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Autore: JhonSavor    01/03/2009    5 recensioni
Un grande torneo... un premio in palio eccezionale... guerrieri provenienti da ogni parte del mondo... Naruto, Onepiece, Inuyasha, FMA insieme per una fanfiction di tutto rispetto (o almeno, questo dovrete deciderlo voi...XD) Ehilà raga qui è JhonSavor che vi parla e questa è la prima fan che ho deciso di postare e ho una voglia matta di sapere cosa ne pensate. Leggete quindi e fatemelo sapere, please XD "Sono partiti in tanti, ma solo uno si ergerà sui corpi dei sui avversari sconfitti venendo proclamato e ricordato come il più forte"
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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kyfv Eccomi qui con un altro capitolo di Great Battle! Immagino che lo aspettiate con ansia nevvero? Beh d’altro canto è un a fanfic stupenda!
(silenzio)
… ehm okay, okay abbassiamo la cresta e andiamo avanti, mi basta solo che mi recensiate e mi facciate sapere cosa (veramente) ne pensiate, okay? XD!


IL GENIO E IL CUOCO

-Accidenti dove sarà l’infermeria?-
-Questo posto è immenso… se ti do peso puoi anche mettermi giù-
Edward stava percorrendo ormai da alcuni minuti i corridoi che attraversavano il Colosium, con Kagome sulla schiena.
Il loro incontro lo aveva spossato, ma aveva abbastanza energie per continuare a camminare da solo.
-Ma che dici Kagome? Mica sei così pesante!…- disse con fare ironico il biondo
-Devo prenderlo come un complimento?- gli domandò
-Uhm… penso di si-
-Sbaglio, o ci hai messo un po’ a rispondermi?- disse la ragazza colpendolo con una pacca sulla testa
I due scoppiarono a ridere serenamente nel vuoto del corridoio.
-Senti per il momento sediamoci qui…- proruppe la ragazza indicando una panchina
Il biondo la depose con delicatezza quando un urlo spropositato pervase tutto l’edificio
-Chissà a chi tocca scontrarsi adesso?- si domandarono
Kagome guardava in silenzio il biondo -Certo che non ti ho fatto fare una bella figura, eh?-
A quelle parole Edward arrossì –M-ma che dici?! Quegli idioti hanno frainteso tutto! Accidenti e poi dovrei essere io a chiederti scusa!! Io anzi non ci pensavo più!!!- cercò dire in un fiume di parole
Anche la ragazza a quel punto avvampò –Ma che hai capito!? Io mi riferivo all’incontro! Ti ho fatto sfigurare obbligandoti a combattere con me… la prestazione non è stata di alto livello a causa mia…- disse con un tono di rammarico
A quel punto Edward si calmò –Non dire fesserie! Se mi hai obbligato a fare qualcosa è stato quello di fare sul serio e questo dimostra già quanto vali; tu sei forte Kagome, è che non sai ancora usare tutto il tuo potere… hai addirittura sfaldato la mia alchimia!-
-Dici davvero?-
-Certo! Anzi- disse guardandole la caviglia- mi dispiace che per la ferita non possa fare niente… l’alchimia medica non è proprio il mio campo-
Gli occhi di Kagome caddero sull’arto meccanico –Quella protesi come te la sei procurata?- chiese lapidaria
Edward si guardò il braccio con tristezza –Lo persi insieme alla gamba quando avevo dodici anni…-
-S-scusami non volevo… ecco cioè… se non ne vuoi parlare non c’è problema…- cercò di dire la ragazza
Ma il biondo sembrò non starla neanche a sentire –Sai, a questa domanda di solito rispondo spiegando che li ho persi durante la sanguinosa guerra avvenuta nell’Est del mio paese… ma con te voglio essere sincero, ti racconterò tutta la storia…-
-Deve essere davvero strana come storia se non la racconti a tutti… non ti credevo così misterioso-
Il biondo sorrise –Ascolta bene perchè da questo fatto capirai molte cose… e scoprirai che colui che hai di fronte non è altro che un peccatore…-

