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Autore: anormalfangirl    13/12/2015    1 recensioni
Ecco a voi una fan fiction sulla vita della Percabeth dopo Gea e dopo un paio d'anni ;)
Spero che vi piaccia...
la vostra
anormal fangirl
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I sette della Profezia
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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scusate il ritardo*arrossisce e scivola via dalla sedia lentamente*--------- Appena Angie(sapevo il suo nome,Percy me lo aveva detto) si addormentò io aprii gli occhi.Mi prenderete per pazza ma in quel momento mi venne da ridere:difatti avevo aperto gli occhi come nei film horror quando qualcuno dei personaggi sente un rumore improvviso,così,di scatto…Mi alzai il più silenziosamente possibile,mi misi le scarpe ed uscii alla luce della luna.Girando l’angolo della mensa finii addosso a Jem.Arrossii violentemente:cadendo gli avevo fatto rovesciare la scatola di madreperla che aveva in mano.Un sottile velo,come di nebbia semi-solida si depositò su entrambi.Jem rise e,ancora più imbarazzata,cercai di togliermi di dosso quella sottospecie di ragnatela,ma sembrava anche più appiccicosa di Leopoldo(spasimante innamorato di me da quando avevo dieci anni).Jem mormorò alcune parole ela tela si sollevò e magicamente tornò a ripiegarsi all’interno della scatola.Si rimise in piedi e mi aiutò ad alzarmi,com’era carino…Gli occhi verde mare,capelli nocciola chiara leggermente lunghi…Mi riscossi e gli sorrisi timidamente.no,no,no mi stavo comportando come una figlia di Afrodite.Tornai immediatamente seria ma lui continuava a guardarmi con quel sorriso malizioso.Sbuffai.Maledetti quei due. Sto parlando di Leo e Calipso:con due ragazzi carini il figlio non poteva essere da meno.Oltre che la pucciosità,dai genitori aveva ereditato anche i poteri:sapeva “infuocare”le cose(il mio cuore tanto per fare un esempio)e aveva la possibilità di mettere in pratica i semi-conosciuti poteri di Calipso.Credo ne farò una lista,così non saranno più cosi sconosciuti…la sua voce mi riscosse dalle mie fantasticherie:”Mi dispiace di averti buttato addosso la tela di Aracne.”poi lo notai;sulla tela c’erano delle macchie indistinte di colore.”Vuoi vederla completa?”chiese lui.Poi aggiunse”Ma mi dovresti aiutare.è piutosto grande,sai?”Annuii in senso di assenso menter lui tirava fuori l’arazzo.presi il lembo di tessuto che mi porgeva e mi allontanai di qualche passo.Quando fu completamente aperto lo guaradi.Riconobbi Percy e Annie che si baciavano sott’acqua.Ricordai che Percy mi aveva raccontato qualcosa del genere.La dolcezza mi fece pensare a mia mamma.Sospirai e avanzai verso Jem per piegare la tela.Subito dopo mi sedetti.Gli amari ricordi degli anni che avevo vissuto prima di arrivare al campo mi assalirono:mia madre,Florence,che mi picchiava in preda all’incantesimo dell’alcol,lei che il giorno dopo mi tentava con i cioccolatini al caffè(ricordate che ero piccola e un cioccolatino era come un premio enorme)per farmi uscire dal sottoscala,dove facevo finta di essere Harry Potter..Tirai fuori una boraccia dalla tasca,mi girai e chiesi a Jem se ne voleva un po’:”Cos’è?Thè o caffè?”Aprii e inalai il dolce e familiare odore.”Thè.”Lui sorrise e si avvicinò sedendosi di fianco a me sui gradini della mensa.Presi un bicchiere dal tavoo di Poseidone e ci versai del thè per Jem.Lo guardai mentre beveva lentamente gustando ogni sorso.”è buono”disse.”Ovvio”risposi.Stettimo seduti sulle scale per il resto della notte,scaldandoci a vicenda.La mattina venimmo trovati addormentati da Alaska Young,figlia di Ebe.Dato che i teenagers non sanno farsi cavoli loro(soprattutto le figlie e i figli di Afrodite)venimmo chiacchierati per settimane. Nel frattempo Angel proseguiva gli allenamenti.Annie e Percy se ne erano andati,così,di adulti responsabili e consapevoli di esserlo,al campo rimanevano solo Nico,Will,Chirone e Clarisse.Cosi rimaneva a me e Angie il tempo di stare un po’ da sole.Su una barca in mezzo al lago o su un albero nella foresta.Parlavamo a lungo delle nostre disavventure,giocavamo a obbligo o verità…Ma proprio da quell’innocuo gioco cominciarono i problemi.Angel ha sclto obbligo una volta.E allora io la ho obbligata ad andare nella soffitta dove una volta c’era l’oracolo(Rachel stava ancora nella grotta ed insegnava ad alcuni figli di Apollo ed ad altri mezzosangue con poteri emergenti a vedere il futuro nelle foglie ed altre cose da professoressa Cooman).Lei aveva accettato e si era diretta, non senza indugi, verso la Casa Grande.Io stavo fuori di guardia.Non credevo che l’avrebbe fatto davvero.Sinceramente.Sono attanagliata dai sensi di colpa.Vorrei tornare indietro se solo potessi. Quando tornò indietro era bianca come un lenzuolo.Barcollò per pochi passi, poi cadde a terra.Il mio sorriso si spense.Corsi verso di lei.Aveva gli occhi totalmente bianchi.”Angel!Angel,perfavore!” la portai velocemente dentro la foresta:anche se era in fin di vita non volevo far sapere a tutto il campo cosa l’avevo costretta a fare.Trovai un fiore di Verbascum Thapsus e glielo feci mangiare.Si riprese all’istante.Mi guardò stremata.Poi parlò con voce roca: “La Gatta dovrai trovare, Per farlo dove la Torre persiste dovrai andare Love dovrai ballare E la chiave dovrai cercare Cinque sarete Ma non in partenza”
   
 
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