Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Sylvie91    13/12/2015    4 recensioni
-Perché il tuo libro ha il nome di Bilbo?-
-Non lo so, ti posso solo dire che il titolo non mi è nuovo… è come se l’avessi già letto, ma quando l’ho aperto ho scoperto che non vi è scritto nulla dentro-
Gandalf apre il libro con aria incuriosita, poi rialza lo sguardo verso di me e dice –C’è un capitolo-
-Cosa?-
- Si è scritto, c’è il racconto dell’incontro tra me e Bilbo, di te non c’è alcuna citazione al riguardo è come se non esistessi-
Gli prendo il libro dalle mani e comincio a sfogliarlo in maniera nervosa, leggendo a salti e in maniera incompleta; alla ricerca del mio nome, perché non è scritto? È come se non esistessi ed allora cosa sono in questo mondo?
... IN REVISIONE!!! MOLTI CAPITOLI CAMBIANO, ALTRI SONO RIVEDUTI E CORRETTI... vi auguro comunque una buona lettura se vi va! le recensioni vecchie non le ho cancellate ma saranno man mano spostate al capitolo corrispondente.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bilbo, Gandalf, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’elfo biondo prende in mano la spada di Thorin e la studia attentamente, mentre la maneggia parla nella sua lingua come se stesse lodando l’arma, poi si rivolge a Thorin puntandogliela alla gola –Dove l’hai presa questa?-
-Quella mi è stata data.- risponde il nano, non smettendo di guardare con odio l’elfo.
-Non solo un ladro, ma anche un bugiardo.- lo accusa l’elfo in lingua comune, quanto vorrei intervenire… ma ho come l’impressione che se faccio uno dei miei soliti colpi di testa, questa volta non la passerei liscia; chiudo i pugni lungo i fianchi concentrandomi a chiudere anche la bocca.
L’elfo ordina qualcosa ai suoi compagni e ci spingono da qualche parte, mi guardo attorno vedendo i miei compagni stringersi in una linea composta, solo che manca qualcuno: Bilbo… e non sono l’unica che se ne accorge anche Fili ha la mia stessa intuizione.
Camminiamo costantemente controllati e spronati dagli archi puntati e dalle spade sguainate, finchè non raggiungiamo un ponte, il quale conduce all’interno di un enorme edificio ben mimetizzato nel bosco, l’interno è davvero particolare.
Non è bello come Gran Burrone, ma riscontro un po’ di armonia con la foresta diversamente all’Entrata degli Elfi; la luce comunque è poca e data solo da alte finestre e i pochi lumi; stiamo attraversando un ponte di pietra e davanti a noi c’è una strana “pagoda” di legno.
Questa costruzione è effettivamente strana, non saprei neanche se definirla bella o brutta, ma non la trovo accogliente per chi ci vive qua sotto :è solo un insieme di colonne doriche unite fra loro da archi a tutto sesto.
Dopo aver attraversato diversi lunghi ponti formati da quelli che credo che siano le radici degli alberi o simulacri delle radici, arriviamo alle prigioni mi spingono senza tanta grazia all’interno di una di queste, la quale si trova tra quelle più in basso rispetto ai miei compagni ed affiancata ad un'altra che sembra più piccola.
Guardo il piccolo spazietto e noto che ci ben due brande, quindi sarebbe una doppia prigione.
-Ehi.- sento dietro di me la voce di Fili mentre gli sfilano un ulteriore arma dalla casacca, mi guarda un attimo sorpreso –Mi sa che dovremo farci un po’ di compagnia.- afferma con un sorriso malizioso, con quella fossetta così intrigante.
Io arrossisco come un pomodoro e mi porto davanti alle sbarre guardando verso la cella vicina dove c’è Kili  che parla con l’elfo femmina dai capelli rossi, la faccia della donna è un po’ perplessa… non oso pensare a quale cosa stupida gli abbia mai detto.
Tuttavia cerco di attirare l’attenzione dell’elfo sbracciandomi –Scusami! Scusami! Non è che c’è un'altra cella, possibilmente singola?- chiedo, scambiando effettivamente le prigioni di Bosco Atro per un hotel a cinque stelle.
Fili dietro di me ride divertito sedendosi su uno dei lettini, bussando sulla parente adiacente di Kili e ottenendo subito un suono simile di risposta, mentre io sospiro frustrata quando l’elfo femmina passa e supera la mia cella.
Sbuffo esasperata, girandomi e vedendo ancora Fili quasi contento della situazione.
-Tu avrai quella brandina ed io questa!- affermo togliendo subito la sacca di iuta da sotto la camicia e nascondendola nella cella –E se provi ad allungare le mani ti atterro.- lo minaccio, senza scalfire nemmeno un poco il suo sorriso strafottente.
-Secondo me potremo dormire assieme, qui non fa assolutamente caldo.- afferma lui sornione, mentre io vorrei morire dall’imbarazzo –Non soffro il freddo, anzi lo preferisco rispetto al caldo.- ribatto sedendo sul mio lettino davanti al suo.
