Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Didy31    27/11/2015    1 recensioni
«No! No, ti prego. Harry, no.» Cominciai a piangere disperatamente, mentre lo trattenevo con le mie braccia.
«Dianna, voglio solo controllare. Non lascerò che ti facciano del male, hai visto cosa hanno detto di te? Rimani qui, tornerò. Voglio solo essere sicuro che se ne siano andati. Ma ho bisogno di sapere che starai qui, Dan. Promettimelo» disse guardandomi intensamente negli occhi. Continuavo a tremare e a piangere, mentre lui continuava a stringermi.
«N-non voglio che ti succeda qualcosa» sussurrai.
«Non mi succederà niente. Promettimi che mi aspetterai qui. Per favore» Mi accarezzò la guancia e mi baciò sulla fronte.
«Promettimelo» sussurrò per la terza volta. Annuii leggermente con la testa, non essendo sicura della mia voce.
________________________
"Di qualunque cosa le nostre anime siano fatte, la mia e la tua sono fatte della stessa cosa." - Emily Brontë
______________________
Storia mia!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 14 - His Words


Non era possibile. Non sentivo Julie da ben tre settimane. Alle chiamate non rispondeva e nemmeno ai messaggi.

Non poteva essere ancora arrabbiata con me per quella storia! Pensavo che sarebbe tornata da me a scusarsi o a dirmi di avere esagerato reagendo in quel modo. Non importava, oggi sarei andata a trovarla.

Stavo sistemando lo scaffale, rimasto nello stesso stato per più di due mesi. Infatti, non appena tolsi i primi libri, un accumulo di polvere mi soffiò sul viso, facendomi tossire pesantemente.

Presi uno straccio, lo bagnai con l'alcool e cominciai a pulire quella piccola mensola. Spostai più libri possibili, per avere più spazio. Ne cadde uno esattamente sul mio piede, facendomi urlare di spavento.

Lo raccolsi da terra ma ne uscì qualcosa, una foto. Ritraeva me e mio padre, quando avevo più o meno dieci anni. Eravamo allo zoo e lui stava tendendomi da dietro per sollevarmi, in modo da poter dare la mela alla giraffa.

I nostri occhi erano puntati sulla fotocamera, sorridendo all'obbiettivo. Non ricordavo di avere questa foto, ma mi ricordavo della splendida giornata che avevo passato insieme ai miei genitori, quell'estate.

Sospirai, con dispiacere, tenendomi la foto stretta al petto. Mi mancava molto. Avevo bisogno di lui. Ormai, erano passati due anni dall'ultima volta che lo avevo visto.

Mia madre mi aveva solo detto che si era trasferito a Bristol, a causa del lavoro. Ma non mi aveva detto altro. Probabilmente per non farmi soffrire. Come aveva sempre fatto, dopotutto.

Posai la foto dov'era, ritornando a pulire. Quando finii, riposi tutti i libri al loro posto, infine, entrai in bagno per farmi una doccia. Quando finii, mi asciugai velocemente e mi preparai scendendo al piano di sotto.

«Mamma, che ne diresti se andassimo a trovare Julie?» proposi di punto in bianco a mia madre.

«Sarebbe fantastico, ma non vorrei recarle alcun disturb-»

«Oh non ti preoccupare, non sei mai stata un disturbo per Lucy. In più, non vi vedete da molto voi due» le risposi frettolosamente, sperando di averla convinta in qualche modo.

«Va bene, tesoro. Allora aspettami che vado a prepararmi.» Mi sorrise prima di recarsi in camera sua.

«Oh, ma che piacere! Lauren, tesoro da quanto tempo!» Lucy si avvicinò per abbracciare mia madre, baciandole entrambe le guance. La salutai pure io e ci accomodammo dentro.

La casa sembrava vuota, non c'era nemmeno il papà di Julie.

«Uhm, Lucy, Julie è in casa?» le chiesi timidamente.

«Ma certo! Vado a chiamartela.» Fece per avvicinarsi verso le scale ma io la precedetti.

