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Autore: Madworld916    01/12/2015    2 recensioni
Sono passati diversi anni dalla scomparsa di naraku e Rin , ormai cresciuta , trascorre una vita semplice e tranquilla ma caratterizzata dalla costante presenza del suo amato signor Sesshomaru. Ma una nuova minaccia incombe sulle vite di inuyasha e dei suoi amici , che ancora una volta si troveranno riuniti per uno scopo comune : riconquistare la propria libertà.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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“non fermarti , continua a camminare , non pensare”
Per più di due ore continuai a ripetermi di stare calma , di non farmi prendere dal panico. 
“sei sola , continua a camminare , non pensare”
Il rumore dei miei piedi a contatto con il fogliame mi rassicurava , non mi faceva sentire del tutto persa.
“lui non c’è , continua a camminare , sei sola”
Andai avanti , ignara della meta. forse lo avrei capito da sola , o forse avrei vagato nel nulla in eterno ; fatto sta che muovendomi non ero costretta a riflettere. 
Dovevo soltanto concentrarmi sui miei passi.
“sei sola , sei sola , resterai sola”
Jaken alle mie spalle , si era rassegnato a seguirmi senza insistere troppo riguardo il mio comportamento , ma apprezzavo davvero la sua compagnia in un luogo così sperduto e decisamente terrificante.
Dopo la partenza di Sesshomaru non avevo aperto bocca . 
Il silenzio si stava rivelando uno scrupoloso amico dopotutto.
“raggiungi la barriera , continua a camminare , non pensare”
Quello ero il mio scopo , superare quel tetro bosco e sperare nel repentino intervento di qualche divinità.
Era come se ogni fibra , cellula ,del mio corpo fosse rimasta distaccata dal turbinio di eventi accaduti : Shakenda , l’agguato , l’abbandono di Sesshomaru , e la solitudine.
Già , non sembra l’inizio di una vicenda straordinaria o quantomeno interessante , ma si , fatto sta che in meno di due settimane la mia vita era completamente cambiata.
Io stessa non mi riconoscevo più, perchè la vecchia Rin , quella infantile e ingenua , sarebbe rimasta accovacciata sul terreno , in attesa del ritorno del proprio signore. 
Ma la donna che ero diventata , mi imponeva di guardare in faccia la realtà , di reagire , di svegliarmi.
Per questo camminai , senza rotta , senza meta , completamente alla cieca , e solo quando andai a sbattere contro qualcosa mi accorsi di aver commesso un terribile errore.
 
 
 
