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Autore: _E r i s_    12/12/2015    6 recensioni
[HiroMido] [Ispirata ad un video su youtube]
Estratto:"La domanda risultò così inusuale che a Hiroto per poco non andò di traverso la sua stessa saliva.
Ryuuji notò lo sguardo confuso del rosso, che stava nuovamente per proferir parola, e si strattonò leggermente la maglia azzurra, mentre le sue gote si imporporarono visibilmente.
Aveva di nuovo fatto la figura dell'idiota.
-Intendo...-Mormorò Midorikawa, deglutendo rumorosamente-Ci sono così tante persone molto più...più tutto di me e tu ti ostini a starmi vicino!-La buttò così, sul vago.
-Eh?-Il rosso squadrò stranito l'amico-"Più tutto"? Che vuoi dire?
-Nella squadra ci sono persone molto più forti di me.-Spiegò poco dopo il verde, arrossendo vivacemente-Ad esempio Kazemaru...o Gouenji...o Endou.
Kiyama osservò l'espressione del verde corruciarsi al solo pronunciar quel nome. Eppure, non credeva che fra Mido-chan e Endou-kun ci fosse qualche incomprensione...
-E, nonostante questo, stai sempre con me.-Concluse il ragazzino dalla pelle ambrata, portando lo sguardo sulle proprie mani, che ancora stringevano convulsamente la maglia."
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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yuiop
Why?



[I will catch you
When you feel like letting go
'Cause you're not, you're not alone]
-Not Alone-R3D