«Oh, non serve! La raggiungo io» le dissi sorridendole. Annuì semplicemente ed io cominciai a salire le scale col groppo in gola. Arrivai davanti alla sua camera, sospirando prima di bussare.

«Avanti.» La sentii dire dall'altra parte.

Lentamente, aprii la porta facendola scricchiolare. La vidi stesa sul letto, maneggiare con il suo computer.

«Ciao Julie» la salutai debolmente.

«Ciao, Dianna» disse con un'espressione che non riuscii a decifrare. Era felice? Sorpresa? Arrabbiata?

«Uhm, posso farti compagnia?» chiesi con voce piccola.

«Certo.» Mi sedetti accanto a lei, con le braccia rilassate. La sentii chiudere lentamente il computer, per poi girarsi verso di me.

«Mi dispiace» dicemmo all'unisono, per poi scoppiare a ridere.

«Prima tu.» Le diedi la precedenza.

«Mi dispiace per come mi ero sfogata quella volta e mi dispiace per non aver risposto ai tuoi messaggi» mi disse con voce dispiaciuta e triste. Le sorrisi, scuotendo la testa.

«Non scusarti, non ne hai il motivo. Piuttosto, la prossima volta non nascondermi più segreti. Sai che puoi fidarti» le dissi, strizzando l'occhio. Speravo che lei capisse, ma la vidi guardarmi confusa e con un sopracciglio alzato.

«Pensi davvero che non l'abbia capito?» le chiesi.

«C-capito cosa?» Fece la finta tonta.

«Che tu sei innamorata di Logan» le dissi finalmente. La vidi spalancare gli occhi, per poi guardare verso il basso, ovviamente imbarazzata.

«M-mi dispiace, Dianna» mi rispose. Le accarezzai la spalla dolcemente, dicendole che andava tutto bene.

«Va tutto bene Julie. Mi sarebbe piaciuto se tu... me lo avessi detto prima.» Ora abbassai io lo sguardo.

«Ma tu lo ami, Dianna?» Lo amavo? No, non ancora.

«No, non lo amo. Non ancora, almeno» risposi sinceramente.

«Ma lui sì. Tiene molto a te» mi disse sconfitta.

«Devi sapere, che io voglio solo che lui sia felice. Anche io tengo molto a lui, come non mai. Gli ho voluto dare questa possibilità perché se lo meritava, perché non avevo motivo di dire no, finché tu non mi hai confessato i tuoi sentimenti per lui. Se solo tu me lo avessi detto prima, Julie...» le dissi rammaricata.

«N-non fa niente, non avrebbe mai funzionato comunque. Voglio dire, anche se voi due non vi foste messi insieme, lui non si sarebbe mai messo con me. Mi vede solo come un'amica e mi vedrà sempre come tale.» Non avevo mai visto Julie in questo stato. Non l'avevo mai vista così... innamorata.

«Cosa provi per lui?» le chiesi.

«Io lo amo, Dianna. Dalla prima volta che l'avevo visto, avevo sempre suscitato un certo interesse nei suoi confronti. Mi piaceva il suo lato così intelligente, gentile e timido. Avrei fatto qualsiasi cosa per lui, avevo anche pensato di confessarglielo un giorno, ma ho perso le speranze il giorno in cui ti ha chiesto di diventare la sua fidanzata. Ho già vissuto una delusione amorosa e tu sai quanto sono stata male. Non voglio riviverla ancora.»

Mi ricordavo del suo ex fidanzato, Jeremy. Erano stati insieme per un anno, finché lui non decise di tradirla una sera. Jules aveva passato l'estate peggiore della sua vita, me lo ricordavo bene.

Le ero rimasta sempre accanto, come avevo sempre cercato di fare.

Poggiò la testa sulla mia spalla, cominciando a piangere. Odiavo vederla così. Sapere di non poter fare niente per aiutarla in quanto essendone la causa, faceva male. Molto male.

«Dormi da me» mi rispose poi.

«Ma non ho il mio pigiama» le dissi.

