“Avanti”
Orlando entra in camera alle tre e mezza con due panini fra le mani. Nel frattempo mi sono data una sistemata e vestita, giusto per non sembrare ancora mezza morta.
“Fame?” si avvicina alla scrivania dove fino a poco fa leggevo
“Un po’” Peccato che c’è solo una sedia e lui ne se accorge, visto che si guarda intorno cercandone un'altra.
“Siediti qui, vado a prendere quella di mio fratello”

Lo ritrovo seduto con panini, fazzoletti e acqua mentre sfoglia le pagine del libro.
“L’ospite?” mi siedo accanto a lui
“Stephenie Meyer, conosci?” Amo quella donna, amo i suoi libri. Tutti.
“No, a te piace?”
“La amo”
Ride “Stai leggendo questo?”
“L’ho già finito. E’ che a volte mi piace rileggere dei pezzi di libri che mi sono piaciuti particolarmente”
“Mmm capisco, libri d’amore”
“Anche, non solo”
“Ti va bene il panino vero?”
“Certo” ne prendo uno e lo addento, buono. Lui fa lo stesso senza staccarmi gli occhi di dosso, faccio finta di nulla.
“Posso farti qualche domanda?”
Che domanda strana “Come vuoi”
“Anni?”
Lo guardo malissimo, lui sorride e poi scoppia a ridere
“Tu convivi con me e non sai quanti anni ho?”
“Non mi ricordo in realtà”
“A breve 19”
“Breve quanto?”
“Meno di un mese, 4 luglio”
“Festa?”
“No, anche perché Nicole dovrà partire per il week-end col padre e ci sarà solo di mattina forse…”
“Posso prenotarti io?”
“… ora mi si prenota?”
“Sei sempre così impegnata, feste di qua feste di là”
Sorrido “Va bene, prenotata” sorride anche lui e poi continua “Ti rimane un anno di scuola?”
“Esatto, ultimo finalmente”
“E poi? Cosa ti piacerebbe fare?”
“Io amo truccare” sguardo interrogativo, mi piace quando lo fa “Truccare, so truccare benissimo. Posso far diventare qualcuno bellissimo o bruttissimo, invecchiarlo o ringiovanirlo. O almeno ci provo”
“Carina sta cosa, poi mi truccherai. Voglio vedere se riesci ad imbruttirmi” ride
“Che modestia”
“Umorismo”
“Come no”
“Bene ho capito, altra domanda. Vediamo… Ti piace mangiare?”
Ma che domanda è?? “Sì, ma perché?”
“Mi piacciono le ragazze che mangiano, non quelle perennemente a dieta”
“Ah capisco…” mah
“Ma…” si avvicina al mio viso, lo guardo strano, mi fissa “Hai le lenti a contatto?”
“No…” sussurro “Perché?” perché il cuore sta per uscirmi dal petto?
“Hai degli occhi verdi bellissimi allora” sussurra anche lui, sento il calore nelle mie guancie, e non solo “Bè… Grazie…” distolgo lo sguardo, lo sento sorridere ed allontanarsi
“Ti piace il mare?”
“Amo il mare, amo l’acqua, fare il bagno, starmene sulla spiaggia sotto il sole, è bellissimo”
“Potresti portarmi in spiaggia uno di questi giorni” alza il sopracciglio
“Certo” sorride “Anche a te piace il mare?”
“Molto, faccio surf. Magari ti insegno”
“Sono un’imbranata in qualsiasi tipo di sport. Ma la cavo solo a nuotare o al massimo nel tennis”
“Tentar non nuoce”
“Io ti ho avvisato”
“Lo terrò a mente”
“Bene” mi piace avere l’ultima parola
“E… sei mai stata innamorata?” ecco, domande sull’amore, olè
“Sì, due volte”
“E com’è andata?”
“La prima volta ero alle medie, lui non mi calcolava e non lo fece finchè non arrivai al liceo e mi feci più carina. Due mesi insieme, due mesi dove lui mi usava e io lo capii troppo tardi. La seconda è stata non molto tempo fa, siamo stati quasi un anno insieme, eravamo innamorati entrambi e io non credo di aver mai amato così tanto. Ma poi mi ha lasciato, credo si fosse scocciato di me”
“Mi dispiace”
“Non preoccuparti, è passato”
“Il passato a volte può ancora fare male”
“Da Il Re Leone, carina” mi guarda di nuovo strano “Colleziono frasi”
“Ah… e… hai mai…” sapevo che stava per chiedermelo “insomma l’hai mai fatto?”
“Col mio ex, sì”
“Capito”
Non so per quanto abbia continuato con le domande, ma non mi dava fastidio.
E’ stato bello aprirmi con lui, e anche lui si è aperto con me. Prima fase di una lunga convivenza e conoscenza andata.