Gli occhi color cenere erano puntati verso il campo erboso, le labbra schiuse per permettere ai leggeri sospiri di uscire, il busto inclinato in avanti, le mani che sostavano sulla pelle graffiata delle ginocchia.
Si lasciò sfuggire l'ennesimo sospiro affannato, prima di alzare lo sguardo sul compagno che, perfettamente in forma, correva ancora per il campo.
-Per oggi può bastare.-Esordì l'oggetto dei suoi pensieri, che, improvvisamente, arrestò la sua corsa.
Ryuuji gli lanciò uno sguardo stralunato, prima di mettersi dritto per poter continuare con l'estenuante allenamento. Fece per muovere un passo in avanti al fine di ricominciare a correre, ma fu prontamente bloccato dalla stessa voce che poco prima aveva udito.
-Se continui, domani sarai troppo stanco, Mido-chan. E, poi, si sta facendo tardi. E' già buio.-Mormorò Hiroto, andandogli in contro e parandoglisi davanti.
-Per oggi può bastare.-Proferì nuovamente, e, cogliendo alla sprovvista il ragazzino dai capelli color prato, afferò per mano l'altro, trascinandolo all'interno degli spogliatoi.
Arrivati, il rosso si sciacquò immediatamente il viso imperlato di sudore, mentre Midorikawa, con lentezza esasperante, raggiunse una panca e si sedette sopra essa.
Notando lo sguardo vagamente vacuo dell'amico d'infanzia, Hiroto fece per avvicinarsi e aprir bocca, ma la voce incrinata-come se stesse per scoppiare a piangere-di egli lo bloccò.
-Hiroto...-Esordì a voce bassa il numero 13-Posso chiederti una cosa?
Kiyama rimase qualche secondo interdetto, prima di sedersi di fianco all'amico e sorridergli dolcemente, come solo con lui faceva.
Il verde rimase qualche attimo in silenzio, pizzicando continuamente l'interesse del rosso, che lo osservava curioso fino al midollo.
-Perchè stai con me?
La domanda risultò così inusuale che a Hiroto per poco non andò di traverso la sua stessa saliva.
Ryuuji notò lo sguardo confuso del rosso, che stava nuovamente per proferir parola, e si strattonò leggermente la maglia azzurra, mentre le sue gote si imporporarono visibilmente.
Aveva di nuovo fatto la figura dell'idiota.
-Intendo...-Mormorò Midorikawa, deglutendo rumorosamente-Ci sono così tante persone molto più...più tutto di me e tu ti ostini a starmi vicino!-La buttò così, sul vago.
-Eh?-Il rosso squadrò stranito l'amico-"Più tutto"? Che vuoi dire?
-Nella squadra ci sono persone molto più forti di me.-Spiegò poco dopo il verde, arrossendo vivacemente-Ad esempio Kazemaru...o Gouenji...o Endou.
Kiyama osservò l'espressione del verde corrucciarsi al solo pronunciar quel nome. Eppure, non credeva che fra Mido-chan e Endou-kun ci fosse qualche incomprensione...
-E, nonostante questo, stai sempre con me.-Concluse il ragazzino dalla pelle ambrata, portando lo sguardo sulle proprie mani, che ancora stringevano convulsamente la maglia.
-Mi stai vicino perché sono più debole, vero?-Esclamò d'un tratto, andando contro la sua indole e voltandosi all'improvviso verso il rosso, che fino a quel momento non aveva capito un accidente.
Ma la situazione cominciò a farsi sempre più chiara.
-Stai insieme a me perché non sono al vostro livello, non è forse così? E' perché ti faccio pena?-La sua voce divenne flebile man mano che andava avanti. Imbarazzato, riabbassò lo sguardo sulle proprie nocche, ormai sbiancate per il troppo torturare la divisa.
Non proferì più parola, e solo in quel momento Hiroto si accorse dei suoi occhi. Erano lucidi. Ci mancava solo che piangesse!
Sospirò e si avvicinò ulteriormente al verde, riaccendendo il sorriso dolce che fino a poco prima si era spento.
-Mido-chan...-Sussurrò dolcemente, poggiando inaspettatamente la propria fronte contro quella del ragazzino.
Aveva sempre sognato di averlo così vicino, ma non pensava di riuscire ad accoppiare la dolcezza con la perversione.
-Anche Kazemaru sta sempre con te, eppure ti stai facendo solo problemi con me.-No, decisamente non era quello che voleva dire.
Infatti, il verde alzò per una frazione di secondo lo sguardo confuso su di lui, prima di puntarlo da qualche altra parte che Kiyama non riuscì ad identificare.
Quest'ultimo si schiarì con poca attenzione la voce, prima di riprendere il discorso.
-Intendo, come mai ti importa così tanto se sono io a stare sempre con te? Ti do per caso fastidio?-Sibilò, mentre il suo sorriso andava scemando e un'espressione depressa si dipinse sul suo volto.
Ryuuji sobbalzò, prima di scuotere velocemente la testa. Questo, però, fece sì che i loro visi si allontanarono e Hiroto non potè accettarlo, nossignore.
Lo strattonò verso di lui, facendo nuovamente scontrare le loro fronti, e, solo allora, si accorse del delizioso rossore che tingeva le guance del suo Mido-chan.
Ghingò mentalmente-No! Non era il momento per farsi sopraffare dalla perversione!
Prese un lungo respiro e sorrise a trentadue denti.
-Dicevo, io non sto con te perché sei un peso o qualcosa del genere. Non lo sei affatto, anzi, sei più forte di quanto tu possa immaginare.
-Si, come no...-Sentì mormorare il verdino, che saettava lo sguardo ovunque tranne che su di lui.
Hiroto trattenne uno sbuffo. Mannaggia a lui che non si era accorto delle crisi d'inferiorità del suo migliore amico...che, poi, chiamarlo migliore amico era scorretto.
Quello che provava per Ryuuji andava ben oltre l'amicizia. Ma il pistacchietto sembrava non rendersene conto, pudico com'era, nemmeno avrebbe tenuto conto di una simile eventualità.
-Io sto con te perché mi piace. E' bello stare con te.-Continuò il rosso, non ottenendo nessuna risposta.
-E, poi, a me non piaci quando fai così.-Esordì teatralmente, provocando un sussulto al più giovane, che lo guardò stralunato.
-Intendo, a me non piace il Ryuuji che si crede inferiore a tutti. A me piace il Ryuuji che s'impegna al massimo per raggiungere i propri obbiettivi, che non si preoccupa e sorride sempre. Perché, lasciatelo dire, hai un sorriso davvero splendido.
Inutile dire che il verdino arrossì fino all'attaccatura dei capelli, ma il rosso non aveva ancora finito.
-A me piaci davvero tanto, Ryuuji...-Mormorò, e solo in quel momento si accorse della reale distanza che separava lui e il suo "amico". Una manciata di centimetri.
Chi avrebbe resistito?
Socchiuse gli occhi e, cauto, avvicinò ulteriormente il viso a quello ambrato-meglio dire rosso pomodoro-dell'altro. Fece slittare le mani pallide-fino a quel momento tenute al proprio posto, eh-sul collo di Midorikawa, che fu colto dai brividi.
Sentiva il respiro irregolare del verde sulle proprie labbra e, quando stava per raggiungere il Paradiso, ecco che la porta si spalancò.
-Hiroto-kun, Midorikawa-kun!
Quella era proprio sfiga, allora.
Il rosso voltò lentamente il capo verso Endou, che, tutto sorridente, salutava i due, con accanto un Kazemaru che li fissava con occhi sbarrati.
-Voi...-Stava per mormorare l'azzurro vagamente imbarazzato, ma fu interrotto da Midorikawa che si alzò di scatto in piedi, rischiando anche di mollare una testata al ragazzo di fronte a lui.
-G-grazie mille per ciò che mi hai detto!-Esclamò il verdino andando nel pallone, voltandosi poi verso i due compagni che ancora li squadravano interrogativi.
Tranne Endou, s'intende:lui era troppo idiota per capire ciò che stava succedendo una attimo prima.
-C-c-ci vediamo a cena!-Continuò, arrampicandosi sugli specchi, prendendo a correre verso l'uscita e scansando goffamente Endou e Ichirouta.
Hiroto rimase lì, fermo, sulla panca a fissare il punto in cui prima sedeva Ryuuji. Sbatté qualche paio di volte le palpebre, per focalizzare meglio la situazione.
Oh, beh, fa nulla. Ci avrebbe riprovato l'indomani.
In fin dei conti, Mido-chan era già suo da tempo senza nemmeno saperlo.






Angolo di Naru-chan:Prima di tutto:complimenti a Te, coraggioso lettore, che sei giunto fino alla fine di questa schifezza ù_ù [...]
Già, dopo un secolo, ritorno con la mia seconda HiroMido *-* Che, suppongo, sia venuta meglio della prima ma vabbè (?).
Come detto nell'introduzione, è ispirata vagamente ad un video (dico vagamente perché, ad esempio, lì, Endou e Kazemaru non ci sono. E, poi, è in spagnolo. Quindi figuriamoci se mi mettevo a tradurre tutto un video...), che vi consiglio. E' davvero carino (basterà cercare HiroMido doujinshi o come si scrive...credo...)!
Beh, spero che vi piaccia e scusatemi per eventuali errori!
Alla prossima_
Naru


  
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