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Autore: Alicetta01    14/12/2015    0 recensioni
"Tratto da Twilight"
E se i Cullen per una volta fossero i cattivi,o meglio gli antagonisti? E se la nascita di una nuova bambina stravolgesse l'armonia della famiglia dei vampiri vegetariani? E se questa nuova bambina fosse fin dalla nascita una vampira? E se la sua crescita si fermasse ai 17 anni? E se,ancora, l'incontro con il nemico naturale dei vampiri portasse ad un sentimento inevitabile?
Dal capitolo 
"Quindi erano tutte bugie. Lui non mi aveva pensato, nessuno lo aveva fatto.
Se avessi potuto, avrei pianto.
Mi ero solo illusa. Ma alla fine le persone sono fatte così. Ti illudono e ti gettano poi via. Anche gli sconosciuti lo fanno.
Solo, che a me era capitato troppe volte."
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(I capitoli dove i dialoghi non si vedevano sono stati corretti )
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Successivo alla saga, Contesto generale/vago
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Non lo so, una parte di me mi spingeva a fare cavolate. Ecco, per esempio, questa era una di queste.
<< E sai, Anne era uno sballo >> disse ghignando Andy. Cavolo, perchè avevo permesso a lui e a Jacks di sedersi insieme al mio tavolo?
<< Uhm, se lo dici tu >> rispose l'altro.
<< Chi è Anne? >> domandai, cercando di entrare nella conversazione.
Andy mi guardò scioccato, come se dovessi conoscere questa Anne.
<< Anne è la signorina che si fa tutti i ragazzi della riserva >>
Lo guardai allibita. Poggiai il mio sguardo su Jacks che se la rideva. Guardai irritata i due ragazzi, erano uno più immaturo dell'altro.
<< Spero che voi vi siate tenuti alla larga da queste... cose >> mormorai.
<< Jacks si vuole tenere puro per il vero amore >> esclamò Andy, con tono drammatico.
Sospirai. Guardai Jacks. Era divenuto serio e scocciato.
<< E fa bene, sai >> dissi io appoggiando i gomiti sul tavolo.
<< Non dirmi che pure tu? >>
<< Andy smettila >> lo rimproverò Jacks.
In risposta il ragazzino si finse offeso, per finire a ridere insieme all'altro.
<< Come farò con voi due? >> dissi prendendomi la testa tra le mani.
<< Non potrai non amarci >> ghignò Andy.
<< Per questo ti hanno cacciato dal tavolo? >> 
Jacks si intromise, mormorando un "smettetela". Io e Andy ridemmo. 


Il resto delle lezioni passò veloce. 
Mi avviai come al solito verso il parcheggio. 
Sorrisi al ricordo dei battibecchi tra me e i ragazzi. Erano simpatici, non potevo negarlo.
Ancora persa nei miei ricordi andai a sbattere contro qualcuno. Mi risvegliai dal mio stato di "trance" e mormorai un: 
<< Scusa >>
Il ragazzo mi offrì la mano a mò di saluto. Io, sorpresa, puntai lo sguardo su di lui. 
<< Tu dovresti essere Alice Cullen? >>
Annuii. 
<< Tu...>>
<< L'ospite >> mi disse.
Sorrisi timida. In effetti era un vampiro. Bello, slanciato. Occhi del colore del bronzo.
<< Bè, ci vediamo dopo >> dissi allontanandomi.
<< Mi avevano detto che eri carina, ma cavolo, tua mamma ti ha fatto bene >>
Lo guardai sorpresa. Non si poteva prendere già tutte quelle confidenze. Era bello sì, ma cavolo, neanche due minuti che ci eravamo conosciuti e già dava voce ai suoi pensieri.
<< Il linguaggio gentile ed educato non è una tua specialità? >> domandai irritata.
<< Sono molte le mie specialità >> ammiccò. Lo avevo solo incontrato e già stavo pianificando come staccarli la testa. Mi avvicinai a lui, digrinando i denti. Sul suo viso apparve un'espressione beffarda. 
Una mano calda mi cinse il polso, prima di mollare al vampiro un ceffone.
Quella mano mi attirò a sè, distanziandomi dal ragazzo odioso che era davanti a me.
Lo osservai diventare serio, e poi disgustato. Mi girai, anche se non avevo bisogno di farlo. Sapevo già chi mi aveva attirato a sè. 
<< Jacks, non c'era bisogno >> mormorai. Lui sorrise, accarezzandomi il polso. Quel gesto mi provocò brividi in tutto il corpo.
<< Non volevo che mi guastassi il divertimento di staccarli la testa >> disse rivolgendosi al vampiro davanti a me.
Il diritto interessato sibilò:
<< Oh, che carino, un cucciolo di cane impacchettato giusto in tempo per Natale... >>
Lo guardai scocciata. Gli idioti capitavano tutti a me.
Mi allontanai seccata, con Jacks al mio seguito.
Ecco. Bene, se quello doveva stare a casa nostra per un po' mi sarei rinchiusa in un bunker. Già sapevo come sarebbe andata a finire.
Pestando i piedi mi avviai verso casa. Jacks mi stava ancora inseguendo.
<< Non c'era bisogno di arrabbiarsi così, Alice! >> mi gridò dietro.
Io mi girai e lo guardai con occhi furiosi. Lui in risposta si mise a ridere. La sua risata era piacevole, cristallina.
Sentii un altro colpo al cuore.
<< Perchè mi guardi con quello sguardo? ...>> mi domandò facendosi serio. 
Mi risvegliai. Sei tu che mi fai quest'effetto. Avrei voluto rispondere. Ma cosa stavo dicendo? Si, ero pazza. 
Jacks, vedendomi ancora immobile e con gli occhi fissi sul vuoto, si avvicinò velocemente. 
Mi sfiorò la guancia, ma ritrasse subito la mano.
<< Ehi, stai bene? >> mi domandò con voce insolitamente dolce.
Lo guardai negli occhi. Caspita quanto sono belli... Okay, stavo dando di matto.
Feci per aprire la bocca, ma la richiusi subito. Le parole mi morivano in gola.
Chiusi gli occhi, concentrandomi. Qualcosa mi spinse a farlo, come se chiudendo le palpebre mi sarebbe arrivato un messaggio. Fu un gesto impulsivo.
Jacks si fece più preoccupato e si avvicinò ancora di più al mio viso.
Mi accarezzò ancora la guancia.
Sentivo solo le sensazioni, e in quel momento  sentivo un calore conosciuto che alloggiava sulla guancia, e che contrastava con il freddo che avvertivo sulle palpebre chiuse, come un velo ghiacciato posto sopra ai miei occhi.Vedevo nero e delle immagini contorte.
Aprii di scatto gli occhi, sorprendendo il licantropo che ritrasse di nuovo la mano che era sulla mia guancia.
<< Ho visto qualcosa... >> mormorai.
Jacks si fece più confuso.
<< Cosa? >>
<< Non lo so... >>
Volevo prima parlarne con qualcuno che ne sapeva più di me.
Jacks mi strinse una mano. 
Una sensazione di confusione mi attanagliò il petto.


   
 
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