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Autore: Lithius    02/12/2015    2 recensioni
"Quale motivo tu è ancorra qui?"
"Ti sto studiando."
La risposta del ragazzo lascia interdetto per un attimo il più grande, che dopo poco però gli rivolge un sorriso luminoso e annuisce, chiedendogli di aspettarlo; così, un'ora dopo, sono seduti su una panchina poco lontana dal Berlin a scambiarsi i primi pensieri, le prime impressioni.
[MikaXFedez]
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fedez
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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16. Religion.

Siamo tutti ossessionati da qualcosa. Un colore, un odore, un sapore, un ricordo, un libro, un posto, una persona. Tutti ossessionati allo stesso modo da qualcosa di diverso. Ossessionati, accecati, proviamo in ogni modo a raggiungere quel colore, quell’odore, quel sapore, quel ricordo, quel libro, quel posto, quella persona. Federico, ossessionato, prova a raggiungere Zedef, in ogni modo possibile, e mentre lo fa, Michael non esiste più, è lontano, non è Michael.
Apparentemente, Federico ha avuto una rapida ripresa; ogni sera si mostra sorridente in una qualche discoteca o pub, fumando un’indecente quantità di sigarette e bevendo in una maniera non propriamente normale. Non ha mostrato un minimo segno di cedimento, sempre la testa alta, sempre le battute pronte, sempre una scrollata di spalle quando qualche intrepido provava ad aprire il discorso Michael. E Michael lo guardava, si limitava ad osservarlo da lontano e ad ascoltare il rumore con cui il proprio cuore si frantumava, ma non poteva trattenersi anche dal mandargli messaggi su messaggi, che venivano prontamente ignorati dal milanese.
In questa situazione di apatia totale da parte di Federico, spiccava il suo rapporto con Noah: contro ogni previsione, il diciottenne si era molto avvicinato al ragazzo inglese e non perdeva nessuna occasione per flirtarci piuttosto apertamente o per fargli inviti poco equivocabili che col passare dei giorni erano arrivati anche alle orecchie di Michael, facendo aumentare il suo smarrimento e dolore in tutto quel gran macello che si stava creando proprio a causa del ragazzo inglese.
E’ dopo due settimane che Michael decide di presentarsi all’uscita della scuola del più piccolo, intenzionato a risolvere quella situazione una volta per tutte; i ragazzi del Muretto lo hanno dovuto rassicurare fino alla noia per convincerlo a compiere quel passo, dicendogli che Fede alla fine lo ama e che sicuramente metteva in giro quelle voci per farlo ingelosire, ed un po’ Michael aveva iniziato a crederci, anche per questo ora lo aspettava seduto sul motorino modificato, regalato a Federico da suo padre per il compleanno. Aveva anche preparato un discorso nella sua mente, voleva spiegare a Federico chi fosse in realtà Noah, per quale motivo tutto quello era capitato, ma dopo un quarto d’ora dal suono dell’ultima campanella, del suo (ex, forse) ragazzo nemmeno l’ombra.
Lievemente allarmato, decide di entrare nell’istituto per cercare Federico, pentendosene nell’esatto momento in cui, entrando nel bagno dell’istituto, lo vede, poggiato con la schiena al muro, in piedi, gli occhi chiusi e l’aria rilassata mentre Noah, inginocchiato davanti a lui, gli fa un pompino.
Michael non ha mai picchiato qualcuno in vita sua, e mai avrebbe immaginato di farlo, ma quella scena gli fa scattare un qualcosa di incontrollabile dentro e, senza pensarci due volte, raggiunge a grandi falcate i due tirando indietro i capelli del biondo per farlo staccare dal corpo di Federico e tirargli un pugno in pieno viso all’altro inglese che, colto alla sprovvista, non riesce nemmeno a reagire o dire qualcosa che si ritrova sovrastato dal corpo di Michael, ed in poco perde i sensi a causa dei pugni continui di quest’ultimo mentre la risata di Federico fa da sottofondo a tutta la scena facendo aumentare, se possibile, la rabbia del ventiseienne, ora di fronte a lui.
-“E’ questo che tu ha fatto in due ultime settimane? Troia con lui?!”
-“Teoricamente, - si sistema i boxer- è lui la troia, ma lo hai già provato, no?”
-“No, Federrico, tu non ha lasciata spiegare o adesso tu sai molto di più di così!”
-“Ora la colpa sarebbe mia? Tu mi hai tradito, Michael.”
-“Non è come crede! Noah, lui conosce una perssona che è in Londra e che io ho..”
