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Autore: giraffe arcobaleno    09/12/2015    2 recensioni
Hai 5 secondi per dirmi chi sei e cosa vuoi dopodiché chiameró la polizia"  dico con  molta calma. Il tizio di fronte a me tace. Sto qua secondo me ha qualche problema mentale, tipo un ritardo o una cosa simile. Apetta, forse é straniero e non mi capisce. "Tu capire me?" dico gesticolando. Il tipo non contento, ride ancora più forte di prima. Alquanto infastidita dal suo comportamento, comincio a picchiettare il piede a terra freneticamente, alzando un sopracciglio a mostrargli ancor di più il fatto che la mia pazienza, già scarsa, sia terminata. Questo sembra funzionare, perché il tipo, nemmeno fosse in uno stato di trance, squote la testa e fa per parlare "Sono Luke" dice con un assurdo accento. Forse é davvero un extracomunitario.  Che poi, con chi sto parlando? Mi serve uno psicologo.
"Ok, Luke" dico scandendo bene il suo nome "Cosa vuoi?"
"Sono il tuo nuovo fratello"
***.
É qui con intercultura resterà per sei mesi
***
Questi sei mesi stanno cominciando male, molto male, malissimo
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena abbiamo finito di mangiare, Mike ha trascinato Ella fuori casa mentre lei opponeva resistenza borbottando cose come "voglio sapere cosa si diranno" o "non sono un cane, posso camminare con le mie gambe, non c'è bisogno che mi trascini". Molto esilarante, si. Meno divertente è stato il momento in cui ho realizzato di dover parlare con Luke dell'accaduto, infatti, appena me ne sono resa conto, ho lasciato cadere i piatti che avevo in mano facendoli frantumare sul pavimento e attirando l'attenzione del beota che ora si trova accovacciato accanto a me a ripulire il pavimento dai cocci. "Sei un disastro, lo sai vero?" Davvero un gentleman, si. "Lucas se mi vuoi aiutare almeno sta zitto! Altrimenti levati dai piedi!" Si zittisce subito, dalla sua espressione sembra offeso. 'Non sembra, è offeso. Sei stata troppo dura con lui Sarah' 'Enza chi ti ha interpellata?' 'Sarah, dovresti chiedergli scusa' 'E perché mai?' 'Perché lui è stato carino con te, ti stava anche aiutando rischiando di tagliarsi le dita con la ceramica affilata dei piatti e tu l'hai trattato da cani' 'oh ma andiamo, non mi stava salvando da una casa in fiamme! Stava semplicemente raccogliendo dei cocci!' 'È stato comunque gentile con te, dovresti almeno ringraziarlo' 'Enza ma da che parte stai?' 'Dalla sua, ovvio! Che domande fai?' 'Ma và a cagare' La conversazione con la mia coscienza viene interrotta dal soggetto della discussione, che mi prende con gentilezza un polso e mi fa alzare, trascinandomi poi verso il divano nel salone. No ma prego, fai con comodo eh! "Sarah dobbiamo parlare" E già il tono con cui l'ha detto non prospetta nulla di buono. "Di cosa, Luke?" "Sarah come di cosa? Di quello che è successo prima!" Eh ma stai calmino "Perché, cosa è successo prima?" "Sarah non fare la gnorri, sai benissimo di cosa sto parlando!" Ok, ha ragione. Volevo temporeggiare ma mi ha sgamato alla grande. "Luke non vedo di cosa ci sia da parlare. Mi hai colto in un momento di debolezza e quindi sono ceduta alle tue moine, ma non succederà più, puoi giurarci. È stato solo un errore!" Devo dire che non penso davvero tutto quello che ho detto, ma il succo è quello. Lo vedo annuire in accordo, ma, ne sono più che certa, ho visto i suoi occhi incupirsi leggermente alle mie parole e poi, subito dopo, tornare al loro stato naturale. "S-si, è quello che-che penso anche-anche io. È-è stato solo un errore, uno stupido errore" dice poi alzandosi dal sofà e dirigendosi verso il portone, per poi uscire di casa sbattendolo violentemente. Qualcosa mi dice che non l'ha presa poi tanto bene, ma alla fine ha detto che era d'accordo, no? Sento bussare, forse è lui che ha dimenticato qualcosa. Così mi fiondo alla porta, trovando Ella con un sorriso a 3332 denti che si spegne improvvisamente guardandomi. Capisco che non sono bella, ma sortire questo effetto è mi sembra un po' esagerato. "Sarah, cosa è successo?" "Niente, perché?" "Perché hai l'espressione più triste di sempre, ecco perché!" "Naah, non esagerare. È la mia faccia normale" "Non credo proprio, ti conosco da quanto? 