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Autore: celiane4ever    03/03/2009    6 recensioni
Raccolta di oneshot dedicate ai pairing ShadexFine e BrightxRein
[2. Obsession] "Sei cotta!" [...] “Beh, comunque non sono di certo l’unica, Miss Mi-piacciono-i-ragazzi-misteriosi-che-si-travestono-da-furfanti-ma-in-realtà-sono-dei-principi!” (BrightxRein & ShadexFine)
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Premesse: il titolo della raccolta, “Di Astri e Gioielli” si riferisce a quelli che saranno i protagonisti di tutte le oneshot, ovvero Fine, Rein, Shade e Bright. “Astri” è un richiamo al regno del Sole e della Luna, mentre “Gioielli” ovviamente si riferisce al regno omonimo XD

La raccolta conterrà tutte oneshot, quindi capitoli che di volta in volta non sono collegati fra loro.

Credo che saranno tutte ShadexFine e BrightxRein, ma se mi verrà lo sfizio di scrivere su qualcun altro lo farò!

Le ambientazioni potranno essere diverse di storia in storia, ma dirò le premesse importanti per capire all’inizio di ogni capitolo ovviamente!

Ma ora basta premesse. Enjoy my first ShadexFine! È ambientata nella serie Gyu, quindi i nostri beniamini sono a scuola!

Lasciate un commentino please!

 

 

Chocolate Path

 

La campanella risuonò in tutto l’istituto, annunciando la fine delle lezioni per quel giorno.

“Per oggi finiamo qui. Non dimenticatevi i compiti!” l’insegnante balzò giù dal tavolo e uscì di corsa dall’aula.

Non mi sorprende che vada sempre di fretta: piccola com’è, chissà quanto ci metterà a passare da un posto a un altro! Pensò Fine, lasciando spazio ad un’espressione divertita sul viso.

Cavoli, devo muovermi! Ho troppo da fare oggi, troppo! Nonono no no, nononono, no no… si perse a ballare la solita e ormai nota No No Dance, quando sentì qualcuno alle sue spalle chiamarla.

“Fine!” si voltò di scatto, regalando un sorriso radioso – di quelli unici, solo per lui – al suo interlocutore.

“Shade, sono di fretta! È urgente?” gli domandò mentre si affrettava a raccogliere le sue cose.

“No, tranquilla, ma vorrei parlarti oggi. Magari a pranzo?”

“Scusa ma devo proprio fuggire, mangerò qualcosa al volo poi devo correre al club di calcio: gli servo assolutamente per una partita! Ne riparliamo poi, va bene?” e senza aspettare una risposta dal ragazzo fuggì verso la porta, consapevole di essere già in ritardo “Ciaoooo”

Shade la vide urtare qualcuno lungo il corridoio, scusandosi alla meno peggio, e gli venne spontaneo sorridere alla genuinità di quella ragazzina. A dire la verità, aveva notato, e gli avevano fatto notare -maledetto quel Bright che si accorge di tutto quello che faccio- che da quando aveva cominciato a frequentare la principessa dai capelli rossi sorrideva molto più spesso.

E non solo: la vicinanza di Fine l’aveva spinto sempre di più ad aprirsi con gli altri, facendo cadere definitivamente l’immagine da principe scostante che aveva sempre dato di sé.

All’inizio le era stato grato – e senza dubbio lo era ancora, per tante cose – ma poi si era accorto che la gratitudine non bastava. Sentiva di doverle di più, per questo aveva assunto la costante mania, seppur altamente gradita, di proteggerla da tutto e tutti. E durante questo ‘compito’ non poteva fare a meno di sfiorarla ogni volta che gli fosse possibile, e si accorgeva di essere geloso, o peggio, possessivo, se qualcun altro le porgeva le stesse attenzioni che lui le riservava.

Fortuna che Bright adesso pensa a Rein, se no temo che non si ritroverebbe più le sue manine principesche se avesse osato posarle anche solo sulla spalla di Fine.

Sbuffò mentalmente al pensiero che aveva appena fatto: la solita, aggressiva protettività.

Una volta scoperto di provare questi sentimenti, si era chiesto da cosa dipendessero.

