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Autore: KRoad    02/03/2009    0 recensioni
La carrozza si arrestò. Sbirciò il vecchio palazzo dal piccolo finestrino. Il solito ghigno riapparve sul viso innaturalmente bello. Era arrivato. Scivolò silenzioso sul marciapiede, i cavalli si allontanavano nel buio. Restò fermo nella notte fredda. Non aveva fretta, il tempo non era mai stato un suo problema.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le bianche lapidi risplendevano bagnate dalla luce della luna, fredde sorgevano dal terreno a monito dei mortali. Il silenzio della morte incombeva nel piccolo cimitero di campagna. La chiesa quasi diroccata si stagliava nera sullo sfondo circondata da rami ormai secchi. Il vento frusciava tra le fronde spoglie.

Un'ombra lenta e silenziosa scivolava tra le tombe in cerca della sua. Una lieve luce, apparizione in quel paesaggio di desolazione, usciva da una cripta. Vi si insinuò dentro e iniziò a scendere i gradini di pietra, il cuore pesante gli premeva nel petto. La tenue luce delle candele combatteva una battaglia che era destinava a perdere contro il buio che avvolgeva la piccola stanza.

Immobile era steso nella sua bara. Una bara.

Il viso perfetto pallido e senza vita, i ricci neri sparpagliati, gli occhi....gli occhi non avrebbero mai più potuto dischiudergli i loro segreti. Non avrebbe più avuto accesso alla sua anima. Non lo aveva mai avuto e nulla potrà più cambiare, sarà così per l'eternità.

Il dolore divenne insopportabile, un lieve sussurro gli uscì dalla labbra

“Louis...

Lacrime rosso sangue caddero sul viso di Louis. Che senso aveva l'eternità?

Notte dopo notte solo, sempre solo per le strade di Parigi, per il mondo ed il tempo, a cercare qualcosa che ormai non faceva più parte di questa terra. Che senso aveva?

Solo adesso capiva le parole di Louis, solo adesso. Il solito ghigno gli attraverso le labbra perfette, era troppo tardi. Capiva il vero valore della vita, cosa fosse la vita per gli umani. Lui non aveva avuto scelta, nessuno gli aveva chiesto se volesse diventare un vampiro era semplicemente successo ed era stato costretto a quella vita di tenebre e solitudine. Raccolse le gocce impure di sangue dalla guancia fredda dall'amato.

“Louis”

Ora capiva. Capiva perché non gli avesse detto che era malato; lui non avrebbe mai accettato di perderlo e lo avrebbe trasformato contro la sua volontà a costo di essere odiato. Capiva perché voleva rimanere un mortale. La loro fragilità è ciò che rende i mortali preziosi, il loro essere effimeri.

Louis lo sapeva, aveva accettato la sua condizione come un dono e non come un limite. Non aveva paura della morte. La paura invece era l'unica cosa lo obbligava a nascondersi tutte le mattine. Ma adesso non era più solo...

Passò la mano tra i ricci di seta, si ricordò dell'ultima volta che aveva visto quegli occhi neri, così profondi, della rabbia che vi aveva scorto.

“Louis”

Era tornato dopo quella sera. L'unica cosa che aveva trovato ad accoglierlo era stata una casa vuota. Se ne era andato, lo aveva abbandonato. Aveva cercato per tutta la casa, era tornato notte dopo notte senza alcun risultato. Ogni volta trovava sempre il vuoto. Voleva dimenticarlo. E lui non era riuscito a trovarlo per rivedere ancora una volta quegli occhi.

“Louis, ti prego, non lasciarmi solo....aspettami”

Silenzioso e leggero si insinuò nella bara e prese Louis tra le braccia. Ormai era freddo come lui, non era più il suo Louis, caldo e dolce, ma forse lo avrebbe ritrovato. Gocce di sangue sempre più copiose macchiavano il raso bianco.

“Louis” un lieve sorriso, un lieve sorriso felice increspò quelle labbra mortali dopo secoli. Lo baciò sulle labbra. Non aveva più paura....

I primi raggi del sole si affacciavano sul mondo, dissolvevano le tenebre e ricacciavano indietro il paesaggio di morte che sorgeva con la luna, adesso quel paesaggio sarebbe stato di amore tra i vivi ed i cari defunti.

Non aveva più paura....

Il sole sempre più imponeva la sua presenza sul mondo, i raggi avanzano sempre più vicini

Baciò quelle labbra per l’ultima volta.

Non aveva più paura, Louis era con lui.

  
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