5 anni? E non ti ho mai vista così, cosa passa per quel cervellino bacato?" "Ci conosciamo da 6 anni, e il mio cervello non è bacato per niente" "Certo, perché non si può bacare ciò che non esiste" "Ha-ha-ha, non fai ridere Els" "Me ne farò una ragione. Ora dimmi che vi siete detti, tu e il bel fusto biondo" "Els ma come parli?" "Sono fatti miei come parlo e non azzardarti a cambiare discorso, Sarah!" Mi conosce troppo bene la bastardella "E va bene, abbiamo deciso di lasciare le cose com'erano prima. È stato solo un errore, un momento di debolezza che non si ripresenterà più." "Sarah ma sei scema? Si vede lontano un miglio che siete cotti l'uno dell'altra, e voi che fate? Lasciate tutto com'era prima! Diomio siete due idioti! Non capite niente!" "Els la tua dose quotidiana di insulti è finita o ne hai ancora per molto?" "No, non è finita! Gesù, Sarah ma siete ciechi o cosa?" "Cosa" Ella fa un grugnito/sospiro di disperazione e si siede sul divano trascinandomi con sé per un braccio. Ma cos'è, il giorno del 'trasciniamo Sarah come se fosse un sacco di feci'? "Sarah, la tua faccia mi dice che non stai bene, per niente" "Non ascoltarla allora, perché io sto bene, anzi, sto benissimo! Sono felice, la mia vita va benissimo e tutto splende, gli uccellini cantano, fuori c'è il sole è una bellissima giornata! E- no hai ragione, non sto bene per niente" Detto questo scoppio a piangere, per la seconda volta oggi. Il che è strano, perché io non piango mai, e quando dico mai intendo MAI. Ed Ella questo lo sa, infatti mi abbraccia di slancio accarezzandomi la schiena, è una cosa che mi ha sempre rilassato. Dopo poco mi calmo, ricomponendomi e stendendomi sul divano. Ella intanto si alza e la vedo scomparire in cucina per poi tornare poco dopo con una vaschetta di gelato alla Vaniglia e un barattolo di Nutella insieme a due cucchiai. Si siede accanto a me e accende la tv facendo partire "Edward mani di forbice", il nostro film, poi mi passa la Nutella e il cucchiaio e mi fa un sorriso, uno di quelli confortanti che ti fanno sentire meglio anche se tutto sta andando male. Così le sorrido a mia volta, concentrandomi poi sullo schermo del televisore e ringraziando il cielo di avere un'amica come lei. LUKE'S P.O.V. Sono a casa di Michael, mi sono rifugiato lì subito dopo aver parlato con Sarah. Alla fine me l'aspettavo, ci conosciamo da soli due mesi, è naturale che non voglia approfondire il nostro rapporto. Non ci sono neanche rimasto poi così male, avevo immaginato una reazione del genere. Ma andiamo, a chi voglio darla a bere? Le sue parole mi hanno lasciato una strana sensazione alla bocca dello stomaco, ha sapore di delusione mista a rassegnazione. Cosa mi aspettavo? Che corresse tra le mie braccia mentre piovevano petali di rose e gli angeli suonavano le loro arpe intonando canti celestiali? Sono stato solo un idiota. L'ho baciata senza il suo consenso, nel momento più sbagliato tra l'altro. Sono un approfittatore, Gesù. Mi faccio schifo. Il mio flusso di pensieri è interrotto da Michael, che entra nel salotto con due birre e si siede accanto a me sul divano porgendomene una. "Allora?" "Allora cosa, Mike?" "Cosa è successo? La vedo la tua faccia, e non mi dice niente di buono" "Non è successo niente, abbiamo deciso di lasciare tutto com'era prima. L'ho colta in un momento di debolezza ed ha ceduto, sue testuali parole. Quindi niente, resta tutto com'era prima del .. ehm.. bacio. Ma.. va bene così" Sospiro e aspetto la