Arena: qualche minuto fa.
-Signore e signori! Gente di Tsuchigaki, lasciate che vi presenti i nuovi sfidanti!-
La voce del presentatore venne accolta da grida e cori
-Alla mia sinistra un ninja proveniente dal Villaggio della Foglia, del Paese del Fuoco, membro di una delle più rinomate famiglie del paese… Neji Hyuga!-
Il ragazzo venne accolto da un elevato clamore: la fama degli Hyuga aveva raggiunto anche il continente di Seppou e tutti potevano intuirne l’abilità e l’effettiva forza.
Ma il giovane non stava ascoltando: per quello che gliene importava avrebbero potuto anche descriverlo come il più misero e scadente ninja di Konoha.
Tutta la sua attenzione era concentrata sull’avversario, un ragazzo biondo, alto,di circa vent’anni; vestiva in maniera strana per un uomo che si apprestava a combattere, assomigliava piuttosto ad un damerino: indossava un completo blu scuro e al di sotto della giacca si intravedeva una camicia bianca a righe azzurre.
Ma se strano era il suo modo di vestire altrettanto assurdo era il suo aspetto: i capelli biondi erano tenuti lunghi solo da un lato che occultavano tutta la parte sinistra del viso, mentre dall’altra parte erano tenuti di lato.
Ciò permetteva di vedere una cosa ancora più assurda e cioè il sopracciglio estremamente sottile che culminava in una spirale.
A Neji apparve come un uomo davvero inusuale oltre che come un damerino; ma se c’era qualcosa che aveva imparato nel corso delle sue missioni era di non sottovalutare mai il proprio nemico.
Ma neanche questo gli levava dalla testa che non sembrava affatto un combattente di alto livello… ma forse si stava davvero ingannando… “Basti pensare a Gai-sensei e Rock Lee…” pensò il moro
-Alla mia destra, un pirata dalla taglia di 77 milioni di berry, cuoco-pirata e membro della ciurma di Monkey D. Rufy Cappello di Paglia, … Sanji Dark Leg!-
A quel punto un incredibile silenzio scese sugli spalti. La notizia che un membro di una delle ciurme di pirati più ricercate dei quattro mari partecipasse al torneo si diffuse a macchia d’olio.
-E così tu saresti un pirata?- chiese laconico lo Hyuga mettendosi in guardia -feccia…-

Anche nel loggiato la notizia aveva suscitato un certo stupore…
-COSA!?!?-
…uno stupore molto grosso a dire il vero.
Naruto era sconvolto e rivolse lo sguardo verso Sakura anche lei nelle medesime condizioni.
-Kakashi-sensei…- incominciò Sasuke- lei lo sapeva vero?-
Ogni ninja della Foglia si voltò verso l’uomo che, chiudendo il suo libro, rispose molto semplicemente –Si è così-
-E prendersi il disturbo di dircelo no, vero sensei?- aggiunse il  moro
-Lo avreste scoperto da soli in ogni caso ed è appunto quello che è successo-
Ma il ragazzo del Kyubi non aveva tempo per filosofeggiare: osservò attentamente il loggiato per trovare i restanti membri della ciurma; appena li individuò, dall’altra parte dello stadio, si diresse correndo verso di loro.
-Naruto!- lo chiamò invano Sakura rincorrendolo
Sasuke non si mosse e rimase a guardare freddo il fondo dell’arena.
-Tu non vai, Uchiha? Non sono amici tu?-
-Inuzuka, l’incontro sta  per cominciare e non voglio perdermelo, quindi non ho tempo per queste sciocchezze- gli rispose secco il ragazzo

-Signori è inutile che vi rammenti le regole quindi… Tre… Due… Uno… Fight!-
Neji scattò in avanti per impedire all’avversario di fare la prima mossa: non aveva alcuna intenzione di dargli tregua.
Iniziò a tempestarlo di affondi, mirati principalmente alle braccia e agli arti superiori, incalzandolo continuamente con veloci movimenti laterali. Sanji si dimostro più agile del previsto e in silenzio continuava ad scansare i colpi.
Alla terza carica Neji iniziò ad avere una visione generale dei movimenti del biondo: era sicuramente veloce ma la cosa che lo colpì di più fu che teneva costantemente le mani in tasca; la sua tecnica era basata esclusivamente su veloci giochi di gambe
“Ma come diavolo fa ad essere così equilibrato? Gli arti superiori non servono solo a sferrare attacchi o a parare ma sono necessari per il bilanciamento del peso e dell’equilibrio… forse è davvero da non sottovalutare…”
Poi lo vide: un varco nella sua difesa che lasciava scoperto il fianco sinistro. Un colpo in quel punto e gli avrebbe mozzato il fiato.
Lo Hyuga ne approfittò e sferrò un velocissimo affondo con la mano destra; ma non arrivò al bersaglio: la mano si scontrò con la gamba sinistra dell’avversario, che aveva flesso appena in tempo. La tibia aveva fatto da eccellente scudo e Neji percepì un leggero dolore alla mano: gli si doveva essere insaccato il dito medio per il contraccolpo.
Sanji accennò un sorriso strano –Uhm… non sei male… vedo un buon futuro per te… ora però è il mio turno, preparati…-
Il moro ritrasse subito la mano ma non ebbe neanche il tempo di preparare un nuovo assalto che Sanji gli era già addosso: un calcio semi circolare del biondo gli sfiorò il naso; se era ancora intatto lo doveva solo ai suoi riflessi resi pronti e acuti dagli allenamenti compiuti con il maestro Gai.  
Neji arretrò di qualche passo ma la furia di Sanji gli fu subito addosso:
-Longe!-
Facendo leva sulla lunghezza delle sue gambe il biondo colpì Neji al fianco sinistro con un ampio calcio… ma non aveva terminato…
-Cuisseau!Jarret!-
La potenza imprevista del primo colpo aveva ottenuto l’effetto di disorientare completamente il giovane Hyuga impedendogli di bloccare i successivi colpi alla coscia sinistra e allo stinco. La gamba si riuniva in un unico acutissimo dolore
Sanji arretrò per prendere la spinta sufficiente ad un nuovo colpo… dritto allo stomaco
-Flanchet Shoot!-
Stavolta Neji incrociò le braccia a mo’ di difesa ma il calcio del biondo lo lanciò comunque indietro di qualche metro facendolo cadere a terra.
Neji respirava affannosamente: sentiva le braccia pulsargli e il dolore alla gamba gli era leggermente diminuito “Ma chi diavolo è sto tizio… usa soltanto gli arti inferiori?”
Sanji abbassò la gamba e si mise ad osservare il suo avversario a terra
-Beh, tutto qui? Eppure mi sembravi bello carico poco prima… ti avverto che questi erano colpi sotto tono, di riscaldamento… se non hai di meglio da mostrarmi è meglio che ti ritiri…-