In realtà probabilmente sapeva già la risposta, ma ammetterlo senza averne la sicurezza sarebbe stato da pazzi, come imprigionarsi senza essere sicuri di avere colpa. Non voleva legarsi a qualcosa che poteva essere solo illusione.

Così, un pomeriggio, aveva chiesto consiglio al principe dei Gioielli.

 

*flashback*

 

“Senti Bright…” il principe biondo alzò gli occhi dal libro di Arte che era intento a sfogliare, per posarli sull’amico, che sembrava molto evidentemente corrucciato da pensieri importanti.

“Ma tu come l’hai capito di essere innamorato di Rein?” Bright alzò un sopracciglio, sospettoso.

“Fammi indovinare: una certa principessa dai capelli rossi ti dà il tormento.”

“Tu rispondi e basta!” lo incitò Shade, un lieve rossore gli imporporava le gote.

“Supponendo che la cosa debba essere applicata a te, facciamo una prova” chiuse definitivamente il libro, per concentrarsi maggiormente sull’amico.

“Rispondimi d’impulso, mi raccomando. La cerchi in ogni ragazza che vedi?”

“Si.”

“Vorresti tagliare le mani a chiunque la sfiori?”

E questa come fa a saperla? Deve leggermi nel pensiero… saprà che l’ho pensato anche di lui? eheh…

“Si.”

“Speri di sognarla ogni volta che ti addormenti?”

“Si.”

“Dimmi il primo colore che ti viene in mente”

“Scusa ma questo che centra?” gli domandò, insicuro sul dove volesse parare quella domanda.

“Rispondi e basta! Veloce!”

“Rosso”

Bright sollevò un sopracciglio e sorrise irrisorio, quasi a volerlo prendere in giro.

“Rosso, eh?” scoppiò in una fragorosa risata, e solo allora Shade si rese conto a cosa conduceva il rosso – o meglio, a chi

“Amico mio…” Bright gli appoggiò una mano sulla spalla, “… sei fregato!”

 

*fine flashback*

 

Già, sono proprio fregato… ammise sconsolato Shade, ripensando a quel giorno in cui aveva dovuto ammettere di amarla.

Dopo quella volta, aveva deciso di volersi confessare. Le cose fra lui e Fine andavano già bene, e forse, aprendosi definitivamente con lei, avrebbe dato una svolta importante al loro rapporto.

“Ne riparliamo, eh?” domandò a se stesso, ricordandosi le ultime parole della principessa prima di schizzare via, “Non so se poi ne avrò più il coraggio…” sospirò, avviandosi senza fretta alla mensa.

 

***

 

Seguiva ogni suo movimento al centro del campo, dove ancora una volta mostrava di essere la migliore nell’ambito delle attività fisiche.

L’arbitrò fischiò la fine della partita di calcio, annunciando la vittoria – del tutto scontata, ovviamente – della squadra di Fine.

Tutti i compagni corsero verso di lei per abbracciarla, facendo scattare in piedi il principe della Luna.

Brutti piccoli impertinenti, giù le mani o ve le ta- bloccò subito quel pensiero ostile, decretando di non avere tempo per le vendette personali.

Tanto poi vi becco tutti nei dormitori, maledetti.

Era venuto a vedere la partita per cercare di parlarle subito dopo – si, doveva ammetterlo, anche per ammirarla in tenuta sportiva – ed era intenzionato a non lasciarsela sfuggire.

La intercettò all’uscita del campetto, sulla strada che portava alle stanze.

“Fine!”

“Shade, ciao!” lo salutò allegramente, come al solito.

“Senti, visto che la partita è finita, pensavo di poterti parlare un second-”

“Scusa Shade ma proprio non posso adesso! Ho promesso a Rein che sarei corsa subito da lei per aiutarla con le riprese del prossimo servizio per la tv della scuola! Ne riparliamo più tardi, ok?”  gli sorrise ancora, per poi fuggire via in un lampo.

Tutto, se mi fai quel sorriso. Pensò, imbambolato a fissare il punto in cui era svanita.

 

***

 

“Grazie Fine, sei la sorella migliore che potessi avere!” Rein abbracciò la rossa affettuosamente, per poi abbandonarla in mezzo al giardino e dirigersi verso la biblioteca.

Chissà com’è di recente passa sempre più tempo fra i libri… immagino che ci sia un certo Principe Perfetto ad aspettarla là dentro!