prossima domanda di Mike che non tarda ad arrivare. "E tu? Come stai?" "Bella domanda. Sto bene... credo" "Luke sai meglio di me che stai mentendo" "Hai ragione, ma non posso obbligarla. Se lei vuole che le cose restino così, lasciamole così. Se il destino, Dio o chi per lui non vuole che io e lei stiamo insieme lo accetterò e me ne farò una ragione. Insomma non posso svenarmi per qualcosa di impossibile, no?" Mike non sembra essere molto d'accordo con me, ma quando sta per parlare suona il campanello così si alza e va ad aprire. Dall'entrata compare Ella e dagli sguardi che si stanno scambiando i due capisco che devo andarmene, sono d'intralcio qui. "Ragazzi io vado" dico avvicinandomi a loro. "No, resta tranquillo. Non sei di disturbo" "No Mike, grazie, ma no. Non mi va di fare il terzo incomodo. Ciao bimbi e mi raccomando usate le precauzioni, sono troppo giovane per diventare zio!" Uscendo ricevo una sberla sulla nuca da Michael e un'altra da Ella mentre entrambi, rossi in volto, mi mandano amabilmente a quel paese. Ridacchio ed attraverso la strada per entrare in casa, ma cambio idea e mi dirigo verso il mio rifugio, un posto speciale dove andavo sempre da piccolo quando ancora abitavo qui. ELLA'S P.O.V. Dopo l'uscita infelice di Luke, io e Michael siamo rimasti a fissarci per 5 minuti buoni prima che io distogliessi lo sguardo altrove schiarendomi la voce. Mike mi ha fatto accomodare sul divano e si è seduto accanto a me. Sono leggermente in imbarazzo, non sono mai stata a casa sua e lui che continua a guardarmi non aiuta per niente. Decido di parlare per eliminare quella sensazione ma pronunciamo le stesse parole contemporaneamente "Quei due si piacciono" Scoppiamo a ridere per poi tornare seri dopo poco. "Michael?" "Dimmi" "Stai pensando anche tu quello che sto pensando io?" "Dobbiamo fare qualcosa per aiutarli vero?" "Aha, non ti facevo così arguto lo ammetto" "Non ti rispondo per educazione guarda, e comunque come pensi di aiutarli?" "Dobbiamo elaborare un piano, qualcosa che possa far aprire gli occhi di quei due imbecilli più tardi di una mucca" "Cos'hai contro le mucche?" Mi chiede a metà tra il divertito e lo sconcertato. "Niente, ma sono animali stupidi" "Farò finta di non aver sentito, sono troppo stanco per ragionare sulla tua teoria sulle mucche" dice strofinandosi gli occhi con le mani, una scena adorabile. Sembra un gattino! Lo vedo ridacchiare, cosa ridi? "Cos'hai da ridere Clifford?" "Sembro un gattino, eh?" Oddio. Ti prego fa che non l'abbia detto davvero a voce alta. Tipregotipregotipregotiprego. "E se te lo stai chiedendo, sì, l'hai detto a voce alta" "E che cavolo Mickey, avresti potuto dire una bugia a fin di bene, no?" "No, e sono troppo stanco per pensare ad un piano" "Oh ma andiamo, non hai fatto niente oggi!" "Quindi la mia sarebbe una giornata insignificante dici?" Mi chiede in tono strano avvicinandosi. COSA.VUOI. "Beh, direi di sì" "Ah davvero?" Chiede avvicinandosi ulteriormente. Vuole essere stuprato per caso? "Sì, davvero" dico indietreggiando leggermente col busto. "Allora dovrei far qualcosa per rendere questo giorno più interessante, non trovi?" "C-cosa hai intenzione di-di fare Clifford?" Sto ancora indietreggiando ma vengo bloccata dalle sua braccia che circondano la mia schiena e mi tengono ferma, mentre lui si sta avvicinando sempre di più. Trattengo il respiro ma se continuo così morirò a breve, sono asmatica io! Sta per baciarmi ma sentiamo il campanello suonare. Ora non sto a dirvi cosa sto pensando, ma tutte le bestemmie, le imprecazioni e gli insulti che  conoscete hanno un posto nel mio cervello in questo momento. Mike sbuffa e si alza andando ad aprire. Entra un Luke che guardandomi capisce quello che stava succedendo, arrossisce di colpo e poi mette su un sorriso malizioso, prende in silenzio il suo cellulare dal tavolino di fronte