Kagura partì alle prime luci del giorno , senza salutare i compagni ne tantomeno Iyume.
La vecchia aveva ricoperto un ruolo fondamentale per scoprire i reali piani da Baraka. 
Probabilmente non sarebbero riusciti nemmeno a raggiungere la sua dimora se non avessero seguito le indicazioni della stregona.
Ma Kagura non gradiva le inutili esternazioni di affetto , perchè per lei un legame si basava su valori molto più profondi e solenni , quali la fiducia , il rispetto e talvolta anche la compassione.
Il sole , pallido e ancora tenue , le permise di mantenere un basso profilo , e di focalizzarsi maggiormente sulla scia da seguire : il suo unico scopo era ritrovare Sesshomaru , unirsi a lui e proseguire la missione.
“Sesshomaru”
una fitta. 
Quel nome pesava sul suo cuore come una lama conficcata nel fianco.
La costante sensazione di solitudine non l’avrebbe abbandonata mai , nessuno avrebbe colmato quella mancanza.
Eppure il demone cane suonava come un salvatore per lei , quell’alone di protezione la rincuorava , e le faceva sperare in un futuro migliore.
Ma Sesshomaru aveva una personalità tutta sua , e un modo di concepire i sentimenti molto personale e intimo.
Per questo si sentiva così legata a lui , proprio per questa evidente somiglianza.
Anche lui era un’anima in pena , un’amica sola , costretta a convivere con i propri peccati per l’eternità.
Così Kagura non si fermò, non cessò mai la propria corsa e perseguitò l’emanazione di Sesshomaru all’infinito.
Attraversò molte terre , le une diverse dalle altre ,  e in ognuna di queste ritrovò le loro tracce: legna bruciata , le orme ancora visibili dell’umana , poi uno stato di indizi piuttosto confusionale , dopo nulla.
“Che il nemico li abbia seguiti?”
Ripercorse a ritroso la scia di Sesshomaru , stavolta molto più tenue e distante , segno che il demone aveva tutte le intenzioni di non farsi trovare.
Al crepuscolo , le tracce la ricondussero ad una radura boschiva fitta e umida.
Si convinse a proseguire , ma la stanchezza era pesante anche per una mezzo demone del suo calibro , perciò decise di sostare qualche ora e poi riprendere la caccia.
Si acquattò sopra un albero , invisibile al nemico , e chiuse gli occhi.
I pensieri si accavallarono nella sua mente , poi il sonno prese il sopravvento.
Si risvegliò diverse ore dopo , la foresta ancora immersa nell0socurità della notte.
Ricomciò dal punto in cui si era interrotta , e percepì forte e chiara la scia del demone.
La attraversò a lungo , molte volte tratta in inganno da emanazioni esterne che la condussero in zone del tutto distanti dalla partenza.
“Astuto , cerca di seminare i demoni”
Ma Kagura non si scoraggiò , e dopo aver testato tutte le vie secondarie , ritrovò il flusso principale.
Continuò a vagare , nella speranza che si trattasse della corrente giusta.
Si librò in aria per tutta una giornata , e al tramonto continuò indisturbata il cammino.
Raggiunse una valle pianeggiante e decisamente esposta ; non era sicuro andare avanti , ma lui l’emanazione di Sesshomaru si intensificava maggiormente che in qualsiasi altro luogo.
Fu allora che lo vide.
Solo , nel centro esatto della pianura , sospeso a diversi metri dal terreno.
Bellissimo e dannato , agli occhi di Kagura , sembrava un’anima perduta.
 
 
 
 
“non riesco a vivere senza di te”
Sesshomaru , sospeso nel bel mezzo di una valle di cui non ricordava nemmeno il nome , era annegato nei suoi pensieri.
