfittare..”

Non gli importava di parlarle, di abbracciarla, voleva solo rivederla.

Si alzò e si mise una felpa blu elettrico.

Scarpe da ginnastica.

BIP BIP. BIP BIP.

Heric: “chi diavolo…”

Un nuovo messaggio c’era sul display.

“non ce la faccio.”

Digitò in fretta la risposta.

“arrivo.”

 

Allora grazie a:


kriscullen_: sono felice che  ti piaccia la mia ficcy e per ‘l’aggiorna presto’ questa volta diciamo che ti è andata abbastanza bene... una sorta di capitolo!i miei tempi di aggiornamento sono vari e vasti. Sai sono particolarmente incostante… un bacione :*


ryanforever: non ci credo!! Continui a seguirmi costantemente? Sei fanstasticissima! Sono  anche contenta che tu ci abbia capito qualcosa in più perché era veramente incomprensibile.. ma perché non mi bastonate quando faccio questi errori madornali? Bacii :*

 

DamNeD pRiNcEsS: la tua recensione è di circa un anno  e due mesi fa O__O va bene meglio tardi che mai no? E comunque vedo che capisci al volo ;)  non ci sarebbe storia se rimanesse a tokyo.. ma fidati ne accadranno un po’ di cosine… fidati! Kissotto :*

 

Un grazie enorme anche a gli altri che leggono ma non commentano!

 

SPERO VIVAMENTE DI FARMI VIVA AL PIU’ PRESTO.

Un abbraccio.

 

Ninni.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Ninnola