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Autore: Sylvie91    01/12/2015    5 recensioni
-Perché il tuo libro ha il nome di Bilbo?-
-Non lo so, ti posso solo dire che il titolo non mi è nuovo… è come se l’avessi già letto, ma quando l’ho aperto ho scoperto che non vi è scritto nulla dentro-
Gandalf apre il libro con aria incuriosita, poi rialza lo sguardo verso di me e dice –C’è un capitolo-
-Cosa?-
- Si è scritto, c’è il racconto dell’incontro tra me e Bilbo, di te non c’è alcuna citazione al riguardo è come se non esistessi-
Gli prendo il libro dalle mani e comincio a sfogliarlo in maniera nervosa, leggendo a salti e in maniera incompleta; alla ricerca del mio nome, perché non è scritto? È come se non esistessi ed allora cosa sono in questo mondo?
... IN REVISIONE!!! MOLTI CAPITOLI CAMBIANO, ALTRI SONO RIVEDUTI E CORRETTI... vi auguro comunque una buona lettura se vi va! le recensioni vecchie non le ho cancellate ma saranno man mano spostate al capitolo corrispondente.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bilbo, Gandalf, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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Pov Fili
Stiamo scendendo dal Carrock, le scalinate sembrano infinite e girano attorno alla colonna di roccia dando quasi il mal di testa, guardo davanti a me Anaïs in braccio a mio fratello e forse questa è la prima vera volta che desidero prendere Kili a pugni.
Stanno parlando di solo Mahal sa che cosa, mentre io rosico come un dannato.
Non riesco a vedere lei in braccio a qualcuno che non sia io, non ho mai provato ciò con le nane che ho frequentato alla Montagne Azzurre; sapevo che lei era diversa e non riesco a fare finta di niente come dice Thorin.
E dopo il suo piccolo bacio, voglio sentire ancora le sue labbra sulle mie.
Dovrei essere davvero arrabbiato per quel che ha fatto, sono consapevole che quel bacio non voleva dire niente per lei, voleva semplicemente liberarsi dalla mia presa; tuttavia non mi importa anche se è stato un momento così fugace.
Appena a terra la vedo allontanarsi con Kili su una roccia in disparte dove la poggia con delicatezza, mi muovo verso di loro ma vengo bloccato da Thorin –Vai a fare una ricognizione con Dwalin. Dovete cercare della legna buona per un fuoco.-
Sospiro, sapendo che non vuole che mi avvicini troppo ad Anaïs –Va bene.- affermo seguendo poi Dwalin in mezzo alla foresta.


Pov Anaïs
Dopo essere scesi dal nido delle aquile Kili mi ha gentilmente poggiato su una piccola roccia su uno spiazzo isolato per guardare le condizioni della mia caviglia –Ti dispiace se vado un attimo con gli altri?- mi chiede il nano.
-Tranquillo, vai pure.- affermo mentre cerco di togliermi uno stivale sentendo la caviglia gonfia e pulsante, cerco di trattenere un gemito di dolore per poi scoprire la mia caviglia gonfia in maniera impressionante, Gandalf si avvicina sorridendomi –Vediamo se posso fare qualcosina…-afferma per poi cominciare a massaggiare il piede recitando una cantilena simile a quella con cui ha risvegliato Thorin.
-Fra poco si sgonfierà, intanto riposati e non toccarla.- mi avvisa come se fosse un medico.
-Grazie Gandalf.- gli dico ringraziandolo sinceramente, il dolore che sentivo prima si è infatti subito affievolito.
-Non c’è di che, devo dire che pur nella paura hai affrontato bene la situazione di ieri notte, sono sempre più convinto che tu debba rimanere qui.- dichiara sedendosi vicino di me
A questa affermazione non so bene cosa rispondere, più continuo a stare in questo mondo e più lo sento mio in un certo senso, qualche volta sento la mancanza della mia famiglia e di Christopher ma quei momenti stanno diventando sempre più rari.
