Un
respiro così flebile… Le labbra così rosee… Un viso così angelico… Ma un’anima
così nera.
Sei
diventato il mio piccolo diavolo… Ed è solamente colpa mia, levai tutta la tua
purezza posando solamente lo sguardo sulla tua esile figura.
Guardandoti,
divorai quella tua pelle così candida e perfetta e sbirciando nei tuoi occhi sporcai
la tua anima limpida e innocente.
Eri
un piccolo angelo caduto in un mondo di diavoli affamati.
Cercando
di salvarti ho portato giù anche te in questo mondo di desolazione e pena…
Sono
passati secondi? Minuti? Anni? O forse secoli… Dio solo sa che cosa tu mi feci
quella dannata sera.
Ti
avvicinasti a me così innocente, cercai di allontanarti, di salvarti… Mai i
tuoi occhi e i tuoi gesti dicevano il contrario.
Ci
ritrovammo in un luogo incerto avvinghiati. Tu così piccolo e inesperto,
voglioso di conoscere e amare, io così crudele e cieco… Preso dalla pazzia di
quel momento di farti mio.
Il
solo sfiorare della tua pelle contro la mia mi bruciava più delle fiamme dell’inferno.
La tua voce riecheggiava nella mia testa come un lontano eco e allo stesso
tempo come qualcosa di soave e bellissimo…
Non
sapevamo neanche i nostri nomi da dove provenissimo o chi fossimo, solo una
voglia estrema di appartenerci l’un l’altro, di sfogare voglie più nascoste, di
scoprirci a vicenda.
Ti
presi, ti marchiai come mio a vita… E tu a tutto questo non facesti resistenza.
Ti rubai la tua purezza sfiorandoti appena e a te tutto questo andò bene.
E…
Dio.
E
ora guardandoti mentre dormi, accarezzando la linea del tuo giovane e fresco
viso, rivivo quelle sensazioni forti, lussuriose e impetuose che mi portano
tutt’ora a farti solamente mio… mio e di nessun’altro.
Le
tue labbra, che hanno baciato le mie e il mio corpo fino allo sfinimento, le
divorerei e le bacerei fino a levarti il respiro… Fino a far ricominciare quel
girone erotico in cui ci spingiamo tutte le volte.
Tutte
le volte che iniziamo la nostra danza non la finirei mai.
Tutte
le volte che sento gridare il mio nome sentendo il piacere che si impossessa di
te, vorrei non lasciarti più andare.
Tutte
le volte che assaggio la tua pelle è come se mi drogassi e non ne avessi mai
abbastanza… voglio arrivare ad avere un’overdose di sensi e piaceri che mi
sprigioni.
Il
tuo ansimare allo stremo delle forze, vedendo la tua pelle imperlata di sudore
mi fa tremare. Mi hai reso un uomo debole… Mi hai fatto cedere al peccato dei
peccati.
Quando
mi sfiori, mi parli, mi sussurri che mi vuoi fai uscire la follia più oscura
che è in me.
Sono
come un animale in gabbia. Non riesco a scapparti, mi hai reso schiavo di
quegli occhi da angelo… Gli stessi occhi che ammaliarono quella volta.
Forse
ripensando a quello che ero prima… non sarei da nessuna parte senza di te.
Forse…
Forse, in un certo senso tu mi hai salvato.
Uhm- Salve a
tutti *saluta timidamente*
Dopo secoli
di blocco sono tornata con una piccola storiella, uno sfogo che avevo bisogno
di liberare.
Adieu*va a
nascondersi sotto il letto*
E un enorme
grazie alla mia Na Eureurong ♥ mi faccio
perdonare, I promise.