Capitolo settimo
-Un passo alla volta -
[...] " Vai pure Kabuto, da qui ci penso io"
Perfetto! Proprio la situazione che temeva di più.
"Potrei sapere il motivo della tua visita Naruto?" non gli piaceva come aveva pronunciato il suo nome, per nulla.
A quel punto arrivava la parte difficile del piano, tenere concentrata su di sè tutta l'attenzione... Ino doveva sparire.[...]
"Credo che entrambi siamo a conoscenza della motivazione che
mi ha spinto a venire fin qui"
Vago! Fai il vago... si continuava a ripetere tra sé
e sé, quanto odiava quelle situazioni.
L'uomo si appoggiò rilassato allo schienale della poltrona rossa e
continuò ad osservarlo in silenzio.
Il sorriso sempre più ampio.
"Insomma, lei non vuole che la polizia venga a sapere certe
cose no?"
"Ti avevo detto di darmi del tu, Naruto" di nuovo un brivido
al sentire il suo nome,
"Esattamente di cosa stiamo parlando?" chiese Orochimaru.
Il cellulare di Naruto riprese a vibrare e, questa volta, anche il
capo della società lo sentì,
"Rispondi pure"
"Grazie"
Appena accese l'oggetto lo schermo si illuminò. Due messaggi,
entrambi da parte di Kiba.
Cercando di evitare che uomo vedesse gli sms, diede una letta
veloce.
-Ci siamo persi -
Questo non presagiva nulla di buono
-Ora spera nella fortuna -
Il secondo messaggio non aveva molto senso...
"Tutto a posto?" chiese il moro,
"Si nessun problema"
"Se avrai fortuna" e il sorriso si trasformò in un
ghigno.
In un secondo Naruto capì perchè era così tranquillo, la faccenda
stava prendendo una brutta piega.
Fece per alzarsi,
"Io rimarrei seduto se fossi in te" gli intimò, quindi
dal soffitto venne calato uno schermo interattivo.
Nel quale venivano raffigurati Ino e Kiba legati ad una colonna,
il ragazzo dai capelli argentei puntava loro una pistola contro.
"Non sai quello che stai facendo, la polizia è stata avvertita"
"Curioso che tu, pochi istanti fa, abbia detto il
contrario" l'uomo si alzò dalla sedia e aggirò la scrivania.
Naruto si ritrovava a pensare che, a volte, erano più malvagi gli
esseri umani degli Zimu che doveva sterminare... Orochimaru gli si accucciò
davanti,
"Cosa sapete?" non rispose.
L'aria si fece progressivamente sempre più tesa.
"Ti ho chiesto cosa sapete!" alzò la voce e lo afferrò
per la spalla schiacciandolo contro lo schienale.
Ma chi si crede di essere!! Kyuubi dall'altra parte del
portale iniziava a spazientirsi, poteva sentire la sua rabbia crescere,
Tranquillo
Il biondo osservò attentamente lo schermo, odiava le situazioni di
stallo. La presa si fece ancora più forte.
Ora lo brucio
Fai silenzio, mi distrai!
"Allora?"
"Tutto" disse semplicemente.
Orochimaru sorrise,
"Non credere di poter giocare con me ragazzino, vuoi veder
morire i tuoi amici?"
"Corruzione, traffico illecito di armi, rapimenti, protezione
fuggitivi... devo continuare?"
"Avete le prove?"
"Registrazioni e filmati" Naruto vide che l'altro si
stava incominciando a preoccupare... Avrebbe sfruttato la cosa a suo favore.
"Ucciderci non ti servirebbe nulla"
Il moro lo lasciò andare e si rialzò in piedi.
Continuò a fissarlo per cercare di capire se stava cercando di
fregarlo.
Naruto si mise di fronte a lui, abbandonando la sedia,
"Ti conviene lasciarli andare"
"Non credo proprio, chi altro sa?"
"I miei collaboratori in polizia" a quel punto poteva
tranquillamente ingigantire la storia. A Shika non aveva detto nulla, ma il
criminale era troppo preoccupato per accorgersi della sua piccola bugia.
Orochimaru diede un forte pugno alla superficie di legno su cui
era appoggiato.
Lo sguardo del cordiale scienziato, che lo aveva accolto
all'inizio, era completamente scomparso.
Il suo volto personificava perfettamente l'ira.
Con uno scatto gli diede un forte pugno sulla bocca dello stomaco,
Naruto incassò in silenzio.
Non se lo aspettava.
"Sai biondino, mi divertirò a picchiarti fino ad avere tutte
le informazioni … Di solito non mi sporco direttamente le mani, ma farò un
eccezione"
Il telefono sulla scrivania incominciò a squillare.
