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Autore: LovelySun96    08/12/2015    1 recensioni
E se Hermione, nata in una famiglia Purosangue, fosse la migliore amica di Draco Malfoy? E' da questa domanda che parte la mia storia.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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3°Capitolo

Scendendo dal treno, Hermione si mise alla ricerca di Draco e dei suoi amici, per dargli delle spiegazioni del perché non era più tornata da loro. Fortunatamente, li trovò subito dopo.
-Ragazzi! Scusatemi tantissimo se non sono più torn…. – cercò di scusarsi la ragazza, ma Draco la interruppe.
-Guardate chi finalmente ci ha degnato di venirci a trovare! Sicuramente ti sarai annoiata con quei due e ti sei ricordata di noi- Disse Draco con voce arrabbiata, mentre gli altri stavano in silenzio, anche Daphne, che in quel momento voleva saltare al collo dell’amica, abbracciarla fortissimo e dirle che l’è mancata così tanto.
Alle parole dell’amico Hermione rimase stupita.
-Draco, perché fai così? Non c’è bisogno che ti agiti - si difese Herm.
-Ragazzi, andiamo. Lasciamola qui! – Disse Draco, spingendo Hermione con una spalla per andare avanti. Ma prima che egli potesse fare un altro passo avanti, la riccia gli prese il polso e lo tiro indietro.
-Ma che fai? -
 - Noi dobbiamo parlare! – Poi rivolgendosi a Daphne e agli altri- Ragazzi voi potete andare, vi raggiungeremo dopo. –
-Ok- Disse Daphne, facendo il gesto del pollice alzato alla amica, per poi avvicinarsi all’orecchio di lei, prima di andarsene.  E senza farsi capire da nessuno, le sussurrò a bassa voce.
-È così da quando è tornato dopo che è andato a cercarti. –
-Grazie Daph. Comunque mi sei mancata anche tu, ci vediamo dopo. -
“Si vede che sei la mia migliore amica, ci capiamo in un secondo” pensò la ragazza bionda, prima di lasciare i due amici da soli.
Appena tutti se ne furono andati, Herm si rivolse a Draco.
-Ora possiamo parlare, ti dirò tutto. –
-Che cosa ti è successo con quell’idiota, Paciock? - Disse il ragazzo, dopo che era riuscito a calmarsi un po’.
- Ci siamo scontrati. Era gentile, mi ha anche aiutata ad alzarmi da terra. Soltanto che quando mi sono presentata, ha cambiato espressione ed è scappato e io gli sono andata dietro. Quando finalmente si è fermato, mi ha detto che non voleva avere niente a che fare con me e con la mia famiglia. – Hermione si fermò un attimo per fermare le lacrime prima che scendessero, di nuovo- Mi sono sentita come se fossi tornata quando ero piccola. Non volevo più ricordare quel male e quindi ho gridato. – Disse Hermione, con la testa verso il basso.
Draco guardava l’amica, estrefatto. Si diede del deficiente da solo. “Dovevo capirlo prima che era per questo. Hermione è una tipa calma, l’unica cosa che poteva farle avere una reazione del genere era legata alla sua infanzia. Che stupido che sono” penso il biondo. Senza che se ne accorgesse, temendo che lei potesse riiniziare a piangere, la strinse tra le sue braccia.
-Se devi piangere, piangi. – la rassicurò. Poche lacrime della ragazza caddero dai suoi occhi, grazie al calore dell’abbraccio. Draco era la sua ancora di salvezza. Lui c’era sempre quando lei aveva bisogno. Hermione questo lo sapeva.
Riprendendosi dopo un po’, Hermione gli chiese se aveva altro da chiedergli, senza mai lasciare la stretta.
-Si, perché te ne sei andata? –
-Avevo bisogno di stare da sola per calmarmi un po’, e poi sapevo che se te l’avessi detto in quel momento, tu saresti tornato ad arrabbiarti con Neville. Non volevo metterti in mezzo. –
-Va bene che ti preoccupi per me, ma io sono il tuo migliore amico, ti dovevi confidare con me, anzi andartene. Tu non sai quanto mi hai fatto preoccupare, perché non sapevo dove eri. Ti ho cercato dappertutto. Ti ho ritrovata dopo un po’ che dormivi, vicino a quei due. Vicino a un Weasley ed ad un altro. – Disse Draco, con serietà, omettendo il bacio che gli aveva dato. –
-Draco, non cominciare a fare discorsi come mio padre e il tuo. Comunque che hai con Ron Weasley? -
-Ok, non comincio. Ma lui proviene da una di quelle famiglie traditori del loro sangue. -
-Draco, basta ti prego di non dire queste cose. –
- Ma tu me lo hai chiesto. – disse Draco con il suo ghigno.
- Ok, però basta lo stesso. – sorrise Hermione, per poi slegare l’abbraccio di Draco, però tenendogli stretta la mano.
- Andiamo che è tardi. Il guardiacaccia stava aspettando tutti quelli del primo anno. Ormai qui non c’è più nessuno. – Disse Herm, mentre correva con Draco.
Fortunatamente riuscirono a prendere l’ultima barca che, attraverso il lago, li avrebbe condotti al enorme castello.
La piccola, tenendo sempre la mano dell’amico, guardo la struttura che si trovava davanti e ne rimase incantata.
Era stupenda, ricca di fascino e allo stesso tempo mistero. Hermione pensò che era meglio di come l’aveva sognata. Anche Draco ne rimase stupito.
Quella li sarebbe stata la loro casa per altri lunghi anni.
 