Naruto aveva quasi raggiunto Rufy e i suoi compagni, seguito da Sakura. Poteva sentire le urla di incitamento di Tenten e Rock Lee per il loro compagno e un po’ gli dispiaceva non essere con loro ma ora era più importante sapere la verità.
-Rufy!- gridò a pochi passi da loro
Il ragazzo dai capelli neri si voltò imitato dagli altri
-Ehi Naruto, Sakura, ciao!- gli disse sorridendo -che c’è volete seguire lo scontro con noi?-
Lo sguardo del biondo e della rosa  era serio, e Zoro, dal canto suo, aveva già capito che aria tirasse
-Rufy… ragazzi… è vero che siete dei pirati ricercati dalla Marina?- chiese Naruto lapidario
-Ecco lo sapevo…- proruppe lo spadaccino sfregandosi la faccia con una mano
-Certo che lo siamo, dei temibili pirati che scorrazzano per i mari!- gli rispose Rufy come se fosse una cosa normalissima
I due ragazzi di fronte a lui abbassarono lo sguardo e Rufy non riuscì a spiegarsene il motivo
-Ma che vi prende si può sapere?…-
-Rufy guarda che non è la cosa più normale del mondo essere pirati…- incominciò Nami
-Perché scusa? C’è ne sono tanti in giro…-
-Idiota, è perché siamo dei criminali ricercati, ecco perché!!!-
-Ah già, è vero…-
Nami si appoggiò sconsolata a Nico Robin, come per arrendersi di fronte all’irrecuperabile
-Già è proprio questo…- riprese a dire triste, Naruto - non avrei mai pensato che gente come voi potesse avere dei legami con la pirateria…-
-Ehi non confrontarci alla gentaglia che saccheggia le navi, distrugge i villaggi o uccide gli innocenti derubandoli…- proclamò stizzito Usop
-È vero, Rufy non un pirata cattivo, è altruista e generoso!- gli fece eco Chopper
Naruto alzò lo sguardo e dalla sua espressione si capiva che era incerto e confuso: i pirati non era forse proprio come li aveva descritti il Nasone?
-Ascolta bene Naruto… quando avevo dieci anni promisi all’uomo che mi diede questo cappello che sarei diventato il Re dei Pirati. Per me essere pirata significa proprio questo, raggiungere il mio obbiettivo percorrendo tutta la Grand Line… vivere mille avventure con i miei compagni e affrontare avversari sempre più forti. Vivere per i mari non sapendo quali sorprese ti rivelerà il domani è una cosa assolutamente incredibile ed emozionante, credimi!-
-Beh fino ad un certo punto…- sospirò Usop
-E poi a dirla tutta è la Marina che a iniziato, dandomi la mia prima taglia quando attraversammo la Red Mountain dall’altra parte del mondo-
Naruto e Sakura erano allibiti dalle parole del ragazzo. Capirono quanto grande era il suo sogno e il biondo non poté evitare di ricordare il momento in cui aveva ricevuto il proprio coprifronte da Iruka-sensei.
-Sono contento che sia così Rufy, perché mi sarebbe dispiaciuto… in fondo era strano che foste gente cattiva…-
-Noi siamo Suuuper ragazzo!- aggiunse ululando Franky
Tutti scoppiarono a ridere, richiamati poi all’incontro dalle grida del pubblico