È da quasi quattro mesi, se non di più, che sono in questo mondo e pian piano sento che sto cominciando a far parte di qualcosa di più grande rispetto alla vita che avevo scelto nel mio mondo; non che le mie abitudini mi dispiacessero a dire la verità… mi sento così dannatamente bipolare.
-Il fatto che tu non sappia come rispondere per me è una gran bella vittoria.- ridacchia lo stregone, mentre io lo spintono un po’ col gomito -E’ solo per questa volta, appena riprenderò le forze ricomincerò a rispondere nel mio solito educato modo.-
- Forse, è meglio che ti lasci… hai delle visite.- conclude lui alzandosi e dando un occhiata eloquente oltre lo spazio, io cerco di seguire il suo sguardo che cade direttamente su Fili con i mano un sacco di legnetti.
Gandalf, senza smettere di sorridere maliziosamente, volta l’angolo andando verso Thorin che sembra stia ordinando qualcosa a Bilbo, questi infatti si muove subito dopo velocemente e silenziosamente sulle rocce; seguo finchè posso lo hobbit con gli occhi tanto da non accorgendomi, che Fili ora è davanti a me con le mani libere dalla legna.
-Ho bisogno di spiegazioni.- afferma Fili freddo –Perché mi hai baciato?-
-Ti ero d’intralcio e sapevo dell’arrivo delle aquile.-
-Quindi il bacio che mi hai dato era solo per farmi mollare la presa, e basta.- dichiara Fili, non staccando i suoi occhi dai miei ed io sono quasi tentata di perderci in quel azzurro; c’è poco da fare lui non mi è indifferente altrimenti un altro modo per distrarlo l’avrei trovato.
-Sì.- mento, comunque non posso permettermi di legarlo a me… devo resistere.
-Non ti credo, sono certo che c’è un'altra spiegazione.- ribatte il nano –E presto o tardi riuscirò a scoprire il tuo segreto, non credere che me ne sia dimenticato.-
-Aspetta e spera.- affermo a modo di sfida, sorridendogli notando che anche lui ha abbassato le difese.
-Comunque, a parte il bacio, non mi è piaciuto il comportamento che hai tenuto ieri sera! Hai fatto un salto nel vuoto Anaïs!- esclama irritato.
-Sapevo dell’arrivo delle aquile, ti ripeto, non correvo alcun pericolo.- gli rispondo tranquillamente.
-Non correvi alcun pericolo, senti questa… e se le aquile non riuscivano a prenderti in tempo? Non ci hai pensato, vero?- mi domanda ironicamente, facendomi saltare i cinque minuti.
-Senti chi parla! Colui che stava per essere schiacciato dalla montagna o che si è perso nella città goblin!- gli urlo di risposta.
-Non mi sono trovato in quelle posizioni volontariamente! Al contrario di te! Sei solo un incosciente!- ribatte lui con altrettanta enfasi.
-Ancora.- sbuffo –Non correvo alcun pericolo, Gandalf mi ha segnalato l’arrivo delle aquile apposta!- concludo urlandogli quasi in faccia.
Lo vedo, adesso è proprio seccato, si butta indietro i cappelli che gli contornavano gli occhi; guarda un attimo per terra cercando di recuperare la calma: respirando profondamente e rumorosamente, poi ritorniamo a fissarci.
-Non vuoi proprio capire che mi sono preoccupato.- ricomincia a voce normale, sento che il mio cuore perde un battito a questa frase, rimango un attimo sorpresa con le guance rosse e imbarazzata.
-Anch’io mi sono preoccupata per te, ma non puoi pensare di mettermi in una cupola di cristallo.- affermo abbassando lo sguardo, non deve vedere che sto abbassando le mie protezioni contro di lui
-Infatti non voglio, ma vederti in un pericolo non necessario mi ha fatto quasi morire.- afferma prendendomi delicatamente il mento tra due dita ricercando nuovamente il mio sguardo.