Il nano non risponde, si limita a guardarmi… finchè delle grida attirano la sua attenzione; si alza velocemente e va verso le sbarre guarda verso le celle più in alto e poco dopo comincia ad imprecare e a  prendere a calci le sbarre, ho come il presentimento che si sia un pelo innervosito.
-Lasciate perdere non c’è via di uscita non è un sotterraneo degli orchi, queste sono le sale del Reame Boscoso; nessuno se ne andrà via di qui senza il consenso del Re.- li riprende ad alta voce Balin, e l’eco della sua voce si sparge nel luogo circostante.
Fili sbuffa accigliato, risiedendosi sulla sua brandina passandosi una mano sul volto come se solo ora si rendesse conto di essere stato imprigionato; mi siedo di fianco a lui vedendolo quasi in apprensione per non so bene cosa.
-Dimmi Fili, cosa c’è che non va?- chiedo tranquillamente appoggiandogli una mano sulla spalla.
-Pensavo che nostro zio ci avrebbe liberato, una volta tornato dopo il colloquio col sovrano.- mi risponde –La nostra missione potrebbe andare a monte, se non usciamo di qui prima del dovuto.-
-Come fai a sapere che Thorin ha parlato con il sovrano di questo posto?- chiedo semplicemente intrecciando una sua mano con la mia e sentendo rilassarsi in questo piccolo contatto.
-E’ stato subito separato da noi… e non vedo altre soluzioni escludendo la tortura.- mi risponde Fili, appoggiandosi con la schiena alla roccia della parete, mentre io mi inebetisco a vedere dei piccoli ciuffi biondi cadergli sugli occhi abbassati.
Mi avvicino ancora un poco a lui e con una mano gli tiro su i capelli –Usciremo da qui.- sussurro –Ne sono convinta.- ribadisco sistemando ancora qualche ciuffo, mentre lui stringe sempre di più la mia mano rimasta nella sua.
-Come fai ad esserne così certa?- mi chiede sorridendo, mentre io abbasso lo sguardo verso di lui –Sai il libro, ci sono ancora diverse pagine bianche.-
-Oh… quindi possiamo vedere come usciremo di qui?- mi chiede Fili, mentre mi risiedo comodamente dopo il mio lavoro da parrucchiera.
-Direi di no, dobbiamo solo aspettare.- rispondo tranquillamente, appoggiandomi contro la spalla del nano, ma rialzandomi subito quando lo sento gemere –Scusa… ti sei fatto male?-
-Qualche graffio…- afferma passandosi la mano sulla spalla.
-Con qualche graffio, vuoi dire ferita superficiale o ferita profonda, ma non vuoi farmi preoccupare?- ribatto, mettendo il broncio.
-Qualche graffio voglio dire qualche graffio.- sbuffa sempre massaggiandosi la spalla, per poi improvvisamente impostare il suo solito sorrisino –Ma magari tu vuoi controllare di persona… aspetta che mi tolgo la casacca.- ridacchia cominciando a spogliarsi, mentre io arrossisco e cerco di bloccargli l’operazione –Fili, no! Ti credo! Ti credo!- esclamo.
Fili ride divertito rimettendosi apposto la casacca per poi chiedermi seriamente –Scusami, te come stai?-
-Bene, nessun graffio e nessuna ferita profonda, che non ti dico per non farti preoccupare.- rispondo sempre imbarazzata dalla scena di prima, questo nano mi manda il sangue al cervello.
-Mi dispiace…- interviene dopo un attimo di silenzio.
-Di cosa?-
-Mi dispiace non essere stato capace di proteggerti dai ragni.- risponde, mentre io rimango basita e meravigliata non sapendo proprio come reagire, gli sorrido appena -Non è successo niente, Fili… poi mi so difendere da sola ho avuto dei ottimi maestri.- affermo facendogli l’occhiolino.
-Ehi! guardate che vi sento!- interviene la voce di Kili che proviene piano dall’altra parete, ho come l’impressione che le pareti non sono così spesse come sembrano; mi avvicino al muro –Sei proprio una suocera!-
-Mi fate venire le carie!- ribatte lui.
- Vai dal dentista!-
-Non ne vedo qui!-
-Magari l’elfo femmina dai capelli rossi, ti può aiutare… ma ti consiglio di controllare non vorrai fare la stessa figura  fatta a Gran Burrone!- rispondo acida, mentre Fili scoppia a ridere, mi fa piacere che abbia ripreso un po’ di buon umore… peccato che abbia attirato l’attenzione dell’elfo femmina dai capelli rossi.
La donna si avvicina a me, è davvero molto alta e anche molto graziosa, i suoi lineamenti sono fini e le sue movenze anche se un po’ rigide sono eleganti –Siete dei prigionieri strani, dovreste essere affranti perché state ridendo?-
-Ho preso in giro Kili, per una cosa buffa fatta tempo addietro.- rispondo avvicinandomi alle grate, ignorando Fili che cerca di fermarmi.