Neji si rialzò. Era più deciso che mai a mostrare la grandezza marziale degli Hyuga a quell’arrogante damerino.
“Bene era prevedibile che uno come lui non mollasse subito…- pensò Sanji - dal modo in cui combatte si capisce che è un attento calcolatore e anche se prima ha fatto l’errore di sottovalutarmi non ci ricadrà… devo attaccare io per primo e serrarlo in modo da non farlo reagire…”
Detto questo il biondo si lanciò in avanti senza riserve. Neji lo attendeva, fermo e con gli occhi chiusi.
Sanji caricò il calcio ma non andò a segno. Neji gli aveva afferrato la gamba con un leggero movimento delle mani , ma invece di bloccarlo lo aveva fatto scorre oltre se: in tal modo il biondo si trovò completamente scoperto.
A quel punto lo Hyuga lo colpì violentemente con il palmo della mano allo stomaco schiacciandolo al terreno.
Al cuoco mancò per un attimo il fiato e rimase bloccato al suolo sotto gli occhi del suo avversario
-Allora- gli disse il moro –ti sembra abbastanza forte o devo rincarare?-
Senza rispondergli Sanji si alzò e tentò ancora di colpirlo ma anche stavolta Neji lo anticipò: con una veloce parata deviò il calcio verso l’alto scoprendo ancora una volta la difesa del biondo; stavolta lo colpì al petto ma non aveva alcuna intenzione di terminare così velocemente.
Afferrò la gamba distesa per bloccargli i movimenti e lo colpì ancora al petto con gomitata; facendo leva sul gomito poi lo centrò in pieno sulla mascella con un pugno. Infine lo schiantò nuovamente al suolo premendo con entrambe le mani.
“Dannazione…” pensò il cuoco “… mi sta veramente massacrando… ma che razza di stile è mai questo”
-Scommetto che starai pensando a che tipo di stile appartengo: e lo stile Juken del clan Hyuga, uno scuola che è nata dalla sincresi di più correnti di kung fu-
-Shaolin, Baguazhang… tutte arti che si basano sullo sfruttamento della forza avversaria, mostrando al tempo stesso un’armonia di esecuzione e una letalità d’incredibile efficacia… è per tal motivo che gli Hyuga vengono chiamati i Nobili della Foglia, per la loro capacità di concludere un combattimento in poche mosse e senza scomporsi-
Sanji si alzò e aveva tutta l’intenzione di far tacere quel moccioso, ma le gambe lo tradirono con un leggero cedimento. Terribile fatalità.
Vedendolo in quelle condizioni Neji decise di approfittarne -Ora ti mostrerò una tecnica che sto ancora sperimentando ma che mi ha già dato abbastanza soddisfazioni…-
Il ragazzo si mosse con estrema agilità e in un attimo aveva già oltrepassato le difese avversarie per l’ennesima volta.
Unì inizialmente i palmi, posizionandoli poi vicino al fianco destro:
Tecnica degli otto trigrammi: Doppio Palmo del Drago!-
Con uno scatto poggiò il palmo sinistro sull’addome mentre quello destro sul petto.
All’improvviso ci fu come un esplosione e il corpo di Sanji venne sbalzato all’indietro. Si sentì come se lo avessero colpito con una cannonata a pochi metri di distanza.
Il cuoco rotolo nella polvere dell’arena fino a quando non si fermò ad una decina di metri da dove venne colpito.
Un boato partì dagli spalti seguito da scroscio di applausi.
Neji alzò lo sguardo e cercò quelli dei suoi compagni sul loggiato; li vide: Tenten stava saltando addirittura dalla gioia mentre il sensei e Rock Lee gli mostravano il pollice alzato come per dirgli “Ottimo lavoro, Neji”
-Signori e signore, assolutamente incredibile la tecnica appena usata dal giovane Neji Hyuga! Ma d’altro canto dovevamo aspettarcelo da un membro dei Nobili di Konoha!-
“Tecnica incredibile, tsk,- pensò Neji in risposta all’intervento dell’arbitro – modestamente lo è ma non è ancora perfezionata. Non riesco ancora bene a canalizzare il chakra in gran quantità… ma ormai è fatta e avrò tutto il torneo per poterla migliorare…” ma il suo pensiero venne bloccato da ciò che i suoi occhi gli mostravano.
Sanji si stava rialzando, ansimando e massaggiandosi con le mani le botte che aveva ricevuto.
Si osservò la giacca e vide che era rotta nei due punti che i palmi di Neji avevano toccato. I due buchi bruciacchiati mostravano la camicia a righe sottostante.
-Ehi moccioso- disse mentre se la sfilava –che viaggi ti stai facendo? Credi davvero che abbia intenzione di mollare? Beh, ti sbagli di grosso!-
Neji fu attraversato da una sorta di nervosismo “Ma che diavolo mi prende? È semplicemente un po’ resistente! Ho ancora il mio stile Juken e le tecniche del clan, di che mi preoccupo? In realtà è tutta scena, si vede benissimo che è ridotto ad uno straccio, che cosa crede di fa…”
Sanji  incominciò a correre verso di lui.
“Ma è pazzo? Attaccandomi direttamente non ha alcuna possibilità… lo bloccherò e gli farò capire quanto è sbagliato sottovalutarmi”
A circa metà della distanza che li separava Sanji iniziò a compiere una serie di salti velocissimi: spiccava un balzo verso l’alto per poi appoggiare le mani al terreno per così ridarsi la spinta e continuare in avanti.
“Capisco- pensò Neji mettendosi in guardia- grazie ai salti accumula forza e inerzia per poi scaricarle nel  calcio… astuto ma non glielo lascerò fare-
Ormai il biondo era a pochi metri dal suo avversario e l’impatto sarebbe stato inevitabile.
“Adesso!”
-Bouqueterie Shoot!-
Neji venne colpito in pieno dal calcio a due gambe di Sanji, e fu sbalzato in aria: a pochi passi dal moro il cuoco della ciurma di Cappello di Paglia si era raggomitolato e rotolando al suolo aveva oltrepassato la difesa del ninja, prendendolo cosi alla sprovvista. Subito dopo si appoggiò sulle mani e facendo leva sulle braccia scalciò con tutte le forze che aveva.
Sfruttando l’enorme potenza delle sue gambe, spiccò un salto e raggiunse Neji sorpassandolo, che ormai stava cadendo al suolo: ruotando leggermente su se stesso, distese poi le gambe in linea retta e…
-Brochette!-
Neji venne letteralmente piantato al terreno. Sanji appena toccato terra spiccò un salto all’indietro e si apprestò a vedere il risultato del suo attacco.
Neji sentiva male dappertutto. La testa gli pulsava come se gli stesse per scoppiare e il dolore allo stomaco era tale da fargli perdere quasi coscienza. Stava li a terra fermo e agli occhi dell’arbitro sembrava non dare segni di ripresa, cosicché iniziò a contare come da regolamento.
Al giovane Hyuga i rumori arrivavano ovattati ma gli sembrò di sentire le grida del pubblico, dei suoi compagni che lo incitava a rialzarsi:
-Neji! Rialzati!-
-Avanti allievo! Dove è finito il potere della tua giovinezza!?-
-Hyuga! Hyuga! Hyuga!-
-Ehi Neji!…- questa la riconobbe nettamente: una voce come quella poteva essere soltanto di Naruto -… Neji non puoi mollare così! Non volevi la rivincita contro di me?! E che cosa dirà il sopracciglione?! Avanti rialzati!-
Mancavano pochi secondi allo scadere del conteggio. E Neji scelse. Puntò i gomiti e con tutta la forza che poteva richiamare, si mise a sedere.
Il conteggio si bloccò.
Ansimando il ninja del clan Hyuga si posizionò ritto sulle gambe che, anche se tremanti, era ben impiantate ferree per terra.
“Stupido di un Uzumaki… che ti credi, che me ne sia scordato?…”