«Te lo presto io.» Mi voleva accanto e io non sarei stata un'amica se non avessi accettato.

«Va bene.» Mi alzai, intenzionata ad andare al piano di sotto per avvisare mia madre ma venni bloccata da lei, quando all'improvviso avvolse le sue braccia intorno a me.

«Tu voglio bene, Dia.» mi disse, vicino all'orecchio.

«Anche te ne voglio, Juls.»

***

"«h mio Dio, non ci credo!»

«Ve lo giuro ragazze! Questa signora continuava a starmi davanti e vi giuro che per un momento avevo pensato di spingerla via!»

Scoppiamo in una fragorosa risata, mentre Lucy ci stava parlando della sua avventura al supermercato e del fatto che una povera vecchia continuava a starle davanti facendole perdere tempo.

Io e Julie eravamo appena tornate da scuola. Non volevo ignorare Logan, ma cercavo in tutti i modi di non avvicinarmi troppo a lui e di non mettere Julie a disagio. Non volevo che si creasse questa situazione ora che stavamo insieme, non volevo che Juls si sentisse la terza incomoda. Non lo era, non lo sarebbe mai stata.

«Dianna, ti andrebbe di andare da qualche parte?» propose Julie.

«Uhm, sì certo. Adesso?» le chiesi.

«Sì, mettiti la giacca. Ho voglia di uscire, è una bella giornata.» Salutammo Lucy e ci recammo alla macchina. Era piena di bustine di patatine e di piccole bottiglie di succo.

«Oh, scusa il disordine. Il fatto è che l'altra volta ho dovuto accompagnare i miei cugini più piccoli al parco e si sono messi a mangiare in macchina!» Ridacchiai leggermente.

«Tranquilla» le dissi, mettendomi la cintura.

Quando arrivammo, Julie scese per pagare il parchimetro ed io la aspettai in macchina dato che non ero mai stata in questa zona.

Uscii quando la vidi ritornare e insieme entrammo nel bar. Era abbastanza pieno e per un momento pensammo di andarcene da qualche altra parte. Era così, finché Juls non andò a sbattere contro una ragazza.

«Oh mio Dio, mi dispia-»

"Oh, ragazze!" Ci salutò Brianna. Che ci faceva lei qui? Notai che accanto a lei c'era un'altra ragazza bionda, attraente con gli occhi scuri. Era un po' più bassa di lui, il fisico non mancava neppure a lei.

«Che piacere.» Baciò le guance di Julie e poi si avvicinò a me per fare lo stesso. Poi si girò e fece avvicinare la sua amica a noi.

«Lei è Melanie, la mia migliore amica.» La presentò.

Melanie sorrise, ma poi Brianna le sussurrò qualcosa all'orecchio che la fece ridacchiare leggermente.

«È un piacere, ragazze» disse. Era lei Melanie, la ragazza che aveva chiamato Harry quando eravamo al bar. Io e Julie le rivolgemmo un semplice sorriso.

«State cercando un tavolo? Venite con noi, ci sono dei posti liberi.»

Brianna cominciò ad avviarsi verso il suo tavolo, incitandoci a seguirla. Mandai un'occhiata a Julie e la vidi scrollare le spalle, per poi cominciare a seguirla. Sbuffai e camminai dietro di loro. Ci accomodammo al nostro tavolo e ordinammo da bere.

«Allora, come state?» cominciò Brianna.

«Uhm, bene? Sì, bene. Non facciamo molto, andiamo a scuola, studiamo e cerchiamo di passare il tempo libero» rispose cortesemente Julie. Vidi Brianna annuire per poi girarsi verso la mia direzione.

«E tu Diana?» chiese Melanie.

«Uhm, Dianna» la corressi.

«Oh, scusami. Tu come passi il tempo, Dianna?» Si scusò.

«Un po' come Julie, non faccio molto. Cerco di passare il tempo con tutt-»

«Ecco a voi, ragazze.» La cameriera ci interruppe, posando sul tavolo le nostre bevande.

