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Autore: twilight98    08/12/2015    3 recensioni
Ciao a tutti ragazzi, oggi in comincia la 2°parte di "la mia storia". Vi consiglio di leggerla perché sarà una storia ricca di colpi di scena. Baci!!
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy, Fitzgerald, Nuovo, personaggio, Phone, Guy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Attenzione: le frasi messe tra questi due segni *….*, sono i pensieri di Springtrap\ Vincent!!!

Con l'aiuto di Jonathan mi alzo da terra, mentre lui continua a guardarmi con lo sguardo di un padre quando il figlio prende un buon voto a scuola.
JH: << allora, che cosa intende fare signor Fitzgerald? >>
J: << oggi devo rimanere qui, non posso ritornare a casa senza Nathan! >>
JH: << e come farà con sua moglie? >>
Senza rispondergli prendo il mio cellulare e compongo il numero di Claire, me lo porto all'orecchio aspettando che mi risponda.
C: << Pronto? >>
J: << sono io Claire! >>
C: << amore, c'è qualcosa che non va? >>
J: << ti ricordi quando ieri mi hai fatto la domanda se ci fosse qualcosa che non andasse? >>
C: << si….perché? >>
Adesso il suo tono è diventato molto più nevoso e preoccupato.
J: << ti ho mentito Claire, c'era davvero qualcosa che non andava…..e….e adesso Nathan rischia di pagarne le conseguenze! >>
C: << c-che c-cosa vuoi dire? Adesso c-che c-cosa c'entra N-Nathan? >>
J: << C'è qualcosa che non ti ho mai detto del mio passato e che ora sta riaffiorando >>
C: << Per favore cerca di essere più chiaro >>
J: << mi dispiace, ma per ora non posso dirti niente. Ti basti solo sapere che oggi c'è il rischio che io non tornerò a casa. Io ti ho chiamata, perché voglio che stanotte verso le 5:00 tu venga con la macchina per riprendere Nathan e che poi scappiate e ritorniate a casa >>
C: << p-perché?, tu dove sarai mentre io farò questo?
J: << sarò a risolvere un conto in sospeso con un amico >>
Finito di dire questo chiudo la chiamata e spengo il cellulare, mettendomelo in tasca. Intanto vedo Jonathan che continua a fissarmi, mi sa che ha sentito tutta la mia conversazione con Claire.
JH: << hai fatto la cosa giusta!! >>
J: << speriamo che sia cosi…….allora, cosa dovrò fare esattamente stasera? >>

