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Autore: lunadivergente21dw    07/12/2015    1 recensioni
Questa fan fiction parla delle disavventure di una povera ragazza ad Hogwarts (per questo nuovo personaggio mi sono ispirata ad una persona che conosco, una persona fantastica)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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''Dunque... dunque... dunque''

 

Qualunque altra parola non riusciva a formarsi nei suoi pensieri in quel momento.

 

-Lo vuoi in consiglio?- disse all'improvviso Beatrice facendo sobbalzare l'amica per lo spavento.

 

-Anche due se puoi.-

 

-Non pensarci.-

 

-Ma...- Elisa la guardo' stupefatta -Facile per te, non sei tu quella che ha.. insomma, lo sai... per poi correre via!-

 

-Lo so che non sono stata io a farlo. Altrimenti me lo ricorderei.

Comunque, a parte gli scherzi... Non è stata colpa tua, nè sua. E sei corsa via perchè...-

 

-Perchè?- la incito' lei, sapendo che aveva lasciato la frase a metà perchè doveva dire una cosa importante, molto probabilmente letta in un libro e non, come fanno altre persone, per prendere tempo.

 

-E' ovvio! Siccome dovevi fare qualcosa, e siccome non sapevi cosa, ti sei messa a correre.- disse alzando le spalle come se fosse la cosa piu' ovvia del mondo.

 

E... quasi quasi lo era, penso' Elisa.

 

-Avresti fatto lo stesso presumo-

 

-Farei tutto quello che fai tu, lo sai. Ma non bacero' Luke, mi spiace.- la Tassa si trattenne dal ridere -Ora pero', devo andare. Dopo mi racconterai tutto, okay?

 

-Lo so, è reciproco. So anche la seconda cosa, insomma... E' ovvio che bacerai Albus! Salutamelo, ora che vai da lui- se l'amica si trattenne, lei scoppio' a ridere.

 

-Gnegnegne... Ci si vede Cupcake-

 

-A presto Nutellina- e le sorrise.

 

Ora pero' era arrivato il momento di affrontare il problema...

Ma era davvero un problema? O era meglio ascoltare il gran buon vecchio capitan Jack Sparrow, secondo il quale '' Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento nei confronti del problema.''?

Di sicuro questa era la frase piu' insensata ma allo stesso tempo piu' sensata che esistesse. Sparrow, penso' Elisa, aveva ragione. Siamo sempre noi a creare i problemi aggravando i problemi.

Perchè, se un problema è...

 

''Aspetta... Ora mi sto confond...''

 

Stava per elaborare quel pensiero quando la sua visuale si oscuro'.

Qualcuno le aveva coperto gli occhi con le mani.

Sorrise.

 

-Ciao anche a te- disse alla fine.

 

-Ciao- disse Teddy restituendole la vista.

 

-Ogni volta che mi vedi devi coprirmi gli occhi?- rise al ricordo della prima volta che l'aveva fatto.

 

Lei aveva cinque anni, lui sette. Mentre non guardava, Teddy prese la torta al cioccolato preparata da Ginny e ne spezzo' i bordi in modo che la forma assomigliasse ad una scopa.

Poi la chiamo' e le copri' gli occhi con le mani cioccolatose, quando lei la vide esclamo' -Idditch al cioccolato!!- e tutti e due risero per un bel pezzo.

Anche se anni dopo, riguardando la foto, gli altri affermavano che la forma non era proprio quella di una scopa, loro, richiamando l'immaginazione di anni prima, difendevano quell'opera d'arte.

Comuqnue sia, da quella volta, Teddy la salutava spesso coprendole gli occhi con le mani.

 

-Ovvio!- le sorrise -dove stai andando?-

 

-A ripetizioni di Aritmanzia..-

 

-Umpf.. Speravo mi facessi compagnia mangiando questa- cosi' dicendo le mostro' una tavoletta di cioccolato.

