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Autore: Musa00    08/12/2015    7 recensioni
|"Iscrizioni chiuse"|
Ad Equestria si è aperta una nuova prestigiosa accademia per i pony.
Inizieremo a conoscere nuovi pony che faranno nuove amicizie e vivranno fantastiche avventure...
Ed allora cosa aspettate?
Entrate ad iscrivervi ^^
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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-Fazwriter!!!Mors!!!Volete stare attenti!?!- sbraitò irritato la professoressa Looney , ai due ragazzi che sobbalzando,si voltarono a guardarla.
-Bene,ora che avete terminato di fare salotto,devo annunciarvi che qui a scuola si svolgerà il ballo d'inizio anno,molto simile al Gran Galà.-
Isabelle Light,seduta dietro Lelq, fece una risatina acuta.
Le altre due ochette le diedero una leggera gomitata,il muso contratto mentre cercavano a stento di non scoppiare a ridere a sua volta.
Tutte e tre si voltarono verso Lelq e Joshua.
La professoressa le ignorò,cosa che Lelq giudicò profondamente ingiusta,dal momento che aveva appena rimproverato lui e Josh.
-Naturalmente bisognerà portare un abito per il ballo,ma questo penso che dovrebbero saperlo tutti. Ora il ballo comincerà verso le 8:00 e si svolgerà nel salone principale del castello,sarà aperto a tutti qui alla scuola...-
La proff scrutò la classe con aria eloquente:-E naturalmente...bhé,in occasione del ballo scolastico,tutti potremmo...lasciarci un po' andare...-disse con uno strano tono di disapprovazione.
Isabelle questa volta rise più forte di prima,lo zoccolo sinistro premuto sulla bocca per soffocare il rumore.
Lelq questa volta capì cosa c'éra da ridere: la professoressa Looney non sembrava proprio il tipo che sapeva lasciarsi andare.
D'un tratto si ritrovò a immaginare la Looney che ballava con il professor Algebras un bel valzer e si ritrovò anche lui a ridacchiare divertito.
-MA questo NON SIGNIFICA.-continuò la professoressa Green.-Che saranno ammesse eccezioni alle regole di comportamento richieste agli studenti dell' Equestria Accademy. Infatti sarò profondamente rammaricata se uno dei miei studenti metterà in imbarazzo la scuola in una qualsiasi maniera.Inoltre voi ed i vostri partner...-
-Quali partner?-esclamò Lelq arrossendo.
La professoressa lo guardò sospettosa,come se credesse che lui avesse cercato di fare lo spiritoso.
-I partner per il ballo,signorino FazWriter-disse gelida-I vostri partner per le danze...-
Le viscere di Lelq si contorsero e le sue guance si colorarono di un rosso brillante.
-I-io...n-non ballo...-
-Oh sì che ballerai.-disse la professoressa sforzandosi di sorridere.-Quindi fai in modo di procurarti una dama FazWriter.-
-Ma...io non...-
-Mi hai sentito FazWriter.-