ALLE 4:00

Sono le 4:00 spaccate ed io, secondo il piano che ha deciso Jonathan, prendo la mia torcia per farmi un po' di luce in tutto il locale. Continuo a camminare facendo più rumore possibile per attirare quel mostro, infatti dopo qualche minuto di girare a vuoto, compare davanti a me, con il suo sguardo che non annuncia mai niente di buono.
J: << dov'è Nathan? >>
Senza rispondermi, apre la porta di una stanza, da dove esce Nathan sano e salvo.
N: << PAPA'!! >>
J: << TESORO, STAI BENE? >>
Lui corre verso di me per abbracciarmi e con le lacrime che gli scendono dagli occhi. Io rispondo subito all'abbraccio.
N: << m-mi dispiace papà, n-non dovevo seguirti!! >> (piangendo e singhiozzando)
J: << shhh! Sta tranquillo….adesso è tutto finito >>
Un rumore di metallo che sbatte contro il muro mi riporta alla realtà. È stato Springtrap è quel rumore significava solo una cosa: non aveva alcuna intenzione di giocare. Dopo aver afferrato il suo messaggio, lascio andare Nathan.
J: << Nathan devi uscire di qui >>
N: << e tu che farai? >>
J: << io ho una faccenda da sbrigare con un vecchio amico >>
N: << n-no, ti prego….l-lui ha in-intenzione di farti del male >>
J: << io non credo!! >> Sono certo che lui non mi abbia mai voluto fare realmente del male, altrimenti a quest'ora Nathan sarebbe già morto.
J: << ora va, la mamma e fuori con la macchina che ti sta aspettando >>
N: << va bene, però ricordati che non mi devi dimostrare di essere un eroe, tu lo sei già per me!! >>
J: << me lo ricorderò tranquillo!! >>
Dopo avergli risposto lui si allontana finché non esce dal ristorante e corre da sua madre. Dopo essermi assicurato di ciò vedo Springtrap che mi guarda con il solito sguardo carico d'odio e pazzia.
J: << dopo molto tempo, a quanto ci rincontriamo! È proprio piccolo il mondo! >>
Lui non fa niente e non dice niente, ma continua a guardarmi con uno sguardo che sembra abbastanza confuso, non capisco, perché non mi attacca?. Continuo a guardarlo con uno sguardo sospettoso, aspettandomi un suo attacco, ma lui continua a stare fermo a fissarmi. Ma perché fa cosi? Se non era un esca per attaccarmi, allora perché l'aveva preso e soprattutto se non voleva uccidermi, allora che cosa voleva?.
J
Dopo questa mia provocazione lui si risveglia da quella specie di coma e corre verso di me pronto ad attaccarmi, io senza pensarci su inizio a correre dalla parte opposta, ma dopo qualche secondo mi sento afferrato il braccio e inizia a sbattermi come una bambola di pezza al muro. Cerco in tutti i modi di ribellarmi, ma ad un certo punto sento un sonoro "crack" e poi mi sento lanciato verso il muro.
J: << AHHHH CRISTO! >>
Con gli occhi gonfi di lacrime per il dolore, causato dal braccio rotto, alzo lo sguardo verso il mio assalitore che si sta
avvicinando, piano piano, con la premuta sul braccio rotto, mi alzo e lo guardo negli occhi.
J: << su forza!, prendimi a calci fino a farmi sanguinare, l'hai già fatto una volta, non sarà cosi difficile per te adesso! >>
Mentre gli dico questo, vedo che improvvisamente si ferma e il suo sguardo passa dall'arrabbiato al confuso e infine al….rammaricato?

P0V SPRINGTRAP:

