Voldemort era morto! Lucius, Narcissa e Draco erano salvi! Mancava solo che Augustus recuperasse il fratello perduto. Tutti i combattenti si ritrovarono nell’ufficio di Silente.
Lucius abbracciava Draco, Silente teneva stretto a sé Harry e Piton accarezzava il fratellino pestifero mentre Ron ed Hermione restarono pietrificati dallo stupore.
Il pensatoio riflettente fu messo al centro della stanza e Piton prima di tuffarsi dentro disse: “Non so se mi farà piacere scoprire chi sono stato ma sappiate che sono felice che voi facciate parte della mia vita”. Detto questo si immerse nei suoi ricordi che uno alla volta ripresero il loro posto fino a quando Severus non si sentì del tutto completo e poté uscire per osservare il Pensatoio che evaporava davanti ai suoi occhi.
Tutti guardavano Severus Piton che ricambiava i loro sguardi. Per primo si rivolse a Harry e gli disse: “Potter! Sei stato molto coraggioso a non volerti sporcare le mani con un’Avada. Solo tu potevi capire che non si sconfigge l’odio con l’odio. Non so se riuscirò a chiamarti per cognome senza un po’ di rancore, ora che il mio passato è tornato così chiaro in me, ma se vorrai potrò chiamarti Harry e ricordati che qualora avessi bisogno di me, anche e soprattutto solo per un bicchiere d’acqua, io ci sarò”.
Harry era veramente emozionato, era tornato ad essere il Piton di una volta ma sembrava essere anche un altro uomo. Gli sorrise e rispose: “La ringrazio di tutto quello che ha fatto per me, sono felice che tutto si sia sistemato e … professore, io non la ritengo responsabile della morte dei miei genitori!”.
Severus si fermò a pensare un momento ma non trovò nessuna parola per esprimere il sentimento di dolore che ancora gli bruciava in petto al ricordo di quella notte quando Lily smise di sorridere al mondo. Harry, comunque, capì.
Poi il professore si voltò verso Lucius e Draco e i tre si abbracciarono, tutto ciò che poteva essere detto a parole era stato detto con l’abbassarsi contemporaneamente delle bacchette sul campo di battaglia. Nessuno dei due aveva infranto la promessa che da giovani avevano stipulato, tutto era andato per il meglio.
Si voltò verso Ron ed Hermione e disse: “Mi sarebbe piaciuto avere degli amici come voi in gioventù!”.
Ancora, lentamente, spostò gli occhi su Silente per galleggiare nell’azzurro di quegli occhi che avevano saputo dargli il modo di sentirsi più umano, quando nessuno era disposto a farlo, di liberarsi dai suoi rancori e dal suo dolore anche solo attraverso una spalla su cui piangere. Spalla di cui lui non si era servito quasi mai ma che comunque era sempre stata a sua disposizione.
Silente lo guardò e gli disse abbracciandolo: “E’ tutto a posto! Tutto a posto!”. Severus cercò di trattenere le lacrime e ci riuscì anche se il profondo nero dei suoi occhi era colmo di una pioggia che non avrebbe tardato a cadere.
Augustus guardò i due uomini e discretamente dopo aver salutato, uscì dall’ufficio evitando il confronto con il fratello davanti a tutti. Severus, tuttavia, voleva che anche Silente assistesse al chiarimento. Del resto il ragazzo non si era comportato nel migliore dei modi.
Lo raggiunsero nei sotterranei, Augustus era in piedi accanto alla scrivania e sfogliava un libro che richiuse quando Severus e Silente entrarono nella stanza. “Ho fatto tutto quello che diceva il libro! Tutto! Sono riuscito a recuperare i tuoi ricordi ma stavo per far uccidere sia Harry sia Draco, e stavo per morire anch’io e non è detto che poi Voldemort non avrebbe ucciso anche Lucius Malfoy!” disse piangendo Augustus.
“Sono stato uno stupido!” continuò il ragazzo, tenendosi la testa fra le mani.
Severus gli si avvicinò e chiese: “Perché? Perché hai voluto fare di testa tua senza raccontarci niente! Perché non ti sei confidato con me?”.
“Io volevo, davvero!” rispose singhiozzando “Ma sembrava che tu non mi riconoscessi, mi avevi dimenticato completamente, non ero più nessuno per te!”.
Severus lo strinse a sé e a quel punto le lacrime cominciarono a scendere. “Hai ragione, mi dispiace ma l’Oblivion aveva cancellato tutto!”.
“Lo so! Mi dispiace! Mi dispiace tanto! Pensavo che ti saresti ricordato di noi! Invece ti ricordavi solo di Harry e Silente!” aggiunse il ragazzo.
Silente si fece avanti e disse: “Si ricordava di noi perché il Pensatoio riflettente gli aveva mostrato quei ricordi! Per nessun altro motivo! Io però sono sempre rimasto lo stesso! Perché non ti sei rivolto a me?”.