L’unica cosa che ricordava era lo sguardo supplichevole di Rin ; gli occhi gonfi di lacrime , la voce rotta dal pianto . 
La paura.
Poi la fuga.
Continuava a ripetersi che fosse necessario per tenerla al sicuro , ma forse voleva soltanto proteggere se stesso dai suoi veri sentimenti.
Si riteneva uno sciocco anche solo fermarsi a pensare ad una semplice umana , una figura insignificante al suo confronto , eppure perché ormai non ne era più così sorpreso?
Rin era cambiata , e forse anche il demone cane , inconsciamente , si era abbandonato a sensazioni ed emozioni mai conosciute.
Perché altrimenti nulla avrebbe avuto più senso.
Ogni volta che si ritrovava a pensare a Rin , la sua essenza vibrava , la sua anima veniva investita da una sensazione quasi piacevole , come di somma beatitudine. 
Immaginava il suo sorriso , i suoi occhi , il profilo del naso , il suo corpo morbidamente fasciato da tutti i kimoni di cui le aveva fatto dono.
Ma era una distrazione.
Se non fosse stato per quelle strane sensazioni che provava , forse la sua mente non sarebbe stata annebbiata , e avrebbe potuto respingere Shakenda , o capire la fonte dell’agguato la notte precedente.
Anche adesso , era distratto , talmente assorto nelle sue considerazioni da non accorgersi che nascosta in mezzo al fogliame di un albero , vi era Kagura , la signora del vento.
Sesshomaru.
Atterrò con grazia , inclinò il viso in sua direzione e pronunciò poche parole , ben scandite.
:”Kagura , che sei venuta a fare ?”
La mezzo demone non si scompose , conosceva fin troppo bene le capacità di Sesshomaru.
Al contrario uscì allo scoperto , e lo raggiunse placidamente.
Si avvicinò quel tanto necessario ad apprezzare maggiormente i suoi lineamenti , la sua figura statuaria e regale.
:”Sai bene che sarei tornata , non farmi credere che non fossi a conoscenza di tutto questo già da tempo”
Sesshomaru non accennò a rispondere , piuttosto la studiò attentamente.
:”Avanti Sesshomaru , non ti sono mancata?”
Gli angoli della bocca del demone cane si curvarono in un amaro sorriso.
:”Se ti deciderai a parlare forse allora prenderò in considerazione l’idea di ascoltarti , ma se sei qui per giocare , allora farai meglio a tornartene da dove sei venuta”
Così fece per girarsi , e Kagura rimase particolarmente ferita dalle sue fredde dichiarazioni.
:”Cosa mi dici dell’umana invece?”
Sesshomaru non si fermò , ma la mezzo demone percepì un lieve turbamento nel sentir nominare Rin.
La cosa la infastidì , ma aveva tutta l’intenzione di continuare.
:”Da quanto sono riuscita a capire , non sei stato molto attento in questi giorni. Ti sei lasciato distrarre facilmente , e io che credevo che un demone del tuo calibro non si lasciasse piegare dalle emozioni , evidentemente mi sono sbaglia…”
Sesshomaru fu fulmineo.
Roteò il corpo di 360 gradi e afferrò per la gola Kagura , sollevandola da terra.
La mezzo demone trasalì , incredula di come avesse potuto reagire con tanta prontezza.
Il volto di Sesshomaru non lasciava trapelare alcuna emozione , era composto e distaccato come se niente avrebbe potuto mai scalfirlo davvero.
:”Prova a ripetere un’altra volta una cosa del genere e giuro che la prossima volta non avrò alcuno scrupolo nel tagliarti la gola ,perchè io non conosco le emozioni.”
Kagura non si lasciò sorprendere dal tono lapidario , e Sesshomaru la lasciò andare.
Attese qualche minuto , le diede le spalle , e aggiunse
:”Ti ho convinta a parlare?”
 