-Kili?- mi chiede accigliata l’elfo femmina.
-Sì, il nano che hai salvato poco fa e con cui hai parlato; mi stava proprio dicendo che ti voleva ringraziare.-
L’elfo alla mie parole fa un piccolo sorriso e un cenno col capo, per poi andare verso la cella di Kili; la curiosità è donna e quindi mi fiondo alla parete comune col nano per capire che cosa si dicono, con scarsi risultati parlano a voce bassa e troppo distanti dal mio punto di ascolto.
Sbuffo incrociando le braccia, mentre Fili mi guarda con un misto di esasperazione e rassegnazione –Anaïs cosa hai combinato con l’elfo femmina?- mi chiede massaggiandosi  le tempie come seccato.
-Niente, ora sta parlando con Kili.- affermo alzando le spalle.
-Cosa?!- mi domanda quasi urlando.
-Tranquillo, stanno solo parlando.-
-Ma hai visto Kili a Gran Burrone, gli piacevano gli elfi femmina… La cosa non piace a me.- borbotta contrariato, anche se il suo viso corrugato mi fa solo ridacchiare -Sì, talmente tanto che ne ha scambiato uno per donna… comunque non ci sarebbe nulla di male, se fosse.-
- E’ inaudito un elfo femmina con un nano.- bisbiglia Fili, anche se io l'ho sentito chiaramente.
-E’ un inaudito un nano con una donna.- gli rispondo seccata, per poi mettermi una mano contro la bocca, ciò che ho appena detto non doveva essere espresso.
Fili mi guarda meravigliato, non si aspettava di certo questa piccola confessione da parte mia; mi prende il viso tra le sue mani –Noi potremo essere una cosa diversa, se solo tu lo volessi.- afferma con un intonazione così dolce nella voce che sarebbe capace di sciogliere anche Dwalin.
-N-non posso… io non posso.- balbetto abbassando lo sguardo, non riuscendo a rispondere al suo –E poi sarebbe la stessa cosa… anche se fosse tuo zio non mi accetterebbe. La compagnia non mi accetterebbe.-
-Non mi interessa, voglio sapere solo se non puoi solo perché ami con tutto il cuore quel tipo dell’altro mondo o non puoi perché hai paura di quello che potresti provare con me.-  ribatte deciso alzandomi nuovamente lo sguardo.
-I-io… i-io non lo so.- rispondo non sapendo davvero cosa dire, ho paura che quello che provo per Fili sia solo la cotta del momento, una volta tornata a casa e rivisto Christopher le cose sicuramente torneranno come prima.
Mi libero della sua presa e vado a sedermi sull’altro lettino, lasciando uno spazio vuoto fra di noi; mi chiedo se questo spazio sarai mai colmabile un giorno.
 
Pov Fili
 
Non so proprio cosa fare.
Ormai è chiaro come la luce del sole che prova dei sentimenti per me, mi guarda con occhi diversi rispetto al resto della compagnia ed io non posso che essere contento per ciò; ma perché pone questa resistenza? Adesso, pur stando in prigione, potremo imparare a conoscerci meglio ed avere quel minimo di riservatezza che il viaggio non ci permette.
Mi viene male a pensare che l’ultimo bacio scambiato con lei risale a quasi due settimane prima.
Sarei quasi tentato di riprovarci nuovamente, ma da una parte sono davvero stanco di insistere per ogni cosa; vorrei che anche lei facesse un passo verso di me.
So che la sua situazione è difficile e capisco la sua confusione, ma neanche per me non è facile pensare che appena finito il nostro viaggio lei se ne vada lasciandomi solo, per sempre. Come Thorin con zia Beth, solo che, se continuiamo così, io vivrò col rimorso di non averla mai amata pienamente.
Sono convinto che lei sia colei che Mahal ha scelto per me, adoro ogni suo piccolo particolare, mi sono innamorato di tutte quelle piccole cose che normalmente mi passavano inosservate con le altre: quando ride riempie l’aria circostante caricandola di brio, anche solo il suo sorriso è sufficiente per rendere migliore la giornata, poi è furba e intelligente… insomma completamente diversa dalle donne, forse troppo, facili che frequentavo.
Ora è notte e lei è sul suo lettino sdraiata e stretta al suo mantellino per cercare un po’ di calore, ma la vedo tremare dal freddo; sbuffo un poco, so che non dovrei essere così gentile perché non se lo meriterebbe dopo quanto detto prima e il suo rifiuto.
Tuttavia io non soffro il freddo come lei, mi alzo e prendo il mio  cappotto pesante per poi appoggiarlo sopra di lei che sospira quasi di sollievo tenendo sempre gli occhi chiusi.
Mi risiedo sulla mia brandina e la guardo dormire... quanto è bella.
E quanto vorrei che dormisse con me, non dico tanto, ma anche solo semplicemente sentire il suo respiro contro il mio mentre veglio sul suo riposo.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Sylvie91