Gli sorrido non sapendo più cosa dirgli, sono proprio imbarazzata da questa situazione; lui è davvero molto premuroso nei miei confronti, da una parte sono felice che le cose siano tornate un po’ come a Gran Burrone… anche se devo ancora dirgli la cosa riguardante il libro.
Fili rompe ogni indugio e velocemente mi abbraccia e rimaniamo nella nostra bolla di sapone, come quando eravamo tra le montagne.
-Non credere che la tempesta sia passata, pretendo ancora diverse spiegazioni da te.- mi sussurra all’orecchio.
-Le avrai, ma non qui...- gli rispondo sganciandomi da lui per tenergli solamente le mani giocando un po’ con le lunghe dita del nano, finchè un fischio sveglia entrambi e ci giriamo verso il nostro disturbatore preferito in contemporanea: Kili.
Il moro si avvicina a noi con lo stesso sorrisino malizioso che aveva quando ci ha visto a Gran Burrone, ma contrariamente all’altra volta non ho alcuna intenzione di lasciare le mani di Fili, alla fine non sto facendo niente di male.
-Allora pace fatta?- chiede il moro ridacchiando.
-Mi deve ancora dire ciò che tu sai.- risponde seccato Fili al fratello.
-Kili, cosa hai detto?- chiedo curiosa e anche un po’ infastidita.
-Io? Assolutamente niente.- risponde il moro – Quando abbiamo parlato nella caverna, lui cercava di ascoltarci, ma non ha avuto i risultati che sperava?-
-No, non sono riuscito a sentire bene quasi nulla.- brontola il biondo.
-Ehm… ti confesserò tutto ma non qui, te l’ho detto prima e non davanti a questa suocera di nano.- affermo voltandomi verso Kili e guardandolo male –E’ meglio che raggiungiamo gli altri, magari fra poco arriva Bilbo con delle novità.-
Mi rimetto lo stivale e appoggio il piede sperando di non sentire male: infatti il dolore è sensibilmente diminuito riesco a camminare quasi bene anche senza appoggio; ma Fili comunque mi aiuta tenendomi sotto la spalla.
Arriviamo, dagli altri e c’è un  innaturale silenzio come se stessimo aspettando una terribile notizia, quando –Il branco è vicino,  un paio di leghe non di più!- ricompare della scarpata Bilbo -E questa non è la parte peggiore…-
-I mannari ci hanno fiutato?- chiede Dwalin.
-Non ancora ma lo faranno…abbiamo un altro problema.- risponde Bilbo un po’ ansioso.
-Ti hanno visto?- interviene Gandalf
-No, non è questo…- sbuffa lo hobbit per poi venire subito interrotto dallo stregone -Che vi avevo detto? Silenzioso come un topo.- afferma orgoglioso lo stregone e seguito da altri  rumorosi assensi da parte dei nani.
-Volete ascoltarmi? Volete darmi ascolto?- chiede Bilbo attirando di nuovo l’attenzione –Sto cercando di dirvi che c’è qualcos’altro là fuori.-
-Quale forma ha assunto? Quella di un orso?-  chiede lo stregone pensieroso.
-Si, ma più grosso… molto più grosso.- risponde Bilbo.
-Tu sapevi di questa bestia?- chiede  seccato Bofur e lo stregone si gira alla domanda dandogli le spalle –Io dico di fare dietrofront!- continua il nano.
- C’è una casa, non è lontana da qui, dove noi potremmo trovare rifugio.- spiega lo stregone un po’ titubante.
-Di chi è la casa?-chiede Thorin –Amico o nemico?-
-Nessuno dei due lui ci aiuterà o ci ucciderà.- risponde secco.
-Che scelta abbiamo?-
-Nessuna.- conclude lo stregone.