 
 
 
 
Andai a sbattere contro qualcosa di duro e freddo.
Il colpo mi aveva spinto per terra , lasciandomi ruzzolare sul terreno.
“Rin!”
Jaken fu su di me in un secondo.
Lo osservai ancora intontita e lessi nella sua espressione una reale preoccupazione.
Sorrisi con amarezza , perchè conoscevo bene il suo attaccamento nei confronti di Sesshomaru , e di certo in questo momento avrebbe preferito starsene con lui.
“Quanto ti capisco”
Invece mi limitai a rispondere
:”Si Jaken , almeno credo , piuttosto fai attenzione”
L’esile kappa si avvicinò con cautela alla zona , tastando con il bastone ogni appezzamento di terra.
Poi andò a contatto con uno strato di barriera quasi impercettibile.
“eccola finalmente!”
Sospirai sollevata , finalmente ero giunta a destinazione.
Poi mi tornò in mente l’avvertimento di Sesshomaru “la barriera respingerà qualsiasi genere di demone”
Ma io non ero un demone , allora perchè non ero riuscita ad attraversarla?
Osservai il mio piccolo amico e capii.
La sacerdotessa ,custode di quei luoghi , non lo avrebbe mai lasciato passare.
:”Sacerdotessa ti supplico , permettici di entrare , non abbiamo dove andare , lui ci ha lasciati a te , capisci ? Ci ha abbandonati senza renderci partecipi delle sue intenzioni  , se ne è andato e io sono sola , sono sola !”
Cominciai a picchiare e battere violentemente contro il muro della barriera , come se qualcuno avrebbe mai ascoltato il mio delirio.
Non mi resi nemmeno conto delle lacrime , lasciai solo che quello sfogo sordo e senza nome mi liberasse dal dolore , dalla paura.
“sei sola , lui non c’è , lui non tornerà”
Continuai a strepitare e urlare , maledicendo me stessa , i miei sentimenti , maledicendo anche Sesshomaru, sotto lo sguardo attonito e impreparato di Jaken.
Mi accasciai per terra , le mani protese verso il cielo , gli occhi chiusi , bagnati di lacrime.
Quello fu il momento in cui smisi di parlare , non risposi nemmeno quando Jaken provò ad offrirmi del cibo e un po' d’acqua.
Allora alzai lievemente la testa , quel tanto basta per studiare il cielo , e mi accorsi che il sole non filtrava più attraverso le foglie , producendo quella piacevole luminosità dorata.
Adesso l’oscurità era abbastanza densa da non farmi distinguere Jaken da un cespuglio , il che mi convinse a chiudere gli occhi , e forse solo così sarei riuscita ad addormentarmi.
“sei sola , lui non c’è , dormi”
Poi una mano mi coprì la bocca.
Urlai.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“sei sola , ti hanno presa , lui non c’è”
Mi dimenai , perchè secondo la mia memoria qualcuno mi aveva sorpresa nel bel mezzo della notte.
Quando aprii gli occhi , convinta di essere stata rinchiusa in una sottospecie di cella o qualcosa simile , mi sorpresi.
Ero in un letto per la prima volta dopo settimane, ricoperta da  morbide lenzuola di cotone. 
Mi trovavo in una capanna di modeste dimensioni : la porta d’ingresso era in legno ben tagliato , così come il pavimento e il tavolo , rivestito da una tovaglia bianca merlettata.
Alle spalle del letto vi era una sedia alquanto trasandata , sopra la quale poggiavano due kimoni con fantasie chiaroscurali , un po' cupi a mio avviso , ma di ottima lavorazione.
Mi alzai , ma la testa mi girava ancora molto , necessitai di qualche minuto per mettere di nuovo a fuoco l’ambiente circostante.
Proprio quando cercai di alzarmi , una ragazza si materializzò all’entrata.
A prima vista sembrava avere qualche anno più di me , lunghi capelli rossicci raccolti in una morbida treccia , e un viso cosparso da una miriade di lentiggini.
Era molto bella , e mi ritrovai ad invidiare quella perfetta sconosciuta che con aria sognante se ne stava ferma sulla soglia a studiare la mia espressione.
Poi scoppiò a ridere fragorosamente , rivelando due fossette simmetriche.
:”Finalmente ti sei svegliata , eri ridotta piuttosto male , ma grazie alla sacerdotessa vedo che stai meglio”
La osservai confusa , e con voce roca risposi.
:”Dove mi trovo ? Qualcuno mi ha attaccata , ma non ricordo nulla”
La giovane parve divertita di fronte al mio evidente stato confusionale , e si avvicinò al mio letto.
:”Quegli uomini sono le guardie del nostro villaggio , rispondono solo ed esclusivamente alla sacerdotessa. Lei ha visto il tuo cuore , e ha letto la tua purezza d’animo e bontà di spirito , per questo sono venuti a prenderti.”
“bel modo di prendere qualcuno” pensai tra me e me.
:”E Jaken?!?Cosa ne avete fatto del mio amico?”
La ragazza sorrise sotto i baffi.
:”Sta tranquilla , la sacerdotessa gli ha permesso di entrare però è vigilato sotto stretta sorveglianza perchè si tratta pur sempre di un demone , e non bisognerebbe fidarsi di quegli esseri maligni”
La fulminai con lo sguardo , ma lei non spense il suo raggiante sorriso.
Io meglio di chiunque altro sapevo che non tutti i demoni erano creature dal cuore di pietra.
“tranne Sesshomaru”
Scacciai quell’immagine e tornai a parlare con la ragazza.
:”Credo sia necessario passare alle presentazioni , io sono Rin e tu invece sei::?”
:”RIN!”
Una voce maschile pronunciò i mio nome , e un ragazzo alto e dai capelli corvini si fece avanti a grandi passi nella stanza.
In quel momento pensai a quanto piccolo fosse il mondo.
:”Kohaku!”







SPAZIO AUTRICE:

Non so con che faccia tosta io abbia il coraggio di tornare dopo un'assenza durata diversi mesi. Chiedo immensamente scusa , dal profodno del cuore a tutti voi che avete riposto la vostra fiducia in questa storia. Ho deluso voi , ma soprattutto me stessa , perchè l'unica cosa che avrei voluto evitare era lasciare in sospeso qualcosa , qualsiasi essa sia. Poi questa storia , che per me ha un valore importantissimo , non meritava di essere gettata nel dimenticatoio. Ho pensato molto e oggi dopo tanto tempo ho finalmente ripreso in mano il computer e scritto. Per me , per voi , e per i protagonisti . Ho tutta l'intenzione di portarla avanti , vi prometto il ritmo precedente e capitoli coinvolgenti , perchè senza il vostro supporto non mi ritroverei qui. Scusate ancora , e grazie per la pazienza. 
   
 
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