Continuo a guardare quell'uomo con sguardo carico d'odio. Ma poi dice qualcosa che mi lascia senza parole.
J: << su forza!, prendimi a calci fino a farmi sanguinare, l'hai già fatto una volta, non sarà cosi difficile per te adesso! >>
Lui continua a guardarmi con lo sguardo carico d'odio, ma io non ci penso nemmeno al suo sguardo.
J: << che cavolo guardi lattina? >>
*ma a cosa si riferiva prima? Non poteva riferirsi a Jeremy, no? E come faceva a sapere di quel fatto?*
J: << CHE C'è? TI SEMBRA STRANO CHE IO SAPPIA CHI SEI?, MI STAI ASCOLTANDO ALMENO? V-I-N-C-E-N-T F-I-T-Z-G-E-R-A-L-D! >>
*il modo in cui ha detto il mio nome mi ha fatto venire i brividi. Come fa a sapere il mio nome e soprattutto dove vuole andare a parare?*
Ad un certo punto i suoi occhi si riempiono di e ricomincia a parlare:
J: << CHE COSA VUOI DA ME? NON TI è BASTATO QUELLO CHE MI HAI FATTO 30 ANNI FA…..IL MODO MI HAI FATTO SOFFRIRE? >>
*ma che cacchio sta succedendo?*
Una sola frase detta da lui, mi toglie ogni mio dubbio.
J: << S-SONO IO….JEREMY >>
*Jeremy?, ma come è possibile? Io credevo che……o mio Dio!, n-non può essere vero!*
Non riesco a dire nemmeno una parola, se non una sola cosa:
S: << J-Jeremy? >>
J: << si! >>
S: << m-ma c-come è possibile? >>
J: << COME è POSSIBILE?. QUESTO DOVRESTI DIRMELO TU, PERCHé CONTINUI A PERSEGUITARMI CHE MALE TI HO MAI FATTO? >>
Con questa semplice frase riesce a farmi imbestialire e senza rendermene conto inizio a gridare anch'io.
S: << CHE COSA HAI FATTO?. PER COLPA TUA TUO FRATELLO è MORTO E MI VIENI A DIRE CHE COSA HAI MAI FATTO DI MALE? >>
J: << è COSI DIFFICILE PER TE DOPO 30 ANNI ACCETTARE LE MIE SCUSE? È VERO, HO FATTO DEL MALE A KENNY E GIURO CHE NON LO RIFAREI SE POTESSI, MA NEMMENO TU SEI COSI BUONO E PURO NO? >>
Senza pensarci su lascio uscire tutta la mia rabbia e gli sferro un pugno che lo lancia verso il muro. Ma nonostante la botta sia stata molto forte, si alza con il naso completamente sanguinante e con un'espressione che trasmette odio e ribrezzo.
J: << AHAHAHAHAH…..A QUANTO PARE NON TI SMENTISCI MAI, EH!? AHAHAHAHAH!! >>
S: << MI SPIEGHI DI CHE DIAVOLO STAI PARLANDO E DI CHE RIDI? >>
Improvvisamente il suo tono cambia dall'arrabbiato al provocatorio. *Ma dove vuole arrivare?*
J: << mi spieghi come fai a non capire, dopo 30 anni hai già dimenticato tutto quello che mi hai fatto passare? >>
*Cosa gli ho fatto passare io? Ma vogliamo parlare un po' di quello che ho passato io in questi anni?*
S: << Quello che hai passato tu?.....ma ti rendi conto di quello che ho passato IO?. Quando tu sei scomparso, ho passato i miei ultimi quattro anni della mia vita come se fossi stato in un specie di coma, ti rendi conto del dolore che mi hai dato? >>
J: << e dimmi di chi è la colpa di tutto questo?, se non sbaglio sei stato tu a picchiarmi a sangue e a farmi fuggire da casa e se non ci fosse stato Jonathan a fermarti adesso io non sarei qui! >>
S: << NON TI AZZARDARE JEREMY, NON OSARE AZZARDARTI DI NUOVO A FARLO! >>
J: << A FARE CHE? NON HO LA TELEPATIA; METTI UN CAVOLO DI COMPLEMENTO OGGETTO IN QUESTA FRASE!! >>
Prendo un "respiro" profondo e ricomincio a parlare.
S: << sto parlando di te, ok? Di te che ogni giorno della mia vita tentavi sempre di rendermi la mia giornata un inferno, di te che tentavi sempre di sminuirmi davanti a Kenny ed eri sempre pronto a farmi sentire una merda ogni volta che prendevo una decisione! >>
Il suo sguardo si fa più triste e malinconico e mi guarda come se fossi la più grande delusione della sua vita. È proprio quello sguardo a farmi sempre incavolare, infatti le mie dita si chiudono in un pugno, come se stesserò reagendo di istinto.
J: << si è sempre parlato di te, non è cosi forse? >>
S: << IO HO FATTO DI TUTTO PER RENDERE MIGLIORE LA VITA DI TE E KENNY…..CHE COSA POTEVO FARE DI PIU'? >>
J: << NO, TU HAI FATTO DI TUTTO PER RENDERE LA TUA VITA MIGLIORE. NON TI SEI MAI FERMATO AD ASPETTARE CHE NOI TI DICESSIMO LA NOSTRA OPINIONE, DOVEVO SEMPRE VENIRE IO DIRTI COSA NE PENSASSI E OGNI VOLTA CHE PARLAVO TU ERI SEMPRE PRONTO A SGRIDARMI E A DIRMI CHE NON MI IMPORTAVA NIENTE DI TE E DI KENNY!!! >>
Rimango a fissarlo come un ebete e inizio a riflettere su tutto quello che è successo in questi anni, mentre lui ricomincia a parlare, ma questa volta con tono più calmo.
J: << Quello che ti voglio dire è che….io volevo che tu prendessi in considerazione le mie opinioni su una tua decisione. Quando mia madre è morta, per me è stato un grande trauma che si è ingrandito quando dopo sei mesi ti sei risposato. Io c'è l'avevo con te perché te n'era completamente fregato di quello che potessi pensare su quella tua importante decisione. Ma quando è nato Kenny, io pensavo che le potessero migliorare, dopotutto i rapporti con la tua nuova moglie erano migliorati e avevo imparato ad apprezzarla come nuovo componente della famiglia, ma tu poi hai divorziato e anche quella volta non hai pensato minimamente a cosa ne pensassi io e da quel momento i miei rapporti con Kenny sono peggiorati e….e alla fine sono arrivato a fargli del male senza volerlo. E vuoi sapere perché? Perché avevo intenzione di farmi notare da te di riuscire a parlarti esattamente come dovrebbero parlare padre e figlio. >>
*è tutto qui? Volevi solo questo da me? Volevi una cosa cosi ovvia e banale che sa dare ogni genitore….tranne me!*
J: << q-quindi credimi quando ti dico che mi dispiace e che non ho mai voluto questo i-io….. >>
Senza pensarci due volte l'afferro per il colletto della camicia lo porto verso di me e l'abbraccio. Non riesco a dire niente riesco se non una cosa che forse avrei dovuto digli fin dall'inizio.
S: << m-mi dispiace!! >>
Noi cominciamo a piangere e a ridere insieme, sembriamo due drogati, ma non mi importa, l'unica cosa importante è aver capito i miei errori e l'aver ritrovato mio figlio.

