Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Emmastory    26/11/2015    1 recensioni
Sempre nel tumultuoso anno 1615, la giovane Miriel continua a vivere la sua vita. Il tempo continua a scorrere, e nessuno sa cosa potrebbe succedere a lei e alle sue amate sorelle dopo ciò che è accaduto al suo amato Xavier. Una nuova avventura attende le tre giovani streghe, che si ritroveranno divise fra il loro segreto e le importanti decisioni che il loro essere impone con viva e inimmaginabile forza.
(Seguito di "Sangue di strega: Origine Magica)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di strega'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sangue-di-strega-II-mod
Capitolo XII
Conflitto imminente
Mesi. Lunghi mesi che si sono susseguiti scandendo il placido andar della mia vita. Come di consueto, l’aureo e magnifico sole si palesa alla mia vista sconfiggendo le bianche nuvole presenti nell’azzurro cielo mattutino. Quello odierno è un giorno nuovo, e rimanendo seduta nella mia stanza, inganno il tempo assieme al mio amato Xavier. Lentamente, mi depone dei piccoli baci sulle labbra e sulle guance, ma la magia del momento passato assieme viene nuovamente rovinato dal solito e sordo suono della porta che pare aprirsi con uno scatto. Congedandomi da Xavier, raggiungo il salotto di casa, per poi accorgermi che qualcuno bussa alla porta. Avvicinandomi, la apro, scoprendo di fronte a me l’esile e snella figura di mia sorella Minerva, bella come sempre, ma dal ventre gonfio a causa della gravidanza. Presto darà alla luce il mio futuro nipote, e il tempo che mi separa dal vederne la nascita sta lentamente diminuendo. Salutandola, scelgo di abbracciarla. “Sono qui per parlarti.” Esordisce, per poi tacere sapendo di aver suscitato in me una sorta di inspiegabile curiosità. Guardandola negli occhi, la invito a riprendere il suo discorso, venendo letteralmente stordita dalla frase che pronuncia. “Logan ha deciso di sposarmi, e ho accettato.” Dice, non riuscendo ad evitare che le sue labbra si dischiudano in un sorriso. A quelle parole, sorrido a mia volta, stringendola quindi in un secondo abbraccio. In quel momento, Xavier ci raggiunge. Incrociando lo sguardo di mia sorella, sceglie di salutarla. “Come sta il bambino?” le chiedo, posando il mio curioso sguardo su di lei e toccandole lievemente l’ora gonfia pancia, che custodisce un miracolo simile alla mia piccola Jocelyn. “Benissimo.” Risponde, sorridendo e ringraziandomi per l’interessamento. “Speriamo che sia un maschio.” Aggiunse, pensierosa. Seppur lentamente, il tempo scorre, e la porta viene nuovamente percorsa dal solito e ormai conosciuto bussare. Quel suono così caratteristico finisce per svegliare Salem, il mio serafico e calmo gatto nero, che colto da un improvviso nervosismo, inizia a soffiare tirando fuori le unghie. Lo avevo accolto quando non era che un tenero micetto, e conoscendolo, sapevo che mostrava quel comportamento al solo scopo di proteggermi. Rimanendo immobile, evitai di avvicinarmi, per poi raccogliere il mio coraggio e provare ad aprire la porta. Subito dopo averlo fatto, rimasi interdetta per un singolo attimo. Di fronte a me non c’era che mia nonna, e fissandomi, non proferiva parola. Ad ogni modo, il silenzio calato nella stanza si ruppe inesorabilmente. “La fine è vicina.” Mi disse, facendo viaggiare la mia mente fino al giorno del rapimento di mia figlia, ovvero quando mi rivolse quelle parole per la prima volta. Istintivamente, raggelai, per poi sentire le gambe deboli e tremanti. “Che vuoi dire? Cosa ci accadrà?” chiesi, riferendomi sia a me che alla mia intera famiglia.” “Dovrete imparare a difendervi lottando, o le tenebre vinceranno.” Disse, puntando il suo indice contro il nero pelo di Salem, che alla sua vista, fuggì impaurito miagolando terrorizzato. Concedendomi un attimo di riflessione, capii subito a cosa si riferiva, e la risposta alla quale giunsi autonomamente, mi portò a tremare e chiudere gli occhi. tentando di ritrovare la calma, li riaprii, scoprendo la sparizione di mia nonna. Confusa e impaurita, mi guardai intorno alla ricerca di conforto, trovandolo negli sguardi di Minerva e nel forte abbraccio in cui Xavier mi strinse. “Andrà tutto bene. Impara solo a fidarti.” Sussurrò, stringendomi a sé con forza ancora maggiore. Ad ogni modo, trassi conforto da quel gesto, per poi sciogliere quell’abbraccio e concentrarmi su mia sorella. Proprio come me, stava tremando, e quasi volendo proteggere il suo futuro bambino, si posò una mano sul ventre, per poi avvertire un seppur leggero movimento. In quel momento, sorrisi al solo scopo di confortarla, e un ennesimo abbraccio fece sì che mi avvicinassi a lei. Tornando a riflettere, scoprii di avere ragione. La mia felicità si era spezzata come un esile fuscello, e quel che mi aspettava ora, era un violento e imminente conflitto.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Emmastory