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Autore: miky923    06/12/2015    3 recensioni
La storia narra le vicende di Naruto proprio come nell'anime/manga, ma con situazioni, eventi e incontri diversi.
Scusate per l'orribile prologo, spero tanto che la storia vi piaccia. Lasciate una recensione (positive e negative).
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Kurama, Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Konoha campo d'allenamento del team 7

 

Il team 7 si stava allenando nel combattimento e si erano divisi in coppie, Naruto stava affrontando Sakura vicino alla riva del fiume mentre Sasuke doveva affrontare Kakashi.

“Maestro Kakashi! Perchè non ci insegna nulla? Possiamo cambiare le coppie almeno una volta?” Domandò Naruto mentre schivava i pugni che le tirava Sakura e ne deviava alcuni usando semplicemente il braccio.

“Naruto ti ho già spiegato che dovete migliorare tutti prima di apprendere nuove tecniche, in oltre Sakura ha bisogno di potenziarsi e se i suoi avversari fossero io o Sasuke si tratterebbe dal colpirci.” Spiegò Kakashi mentre affrontava Sasuke e leggendo il suo solito libro.

Dopo di ciò la squadra continuò ad allenarsi e Naruto dava di volta in volta dei colpi alla ragazza per irritarla e incitarla cosi a dare di più ma stando attento a non esagerare. Passarono cosi le ore e il sole stava iniziando a tramontare quando Kakashi decise che cosi era abbastanza.

“Cosi può andare.” Annunciò bloccando per l'ennesima volta un calcio del moro.

“Naruto, Sakura per oggi abbiamo finito.” Disse voltandosi verso i due ragazzi che continuavano a lottare.

Kakashi gli osservò leggermente sorpreso nel vedere che continuavano a combattere, Sakura era talmente concentrata nello scontro che non aveva udito le sue parole e continuava ad attaccare il biondo con calci e pugni sempre più precisi. Vedendo quanto la sua allieva, quella considerata la più e un peso impegnarsi tanto non osò fermarli ma era piuttosto sorpreso nel vedere che Naruto aveva iniziato a rispondere ad qualche colpo. In meno di un attimo i ruoli si erano invertiti ed era Naruto ora che attaccava la ragazza con furia ma mancandola sempre.

“Cosi può andare, siete stati bravi.” Disse comparendo a fianco del biondo e bloccandogli il braccio.

“Grazie maestro...” Rispose Sakura sorridendo e appoggiando le mani alle ginocchia respirando affannosamente.

Kakashi le sorrise ma si girò subito verso Naruto quando si sentì afferrare il polso dal braccio libero del ragazzo. Tenendo salda la presa sul braccio Naruto piantò il piede sinistro sullo stomaco di Kakashi dandosi uno slancio verso l'alto, e tirò un calcio con il tallone del piede destro sulla testa del maestro. Kakashi lasciò subito la presa sul braccio del ragazzo che ancora teneva e scivolò dalla sua morsa schivando il colpo che gli sfiorò i capelli.

“N-Naruto cosa fai?” Chiese Sakura sorpresa.

Kakashi aveva fatto due balzi all'indietro finendo con i piedi sopra la superficie del fiume.

“Naruto, non mi aspettavo che fossi tipo da colpi bassi.” Disse in tono neutro ma continuando a scrutarlo attentamente con l'occhio scoperto.

Naruto se ne stava in piedi con le braccia lungo i fianchi e lo sguardo basso con i capelli che li coprivano il viso. Fece poi un passo verso il fiume, fece il secondo, con il terzo passo il piede destro finì in acqua ma rimase a galla, seguito presto dal sinistro. Alzò poi lo sguardo verso Kakashi mostrando solo a lui degli occhi color scarlatto tagliate da due pupille allungate.

“Naruto?” Kakashi guardava Naruto tra sorpresa e timore.

“Che c'è maestro? Sorpreso che riesco a camminare sull'acqua come lei?” Domandò con uno strano ghigno camminando verso di lui.

“Cosa ti sta succedendo Naruto? Ti è successo qualcosa?” Chiese con calma.

Sapeva benissimo di chi erano quegli occhi che lo scrutavano in quel momento ma la voce che aveva sentito era ancora quella di Naruto.

“Bhe vede, l'ho imparato da solo dato che lei si limiti ad insegnare solo a Sasuke.” Continuò la frase di prima come se non avesse sentito Kakashi parlare.

“Nessuno glielo ha mai detto? Come maestro fa davvero schifo.” Disse e con le ultime parole gli comparve davanti con un pugno dritto in faccia che venne schivato facilmente.

Naruto iniziò ad attaccare Kakashi furiosamente con calci, pugni, gomitate ed ogni altro attacco possibile che venivano tutti schivati.

“Sei un idiota! Non vedi che con questo modo di fare ci condannerai a morte?!” Gli urlò Naruto facendo traboccare nelle sue parole tutto l'odio che si tiene dentro.