 
Corriamo ancora; cioè corrono ancora quell’angelo di Gloin mi ha caricato su di sé per l’ennesima volta, spero tanto che sia l’ultima, passiamo per la foresta e già sentiamo i guaiti dei Mannari che ci inseguano come dei cani da caccia con le lepri.
In mezzo alla foresta un verso potente ci ferma ed un brivido mi percorre la schiena tanto che mi aggrappo maggiormente sulla schiena del nano –Forza, correte!- ci incita Gandalf, superiamo la foresta e ci troviamo innanzi ad un campo di erba alta e secca e a circa cinquanta metri c’è una grande casa.
Attraversiamo un enorme cancello lo guardo dal basso, sarà alto per lo meno due metri e mezzo e ciò mi fa pensare a quanto dannatamente deve essere alto il padrone di questa dimora.
-Forza, andate dentro!- esclama lo stregone, noi arriviamo fino al portone ma lo troviamo chiuso; guardo verso il cancello di entrata e vedo un enorme orso che esce dalla foresta e velocemente corre verso di noi.
Il portone non vuole sentire di aprirsi, finché Thorin non smuove il chiavistello e le porte si aprono: ci fondiamo all’interno e riusciamo a chiudere la porta in tempo o quasi, dato rimane incastrato il muso dell’enorme orso.
I nani riescono a chiudere fuori l’orso con enorme fatica, ma per lo meno siamo salvi momentaneamente sia dall’orso e dagli orchi; mi guardo intorno scendendo dalla schiena del nano: siamo in un enorme stalla, il soffitto è altissimo e tutte le proporzioni degli oggetti sono spropositate anche per me e Gandalf che siamo i più alti della compagnia.
-Che cos’è quella cosa?- chiede Ori evidentemente spaventato.
-Il nostro anfitrione.- risponde Gandalf –Il suo nome è Beorn ed è mutatore di pelle. A volte è un enorme orso nero altre volte un omone grande e forte, l’orso è imprevedibile ma con l’uomo si può ragionare. Tuttavia non è che faccia salti di gioia per i nani. Bene mettetevi a dormire, starete più al sicuro qui sta notte.-
Prendo un po’ di paglia cercando di creare un giaciglio comodo su un angolino che sembra tra quelli più caldi della stalla, mi siedo sul mio materasso beandomi di questo momento di pace… penso con un po’ di malinconia al lettone di Gran Burrone, ma non si può avere tutto nella vita.
Tiro fuori la mia borsa di iuta, sempre nascosta tra la pelle e la camicia, e comincio a sfogliare il libro per trovare il punto a cui ero arrivata quella notte della trappola dei globin.
La lettura è parecchio interessante, dato che c’è un personaggio particolare di nome Gollum e scopro anche come è riuscito ad uscirne vivo Bilbo; non mi convince questa storia dell’anello tuttavia l’ha salvato, sicuramente sarà utile in futuro; forse dovrei parlarne con lo hobbit prima che con Gandalf.
-Che cosa stai leggendo?- mi distrae una voce ben nota, alzo lo sguardo e vedo Fili davanti a me.
-Un libro.-
-Questo l’ho visto anch’io, di cosa parla? E come hai fatto a portartelo dietro?- domanda mentre si siede vicino di me.
- Beh l’ho sempre nascosto dentro la camicia, infatti sono tutta irritata sulla pancia… per quanto riguarda il contenuto è particolare.- rispondo un po’ incerta.
-Ho tutto il tempo.- afferma lui sedendosi vicino a me.
-Va bene, ma prima di parlare del libro ti devo fare una premessa e non so se ti piacerà; riguarda ciò che ho detto a tuo fratello.-
-Quindi mi vuoi dire il tuo segreto?- chiede lui speranzoso.
-Sì.- sospiro pesantemente, ho paura alla sua reazione, ma comunque questo momento prima o poi doveva arrivare, tanto vale togliermi il peso –Allora la sera in cui ci siamo incontrati la prima volta era anche la prima volta in cui mettevo piede nella Terra di Mezzo. Mi sono ritrovata la mattina presto a dormire in un enorme spazio verde, vestita nel modo in cui mi hai sempre visto e con una borsa di iuta con dentro questo libro.- spiego passandogli il libro.
