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Autore: Antonio Militari    27/11/2015    1 recensioni
Un ragazzo normalissimo, che frequenta una scuola normalissima con amici normalissimi, tranne per il fatto che lui, a differenza degli altri, sa usare "quella cosa". Tutto procede quindi al meglio, almeno fino a che non compare un altro ragazzo, che sembra conoscere bene "quella cosa". Inizia così il percorso di Alex per migliorare il proprio potere, al fine di sconfiggere una minaccia mortale... o almeno così sembra.
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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1
Non ci capirete niente, ma io ve lo descrivo lo stesso:
Martin entrò nella stanza mentre la donna più che robusta ne spariva, Silvio colpì con violenza se stesso mentre Michelle si mise a correre verso l'esterno, Alex cascò a terra come morto e fu raccolto al volo dalla stessa Michelle. Pochi secondi dopo, nella stanza non c'era più nessuno.

2
D'accordo, ve lo spiego un poco meglio:
Partiamo dalla figura di Martin, che avevamo lasciato solo in un capannone abbandonato. Senza aspettare un momento si diresse subito alla prima porta del locale che stesse in piedi, ma questa non si apriva. Tutte le altre porte erano state distrutte. Aveva bisogno di una porta, una porta qualsiasi. Si osservò in torno e vide una finestra, a quattro metri circa d'altezza. Poteva andare bene.
Camminò in fretta fino a raggiungere quella che adesso era una botola, l'aprì, ma vi trovò dietro solo l'esterno del capannone. Come fanno ad aprire i portali? Martin non ne aveva mai aperto uno. Non te lo chiedere, aprilo e basta. Ovviamente. Ma come si faceva?
Martin si tenne la testa fra le mani. Non doveva farsi domande, o non sarebbe riuscito a fare niente. Il suo potere funzionava così. Ma perché funziona?
La botta sulla schiena, dopo una caduta da quattro metri di altezza, lo riportò alla realtà. Stava entrando nel panico. Lui, il più freddo della base, il più giovane capitano della storia, colui che le voci di corridoio indicavano come una leggenda, e che alcuni sospettavano non essere umano, si stava facendo vincere dal panico.
Si sedette a gambe incrociate, al centro della sala. Un passivo si concentra meglio se chiacchiera, in modo da non soffermarsi sulle domande che potrebbero distruggere il potere. Ma adesso non aveva nessuno con cui chiacchierare. Sapeva, però, come fare. Senza aprire gli occhi, iniziò a parlare ad alta voce:
“Avete mai avuto l’impressione di essere spiati? Quando siete soli, magari in una stanza buia o per una strada solitaria nel pieno della notte? Quella strana sensazione per cui vi sembra di sentirvi due occhi puntati esattamente contro la nuca? Ecco, quella sensazione Eric se la portava dietro da quella stessa mattina.”
Si, come inizio poteva andare bene. Anche l'idea, che gli era balenata in mente, era perfetta: un personaggio che sa di essere il personaggio di un libro. Prometteva bene.
Alzò le mani sull'aria vuota, sentendo le dita battere sulla tastiera di una vecchia macchina da scrivere, quella che usava sempre, ma che non esisteva, quella con cui aveva scritto tanti racconti quando si sentiva solo e la sua vita perdeva di senso.
Quell'uomo aveva torto. Alex non era il centro della sua vita, ma non poteva lasciarlo morire.

3
La madre di Martin, invece, fu tutto un altro paio di maniche. A controllare il paradosso che la teneva bloccata in due posti contemporaneamente c'erano i due scagnozzi che non ho presentato per il semplice fatto che si tratta di personaggi inutili. Quando Martin, superato il blocco del Paradossale, riuscì a teletrasportarsi nella stanza i due, sconvolti, persero la concentrazione, facendo tornare automaticamente la donna a casa, e perdendo quindi quel poco di utilità che questo compito gli dava ai fini della trama. Quindi li lasceremo da parte.
Silvio cercò di colpire con violenza Tony, che però possedeva un potere niente male, con il risultato che riuscì a sostituirsi al ragazzo mentre questo lo colpiva, facendo si che il pugno colpisse il volto di chi lo aveva lanciato. Se vi state chiedendo come ciò sia possibile, o se state cercando di immaginarvi la scena, non ci avete capito niente sulla Paradossalità.
Michelle si mise a correre sotto consiglio di Silvio, di cui si fidava a causa del codice che usava normalmente Martin, e questo causò una lotta tra la mente e i sentimenti, che attivò automaticamente il suo potere con una potenza da sorprendere anche se stessa. Si formò una frattura paradossale, nella quale tutti si ritrovarono per un momento nella stanza, prendendo al volo Alex sotto l'impulso di salvargli la vita, poi la frattura si sanò e Michelle viaggiò nel tempo.
   
 
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