Cominciai a gustarmi la cioccolata e mi venne ancora in mente la volta in cui io ed Harry andammo in quel bar, quel pomeriggio.

Sarebbe andato tutto bene, se solo il suo egocentrismo non fosse intervenuto. Pensavo di odiarlo davvero quel giorno.

«Ma cosa? Si può sapere perché è così freddo il mio caffè? Ah, incedibile. Volete scusarmi.»

Julie si alzò recandosi verso il bancone, lasciandomi sola. Sospirai, pregando che tornasse presto.

«Uhm, io vado un secondo alla toilette. Scusate.» Melanie prese la sua borsa, si alzò e si dileguò.

«Oh beh, allora Dianna, come vanno le cose tra te e Logan?» mi chiese Brianna.

E lei come faceva sapere di noi due? La guardai con un sopracciglio alzato, come per chiederle come fosse a conoscenza di questa cosa.

«Oh, me lo ha detto Harry. Mi ha parlato molto di te, sai?» Ah. Harry le aveva parlato di me, fantastico.

«D-di me?» chiesi curiosa.

«Sì, di te. Ma non ti montare troppo la testa, ha detto che sei solo una ragazzina.» Una ragazzina. Davvero pensava solo questo?

«Poi ha detto che sei debole e fragile, proprio come una bambina. Poi ha detto... ah sì, che sei una sfigata perché frequenti suo fratello.»

Sentivo gli occhi inumidirsi mentre a malincuore ascoltavo le parole di Brianna, o meglio, le parole di Harry. Cercai comunque di trattenermi o mi sarei mostrata esattamente come mi aveva appena descritto.

Harry in fondo, non aveva torto. Io ero debole e fragile. Ma non ne andavo fiera.

«Vuoi scusarmi un attimo?» Prima che potesse rispondermi, mi alzai e raggiunsi la toilette.

Aprii il primo bagno libero ed entrai dentro una cabina vuota. Poggiai la mano sulla parete, cominciando a singhiozzare in maniera incontrollata.

Perché le aveva detto queste cose? Mi odiavano, per caso? Troppe domande mi assalirono in testa. Sentii dall'altra parte della cabina qualcuno tirare lo sciacquone e uscire. Poi, un cellulare squillò.

«Pronto? Harry, ciao. Cosa? S-sì volentieri, vengo subito. A dopo.» Era Melanie, ed era al telefono con Harry. Stetti in silenzio e aspettai che uscisse dal bagno.

Ad Harry non importava di me, non gliene era mai importato. Che cosa avevo pensato? Piansi ancora ripensando alle sue spregevoli parole, poi mi asciugai le lacrime velocemente, mi guardai allo specchio e mi diedi una ripulita.

Quando tornai al tavolo, vidi solamente Julie.

«Brianna?» le chiesi.

«Se ne è andata insieme a Melanie. Non lo so, aveva detto che doveva accompagnare Melanie da qualche parte. Meglio così» disse alzando le spalle.

Il mio cuore batté forte, le mani tremarono, essendo a conoscenza del motivo della loro assenza. Mi sedetti accanto a lei, cercando di regolarizzare il respiro.

«Ma che hai?» Juls mi guardò preoccupata, poggiando una mano sulla mia spalla. Scossi la testa, nascondendo il viso tra le mani.

«Dianna? Ma... hai pianto?» Non le risposi, ma rimasi nella stessa posizione.

«Julie, io sono così debole e fragile?» le chiesi poi, tremante. Alzò un sopracciglio, non aspettandosi questa domanda.

«U-hm no. Certo che no. Cioè... forse un po' ma non è questo il punto. Chi è stato a dirti questo?» chiese alterata. Io la guardai, sperando che trovasse da sola la risposta.

«E' stato Harry, non è vero? Quello stronzo...» Sbatté entrambe le mani sul tavolo, sospirando arrabbiata.

«Non lo ascoltare. Non sei debole, né tantomeno fragile, d'accordo? Sei la persona più forte che conosca, Dia.»

Julie, era la sorella che non avevo mai avuto.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Didy31