---

Mi chiamo Rubia e sono nata a Ponyville,da una pony bellissima di nome Sunset Moon.
Quando mia madre aveva solo 20 anni per sbaglio si perse nella Everfree Forest, vagò per la foresta per un tempo che le sembrava interminabile quando incontrò due changeling.
I due la catturarono e si presero gioco di lei per molti giorni, ma Sunset riuscì a scappare e a ritornare a Ponyville.
Poi un giorno, comprese una dura e triste verità: era rimasta incinta da uno di loro.
Nacque una pony: per metà unicorno e per metà changeling.
Quella piccola pony sono io...
Tutto questo indusse mia madre ad odiarmi.
Certo,mi ha cresciuta lo stesso, ma mi odia perché non sono frutto di un amore.
Poi mia madre partì ,così di punto in bianco senza dirmi nulla e mi lasciò con un parente che nemmeno conoscevo.
Da allora non la rividi mai più...
E ora a quasi 7 anni di distanza mi ritrovo a pensare dove stia mia madre ora e che cosa stesse facendo in quel momento…
Aprii gli occhi alzando la testa dal banco e mi ritrovai davanti la brutta faccia del professor Jin Burst che sbatteva il libro sulla cattedra.
Frequentavo quella scuola da pochissimo tempo ma avevo già capito che era quello il metodo preferito che lui usava per svegliarmi dai miei soliti pisolini che schiacciavo durante le sue ore di Storia.
Mi sforzavo sempre di rimanere sveglia,ma la sua voce per me era come una ninnananna che mi cullava fino a farmi addormentare.
-Signorina Reddish!-mi sgridò il professore rosso in viso dalla rabbia.
-Mmmh?-bofonchiai io tirando sù la testa dal banco.
Asciugai la saliva che mi colava dalla bocca con discrezione e controllai che nessuno mi avesse visto,ma nessuno dei miei compagni sembrava averci fatto caso.
Tranne la mia migliore amica Sugar Moon (che mi fece un sorrisetto) e quella fastidiosa secchiona con gli occhiali e dalla criniera bicolore che tutti in classe si divertivano a prendere in giro.
Era stranamente taciturna durante le lezioni,fissava e ascoltava solamente il proff. e non parlava quasi con nessuno.
Nonostante ciò, non l'avevo ancora sentita parlare anche se frequentavamo assieme ben otto corsi, ma non me ne importava più di tanto…
-Mi spiace turbare il vostro riposo Signorina Reddish….-fece il proff. schiarendosi la gola in modo da attirare la mia attenzione.
-Non fà nulla-risposi io,tranquillissima e facendolo irritare di più.
-Posso farle presente che lei si addormenta almeno tre volte alla settimana e solo durante le mie ore?-
-Chissà perchè...-borbottai io,scatenando le risate di alcuni miei compagni.
-Le consiglio di rimanere sveglia quando spiego Signorina Reddish!Sempre che non sia tanto in gamba da tenere la lezione al mio posto!-
-Probabilmente sì.Cioè,questa...roba,la conosco tutta!-replicai io,ma subito mi maledissi per ciò che avevo detto.
Ancora una volta avevo parlato senza prima pensare.
-Oh,davvero?Allora non le dispiacerà di certo se le faccio una piccola domanda...-
Io trasalii impallidendo.
-Dunque...prima della fondazione di Equestria che cosa spinse le tre tribù a scontrarsi?-
Tutti mi guardarono aspettandosi che dessi cenno di non sapere la risposta ma,per mia fortuna la sapevo eccome.
-Certo-risposi io- La tempesta aveva portato alla carestia, e così ogni leader di ogni tribù decise di intraprendere un viaggio verso una nuova terra. Arrivarono tutti nello stesso posto, presto iniziarono a combattersi per essa, e la tempesta li raggiunse di conseguenza.  Alla fine gli assistenti dei leader si resero conto che ciò che causava la tempesta fossero degli Windigos che si ntrivano di odio. L'amicizia tra gli assistenti creò il magico Fuoco dell'Amicizia che fece scomparire gli Windigos e la bufera di neve.
I tre leader decisero dunque di unire le proprie forze per fondare un paese condiviso da tutte e tre le tribù, e che fu poi chiamato: Equestria. –
Il professore aggrottò la fronte e mi guardò stupito.
Era la prima risposta corretta che io avessi mai dato ad una delle sue domande,e di certo non se l'aspettava proprio.
Il proff.sbuffò e si diresse verso la cattedra per riprendere la lezione sulla fondazione di Equestria di cui già sapevo e che non me ne poteva importare un fico secco!
Quando finalmente la lezione finì e suonò la campanella della pausa pranzo uscii da quel postaccio assieme a Livey.
Finalmente libera...non avrei sopportato di stare nemmeno un minuto in più in quella classe...
BUM!!!
Qualcosa mi aveva colpito da dietro,mi girai e mi accorsi che a colpirmi era stata proprio la secchiona che in classe mi fissava.
-Oh...n-non sai quanto mi dispiace!Non...non volevo proprio investirti!Spero che non ti sia fatta male!-mi disse lei con un tono molto gentile e porgendomi una mano per aiutarmi a rialzarmi.
-Oh...bè.Non fà niente.-borbottai io alzandomi però da sola.
-S-senti…vuoi essere mia amica?-mi chiese lei dopo un minuto di imbarazzante silenzio.
-Eh?-
-I-io…non ho mai avuto degli amici...-disse lei abbassando il capo.
Amica? Lei diventare amica mia?
E’ davvero così sciocca da chiedermi di diventare amica mia?
Non posso crederci…
Però, forse può essere utile in qualche modo…
-E va bene.-risposi io sorridendo.
-S-sul serio? Oh…come sono contenta!-esclamò lei facendo un’enorme sorrisone.
-E ora, mi terresti questa? Sono debole e mi stanco subito…-le dissi porgendoli il mio zaino coi libri -Le amiche si aiutano a vicenda giusto? La porteresti per me?-
-Certo!-esclamò lei prendendola per poi seguire me e Sugar per il corridoio.
-Rubia…sei sicura di voler essere sua amica?- mi chiese Sugar sussurrando.
-Finché è contenta che c’è di male?- le risposi io tranquilla.
“E poi…dai finché mi è utile me la tengo pure come amica…”