Kakashi spalancò l'occhio a quelle parole e dovette placare un colpo con le braccia a causa del momento di distrazione. Nel frattempo sulla riva Sakura e Susuke stavano guardando la scena senza proferire parola e troppo lontani per udire cosa si dicevano. La ragazza guardava sorpresa il ragazzo che sembrava riuscire a impegnare in un combattimento il loro maestro. Sasuke stringeva i pugni e guardava con odio quello stupido del suo compagno che aveva costretto Kakashi a parare, mentre lui non era riuscito a sfiorarlo nemmeno usando le sue tecniche migliori.

“Naruto basta. Possiamo parlarne, non è necessario perdere il controllo in questo modo.” Continò a cercare di calmare il biondo.

“Parlarne?! E quando?! Quando saremmo morti perchè non eravamo preparati?! Oppure dopo che Sakura verrà ammazzata pechè non le hai insegnato nulla?! Dimmi quando possiamo parlarne maestro!”

Naruto continuò ad attaccarlo sempre più velocemente mentre gli gridava addosso e mostrando i canini che si erano accentuati. Kakashi bloccò un pugno afferrandogli il braccio e poi bloccandone un altro nello stesso modo.

“Naruto adesso basta, tu...” Iniziò a dire ma si interruppe guardandolo.

Le iridi di Naruto stavano cambiando colore sfumando poco a poco dal rosso verso il loro colore naturale, e anche i canini si erano ritratti.

“Kakashi? Cosa stiamo facendo?” Chiese Naruto guardandolo confuso.

“Niente di che, dai torniamo dagli altri.” Rispose trattenendo un sospiro di sollievo.

Dopo aver spiegato agli altri due allievi che si trattava di un combattimento di allenamento pianificato la mattina stessa non ci furono domande a riguardo dello strano comportamento di Naruto. Sasuke se ne andò irritato con le mani in tasca seguito subito da Sakura.

“Kakashi? Mi sento strano.” Disse Naruto.

Quando Kakashi si girò verso il biondo lo vide sparire in uno sbuffo di fumo.

'Un clone? Ma quando... Me ne sarei accorto se ne avesse creato uno ora...' Pensò Kakashi spalancando poi l'occhio scoperto colpito come da un fulmine e sparì diretto al palazzo dell'hokage.

 

Ufficio dell'hokage

 

Hiruzen stava compilando dei documenti con la sua amata pipa tra le labbra quando sentì bussare alla porta.

“Avanti.”

Ad entrare fu Kakashi che si chiuse alle spalle la porta e si posizionò davanti all'hokage,

“Kakashi? Cosa ti porta qua?” Chiese guardandolo e tenendo in mano la pipa.

“Riguarda Naruto hokage.”

Hiruzen inspirò dalla pipa ed emise una nuvoletta di fumo quando soffio fuori l'aria.

“Ti sei finalmente accorto che era un falso?” Domandò come se la risposta fosse ovvia.

Kakashi abbassò lo sguardo per un momento sentendosi un terribile stupido per poi tornare a guardare l'hokage dritto negli occhi.

“Si. In oltre c'è stata una manifestazione del Kyuubi.”

“Ne sono al corrente.” Disse indicando la sfera di cristallo che stava posata sul tavolo.

“Ho tenuto un occhio di riguardo sul vero Naruto da quando siete tornati dalla missione e sembra che abbia avuto un attacco d'ira ma che si sia risolto in fretta.” Continuò guardando Kakashi.

“Resto comunque sorpreso di quanto tempo ti ci sia voluto per accorgerti di una cosa simile.”

“Ne sono mortificato hokage.” Disse facendo un piccolo inchino.

“Spero che questo ti serva da lezione e che ora riserverai un po di attenzione a tutti i tuoi allievi e non ad uno solo in particolare.” Disse in tono serio.

“Si signore. Vado subito a recuperare Naruto e...” Iniziò la frase ma venne interrotto.

“Non sarà necessario. Fino ad ora ha compiuto la missione in maniera perfetta e voglio che la porti a termine.”

“Ma hokage può essere pericoloso per lui da solo. Si sta facendo nemico Gato, e sa di che risorse è disponibile.”

“Si lo so. Ma Naruto ha bisogno di stare fuori dal villaggio ora, ha bisogno di stare con persone che lo trattino come un essere umano.”

Kakashi capì a cosa si riferisse Hiruzen. Sapeva come lo trattavano i componenti del villaggio e non aveva fatto nulla per alleggerirli il peso che si portava addosso anche dopo che era diventato suo allievo.

“Ti manderò a recuperarlo quando la missione starà per finire, fino ad allora cerca di avere fiducia in lui. Tu che sei il suo maestro dovresti averne molta di più di quanta ne ho io.”

“Si hokage.” Rispose e con un piccolo inchino uscì dalla stanza.

Arrivato fuori dal palazzo alzò lo sguardo al cielo diventato ormai buio.

“Crederò in te Naruto...” Disse a bassa voce più per convincere se stesso che per affermare quanto detto.