Alzò lo sguardo sull’orologio della scuola.

Sono già le quattro e mezza! Devo sbrigarmi!

Stava per andarsene anche lei, quando sentì qualcuno afferrarla per un braccio.

“Fine, non dirmi che mi scappi ancora dalle mani.”

Oddio, ho fatto arrabbiare Shade.

Rimase sorpresa quando, voltandosi, non vide altro che l’ormai usuale sorriso gentile, sul volto del principe.

“Scusa Shade, ma ho promesso a Chiffon che avrei-”

“Certo certo, ho capito. Oggi sembra la tua giornata da volontariato.”

Fine arrossì a quella che sembrava una ramanzina, ma che non era altro che un complimento.

“Ma promettimi questo: alle cinque e mezza vieni alla mia serra.” La guardò speranzoso, ma senza premere per una risposta positiva, non voleva di certo costringerla.

“Va bene, te lo prometto.” Confermò Fine con un sorriso. “Ci vediamo lì, ok?”

E ancora una scomparve dalla sua vista in un lampo.

 

***

 

Fine chiuse il libro di matematica e si stiracchiò, contenta di aver terminato finalmente tutti i compiti e gli impegni della giornata.

Indecisa sul da farsi – avere impegni fa comodo ogni tanto, se non sai cos’altro fare – guardò l’orologio sulla sua scrivania.

Sono le sette… potrei andare a mangiare un po’ prima questa sera… la sua mente vagò a vuoto per qualche secondo.

LE SETTE?!?

“Oh no, Shade!”

Si precipitò alla porta e la spalancò con energia, buttandosi a getto nel corridoio. Frenò bruscamente quando per terra davanti a sé vide un cioccolatino; era al latte, il suo gusto preferito. Si guardò attorno, in cerca di qualcuno che potesse averlo perso, ma non scorgendo nessuno se lo mise in tasca.  Si voltò verso le scale, e rimase stupita al notare che un altro cioccolatino, questa volta fondente, la attendeva proprio sul primo gradino. E guardando più avanti riusciva a vederne un altro, e un altro ancora un po’ più in giù. Cominciò a raccoglierli tutti, scordandosi il motivo iniziale per cui era uscita dalla stanza.

E non si accorse che piano piano, cioccolatino dopo cioccolatino, si avvicinava sempre di più ai giardini che Shade coltivava con amore.

“Ce n’è ancora uno lì!” esclamò fra sé e sé entrando nella serra del principe della Luna, e raccogliendo l’ultimo cioccolatino della scia.

“Sono contento che l’unico modo per attirare la tua attenzione sia il cioccolato…”  qualcuno l’abbracciò da dietro, facendole cadere tutti i dolciumi dalle mani.

Fine si voltò di scatto, pronta a scusarsi per la sua dimenticanza.

“Scusa Shade, dovevo fare i compiti e me ne sono proprio scor-”

Non riuscì a terminare la frase, che Shade le aveva già intrappolato le labbra. Era un bacio dolce, in tutti i sensi; sapeva di cioccolato – al latte, ovviamente – ed era senza dubbio il gusto più buono che avesse mai assaggiato in vita sua.

Shade e cioccolato…

Si staccarono, inebriati da quell’aroma zuccherato, che sapeva semplicemente di loro.

“Scusa… la prossima volta dovrò decisamente darti ascolto prima.”

 

---

 

Et voilà! La mia prima ShadexFine!

Ho voluto cominciare con qualcosa di romantico, ma non eccessivamente sdolcinato.

Avviso, per chi non lo sapesse, che Shade nella serie Gyu si vedrà impegnato in diversi episodi a coltivare un giardino. È molto dolce come immagine, mostra il suo lato sensibile ^o^

Mi è piaciuto sottolineare alcuni aspetti di questi due personaggi, come la golosità estrema di Fine, ma anche il suo buon cuore, visto che si mette sempre a disposizione per gli altri e non sta mai ferma.

Shade invece lo vedo molto come il ragazzo intimidito da certi argomenti, ma sotto sotto maniaco (aspetto che uscirà spesso nelle prossime oneshot)

Spero che vi sia piaciuta!

Per ogni consiglio e critica, lasciate una recensione please!

Se ne ricevo abbastanza potrei aggiornare in fretta ù.ù

  
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