---

A Giulia piaceva la scuola. Sin da quand'èra una piccola puledrina, si era dimostrata una ragazzina studiosa e attenta.
E nemmeno ora che si era iscritta al college le cose erano cambiate più di tanto: la passione per lo studio non gli era passata, ed era proprio per questo tutti i compiti e progetti che gli avevano rovesciato addosso già dal primo giorno di lezioni non l' aveva spaventata per niente.
Ma una voce squillante e allegra interruppe i suoi pensieri.
Si voltò e vide un paio di occhi di un verde brillante fissarla,sul muso un bel sorriso.




- Tu devi essere Giulia Frost,vero? Ho sentito Vivyana parlare di te in mensa ad altre ragazze!– aggiunse stringendogli energicamente lo zoccolo.
L'alicorno chinò appena la testa da un lato, i suoi grandi occhi color fucsia colmi di domande.
- Oh, giusto, non mi sono nemmeno presentata! Io sono Christine,ma tu puoi chiamarmi semplicemente Cry o Christy,se vuoi,come preferisci!Piacere!– esclamò con un grande sorriso, spostando continuamente il peso da uno zoccolo all’altro mentre allungavano il passo per raggiungere le aule in tempo per l’inizio delle lezioni.
- Sei un'amica di Vivyana? – domandò Giuly.
La studentessa arrestò la sua marcia e inclinò leggermente la testa verso sinistra, sul volto un’espressione indecifrabile.
- A-amica? B-beh, i-in un certo senso… - sorrise senza riuscire a celare il velato imbarazzo di quella replica.- Ad ogni modo è bello che tu sia sua amica.Qualsiasi cosa dica quella sottospecie di oca chiamata Isabelle,non sò se la conosci,Vivyana era...volevo dire...è davvero una brava pony.Ti troverai bene con lei...- continuò con una luce dolce negli occhi.
-Adesso che lezione hai?-le chise poi dopo un'imbarazzante silenzio.
-Ehm,ho fisica all'aula 86...-
-Davvero?Anch'io!Non ti dispiace se vengo con te vero?Questa scuola è così grande da quella che avevo ad Apple Loosa,che non riesco ancora a riuscire trovare alcune classi...-le confessò sorridendole imbarazzata.
-Ah,quindi vieni da Apple Loosa?E come hai conosciuto Vivyana?-
Christy abbassò lo sguardo:Ehm...bhé...l'ho conosciuta a scuola,eravamo compagne di banco alle medie...m-ma,perché non parliamo d'altro?-
-O-ok...-
---
POV. Vivyana Booklet
Ok,ora ne ho veramente abbastanza!
Si può sapere cosa diavolo vuole quel tipo da me?
C’èra un pony…un certo Lawrence Walker se non mi sbaglio, che ogni volta che lo incrociavo per i corridoi o da qualche altra parte mi fissava in modo strano...
Frequentavo assieme a lui ben due corsi: quelli di biologia e chimica, e ogni volta che entravo in classe lui mi fissava per tutta l’ora.
Cosa che trovavo estremamente inquietante!
E molto ma molto fastidioso…
Finita la lezione di Chimica, ficcai i libri nello zaino e me ne andai di fretta verso il mio armadietto.
Dei volantini dai colori vivaci decoravano le ante ammaccate invitando gli studenti della scuola a partecipare in tanti al ballo d’inizio anno che si sarebbe tenuto fra poche settimane.
Giunta all’armadietto iniziai a cambiare i libri.
Poi, senza neanche il bisogno di guardare mi accorsi che dietro di me c’era Laurence. Sbirciai alle mie spalle ed eccolo lì a bere dalla fontanella.
Quasi nello stesso istante alzò la testa ricambiando il mio sguardo.
Sembrava che anche lui fosse in grado di percepire la mia presenza.
Questo tipo si limitava a fissarmi e niente di più, ma c’èra in lui qualcosa che m’inquietava.
Aveva gli occhi di due colori: blu e viola,la criniera invece era bionda, che portava perfettamente pettinata.
Il manto era un pò come il mio, mentre su uno degli zoccoli aveva un tatuaggio strano a forma di pipistrello.