Mentre Naruto recuperava fiato, il moro rispose mettendo in
vivavoce.
"Signore, le ricordo che tra cinque minuti la raggiungerà il
vicesindaco"
"Grazie"
Il detective si rimise in piedi, per niente spaventato.
"Prima mi libero di quello scocciatore, è sempre tra i
piedi" quindi si rivolse allo schermo,
"Kabuto vieni a prendere il grande protagonista"
Il ragazzo scomparve dal video, stava arrivando.
"Allora aspetto la tua visita" disse ironicamente Naruto,
"Ma certo"
Dalla porta entrò il giovane con la pistola,
"Mettilo con gli altri"
"Si professore" Naruto venne buttato letteralmente tra
le braccia del nuovo arrivato.
In pochi attimi si ritrovò nel corridoio principale.
I passi si susseguivano veloci, così come i suoi pensieri.
Di li a breve sarebbero stati fuori, poteva assicurarlo a
chiunque. Passarono diverse stanze, senza fermarsi un attimo.
Il detective cercava di memorizzare tutti i posti, così da
orientarsi in seguito.
Immaginava come avessero fatto a perdersi i suoi amici, quel posto
era tutto uguale!
Ovunque ti girassi c'erano pareti bianche e quadri azzurri.
Poteva facilmente impazzire li dentro.
Quindi fu molto sorpreso quando, scendendo una rampa di scale ed
entrando in una specie di scantinato, si ritrovò in una stanza completamente
grigia e al limite dell'illuminazione.
"Naruto!" Kiba ed Ino si trovavano proprio davanti a
lui, legati alla colonna che aveva visto nel filmato,
"Ragazzi tutto bene?"
"Io non mi preoccuperei per loro, hai fatto arrabbiare molto
il capo" disse il ragazzo che gli aveva fatto da 'scorta' fino a quel
momento.
Lo portò fino ad un'altra colonna, proprio accanto ai suoi amici,
così da poterli sorvegliare meglio.
I polsi gli vennero chiusi in fredde manette.
"Alorra come state?" richiese, ignorando l'occhiataccia
del carceriere,
"Io stavo meglio stamattina... anzi neanche! Diciamo che
stavo meglio ieri ed oggi è una giornata da dimenticare" alle parole del
suo segugio preferito, Naruto sorrise lievemente.
La ragazza , invece, era terrorizzata.
Con gli occhi serrati cercava di mantenere la calma facendo dei
profondi respiri.
"Andrà tutto bene Ino, stai tranquilla" gli disse,
"E appena rientreremo avrai una bella promozione, ok?"
gli fece l'occhiolino e cercò di distrarla.
La giovane fece una piccola risatina,
"Lo sai che mi fido di te"
Kabuto sbuffò sonoramente,
"Queste scenette da amiconi proprio non le sopporto"
Naruto lo fissò seriamente,
"E fammi indovinare... preferisci quando aiuti Orochimaru ad
ammazzare innocenti?" l'argenteo gli dedicò la sua attenzione, ma non
disse nulla,
"O quando dai fuoco alle case di quelle povere persone che
non possono pagarvi?" l'altro incominciò ad irritarsi,
"No aspetta, la tua preferita è fare esperimenti su poveri
bambini orfani!"
Lo scagnozzo dello scienziato strinse violentemente i pugni e
cercò di trattenersi.
Il detective nel frattempo focalizzò tutte le sue energie del
polso destro,
Leggero Kyu
Lo sfioreremo appena
Una leggera fiamma rossa si propagò dalla sua pelle fino a
raggiungere l'acciaio, che si fuse in pochi istanti.
Kiba notò il cambio di colore negli occhi dell'amico, anche se
durò solo una frazione di secondo.
"Ma ovviamente da solo hai paura anche di respirare, hai
bisogno del permesso di una serpe per fare qualsiasi cosa!" quella fu la
goccia che fece traboccare il vaso.
"Non ti permettere" con veloci falcate lo raggiunse e lo
afferrò per il collo, schiacciandolo alla colonna,
"Ho profondo rispetto per il professore"
"Per il mostro vorrai dire" Kabuto non ebbe il tempo di
ribattere.
Naruto portò le braccia davanti, le manette pendevano ad un polso.
"Ma come" non riuscì a continuare, l'ex prigioniero gli
diede un forte pugno sul volto.
Spaccandogli il labbro.
Appena il ragazzo cadde a terra, leggermente tramortito, il biondo
lo riafferrò per la maglia e lo fece sbattere contro la colonna.
Svenne.
"Scusa" disse semplicemente.