 

Paese delle onde

 

Il gruppo di Naruto arrivò alla casa del vecchio costruttore di ponti solo verso sera. Il primo ad entrare fu Tazuna che venne assalito da una donna che lo abbracciò forte.

“Papà sei tornato!” Disse la donna stringendo fortissimo l'uomo.

“Si Tsunami sono tornato, e ho portato anche chi ci aiuterà.” Le sorrise accarezzandole la schiena e spostandosi per mostrare gli altri.

“Vi ringrazio infinitamente per aver protetto mio padre.” Disse porgendo un inchino.

L'unico a rispondere fu Yoken sorprendendo ovviamente la donna. Akitsu era caduta era caduta incosciente e aveva la testa appoggiata alla spalla di Naruto, mentre il biondo aveva gli occhi che gli si chiudevano e dondolava leggermente sui suoi piedi.

“Tsunami perchè non mostri a Naruto dove dormiranno?”

“Si padre, prego da questa parte.” Disse indicando di seguirla.

Naruto la seguì dopo essere riscosso mentre Yoken restò vicino al vecchio.

“Staranno bene?” Domandò Tazuna.

“Si, hanno bisogno solo di un po di riposo. Non si preoccupi riusciremo a proteggerla durante la costruzione del ponte.” Rispose la volpe ed entrò in casa insieme all'uomo.

 

Piano superiore

 

Naruto aveva adagiato Akitsu sopra un letto.

“Grazie infinite signora, mi dispiace molto causare disturbo.” Disse il biondo rivolgendosi per la prima volta alla donna.

“Non temere, sono io che devo ringraziarvi per tutto quello che state facendo. Ora sarà meglio medicare la tua amica.” Disse andando verso un comodino sul lato della stanza e tirandone fuori delle garze.

Naruto si morse il labbro osservando la ragazza stesa a letto, con i vesti ancora impregnati di sangue. Si malediva per non essere stato abbastanza forte per aiutarla, e di aver cominciato a tremare con un cucciolo solo nel percepire la presenza dello spadaccino.

“Forza aiutami a spogliarla.” Disse Tsunami riscuotendolo dai suoi pensieri.

“C-cosa?” Esclamò sorpreso mentre le guance le si tingevano di rosso.

La donna a quella vista ridacchiò appena cercando di trattenersi.

“Ok allora tu la terrai sollevata mentre io la medico va bene?”

Il ragazzo annuì e sollevò la ragazza in posizione seduta tenendola da dietro mentre la donna la spogliò scoprendo la ferita. Il biondo arrossi nuovamente e si mise a guardare ogni sezione della stanza cercando di distrarsi. Quando Tsunami finì con i bendaggi aiuto Naruto a posare Akitsu sul letto e dopo essersi congedata uscì dalla stanza lasciando i due da soli.

Naruto si sedette su una sedia accanto alla ragazza e la osservò stancamente.

'Naruto dovresti riposare. Da poco il tuo clone lasciato a Konoha è svanito e hai accumulato tutta la sua fatica.' Gli disse la volpe dentro di lui.

'No, resto sveglio in caso Aki avesse bisogno di qualcosa.' Rispose prendendo la mano della ragazza con la testa che iniziava ad abbassarsi sempre più.

'Certo...' Disse quella parola divertita sentendo Naruto dormire tranquillo con la testa posata vicino a quella di Akitsu.

 

Rifugio segreto

 

Il ninja mascherato aveva appena terminato di servire le cure a Zabuza e stava per estrarre i tre aghi ancora conficcati nel collo quando lo spadaccino gli afferrò il polso e lo guardò scoprendosi la bocca dalle bende.

“Dannazione Haku. Potevi andarci più piano.” Disse lasciandolo andare ed estraendosi i tre aghi con uno strattone.

“Se lo avessi fatto si sarebbero accorti che era una messa in sena.” Rispose in tono calmo.

“E togliti quella maschera. Sei inquietante quando la indossi.”

Haku portò la mano alla maschera pianga e la tolse scoprendo un dolce viso da ragazza.

“Meglio.” Disse lo spadaccino guardando verso l'alto e chiudendo gli occhi.

“Cosa ne pensi di loro Haku?”

La ragazza lo guardò sorpreso. Era raro che Zabuza le chiedesse dei pareri.

“Sono dei tipi strani. La ragazza con cui ha combattuto si è trattenuta dal combattere al massimo e il ragazzino biondo si è infuriato quando l'ha vista cadere e pensava fosse morto.” Disse abbassando la voce nel descrivere il biondo.

“Ti ha spaventata?”Domandò alzando un sopracciglio e osservandola.

“No. Ma sembrava diventato una persona totalmente diversa. Il ragazzo impaurito che tremava nel vederla era sparito e sembrava essere nato un mostro.”

“Un mostro eh? Ehehe al prossimo incontro ci sarà da divertirsi molto.” Disse tornando a chiudere gli occhi.

“Si Zabuza. Tempo qualche giorno e l'effetto della paralisi sarà svanita e potrà combatterli nuovamente.”

  
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