Era davvero bello, però non riuscivo proprio a considerarlo carino perché mi straniva troppo.
Avevo sopportato i suoi sguardi per più di una settimana cercando di evitare lo scontro, però ora non ne potevo proprio più.
E dopotutto era lui che si stava comportando in maniera inappropriata e non io. Non era possibile finire nei guai per il semplice fatto di rivolgergli la parola no?
-Hey!-gli gridai, chiudendo l’armadietto di botto e attraversando il corridoio, dritta dritta verso di lui. –Si può sapere perché mi fissi?-
-Perché mi stai di fronte.- rispose lui semplicemente guardandomi, senza il minimo accenno d’imbarazzo e senza neanche provare a negare.
Era decisamente snervante…
-Tu mi fissi sempre…-insistei –E’ strano…sei strano…-
-Ti dà fastidio?-
-Rispondi alla mia domanda.-
-Ti guardano sempre tutti... sei molto carina.-
Sembrava proprio un complimento eppure me lo aveva fatto con voce inespressiva…
Perciò non riuscii a capire se si stava prendendo gioco di me o mi stava lusingando.
E allora mi lusingava o mi derideva?
O…qualcos’altro?
In ogni caso credo che divenni rossa come un pomodoro e penso che lui se ne accorse perché fece uno strano sorrisetto malizioso.
-Nessuno mi fissa quanto te!-esclamai nel tono più pacato possibile.
-Se ti dà fastidio cercherò di smettere.-
La questione si stava facendo spinosa. Chiedergli di smetterla significava confessare che mi aveva turbato, ma non ero disposta ad ammetterlo. Ma se invece avessi mentito, dicendo che non c’èra problema, avrebbe continuato a fissarmi.
-Non ti ho chiesto di smetterla. Ti ho semplicemente chiesto perché lo fai.-
-Te l’ho già detto.-
-Non è vero.- ribattei scuotendo la testa nervosa. –Hai solo detto che mi guardano tutti. Non mi hai affatto spiegato perché tu mi guardi.-
-Ti guardo perché non posso farne a meno.- rispose lui semplicemente.
Restai completamente senza parole e tentai di farmi venire in mente una risposta brillante, ma il mio cervello non voleva saperne di funzionare. Non appena però mi resi conto di avere la bocca spalancata e che probabilmente avevo l’aria di una bimbetta intimidita, mi affrettai a riassumere un po' di contegno.
-Però è una cosa piuttosto inquietante…-dissi infine in tono d’accusa.
-Allora mi sforzerò di essere meno inquietante.- promise lui facendomi l’occhiolino.
La mia provocazione non lo aveva minimamente scomposto.
Non balbettò scuse né arrossì di vergogna. Continuò semplicemente a guardarmi con aria tranquilla come se non fosse successo niente…
Non riuscii a trovare una risposta spiritosa, ma per fortuna la campanella mi salvò da quell’ imbarazzante situazione.
Così Laurence si limitò a farmi un cenno di saluto e si avviò così lungo il corridoio per andare alla lezione successiva.
Per fortuna era una delle poche che non seguivamo assieme…
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Qualche ora dopo...

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-Mi auguro che vi rendiate conto della gravissima situazione che è venuta a crearsi.– disse la preside della scuola Twilight Sparkle con una strana espressione dipinta sul muso.
A dire il vero, a Oliver quella situazione sembrava surreale.
Erano le sei di sera e mentre tornava nel suo dormitorio la sua camera era esplosa in una nuvola di polvere ed ora si trovava nell’ufficio della preside e seduto accanto a lui c'èra Mèlomane.
-S-signora, sono...terribilmente mortificato, non so come possa essere successo...– balbettò Mèlomane con gli occhi bassi.
Era un pony dal manto color viola chiaro e la criniera bianca,degli occhiali celesti e sul muso una spruzzatina di lentiggini.
E il suo compagno di stanza prese la parola per dargli manforte.