- Quell’uomo parla troppo per enigmi - disse Naruto
-Beh in fondo a ragione l’uomo deve saper usare anche la testa e le proprie capacità oltre che la forza- gli rispose Neji
-Ma non eri proprio tu che dicevi il contrario, un tempo?- gli chiese stupito il biondo
-La gente cambia… ci vediamo dopo Naruto-
Il moro fece per allontanarsi quando si bloccò, richiamando l’attenzione del biondo
-Naruto… non provare a perdere…-
-Che ti prende Hyuga? Figurati se perdo… ho intenzione di arrivare per lo meno nei migliori quattro, anzi no voglio vincerlo questo torneo!- disse deciso Naruto
-Voglio battermi con te-
Il ragazzo fu semplice e conciso, come suo solito. E diritto al sodo
-Con me?-
-Si…- rispose accennando un sorriso -la batosta che mia rifilato all’esame di selezione mi brucia ancora ed ora ho l’occasione di rifarmi con gli interessi!-
Il biondo non poté trattenersi dal ridere –Allora facciamo così: passiamo i primi turni assolutamente e scontriamoci… sarà un buono scontro stavolta senza rancori o altro…-
-Già… hai proprio ragione…-
   
A quel punto si chinò leggermente in avanti, schiudendo le braccia e posizionandole come a comporre una linea.
-Sanji-san!- gridò -devo ammettere che per quanto tu sia un pirata, sei in realtà un guerriero valoroso ed estremamente forte… ma ora stai per scontrarti con una forza ancora maggiore che è stata il cavallo di battaglia del mio clan! Preparati!-
Sanji sorrise –Sono onorato di questo… e dimmi come si chiama questa…?-
Ma il moro non stava più ascoltando: aveva anzi iniziato a comporre strani gesti con le mani; Sanji non riusciva a capire che diavolo stesse combinando, quando all’improvviso si fermò
-Byakugan!- pronunciò secco lo Hyuga
Le iridi degli occhi del ragazzo, da bianche divennero perlacee e, con gran sgomento del cuoco, i vasi sanguigni sulle tempie si ampliarono, formando dei rilievi inquietanti sulla pelle
Sanji non ebbe modo di dire alcunché, poiché le parole non sembravano volergli uscire di bocca.
Ma non ne avrebbe avuto comunque il tempo: con uno scatto ad incredibile velocità, Neji era già sotto di lui, pronto a sferrare il suo attacco
-Stile Juken… Tecnica delle sessantaquattro chiusure!-
I colpi arrivarono rapidi e fulminei…
-Due chiusure…-
Le dita del ninja colpivano precise ed inarrestabili
-Quattro chiusure…-
“Ma che diavolo…”
-Otto chiusure…-
“… mi sta… facendo?”
-Sedici chiusure…-
Sempre più veloce… lo Hyuga sembrava metterci l’anima in quei colpi…
-Trentadue chiusure…-
Sempre più veloce… ed implacabile!
-Sessantaquattro chiusure!
Terminata la sequenza Neji afferrò Sanji per un braccio attirandolo a se: lo colpì allo stomaco con un violentissimo pugno. Il corpo del cuoco, scaraventato indietro, rotolò nella polvere fino a fermarsi ad alcuni metri di distanza.
Il moro si sentiva esausto: usare la sua Dojutsu dopo uno scontro del genere lo spossava a dir poco, ma non voleva lasciare nulla in sospeso.
Stoicamente, trasse un profondo respiro, incrociò le braccia di fronte a sé e con un ultimo scatto secco le posizionò vicino ai fianchi; tutti coloro che in quell’arena si intendevano almeno in parte di kung fu, sapevano che cosa significava il gesto del ragazzo: lo scontro per lui era terminato e il suo avversario sconfitto.
Un boato di eccitazione seguì quel gesto e il gridò dell’arbitro non si fece attendere
-Assolutamente incredibile! Assolutamente incredibile! Signore e signori abbiamo assistito ad un evento più unico che raro: la temutissima tecnica della chiusura dei punti di fuga del clan Hyuga, vanto e gloria del villaggio di Konoha, eseguita alla perfezione da un ragazzo così giovane! Costui è ciò che io sono solito chiamare un genio!-
A Neji in quel momento quelle lodi importavano meno di niente: voleva solo farla finita in fretta, potersene andare a dormire e dopo pranzo seguire gli altri incontri con tutta calma… ma quell’occhialuto biondo non si decideva a iniziare il conteggio!
-Signor arbitro non crede che sia l’ora di contare?- disse ansimando il ragazzo
-Oh si, si, incominciò subito…-
-Anche se credo che sia inutile… in quelle condizioni non sarà neanche in grado di muovere un muscolo…-
-Ehi voi due che diavolo state blaterando?-
La voce di Sanji fendette l’aria del Colosium, facendo rimanere tutti di stucco
-Ma che conteggio e conteggio! Qui si continua!- disse muovendo con ampi giri la spalla sinistra per rilassare i muscoli.
Neji Hyuga era sconvolto…
-Non è possibile…- furono le uniche parole che fuoriuscirono dalla sua bocca
-Ehi tu, moccioso!- gridò il biondo anche se con meno vigore di prima… gli effetti della stanchezza stavano facendosi sentire –Te l’ho già detto non farti viaggi strani con la fantasia! I tuoi colpi erano sicuramente potenti ma non erano tutto sto granché… ho visto di peggio…-
Una pugnalata al cuore sarebbe stata meno dolorosa di quella rivelazione