-Mi stai dicendo che tu non sei di questo mondo?- chiede sfogliandolo incredulo.
-Sì, il mio mondo è un altro ed è completamente diverso da questo. Comunque la mattina stessa trovai Gandalf, meglio mi scontrai col cavallo di Gandalf… lo stregone mi accolse con sé e andammo da Bilbo per convincerlo a partecipare alla missione. Bilbo è anche l’autore del libro, vedi…- gli faccio vedere la copertina e Fili rimane impressionato –Lui è lo scrittore...-
-Sì.- gli rispondo –Ma non deve sapere niente di ciò… il libro si scrive da solo, in questo modo sono venuta a sapere dei troll, per quanto riguarda le aquile delle volte riesco a ricordare pezzi del libro, dato che nel mio mondo il racconto è già stato pubblicato ed io l’ho già letto.- continuo.
-Quindi vedi il futuro?- mi chiede sgranando gli occhi.
-Non proprio, mi ricordo solo quanto ho già letto, ma non ti ho detto tutto…- affermo mordendomi il labbro.
-Che cosa manca?-
-Finita questa avventura, sarà finito il libro ed io tornerò nel mio mondo.- mi volto verso Fili, ha gli occhi bassi puntati a terra, mi sento male a vederlo così per me, gli prendo una mano tra le mie.
- Sono lusingata per tutte le attenzioni che mi dai, ma devi capire che io nel mio mondo ho una mia vita e stavo costruendo qualcosa con una persona a me cara... non posso buttare via tutto, capisci? Tu non mi sei indifferente, ma sono io che non posso.-
Silenzio, continua a guardare per terra con lo sguardo vuoto; ma poi alza la testa di scatto e mi sorride come se avesse trovato una soluzione, sposta il libro sul pagliericcio e velocemente mi prende il volto tra le sue mani e mi coinvolge in un bacio.
Rimango immobile e scioccata, con gli occhi sgranati cerco di staccarmi ma lui insiste e quando socchiudo appena la bocca mi invade facendomi assaggiare il suo sapore… ed io mi ritrovo a rispondere al bacio, chiudendo gli occhi e lasciandomi andare, mentre vivo una battaglia tra mente e cuore senza esclusione di colpi.
Mi sta baciando dolcemente e sento le farfalle nello stomaco, come non le ho sentite mai; le sue mani che prima bloccavano il mio volto ora lo accarezzano leggermente e delicatamente.
Ci stacchiamo affannati, riapro gli occhi e lo vedo sorridere davanti a me –Ho deciso una cosa.- afferma.
-Cosa?- chiedo, mentre mi tocco con le dita le labbra un po’ gonfie.
-Ho deciso che ti farò innamorare di me, sono sicuro di riuscirci.- dichiara –Proprio poco fa mi hai dato un buon incentivo.-
Io arrossisco e apro la bocca per obiettare, ma in verità non trovo le parole per dire alcunchè –Fi... Fili.- balbetto.
-Hai capito bene!- esclama lui facendomi l’occhiolino –Ed ora buonanotte, mia bella.- mi saluta dandomi un altro bacio a fior di labbra, per poi alzarsi ed andare via; lasciandomi nel mio giaciglio a toccarmi nuovamente le labbra, sentendo il mio cuore che batte forte nel petto tanto che temo che anche gli altri lo possano sentire.



Ciao : )
Ecco qui vi piace la sorpresina?  Ooohhh un bacetto più condiviso questo giroxD
Scusate ma sono un pelo di fretta! Quindi come sempre vi ringrazio e in particolare Aquamarine che ha aggiunto la storia tra le preferite!
A presto
Bisous
Syl
 
 
   
 
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