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Autore: Emmastory    25/11/2015    1 recensioni
Sempre nel tumultuoso anno 1615, la giovane Miriel continua a vivere la sua vita. Il tempo continua a scorrere, e nessuno sa cosa potrebbe succedere a lei e alle sue amate sorelle dopo ciò che è accaduto al suo amato Xavier. Una nuova avventura attende le tre giovani streghe, che si ritroveranno divise fra il loro segreto e le importanti decisioni che il loro essere impone con viva e inimmaginabile forza.
(Seguito di "Sangue di strega: Origine Magica)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di strega'
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Sangue-di-strega-II-mod
Capitolo XI
Animo in tempesta
Le mie vere emozioni. Ora come ora, fanno parte di un’intricata rete, e pur conoscendomi a fondo, non riesco a capirmi. Il mio fragile e delicato animo è stato irrimediabilmente ferito. Difatti, ho appena scoperto alcune scioccanti verità. Mio marito Xavier ha passato un intero anno dietro le sbarre, mia figlia Jocelyn, luce della mia vita appartiene ad una stirpe completamente sconosciuta e diversa dalla mia. Inutile è dire che la amerò comunque, e l’aver finalmente scoperto la nuda verità su di lei mi rende felice e riesce a calmare i miei ora logori nervi. Ad ogni modo, sto cercando di concedermi del tempo per pensare, concentrando i miei pensieri sulla notizia ricevuta da mia sorella Minerva, presto diventerò zia, e saperlo riempie il mio cuore di gioia. Il tempo continua a scorrere, e in questo preciso istante sono tranquillamente seduta nella mia camera, e inganno i minuti che passano lenti fissando il mio sguardo sulla mia daga. Una semplice arma, che in mani sapienti potrebbe diventare potente, e che in caso contrario, diverrebbe incredibilmente pericolosa. Ricordo ancora il giorno in cui l’ho ricevuta in dono dal mio amato Xavier, e con esso anche quelli passati ad allenarmi incidendo la corteccia degli alberi del bosco. Rimanendo in silenzio, saggio la consistenza della lama con le dita, facendo ad ogni modo attenzione a non farmi del male. Mi ritrovo quindi immersa nel profondo oceano rappresentato dai miei stessi pensieri, e un improvviso rumore mi distrae, rompendo inesorabilmente la mia concentrazione. Sento quindi bussare alla porta, e posando il pugnale sul comodino, mi alzo per aprirla. Subito dopo, incrocio lo sguardo di Xavier. Ha un’aria tranquilla, e appare rilassato.  Limitandosi a guardarmi, sorride, ed io torno a sedermi sul letto. Avvicinandosi, sceglie di imitarmi. “Facevi pratica?” chiede, spostando lo sguardo dal mio viso al mio pugnale, ancora appoggiato sul solido e ligneo comodino presente nella stanza. “Non vorrei davvero usarlo.” Ammetto, chinando leggermente il capo a causa della mia tristezza. “Prima o poi ti servirà.” Mi avverte, regalandomi poi un debole ma convincente sorriso. È questione di un solo attimo, ed io mi abbandono fra le sue braccia in cerca di protezione. Guardandomi, si accorge che sto tremando, e nel tentativo di confortarmi, mi stringe a sé per poi baciarmi. Sentendo il mio cuore aumentare il dapprima lento e pacato ritmo dei suoi battiti, non oppongo resistenza al suo amore, trovandomi di fronte ad un ovvia scelta. I nostri sguardi si incrociano per una seconda volta, e lentamente, ci baciamo. Per qualche strana ragione, questo bacio giunge alle mie labbra come profondamente diverso. Mentre è nell’atto di farlo, Xavier si ferma unicamente per respirare, ma nonostante questo, non proferisce parola. Lo amo, e conoscendolo perfino meglio di me stessa, sapevo che il suo mutismo doveva avere una chiara e limpida ragione. Istintivamente, mi stacco da lui, scegliendo di guardarlo negli occhi e porgli un0importante domanda. “Cosa cerchi di dirmi?” chiedo, tacendo nella mera attesa di una sua risposta. “Sono preoccupato per te, e non voglio perderti.” Risponde, per poi ricominciare a baciarmi con passione inaudita. “Non mi perderai mai.” Lo rassicuro, fissandolo al solo scopo di fargli comprendere le mie reali intenzioni. Lentamente, la natura fa il suo corso, e il nostro amore sembra vincere le tenebre della notte. La luna fa capolino da dietro una coltre di scure nuvole, e concedendomi una pausa per ammirarne la bellezza, scopro che il vento fuori dalla mia finestra ha smesso di ululare, e che con il tanto sospirato ritorno di Xavier nella mia vita, metaforica tempesta all’interno del mio animo sembrava essersi calmata. Ad ogni modo, non riuscivo a dirmi tranquilla. Il mondo delle streghe, così come quello degli umani, è in continuo mutamento, e dopo quanto mi è accaduto, so bene che la felicità dei miei lunghi giorni continuerà a vacillare.
   
 
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