“L-la tecnica delle sessantaquattro… debole?…-  il moro strinse i pugni sopprimendo un urlo di rabbia  - ma siamo seri? La Hakke Rokujūyon Shō lede il sistema circolatorio del chakra… non dovrebbe essere neanche in grado di muoversi!… Byakugan!”
Lo sguardo di Neji venne proiettato in avanti, oltrepassando le distanze, infrangendosi sul corpo avversario e attraversandolo: di fronte a lui si mostrava ora l’intricato reticolo di condotti in cui il chakra scorre. Nota con piacere i punti di fuga bloccati dalla sua tecnica… ma se essa non era andata a vuoto allo cosa permetteva a quel tizio di muoversi e sputar sentenze? La risposta gli fu ancora più sconcertante della domanda…
- Sanji-san, perché…?-
 Il biondo lo guardo interrogativo
-Perché… il tuo sistema circolatorio del chakra non mostra segni di sfruttamento!?!?- gridò Neji Hyuga fuori di se dalla rabbia –una persona del tuo calibro dovrebbe avere un sistema con numerosi segni di “logoramento”, tipici di chi combatte ad alti livelli!!! Il tuo è come quello di una persona normale, spiegami perché!!!-
Il moro gridò con quanto fiato aveva in gola, la frustrazione e la sua sete di risposte gli fecero dimenticare la fatica; Sanji si accese lentamente una sigaretta. Tirata una, due boccate di fumo, si tolse la sigaretta dalle labbra e rispose
-Personalmente non so di che diavolo tu stia parlando…- il biondo, non sapeva perché, per le espressioni facciali del suo avversario forse, ma trovava la situazione alquanto divertente –chakra, sistemi circolatori… non so che diavolo sia sta roba e per il momento non mi importa. Posso dirti però che la potenza che io metto nei miei calci è tutta, pura e semplice forza bruta-
A quelle parole lo Hyuga non seppe più che pensare “Non ci credo… non è possibile… anche il sensei e Rock Lee un minimo di chakra lo devo usare anche soltanto per le tecniche di base del Taijutsu… e quelle con cui mi ha colpito sono tremendamente potenti…” un brivido percorse il corpo del moro come una scarica elettrica: paura, forse? Neji non sapeva più che fare.
-Bene- disse il cuoco buttando via il mozzicone di sigaretta .- è ora che anch’io inizi a fare sul serio…-
Sparì. Sanji si mosse ad una velocità incredibile, accentuata dai sensi confusi del ragazzo, che se lo ritrovò all’improvviso di fronte
-Veau Shoot-
Spiccando un leggero balzo finale, il biondo colpì con un calcio estremamente potente il centro del torso avversario. Al moro gli si mozzò il fiato, ma già un altro attacco lo attendeva alla schiena
-Gigot-
Colpito alla coscia, mentre era a mezz’aria per il colpo precedente, Neji crollò con violenza.
Fu un attimo: un istante prima che Sanji lo colpisse di nuovo, poggiò le mani al suolo e con una capriola si capovolse all’indietro, facendo si che il calcio andasse a vuoto.
“Dannazione anche se riesco ad anticipare le mosse non ho i riflessi pronti per rispondere, è dannatamente più veloce di prima… fortuna che ho fatto fluire il chakra nel corpo per contenere i danni…”
Lo vide arrivare, rapido e potente come un proiettile
-È finita Hyuga… Collier!-
A Sanji sembrò di aver colpito un qualcosa di morbido, come della gomma piuma. Poi sentì il suo piede che veniva scagliato via, e con lui la gamba, seguita dal resto del corpo.
Sbatté violentemente al suolo. Alzò lo sguardo e vide il suo avversario ansimare al centro di una piccola voragine scavata nel terreno.
Sentì uno strano formicolio al piede e lo osservò d’istinto: la scarpa era solcata da delle striature come se qualcosa le avesse graffiate.
-Avevo ancora un asso nella manica Sanji-san…-
-Sei stato fortunato che non ti ho colpito e basta… rimedio subito-
Si mosse verso il moro che si mise subito in guardia, ma ancora una volta Sanji lo batté in velocità e riflessi: lo oltrepassò ponendosi alle sue spalle. Poggiò una mano al suolo, e facendo leva su di essa iniziò a girare vorticosamente. Il moro tentò di colpirlo ma anche in quelle condizioni Sanji manteneva una agilità sorprendente.
Gli girava intorno disorientandolo poi approfittò di una falla nella sua difesa e colpì
-Concasser!-
Ma ancora una volta si frappose un qualcosa tra il calcio e lo Hyuga. Il biondo venne nuovamente sbalzato via ma stavolta riuscì a mantenere lo sguardo su Neji: per quanto potesse sembrargli incredibile era circondato da una sorta di cupola azzurrina che lo ricopriva interamente.
La calma tornò per un attimo sullo scontro
-Ehi ragazzo che roba è quella?-
-È una delle tecniche segrete del clan Hyuga, la Hakkeshō Kaiten, o come è normalmente chiamata, la Rotazione Suprema-
Sanji rimase a guardarlo per un po’ come per capire meglio ciò che aveva appena visto, ma Neji lo anticipò
-Se vuoi ti spiego con cosa hai a che fare… è la mia protezione ultima che sfrutta al massimo le qualità visive del mio Byakugan…-
