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Autore: olyviam    24/11/2015    0 recensioni
"Sai, quando qualcuno dice una cosa divertente e io rido, mi giro sempre a vedere se fa ridere anche te. Anche quando non ci sei, io mi giro a cercarti."
Copyright © olyviam, Novembre 2015
Tutti i diritti riservati
Wattpad: A voce bassa, wrinters
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Travis's POV

«McKinley, Travis.»

«Presente.» , disse il ragazzo in fondo alla classe e alzò semplicemente la mano.
La professoressa continuò ad elencare i nomi, ma lui ormai non ci badava. Passava il tempo disegnando i suoi compagni dei vari corsi. Finiva i compiti in circa venti minuti e poi tornava a disegnare. Era un'abitudine.
«Ragazzi, un po' d'attenzione!» La mano della professoressa che sbatteva sulla cattedra, finito l'appello, lo distolse dai suoi pensieri. «Domani avremo tra noi una nuova ragazza, viene da una scuola di Chicago e desidero che la trattiate con il dovuto rispetto, chiaro?» Qualcuno borbottò sottovoce. «Chiaro?» Ripeté la professoressa alzando il tono di voce e tutti incorarono un sì.
"Un volto in più da disegnare", pensò il ragazzo dai capelli castani all'ultimo banco. Era davvero molto silenzioso. Indossava numerosi bracciali e portava una collana con attaccato il plettro di una chitarra, ma lui non suonava la chitarra. Aveva gli occhi azzurri, proprio come il cielo, che sembrava non essere mai oscurato dalle nuvole. Come se non fosse mai stato triste in vita sua. E aveva una strana cicatrice sulla guancia, che contraddiceva la precedente affermazione. Tutti sembravano averla notata, ma nessuno aveva mai osato intromettersi in qualcosa che non riguardava loro.
Le ore passarono in fretta e finalmente Travis varcò il cancello della scuola dirigendosi verso casa.
«Signore? Mi scusi, signore?» Il moro si girò confuso notando una ragazza correre verso di lui.
《 « Sa dirmi dove si trova la biblioteca? » 》Chiese affannata.
《 « Vada dritto verso il bar, giri a sinistra, continui dritto.. Arriverà ad un incrocio.. A quel punto giri a destra.. Il terzo edificio a sinistra.. » 》Spiegò il meglio possibile Travis. La ragazza ringraziò calorosamente e si diresse verso la strada spiegatagli dal ragazzo, che a sua volta continuò il suo cammino verso casa.

❃❃❃

«James, JAMES! Ridammi il quaderno! Ridammelo, James!» Urlava Travis per le scale inseguendo il fratellino che aveva preso il suo album per disegnare. «Farò tardi a scuola, James, ridammi il quaderno!» 
«Uh, quante belle facce!» Sfogliava l'album eccitato James. «Questa ragazza è bellissima! Chi è!?» Travis aggrottò le sopracciglia. Poi si ricordò chi fosse la "misteriosa" ragazza quando il bambino urlò. «Ma questa è la tua ragazza, vero?» "Oh no", pensò il moro. «Travis ha una ragazza, Travis ha una ragazza!» Canticchiò per la casa e Travis fu grato del fatto che avesse buttato il quaderno per terra prima di andarsene.
Prese lo zaino e finalmente arrivò a scuola. L'appello stava per cominciare quando la stessa ragazza che il giorno prima chiese a Travis dove si trovasse la biblioteca entrò quasi urlando un affannoso "presente".
«Bene, ragazzi, ho il piacere di presentarvi la vostra nuova compagna.. Si chiama Luna e frequenterà la nostra classe per il resto dell'anno scolastico.» Annunciò la professoressa di filosofia.
«Ciao Luna.» Incorarono ragazzi e ragazze.
«Luna, siediti lì vicino a Travis.» Il moro sbiancò. Non aveva mai avuto una compagna di banco. Luna era una ragazza carina. Aveva lisci capelli biondi scuri lunghi fino alle spalle e grandi occhi verdi-marroni incastrati in un viso un po' piccolo per loro. A quel punto la ragazza gli sorrise mostrando due adorabili fossette agli angoli della bocca che la facevano sembrare molto tenera. Indossava una maglietta bianca a righe blu, dei jeans un po' consumati, una felpa bordeaux e un paio di Nike grigie. Si sedette e lui smise di guardarla. 
La professoressa riprese la lezione mentre Travis decise di cominciare a disegnare il volto della sua nuova compagna di banco. 
«Che cosa stai facendo?» Domandò Luna facendo sussultare il ragazzo che chiuse immediatamente l'album.
«Niente.» Rispose lui.
«Io sono Luna, la ragazze che ieri.. Hai aiutato a trovare.. Uhm, la biblioteca..» Tese la mano la bionda.
«L'avevo capito.» Roteò gli occhi facendola arrossire.
«Oh, ehm, giusto..» Si girò imbarazzata ritornando a guardare la professoressa e Travis non poté fare a meno di pensare che sarebbero diventati amici, nonostante lui, di amici, non ne avesse nessuno.

   
 
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