-Stavo per aprire la porta della camera quando tutto è saltato per aria! Non è stata colpa nostra lo giuro!– esclamò Oliver con il muso ancora sporco d’intonaco bianco.
Oliver Anderson invece era un'unicorno color crema,la criniera marrone e gli occhi azzurri muniti di una paia di occhiali.




Twilight si passò stancamente uno zoccolo sul muso, dopodiché con un sospiro aprì un cassetto ed estrasse un raccoglitore rosso, aprendolo a metà.
-Non vi stavo minimamente accusando, ragazzi. Fortunatamente la tubatura che è esplosa ha fatto crollare solo la parete che da sul corridoio, ma in ogni caso grazie a tutte le norme di sicurezza che siamo costretti a rispettare non potrete più occupare la stanza finchè non saranno fatti certi accertamenti.– si lamentò in un discorso rivolto più a sé stessa che ai due studenti.
Oliver e Mèlomane si scambiarono un’occhiata preoccupata, poi spostarono lo sguardo sul foglio che stava leggendo la preside.
Si trattava di una cartina disegnata al computer, e bastò una rapida occhiata per rendersi conto che altro non era che la pianta dei dormitori.
-In questa scuola abbiamo avuto un numero di iscritti molto elevato, per cui le stanze sono tutte occupate.– esordì l'alicorno, le sopracciglia aggrottate in un’espressione di cupa riflessione.
-Non mi resta altra scelta che...–
Che cosa? Cosa voleva fare?
Espellerli? Ucciderli? Rinchiuderli in un sacco e gettarli in fiume finchè la corrente non li avesse dispersi nel mare così che non potessero denunciare la mancanza di norme di sicurezza all’interno della scuola facendo fallire l’intero sistema federale e...
-Trovarvi un posto di fortuna in camere già occupate...–
Oliver tornò a respirare, accorgendosi che in quel suo folle e paranoico monologo interiore non aveva lasciato che l’aria giungesse ai suoi polmoni.
-Tutto qui?– si lasciò sfuggire, sconvolto da quella rivelazione.
La preside gli rivolse un’occhiataccia, colpendo ripetutamente la cartina con lo zoccolo.
-Tutto qui? Le stanze dei dormitori sono strutturate per ospitare solo due individui alla volta. Anche volendo non ci sarebbe lo spazio per inserire altri letti! Eccetto nella 201, ma in ogni caso potrebbe ospitare solamente uno di voi due–
La preside rivolse a loro un’occhiata sconcertata, poi tornò a studiare la cartina, alla ricerca di una stanza che potesse soddisfare le loro esigenze.
Scorrendo i piani e i corridoi, continuava a scuotere la testa insoddisfatta, finchè qualcosa non attirò la sua attenzione, congelandola nel movimento.
Aggrottò appena le sopracciglia e si morse un labbro, annuendo piano.
-Uhmm...si non mi resta che mettere un'altro di voi in una delle camere riservate agli insegnanti–
Senza una parola levò gli occhi su Oliver, che si ritrovò a deglutire a vuoto, poi li congedò entrambi, intimandogli di aspettare fuori dal suo ufficio.




Angolo dell'autrice: 

Heilà!!! Questo capitolo avevo intenzione di pubblicarlo prima ma me n'èro completamente scordata.
E tipo voi adesso mi chiederete:"Ma dove hai la testa???" eh,ma non ci posso fare nulla ultimamente dimentico parecchie cose... -_-"

Scusate se non ho messo tutti i personaggi,e scusate tutti gli errori grammaticali che forse trovere (credo...) .
Tralasciando le scuse, non ho messo tutti i personaggi perchè rischiavo davvero di creare solo un polpettone di avvenimenti casuali. Se riuscite a mandarmi un messaggio privato o una recensione per ricordarmi quali personaggi ho saltato ve ne sarei grata, davvero. ^^"

Grazie a tutti quelli che si sono iscritti,e niente spero che vi piacciano le immagini.
Comunque mi sono iscritta a Deviantart, visto che ho notato che parecchi di voi stanno lì e pubblicano disegni e altre cose ho pensato: "Perchè non mi iscrivo anch'io?!?
Per chi mi volesse trovare su Deviantart mi chiamo Vivyana-chan ^.^
Vabbé ora chiudo altrimenti quest'angolino dell'autrice rischia di diventare più luno del capitolo ^^" alla prossima ciauuu ;D


Ps:questo in basso è Lelq visto che nello scorso capitolo non l'avevo messo...l'ho aggiunto adesso :D






  
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