-Avevo capito che quei tuoi occhi nascondevano un qualche trucchetto…-
Ansimavano entrambi e respirano a fatica: solo la loro forza di volontà li teneva ancora in piedi
-In altre parole ogni volta che toccherai il mio scudo sarà come se colpissi delle lame affilatissime
Sanji si alzò; se quello che lo Hyuga aveva detto era vero allora sarebbe stata una lotta sulla resistenza.
Se il loro incontro doveva finire in quel modo, pensò Sanji, allora era meglio prendere una strada diversa…
-Neji ho una sfida da proporti…-
Il ninja lo guardò interrogativo –Che sfida?-
-Entrambi combattiamo sfruttando la nostra forza, la imprimiamo sui colpi, la usiamo per difenderci… non usiamo trucchi o armi… in altre parole era chiaro fin dall’inizio che avrebbe vinto chi dei due avrebbe colpito più forte…-
-Dove vuoi arrivare?-
-La mia proposta è questa: faremo scontrare il mio colpo più potente contro la tua “Rotazione”… chi avrà la meglio sarà il vincitore anche perchè il perdente si troverà totalmente scoperto e sarà attaccabile… punteremo il nostro onore come garanzia…in modo tale a fine incontro non daremo la colpa alla fatica o ad altro… che ne dici?-
-Certo che sentir parlare di onore da un pirata mi fa un po’ ridere… sei pronto a giurarmi che non barerai?-
-E tu sei pronto a fare lo stesso?- gli disse di rimando
Lo Hyuga si mise a riflettere: era una buona soluzione, si sentiva a pezzi e i suoi riflessi erano molto peggiorati… poteva solo contare sulla Rotazione…
- D’accordo, mi voglio fidare… quando vuoi- si mise in posizione respirando avidamente l’aria
Sanji si posizionò a qualche metro dai lui: iniziò poi a roteare su se stesso come una trottola
Neji non capiva le sue intenzioni, ma in fondo non gli importava la sua difesa avrebbe retto a qualsiasi attacco    
Il mulinello del biondo iniziò a diminuire di velocità quando il moro notò una cosa strana: la gamba destra del pirata era diventata rossa, incandescente come se vi avesse versato sopra del piombo fuso. Luccicava di una luce inquietante. Era straordinario.
-Diable Jambe- la sua voce si era fatta improvvisamente cupa e ansimava molto più profondamente. Era evidente che quella tecnica gli costava fatica –Ora o mai più Hyuga, lasciami solo dire che mi è piaciuto combattere con te… potremmo rifarlo in futuro…-
-Vale anche per me Sanji-san-
Quell’ultimo scambio di colpi avrebbe proclamato la fine del loro scontro.
Sanji scattò. Appena Neji lo vide di fronte a se, diede iniziò alla tecnica.
- Diable Jambe, Flambage Shoot!-
- Hakkeshō Kaiten!-
Uno sfrigolio tremendamente acuto iniziò a diffondersi per tutto il Colosium una volta che i due colpi vennero a contatto: le diverse direzioni di rotazione aumentarono l’attrito tra le due.
L’aria si fece tutt’attorno ai due d’improvviso più calda, rovente quasi.
Era lo scontro finale, era una questione di secondi ormai; l’ago della bilancia della vittoria avrebbe indicato con  la sua punta il vincitore e dichiarato uno sconfitto, lasciato poi in balia della potenza nemica. Ora il problema era uno solo: avrebbe vinto il cuoco pirata o il rampollo Hyuga?
Il moto rotatorio inizio a farsi sempre più debole, la gamba iniziava ad intorpidirsi: la difesa assoluta di Neji si sfaldò.
Il ragazzo incredulo si ritrovò completamente scoperto a mezz’aria di fronte al suo avversario.
Sanji de approfittò subito: girò la gamba su cui poggiava, flesse quella destra e colpì inesorabile senza alcun ripensamento
-Diable Jambe, Mounton Shoot!-
Il colpo fu incredibilmente violento colpì in pieno il corpo di Neji. Ci fu uno scoppio come quello di una cannonata. Come una bambola inerte il moro venne scaraventato ad una decina di metri di distanza e continuò a rotolare finchè non si fermò del tutto.
L’arena ammutolì. Tutti aspettavano il verdetto dell’arbitro, anche lui rimasto senza parole di fronte a quella scena.
Appena sopraggiunse notò subito, sul corpo svenuto del ragazzo, lo squarcio nella maglia e poté vedere la vasta ustione che si era procurato
“Dannazione…” gli toccò il polso, l’aorta e gli analizzò la ferita “è ancora vivo e non mi sembra, per lo meno adesso, in pericolo di vita… fortuna che aveva già protetto i suoi organi interni col chakra e come minimo anche l’altro non ci ha messo tutta la forza…”
-Signore e signori dichiaro lo scontro concluso… Neji Hyuga non è più in grado di combattere, il vincitore è quindi Sanji Dark Leg!-
Un fragore assurdo si levò dagli spalti, cori di qualsiasi tipo si alzavano pro e contro i due contendenti.
Sentite quelle parole Sanji si accasciò al suolo:aveva raggiunto il suo limite ed era rimasto in piedi solo per sentire che aveva vinto senza intoppi.
-Chiedo l’intervento delle squadre mediche Alfa, Beta e Gamma, accorrete sul posto alla svelta e portate in infermeria entrambi i contendenti, presto!-