al divano ed esce correndo immediatamente fuori da questa casa. Io e Michael ci guardiamo per 2 secondi e poi scoppiamo a ridere per la sua reazione. "Allora, mister sono-stanco-anche-se-non-ho-fatto-nulla, io direi che è ora di elaborare un piano, non trovi?" Lui sbuffa un po' ma poi accetta borbottando un "e va bene"abbastanza scocciato. Due ore dopo Abbiamo appena terminato di ideare il nostro piano e devo ammettere che è geniale. Punto uno: Far uscire Sarah con un ragazzo Punto due: Far uscire Luke con una ragazza Punto tre: Raccontare tutto ai due separatamente così da farli ingelosire Punto quattro: Lasciarli discutere della loro situazione sentimentale fino ad arrivare al punto cinque Punto cinque: Osservarli dichiararsi amore eterno in un campo di viole Ok, l'ultimo punto va un po' rivisto, le viole mi fanno schifo, ma per il resto è geniale. Sto per complimentarmi con Michael ma lui mi precede strappandomi di mano il foglio con i vari punti e avvicinandosi pericolosamente a me per la seconda volta in poche ore. Mi vuole morta "Michael, che stai facendo?" "Basta parlare delle relazioni degli altri" "E di cosa dovremmo parlare?" "Parliamo della nostra" COSA? "Michael noi non abbiamo una relazione" Mi guarda sconvolto ma poi fa un mezzo sorriso e dice  "Allora bisogna rimediare" Sto iperventilando al momento se volete saperlo. Si avvicina alle mia labbra e le a combaciare  con le sue, unendoci in un bacio che è allo stesso tempo la mia condanna a morte e la mia salvezza. *** SARAH'S P.O.V. Mi sono appena svegliata e mi sono resa conto di essere sola in casa, Luke non è ancora tornato ed Ella è sparita chissà dove. Bene. Sto per buttarmi di nuovo sul divano ma il telefono che squilla me lo impedisce. Come al solito non lo trovo. Devo farmelo cucire addosso quel maledetto affare. 'Non lo troveresti neanche in quel caso' 'Enza ma ti sembra il momento? Piuttosto aiutami a trovare sto telefono' 'E scusa, non ti arrabbiare! Vedi nello scolapiatti' 'Mi dici perché mai dovrebbe essere nello scolapiatti? È impossibile che si trovi nel mobile, chi ce l'avrebbe messo poi? Non dire cretina- ah, hai ragione, è nello scolapiatti' 'Visto? Io ho sempre ragione' La ignoro e rispondo "Pronto?" "Sarah sono la mamma" "Ciaaoo, allora? Quando torni? Dimmi questa sera, ti prego! Non lo sopporto più, per favore mamma, ti prego ti prego ti prego" "Ehm, mi dispiace ma.. vedi.. ci vorrà più tempo del previsto. Starò via per minimo due settimane in più" "COSA? MAMMA SE NON TORNI PRESTO IO QUESTO LO AMMAZZO" "Andiamo, come la fai tragica! So che vi volete bene infondo. Ora devo scappare, ciao tesoro e salutami Luke!" "Certo salutami Luke! Se solo sapessi dov'è in questo momento lo farei, non trovi? E invece non lo so, perché sono un idiota e l'ho allontanato neanche avesse la peste. Sono una stupida!" Ma dico queste parole al vento perché lei ha già chiuso la chiamata senza neanche darmi il tempo di salutarla e lasciandomi sola a combattere con i miei pensieri. HOLAAAAAAA Ciao pei pampiniiiii/pelle pampineeee! Ok mi ricompongo. Sono tornata a smash le vostre ovariesss *si sente una voce in sottofondo dire "Smithers libera i cani"* È un capitolo lungo quanto l'iliade ma vab. È il più lungo che abbia mai scritto, ed è stato leggermente un parto podalico. Abbiamo dei Sake in crisi, 'questi cretini sono ciechi e non capiscono mai niente' -cit Ella Dei Mella troppo cucci, un Michele pigro più di un maiale e un bacio che personalmente stavo aspettando da un po'. Angolo fatti miei Aluuura, ho postato la storia anche su wattpad, quindi se volete seguirmi lì sono 'giraffe arcobaleno' sono innovativa lo so. Se volete scrivermi, mandarmi a quel paese o semplicemente dare un voto a questa storia potete farlo anche lì. Detto questo, buona giornata raggi di sole
   
 
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