Quattro anni dopo: Bea camminava nelle gelide strade della sua nuova città. Era stato difficile andare via da quel posto, lì che aveva vissuto gran parte della sua vita, lì che aveva vissuto i momenti felici e quelli tristi, lì che aveva conosciuto Mattia e lì lo aveva perso. Sapeva che restarci sarebbe stato ancora più difficile. Cominciò a lavorare insieme con la sua migliore amica Jessica e appena entrambe ebbero 19anni andarono via. I suoi genitori videro questa cosa cosa come un nuovo inizio, una voglia matta di ricominciare e nelle loro possibilità l'aiutarono. Ma non era così, lei non voleva ricominciare per niente voleva solo scappare da tutti e tutto sopratutto da se stessa. Voleva ritornare a quel momento di quattro anni fa quando Matt le aveva detto che doveva andare via, avrebbe dovuto ammazzarlo con le sue stesse mani. Avrebbe dovuto baciarlo lei,forse lui stava aspettando quello. Lo stavano aspettando entrambi. Avrebbe dovuto abbracciarlo per più tempo. Forse avrebbe dovuto prendersela lei la loro ultima foto scattato in quello stupido areoporto.O qualsiasi altra foto. Forse avrebbe dovuto guardarlo di piú e basta. Lei che lo amava tanto aveva una paura matta di dimenticarlo anche se quegli occhi non li avrebbe mai dimenticati, quegli occhi neri che le parvero più interessanti del cielo. Lei che il suo odore l'aveva dimenticato. Lei che faceva di tutto per vederlo in altre persone ma non lo trovava mai. Arrivò al parco e rimase seduta su una fredda panchina per un tempo che le parve lunghissimo, ad un certo punto un bambino le venne vicino 《Signora posso restare qui con te?》Bea lo guardò curiosa《certo》 《 I miei amici stanno comprando il gelato ed io non ho i soldi, sto ancora aspettando mia madre》 concluse il bambino. Aspettare.. Bea non né poteva più, anche perché per lei non sarebbe arrivato nulla《Signora stai bene? Non piangere》 Bea lo guardò disperarsi vicino a lei e gli sorrise per rassicurarlo 《si,sto bene scusami》 si toccò le guance e si rese conto che stava piangendo davvero, era da tanto che non lo faceva. 《Perché piangevi?》 《Non lo so... Come ti chiami?》 《Benjamin ma puoi chiamarmi Benji》Bea sorrise 《Io sono Beatrice ma puoi chiamarmi Bea. Allora lo vuoi questo gelato?》 《Si》 disse euforico. Una volta salutato benji era tentata di percorrere la strada di prima attraversare e prendere la metro per tornare a casa ma qualcosa dentro di lei le disse che era meglio prendere l'altra strada anche se era più lunga. Mentre camminava cominciò a piovere leggermente si disse che forse non aveva fatto la scelta giusta o forse si... 《Bea》sentì pronunciare il suo nome da una voce maschile, era cambiata leggermente ma l'avrebbe riconosciuta in qualsiasi modo. Si girò di scatto sgranando gli occhi per lo stupore, la sorpresa, la paura.. Non lo sapeva per cosa . Matt era lì con la solita divisa,in piedi con un altro soldato che la guardava stupito a suo volta. Era cambiato dall'ultima volta, si era fatto crescere la barba ed era anche cambiato fisicamente. Sembrava un altro, ma molto probabilmente non c'era nulla da stupirsi, ormai aveva 27 anni e aveva anche vissuto sulla sua pella la guerra. 《Credevo fossi morto.》 Disse lei, Matt fece un segno al ragazzo che stava con lui e subito dopo quest ultimo si allontanò. 《Lo credevo anche io..》 《Sono passati quattro anni...》 Voleva sapere perché nessuno le aveva detto che era vivo, perché non era tornata da lei. Voleva capire perché aveva questo strano modo di fare, perché la ignorava? Perché finiva sempre per farle del male? 《Avevi promesso che saresti tornato》continuò parlando in un sussuro 《L'ho fatto..Due anni fa. Sono scappato dall'ospedale per venire da te... Ero proprio messo male ed ero abbastanza ridicolo. Inutile dire che non c'eri》sorrise tristemente 《Tu eri morto.》 Urlò 《Cristo, sei un bastardo anche da morto》disse mettendosi le mani nei capelli 《Tu invece sei bellissima. Più di prima》le sorrise. Bea lo odiava, lo odiava più di ogni altra cosa al mondo ma allo stesso tempo lo amava in un modo che non capiva neanche lei. 《Matt abbiamo il cambio, muoviti》urlò il soldato di prima 《Che ne dici se un giorno andiamo da qualche parte a prendere qualcosa? Offro io.》 Bea era felice per l'invito ma allo stesso tempo triste, si sentiva ormai una sconosciuta per lui. Molto probabilmente era un invito di cortesia, molto probabilmente si era rifatto una vita 《Va bene》 《Ci vediamo martedì alle cinque? Sempre qui》 《Okay》gli sorrise e lui ricambió 《Allora ci vediamo 》si girò per ritornare dai suoi colleghi ma la testa gli stava per scoppiare così come il cuore. Aveva paura di essere ritornato uno sconosciuto per lei, non voleva cominciare tutto da capo, ma era sicuro che l'avrebbe fatto più e più volte. Si girò e la vide sempre lì che si asciugava gli occhi. 《Matt muoviti》gli urlarono. 《Oh al diavolo tutti》si girò e corse di nuovo da lei 《Bea》urlò e arrivata da lei l'abbracciò forte per paura che se l'avesse lasciata solo un po' l'avrebbe persa per sempre 《Avrei dovuto farlo sin dall'inizio..》le presa la testa con le mani tremanti e la baciò. Matt seppe che tutti i momenti felici non erano paragonabili a quello, tutta l'attesa non era nulla. Averla lì tra le sue braccia lo faceva sentire vivo,come in tutti quei momenti passati con lei. Si staccò da lei lentamente e accarenzandole il viso disse 《Forse è meglio se ci vediamo domani 》e andò via. Bea dopo tanti anni non provò nessuna fatica a respirare.