Intanto nel loggiato il risultato dello scontro suscitò varie reazioni…
-Non ci credo…- iniziò Rock Lee
-Neji-kun…- sospirò TenTen
-Nii-san…-  le fece eco Hinata   
-Quel tipo era dannatamente forte… non avrei mai pensato che Hyuga potesse venir sconfitto…- ammise Kiba
-Se uno di noi avesse avuto a che fare con lui non avrebbe avuto speranze- disse Shikamaru
-Parla per te Nara-
Sasuke e Shino si erano espressi all’unisono, e ora si scambiavano occhiate di sfida.
-Dai Gai non te la prendere se l’è cavata bene dopo tutto…- cercò di dire Kakashi all’amico
-Ma che dici figurati se me la prendo! Quel biondino avrebbe messo in difficoltà anche noi jonin, sono orgoglioso del mio allievo… anche se forse avrebbe dovuto usare fin da subito la tecnica chiave del clan Hyuga, il “pugno gentile” dei nobili della Foglia-
Calò il silenzio. Tutti gli sguardi erano fissi sulle barelle che veniva scortate fuori con la massima urgenza.
Solo quando scomparvero nell’ombra delle entrate dell’arena Gai Maito si lasciò andare ad una risata sguaiata.
-G-Gai-sensei?- chiesero preoccupati gli allievi del ninja verde vestito.
-Vi chiederete perché sono così euforico? Beh presto detto perché tra poco potrete vedermi in tutta la mia raggiante forza della giovinezza!-
-Intendi dire che….?- incominciò Kakashi
-Esatto! Il prossimo partecipante è l’illustre sottoscritto!-
-CHE COSA!? -


Ammazza che fatica, credevo di non finirlo più! È stra-iper-mega lungo questo capitolo! Ma dovevo farmi pur perdonare il ritardo XD!
Allora oltre a chiedere alle signorie vostre di farmi sapere che cosa ne pensate voglio proporvi un quiz che forse riporterò anche in futuro ovvero… chi sarà l’avversario di Gai-sensei? Provate ad indovinare, ricordatevi che ci sono ancora 37 partecipanti e i personaggi dei quattro manga sono all’interno delle delimitazioni che ho messo all’inizio del I° capitolo. Okay?

E ora rispondiamo alle recensioni!

Davithejoker: ehi vech allora piaciuto il capitolo? Don Sanjino ce l’ha fatta…

tatanena:le nuove lettrici sono sempre le benvenute! grazie sono contento che ti piaccia spero che continuerai a seguirmi XD!

Malandrino ninja: Thanks XD. L’idea mi è venuta guardando uno shortmovie di onepiece quello sul calcio… e poi mi piaceva il pensiero di poter giostrare quattro master del manga come loro

nueblackcrowfriend: (poveretto sul serio Ed) chissà chissà, non ti posso dire niente, però non sottovaluterei così il nan… ehm l’Alchimista d’Acciaio…
  
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