Dopo aver lasciato le proprie imbarcazioni, si misero in cammino. Varcarono l’enorme portone dove era intagliato lo stemma di Hogwarts. Dopo di che, salirono l’enorme scalinata per ritrovandosi di fronte la porta della Sala Grande. Prima di entrare, però, si trovarono la figura di una donna, anzi di una strega alta, vestita con un abito lungo color verde smeraldo. Aveva un volto molto severo.
-Benvenuti ad Hogwarts. Io sono la professoressa McGranitt. Dietro di me, si trova la Sala Grande dove i vostri compagni sono già seduti ai propri tavoli. Ma prima verrete smistati nelle 4 case. Sono: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde- Draco emise il un piccolo sorrisetto compiaciuto, mentre Hermione, attenta alle parole della donna, era diventata nervosa, così tanto da stringere fortissimo la mano del ragazzo.
Aveva paura di non sapere cosa sarebbe successo da lì a poco, il non sapere in quale casa avrebbe passato i prossimi anni, quale casa sarebbe diventata la sua nuova famiglia. Un po’ invidiava l’amico, sicuro di andare in Serpeverde, come i genitori.
Cosa avrebbero detto Daniel e Jean se lei fosse finita in altra casa rispetto a quella che loro speravano? Cosa avrebbe detto suo padre? Jean sarebbe stata felice, gli bastava sapere che Herm stava bene. Ma Daniel? Sapeva che suo padre, essendo stato lui stesso, privilegiava che la sua unica figlia finisse in Serpeverde. Il cappello parlante avrebbe avverato il sogno del padre?
Draco, sentendo la stretta farsi sempre più forte, capì la paura dell’amica. Si avvicinò all’orecchio di lei.
-Non ti preoccupare. Andra tutto bene. – Affermo il ragazzo, anche se il timore di finire in una casa diversa dall’amica lo preoccupava non poco.
 
Alle ultime parole della strega, il gruppo di nuovi alunni entrarono nella Sala Grande, dove vennero subito smistati.
Una delle prime fu Hermione. Quando il Cappello Parlante fu sopra la sua testa, Hermione si calmo un po’, anche grazie alle parole precedenti dell’amico.
-Ah, molto bene. Mh. Difficile. Cervello niente male. Si. Ma c’è qualcosa… Ci sono. GRIFONDORO! - Gridò l’oggetto magico, causando l’applauso della medesima casa.
Herm si alzo contenta, fino a quando non vide il volto lievemente triste di Draco. Egli, vedendo che il sorriso della piccola stava svanendo, si riprese e con il pollice alzato gli disse che andava bene.
La ragazzina, contenta, si sedette al suo posto, seguita dopo da Ron e Harry, anche egli Grifondoro.
Mentre Draco, insieme a Daphe, Tiger e Goyle, vennero smistati in Serpeverde.
 