-“Oh, questo gli da tutto il diritto di venire qui a limonarti! Senti, Mich, sono stanco di tutte queste cazzate, non voglio ascoltarne ancora qui-..” Michael non gli lascia il tempo di terminare la frase che lo bacia, con una foga piuttosto palpabile, non ha un vero senso tutto ciò, eppure Federico ricambia quel bacio, d’altronde gli erano mancate fin troppo quelle labbra per poter avere ora la forza di rifiutarle, e Michael è così sincero mentre lo bacia, crederebbe anche se gli dicesse che in realtà è un unicorno, crederebbe a tutto come crede ai baci che seguitano, come crede alla mano di Michael che si va a stringere attorno all’erezione ancora umida e, quasi con rabbia, inizia a muovere il pugno in maniera frenetica, fermando i movimenti del polso quando sente il più piccolo tremargli tra le braccia.
-“Ti può spiegarre tutto, giuro, ma tu non deve permettere più a nessunno di toccare te, tu sei mio, Fede, right?”
Federico annuisce, incapace di dargli una risposta diversa da quella, e per Michael va bene così, quello non è il posto più adatto per continuare una discussione o per ricongiungersi, quindi il maggiore sistema i pantaloni del milanese, un po’ a fatica per via dell’erezione ancora presente, facendo mugolare in disappunto il più piccolo che s’acciglia a quel gesto.
-“Non solo hai fatto il bastardo, mi lasci anche così?”
-“Non viene a casa mia? Lì è più… giusto posto?”
-“Okay.. ma sono ancora arrabbiato con te, non pensare che basti così poco per..”
-“Fede, lo so, voglio spiegarre però, andiamo?”
-“E lui?”
-“Sta bene qui.”
Michael afferra il polso di Federico per trascinarlo con sé fuori dalla struttura, diretto verso il motorino del milanese, sarebbero arrivati di certo prima con quello, ma il più piccolo sembra aver già cambiato idea.
-“Tu però non puoi fare così! Cazzo, non puoi. Se io ti ho ignorato c’è stato un motivo, ed è che, appunto, avendoti avanti crollo per via dell’amore assurdo che provo per te, e non va per niente bene!”
-“Fede, please, tu deve calmarte, io ti giura che può spiegare e tu fa bene a credere, io non vuole mentirti… I love you too, you know?”
-“No, non lo so più.. mi hai ucciso con quel bacio..”
-“Babe..” Il senso di colpa non aveva mai abbandonato Michael in quelle settimane ed ora quelle parole lo riportavano in superficie ancora con più vigore, facendogli mordere il labbro inferiore.
-“Andy era persona che stava con me, in London, e noi dovevamo sposare, ma poi sono successe delle cosse.. e io ha lasciato con un biglietto per venire qui.. e Noah è suo amico e quela mattina lui ha baciato me quando era ssicuro che i tuoi amici erano lì, per foto, right? Vuole che tu mi lascia per farmi del male, perché per loro io deve soffrire, ma ti giura che io non voleva far male a nessuno, a te poi, mai.. non avrei voluta far male nemmeno ad Andy, you know? But.. he was not my person.. you are, Fede, you’re my religion..”
Federico ascolta in silenzio, mordendosi lentamente le labbra con gli occhi appena velati, non per la storia in sè, ma per il magone che gli è tornado su a ripensare a quella foto e alle due settimane che sono seguite a quel giorno. Non sa nemmeno bene se credere o meno a quello che gli sta dicendo Michael, ma quegli occhi sono così sinceri e puri, e lui li ama così tanto, allo stesso modo in cui ama le ultime parole che il ragazzo pronuncia.
-“Hai ascoltato la nuova canzone di Lana Del Rey?” Sussurra il milanese dopo pochi secondi di silenzio, facendo spuntare un sorrisetto sulle labbra del ventiseienne che annuisce con un lieve rossore sulle guance.
-“Tu mi ha scoperto..”
-“Come sempre mine..”
-“Che stronzo..”
-“Sono felice che tu non abbia spostato quell’Andy, comunque..”
-“Yeah? Why?”
-“Se tu lo avessi sposato, ora io e te non staremmo insieme, sarebbe stato terribile.”
-“Due settimane senza te sono state terribile.”
-“Anche per me, amore..”
-“Ora andiamo a casa tua, hai un lavoro da finire!”
-“Maiale!”
For you there’s only love
‘Cause you’re my religion, you’re how I’m living
When all my friends say I should take some space
Well, I can’t envision that for a minute
When I’m down to my knees, you’re how I pray
Hallelujah, I need your love
Hallelujah, I need your love
Everything is bright now
No more cloudy days
Even when the storms come
In the eye we’ll stay.
[Per te c’è solo amore
Perché tu sei la mia religione, tu sei il modo in cui sto vivendo
Quando tutti i miei amici mi dicono che dovrei prendermi dello spazio
Beh, non posso immaginarlo neanche per un minuto
Quando sono in ginocchio davanti a te, tu sei il modo in cui prego
Hallelujah, ho bisogno del tuo amore
Hallelujah, ho bisogno del tuo amore
Tutto è luminoso ora
Non più giorni nuvolosi
Anche quando arriveranno le tempeste
Noi staremo nel bel mezzo.]
  
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