 

-Mi rinfacci cosi' il tuo tempo libero mangiando cioccolato?-

 

-In realtà intendevo condividerla, dunque la terro' da parte- affermo' lui. -Ma... non ti prometto niente- cosi' dicendo scoppio' a ridere e si allontano'.

 

-Questa me la paghi Lupin!- gli grido' trattenendo le risate.

 

-Allora ti aspetto!- le urlo' di rimando prima di scomparire dietro l'angolo.

 

Scosse la testa sconsolata e si diresse verso la Biblioteca.

Prese il posto vicino alla finestra e stava cominciando a sperare che non arrivasse quando...

 

-Ciao, scusa per il ritardo.-

 

Alzo' lo sguardo verso un Luke molto sorridente.

-Tranquillo, sono appena arrivata-

 

Per un'ora rimasero seduti a fare Aritmanzia, poi si stancarono.

-Non capisco cosa voglia il professore, insomma... le cose le sai fare!- coincio' il Serpeverde mentre mettevano via i libri.

 

-In realtà con la tua spiegazione le ho capite meglio.-

 

-Ah davvero?- le sorrise – Pero'... impari in fretta le cose, ma d'altronde sei Corvonero.-

 

-Se lo dici tu...-

 

-Certo che lo dico io-

 

Elisa stava per salutarlo quando..

 

-Ti va di fare un giro?-

 

''Che brutta idea... no, no, no.''

 

-Ma certo- si sforzo' di sorridere.

 

''Oh santo Piripillo... Perchè si', Elisa? Perchè?!?''

 

La ragazza se lo chiese per un bel po'.

 

-Perfetto!- il ragazzo sorrise a trentadue denti.

 

Fecero un giro nel parco parlando di scuola, ma dopo un po' si presento' l'argomento al quale tutti e due pensavano.

 

-Sai, forse dovremmo parlare di quel che è successo al compleanno- borbotto' Luke .

 

-Già...-

 

-Ebbene?-

 

-Mhh...-

 

-Si', lo penso anch'io-

 

Scoppiarono entrambi a ridere.

 

-Magari non dovremmo nemmeno parlarne, insomma...era solo un gioco- disse la Corvonero

 

-Solo un gioco, già- annui' quasi convinto.

 

Dopo queste brevi parole ricominciarono a parlare d'altro finchè non si fece buio, poi si salutarono.

A cena stava ancora pensando al pomeriggio, a suo parere davvero bizzarro.

 

-Cosa è successo?!?- Beatrice, appena entrata in Sala Grande si fiondo' ovviamente al tavolo dei Corvi.

 

-Abbiamo studiato ...e poi parlato.-

 

-Di cosa?-

 

-Di molte cose in realtà.-

 

-E di QUELLA cosa?-

 

-Si'..-

 

-E?!?`-

 

-E.... Siamo giunti alla conclusione che... era solo un gioco.-

 

-Bene... Tu non ne sei affatto convinta, ma lui lo era?-

 

Elisa, sconvolta dall'affermazione dell'amica, penso' all'espressione di Luke quando gli disse che era solo un gioco e... no, non ne era convinto.

 

-Come immaginavo.- disse la Tassa che nel frattempo aveva osservato la sua espressione. -Ma dimmi...-

 

-Cosa?-

 

-Quando avete finito di parlare di QUELLA cosa, avete parlato d'altro?-

 

-Si', di molte altre cose...-

 

-Bene.- Beatrice fece un sorrisetto compiaciuto e si allontano'.

 

La Corvonero voleva urlarle dietro -E con questo cosa vorresti dire?!?- ma attirare l'attenzione di tutta la scuola non era di certo nelle sue intenzioni, quindi lascio' perdere anche perchè poteva immaginarsi quali altre domande le avrebbe fatto.

Una sarebbe stata di sicuro -La conversazione era piacevole? Cosi' piacevole che non volevi finisse?-

Aveva pensato questa cosa sorridendo ma...poi spalanco' gli occhi..

 

''Miseriaccia... mi è dispiaciuto sul serio quando è finita....

Ma questo non vuol dire niente...... Vero?''

   
 
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