“Perché non mi fidavo di te! Hai sempre manovrato tutti!” disse Augustus smettendo di piangere e staccandosi dall’abbraccio di Severus.
“E tu che cosa hai fatto oggi? Non hai manovrato tutti per raggiungere il tuo scopo?” chiese il preside.
“Sì, l’ho fatto! Ma io ero da solo, non avevo nessuno che mi potesse aiutare!”.
“Non è vero, avevi qualcuno ma non ti sei voluto fidare! Io, forse, avrei potuto fare da solo, ma avevo già imparato che il mondo non lo si può salvare da soli! Adesso lo sai anche tu, Augustus, fai tesoro delle tue esperienze. Se avessi bisogno di me, saprai dove trovarmi” disse Silente.
Augustus lo fermò e mettendogli in mano un ciondolo azzurro disse: “Se avessi bisogno di te, diventerà rosso”. Silente lo guardò, il ragazzo non gli avrebbe mai chiesto scusa, non gli avrebbe mai aperto il suo cuore ma il preside capì che quel ciondolo valeva molto più di mille parole e sorridendogli uscì dalla stanza.
Severus potè solo dirgli: “Dopo tutto, hai fatto un buon lavoro anche se non ti era stato richiesto. Io cenerei alle sette, se ti facesse piacere…”.
Quella frase ripresa dai suoi ricordi fu come una tempesta di emozioni con la quale i due fratelli si ritrovarono. Erano sempre gli stessi di sei anni prima, ma ora nel loro volto si poteva leggere una fiducia nel prossimo che nessuno dei due aveva mai conosciuto.
Cenarono assieme e quando Silente, durante la cena, chiamò Severus quest’ultimo non lasciò solo il fratellino ma invitò il preside ad unirsi a loro.
Tre dei più grandi maghi della storia passarono la notte ripensando ai tempi andati e sorridendo al futuro.
Grazie, grazie, grazie!!!
Grazie a tutti coloro che hanno letto la mia ultima fatica! (Ci ho pensato su diverse notti per realizzare il piano e ideare lo scontro ).
Grazie a chi ha inserito la ff tra i preferiti:
2 - BlueViper
3 - diogene
4 - Dogma
5 - draco92
6 - Kam88
7 - kamy
8 - Lars Black
9 - Lunastortalupin
10 - nihal93
11 - Pan_Tere94
12 - Piccola Vero
13 - Quasiverde
14 - spikina
15 - steg94
Grazie a chi ha recensito:
kamy:
Grazie per le tue recensioni, spero che il finale sia di tuo gradimento
e ti soddisfino i vari ringraziamenti di Piton. Ho visto che hai letto
anche "I mangiamorte di H. Potter", sei stata davvero una lettrice coi
fiocchi. (Le mie ff sono tutte complete perchè non ne inizio
mai due contemporanemente. Ho visto che stai leggendo tutto il mio
repertorio... grazie, grazie, grazie!)
draco 92 e Dogma:
grazie per aver lasciato traccia del vostro passaggio, apprezzo molto i
vostri complimenti e l'incoraggiamento che mi date.
fri rapace:
spero che la ff sia stata di tuo gradimento. Cerco sempre di essere
originale e scrivere nel migliore dei modi, le tue recensioni mi
spronano a far meglio ma non mi offendono mai. Thank you.
BlueViper:
Augustus era un bambino solo, che all'improvviso dopo aver trovato la
felicità, è ripiombato nella solitudine. E'
difficile dire quale sia la reazione giusta in queste situazioni. Spero
che alla fine Augustus ti abbia lasciato un bel ricordo di
sé e che ti piacia l'equilibrio che ha trovato Sev.
A me ha fatto piacere riscoprirti tra i recensori attenti e
puntuali.
Non so se sei rimasta soddisfatta dall'evolversi degli avvenimenti,
Silente è un burattinaio ma qualcuno deve pur
tirare i fili nelle situazini complicate, altrimenti si crea troppa
confusione. Comunque Augustus si è sfogato per benino, sino
alla fine. A presto.
Grazie per il tuo costante sostegno e per l'appoggio incondizionato che
hai offerto ad Augustus.
Il tuo entusiasmo per le novità che inserisco è
travolgente. Ogni volta penso: "Wow, allora sto andando bene!". Grazie,
spero che il finale ti sia piaciuto.
spero che gli sviluppi della storia non ti abbiano deluso. Ti mando un
grosso abbraccio!
Hai ragione gli orfanelli indifesi fanno più tenerezza, ma
non mi sembrava realistico far crescere Augustus indieso dopo che Sev
gli aveva insegnato tutto ciò che sapeva sulle Arti Oscure.
Le tue osservazioni sono sempre molto attente, grazie per l'interesse
con cui hai seguito la ff.