Dopo aver sentito il discorso del preside Albus Silente e aver cenato con tutte quelle delizie, i vari studenti uscirono dalla sala al seguito dei propri prefetti.
-Grifondoro, con me. – Disse il prefetto, non che Percy Weasley, fratello maggiore di Ron.
 Hermione sentendosi chiamata si diresse verso la voce, ma un braccio la fermò.
-Aspetta Hermione -  Parlò Daphne, prima di stringere l’amica in un abbraccio stritolante.
-Daph, non respiro. E poi dovrei pure andare. –
-Lasciala Daph. - Rise Draco dietro.
-Ok- lasciò la presa la giovane- ma ricordati, Herm, che qualunque cosa accada, noi ci saremo sempre, anche se non siamo nella stessa casa. Noi ti vogliamo bene. Ci vediamo domani-
Affermo la bionda, insieme a Draco. Dopo di che, se ne andarono.
Herm salì le scale, per ritrovarsi, insieme a i suoi compagni Grifondoro, davanti il ritratto della Signora Grassa.
Percy disse la parola d’ordine, facendo aprire il quadro.
“L’interno è caldo e accogliente, quasi familiare” penso Hermione, guardando la sala comune, riscaldata dal calore del grande camino acceso.
I dormitori delle ragazze erano a piano terra, vicino alla sala comune, mentre quelli dei ragazzi erano al piano superiore. Herm corse subito a scoprire come era la sua camera, che avrebbe condiviso con altre tre ragazze.
Quando entrò si ritrovo quattro letti a baldacchino, dalle tende color rosso e oro, uno vicino all’altro. Ai piedi di ogni letto, era stato messo il baule di ogni ragazza. Hermione riconobbe subito il suo, e quindi anche il suo letto. Aprì il baule per prendere la carta da lettera, la piuma e la china. Aveva deciso di scrivere ai suoi genitori per informarli come era andata, ma qualcosa la fermo. La porta si stava aprendo. Alzo lo sguardo e si ritrovò davanti le sue nuove coinquiline. Due dovevano essere gemelle. Erano uguali, a parte il taglio dei capelli. Mentre la terza era una ragazza dai lungi capelli biondo castano, un po’ mossi.
-Ciao, io sono Hermione Granger. Da oggi saremo compagne di stanza. – Affermo felice la piccola Grifondoro, dando la mano alle ragazze, che ricambiarono subito.
- Ciao! Noi siamo Cali e Parvati Patil- Disse una delle gemelle- mentre lei è Lavanda Brown. –
-Ciao! –Salutò Lavanda, con un gesto della mano – Scusami se domando, ma tu non sei la ragazza che ha urlato nel treno? – chiese, senza freni inibitori.
Hermione non rispose. Non se la sentiva proprio di parlarne.
-Lavanda! Non vedi che è triste? Smettila! – Cali la difese- Comunque il ragazzo che ti ha difeso, era d’avvero carino. Qualche volta c’è lo presenterai, non è vero? –
Hermione sussultò. – Si, Forse…. Qualche volta. –
Gli venne da ridere al sol pensiero di Draco che cerca di scappare da quelle tre ragazze. Quelle non facevano proprio per lui.
 
Dopo aver un po’ parlato con loro, la giovane si sedette nel letto nell’intento di scrivere ai suoi genitori. Ma appena toccato il letto, si addormentò come un sasso. 
Momento Autrice :)
Ciao a tutti quelli che continuano a leggere la mia storia! Mi dispiace tantissimo di aver tardato a pubblicare il nuovo capitolo, ma ci sono stati alcuni problemi. Spero comunque che questo nuovo capitolo soddisfi le vostre aspettative. Grazie ancora!!! 
*Harry Potter e i suoi personaggi sono esclusivamente di proprietà della Rowling, questa fanfiction è stata scritta solo per puro divertimento.*

 
  
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