Quindi si voltò verso i suoi amici che, sbalorditi, lo stavano
fissando.
"Uao" dissero all'unisono,
"Ora pensiamo ad andarcene, poi mi offrirete una bella
ciotola di Ramen per ringraziarmi" cercò le chiavi delle manette nelle
tasche del loro aguzzino.
Fortunatamente le trovò abbastanza presto.
Appena gli amici furono liberi, tutti tirarono un sospiro di
sollievo...
Ma in realtà sapevano che non erano neppure a metà dell'opera.
"Aspettate un attimo" disse Ino, molto più calma
rispetto a prima,
"Come hai fatto a liberarti?" chiese,
"Un mago non svela mai i suoi trucchi" rispose
ironicamente Naruto, lanciando un'occhiata fugace a Kiba che ovviamente aveva
capito tutto.
"Comunque, dove ci troviamo?" chiese il castano
cambiando discorso.
La ragazza si guardò attentamente intorno, poi non ebbe dubbi nel
rispondere,
"In una stanza fantasma" a quella parola Kiba fece un
salto,
"A no! Non voglio più sentir parlare di queste cose per
oggi!" quindi si tappò le orecchie e cominciò a muoversi in cerchio.
"Ignoralo e spiegami di cosa si tratta"
"In pratica è una stanza situata tra un piano e l altro, ha
un unico accesso e l'ascensore, ovviamente, non ci si ferma"
"Quindi la soluzione è una sola... Uscire da dove siamo
entrati" si introdusse nel discorso Kiba che in realtà non si era perso
neppure una parola.
I ragazzi si raggrupparono davanti alla porta di metallo.
Non sarebbe stato facile.
"Oppure potremmo usare il condotto di areazione"
continuò scherzando,
"Si e poi ci vengono a prendere con un elicottero tipo Mission
Impossible, ma dai!" Naruto gli diede un pattone in testa e si avvicinò
all'uscita.
Afferrò la maniglia, gelida.
"Forza ragazzi, degli impegni ci aspettano fuori di qua"
appena aprì la soglia l'ambiente fu investito da una luce bianca, pura,
accecante...
"Se abbiamo fortuna non becchiamo nessuno! Ino ci devi
fare da guida, sei quella che conosce meglio questi posti"
La ragazza alzò gli occhi al cielo,
"Fantastico così se ci beccano è colpa mia"
"E ti abbasso lo stipendio" scherzò Naruto
appoggiandogli una mano sulla spalla,
"Stai tranquilla" aggiunse Kiba.
Così si fecero forza ed affrontarono il percorso che li avrebbe
condotti all'uscita.
Un passo per volta…
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"Sasuke devi smetterla!" Itachi galleggiava in aria
attorno al fratello che afferrava oggetti a caso e li buttava a terra,
rompendoli.
Faceva così da quando se n'era andato Naruto.
"Non dirmi cosa devo fare! Tanto non puoi fermarmi" il
più grande scosse la testa,
"Tu hai bisogno di un aiuto, non puoi continuare così e quel
ragazzo è la soluzione migliore"
"Non è umano! Come fa a vederti? Come fa a colpirti? Chi è
davvero?" il moro aveva perso la pazienza ed Itachi lo reputava un buon
segno.
Dopo l'odio e la rabbia dovrebbe arrivare l'accettazione... no?
"Perchè non le fai a lui queste domande?"
Sasuke fermò la sua furia in un' istante e lo guardò come se fosse
impazzito.
"Non posso uscire, te lo sei scordato?"
"Magari può farti uscire il nostro bel biondino, c'hai
pensato?"
Silenzio.
"Vedi di recuperare la calma e l'intelligenza di un Uchiha o
mi farai morire una seconda volta" lo sgridò,
"Vattene" gli gettò contro un portacenere, che
ovviamente lo trapassò.
"Ok lo vado a chiamare io" e lo spirito svanì.
Appena fu solo, Sasuke sorrise.
Avrebbe rivisto quei fantastici occhi blu e non doveva essere lui chiamarlo.
Perché un Uchiha non chiede mai…
Era perfetto!
Ed Itachi non si era accorto della sua recita, sembrava quasi che
fossero tornati alla normalità.
Si sarebbe ripreso la sua vita, un passo alla volta!
E rieccoci!! Giuro giuro e giuro che non sparirò più così a lungo!! Con questo aggiornamento do effettivamente il via alla pubblicazione progressiva di tutti i nuovi capitoli delle mie storie :)Spero che la lettura vi sia piaciuta e se avete tempo lasciatemi un piiiiccolo commento **
A presto!!
MXI
(Giulia)