FINE POV.SPRINGTRAP

Continuo a parlare mentre lui mi guarda come un completo imbecille. È incredibile, io gli sto aprendo per la prima volta il mio cuore e lui sa guardarmi come fa uno studente davanti un compito di matematica. Tento di finire il mio discorso, ma lui mi prende per il colletto della camicia e……mi abbraccia.
S: << m-mi dispiace!! >>
Non so cosa dire, i miei si riempiono di lacrime e iniziamo a ridere e a piangere come se fossimo due fatti di cocaina. Ma la cosa che poi mi lascia interdetto e che Springtrap, quel robot puzzolente di carne marcia e dal costume malandato, lascia il posto ad un fantasma alto, dai capelli neri, con gli occhi verdi e con indosso un giubbotto completamente viola.
J: << papà? >>
V: << si? >>
J: << ehm…guardati un po'! >>
Lui fa esattamente come gli dico e si guarda completamente sconvolto ma allo stesso tempo felice.
V: << s-sono l-libero?, sigh…… sono finalmente libero >>
Io continuo a guardarlo felice e senza sapere cosa dire. Era davvero tutto finito?.
V: << ti ringrazio! >>
J: << per cosa? >>
V: << ti ringrazio per essere mio figlio e voglio dirti che sono fiero dell'uomo che sei diventato!! >>
J: << e io ti ringrazio di avermi perdonato! >>
Senza dirci più niente lui sparisce, esattamente come faceva nelle mie visioni.
JH: << beh, sembra essere andato tutto liscio!! >>
J: << Jonathan? Ma si può sapere da dove sei spuntato? >>
JH: << conosco molti luoghi in questo ristorante, nascosti persino al proprietario >>
J: << mmh!! >>
JH: << che ti prende? Non sei contento che si sia risolto tutto? >>
J: << si, ma ho ancora intenzione di fare una cosa e ho bisogno del tuo aiuto! >>

……………………………

Io e Jonathan usciamo di corsa dal ristorante e esattamente un minuto dopo il ristorante prede fuoco, facendo scoppiare le finestre. Io ho avuto la brillante idea di andare in cucina e di farle prendere fuoco. Ho fatto questo perché è giusto che questo luogo di morte e distruzione venga raso al suolo. Io e Jonathan continuiamo a guardare quello spettacolo, finché  non veniamo interrotti da una voce femminile e da una infantile.
N: << PAPA'!!! >>
C: << JOHN!! >>
Mentre la mia famiglia ci raggiunge io alzo lo sguardo verso il cielo e sono certo di vedere una stella brillare più delle altre. Continuo a guardarla sicuro a chi appartenesse.
J: << arrivederci papà!! >>

NOTE DELL'AUTORE:
Salve a tutti ragazzi!!
Finalmente e dico finalmente, questa storia è stata completata. Scusate se ci ho messo tanto tempo per quest'ultimo capitolo, ma volevo che fosse un capitolo con la c maiuscola, spero di aver raggiunto questo scopo. Adesso devo dirvi che verso le vacanze di Natale, dato che non sarò occupata con la scuola, scriverò la mia prossima storia che sarà l'inizio di una serie, che avrà come protagonista un personaggio che di solito nelle altre fanfiction non viene molto usato.
Baci dalla vostra Twilight98!! :)

 

 

 

   
 
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