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Autore: narden91    14/12/2015    1 recensioni
[NaLu]
“ È normale avere paura Natsu, tuttavia in una battaglia più che la numerosità di un esercito a fare la differenza sono gli ideali per i quali si combatte, le persone diventano più forti se hanno qualcuno da proteggere, non è per questo che ci siamo allenati durante questo anno?” Mirajane a Natsu
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Mirajane, Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
Il sigillo
 
Il sole era ormai quasi del tutto sorto, i suoi raggi facevano delicatamente capolino tra le ormai sparse nubi, le stesse che la sera prima sembravano presagire una di quelle nevicate che Magnolia ben poche volte aveva visto e che in altri tempi sarebbe stata accolta in modo lieto da tutti i cittadini. In quel cielo, Natsu e Happy sfrecciavano a tutta velocità verso un non precisato punto verso ovest della città, come gli era stato ordinato telepaticamente dallo spirito del primo Master Mavis, avrebbero dovuto intercettare le prime navi dell’Impero di Alvarez, e impedirne l’avanzata nella città.
Quel tragitto da casa di Lucy sembrava infinito, l’espressione di Natsu era vuota, impassibile, mentre osservava la città sotto di lui passargli davanti come un treno in corsa, Happy, nonostante non potesse vedere la sua espressione, percepì che qualcosa non andava, solitamente prima di una battaglia era lui a dirgli che avrebbero vinto senza problemi, ma questa volta Natsu era muto, da quando avevano lasciato la casa di Lucy non aveva proferito alcuna parola, si era rinchiuso in un silenzio che non gli era mai appartenuto e lui lo conosceva troppo bene per lasciar correre la cosa, senza provare a chiedergli spiegazioni o quantomeno a tirarlo su di morale, dopotutto una durissima battaglia incombeva e partire con uno spirito già rassegnato non avrebbe per nulla giovato.
Happy rallentò così bruscamente che Natsu sobbalzò così violentemente da rischiare di sfuggirgli dalle mani, quindi procedette lentamente , così lentamente da costringere Natsu a parlare:
 -“Oi Happy perché hai rallentato così di colpo? Sbrighiamoci ad arrivare sul campo di battaglia” disse con tono poco convinto.
Il gatto fece finta di non sentire.
-“Oi Happy mi hai sentito?” disse con tono più deciso Natsu.
A quel punto Happy rispose:
-“Andrò più veloce solo quando saprò che a parlarmi è il Natsu che conosco” tuonò Happy
Natsu era scosso, Happy aveva ragione , non era in lui, il pensiero che qualcosa potesse andare storto lo tormentava, dopotutto non erano semplici nemici, erano maghi potentissimi, Zeref era al loro comando, anche se avesse sconfitto Zeref con la sua arma segreta sarebbe rimasto Acnologia, lo sconforto lo avvolse…
All’improvviso sentì la presa di Happy farsi sempre più debole e in men che non si dica si ritrovò a fluttuare in caduta libera nel cielo, d’un tratto tutto ciò sul quale stava rimuginando sparì, strinse i pugni e gridò:
-“Happy prendimi! Che diavolo fai….” la sua voce riecheggiò per tutta la città.
Happy scese di quota e lo afferrò saldamente, dopo un istante di silenzio Natsu disse, con tono pacato:
-“Perché mi hai lasciato andare?” cercando un punto all’orizzonte.
Happy fece un sorriso così grande che era possibile vedergli ogni singolo dente e allegramente rispose:
-“Stavi rimuginando troppo e volevo dimostrarti che per quanto la situazione possa sembrarti buia e senza via di scampo, se credi veramente nelle persone che fino ad ora ti hanno sostenuto, loro verranno in tuo soccorso, non importa come o quando… questo significa essere amici!”.
Per un istante Natsu l’aveva dimenticato, eppure l’aveva ripetuto migliaia di volte ai suoi amici in passato, sarebbero stati per sempre li, pronti a sostenersi l’un l’altro; quelle parole sortirono l’effetto che Happy sperava, Natsu si riprese, il suo volto si adornò del suo tipico sorriso, quello che precedeva ogni battaglia e disse:
-“Grazie Happy, l’avevo dimenticato,  in fin dei conti è per momenti come questo che ci siamo allenati così duramente quest’anno no?!”
-“Aye” disse il gatto con allegria ritrovata.
-“Bene allora… Andiamo!” urlò Natsu a squarciagola.
Happy usò la Max Speed e in men che non si dica raggiunsero il punto di ritrovo stabilito il giorno prima da Mavis per la Squadra Drago Alato; Wendy e Gajeel erano già li, sospesi in aria grazie a Charle e Lily, quando gli videro arrivare Gajeel, con un tono di scherno e sfida esordì:
-“ In ritardo come sempre eh Salamander?!”
-“ Non sono in ritardo bastardo, ho solo avuto un contrattempo” disse Natsu prontamente.
-“Piantatela voi due e concentratevi, dobbiamo abbattere quelle navi, sono tantissime” disse Charle con tono severo
-“Suvvia ragazzi l’importante è che siamo qui ehh” disse Wendy cercando di fare da paciere.
Non era tempo di convenevoli, una delle navi era pronta a far fuoco sulla città, prima che il trio potesse entrare in azione il colpo di cannone fu sparato, ma la città rimase in piedi grazie alla barriera allestita da Freed; quello era il momento propizio, nell’attimo di esitazione del nemico che seguì la mancata distruzione della città, i tre colpirono le navi più avanzate e le abbatterono, dando cosi tempo a Bisca di caricare il cannone Jupiter, che sembrò andare a segno; era una illusione, il colpo era stato deviato,  su una delle navi infatti c’era uno dei 12 Spriggan, Ajeel, che Natsu e gli altri avevano incontrato ad Alvarez; seguirono la strategia del Primo e atterrarono sulla nave dove c’era Ajeel, ma in men che non si dica la Cinetosi prese il sopravvento sui tre dragon slayer, fu un errore di Mavis, aveva dimenticato i problemi dei dragon slayer legati ai mezzi di trasporto, un errore imperdonabile che aveva messo i tre in completa balia dello Spriggan.
Prima che Ajeel potesse anche solo alzare un dito sui tre, un rumore si udì in lontananza, come un sibilo, d’un tratto la nave fu tagliata in due, Ajeel fu sorpreso, non pensava esistesse qualcuno in grado di distruggere una nave con un solo fendente di spada, eppure lei poteva, Erza, apparve davanti agli occhi strabuzzanti di Ajeel come un cavaliere dall’armatura splendente, resa scintillante dai caldi raggi del sole; Erza ordinò ai tre Exceed di portare via i tre dragon slayer, se ne sarebbe occupata lei.
Charle, Happy e Lily portarono via i tre dalla nave e atteso che si riprendessero, scesero sulla terraferma , davanti all’ orda di soldati che stava per invadere la città da ovest, quello sarebbe stato il loro nuovo campo di battaglia, mentre Grey, Juvia, Elfman e Mirajane avrebbero tenuto a bada l’altra orda che stava marciando da est.
Lucy era ancora li, impietrita davanti alla lettera lasciata da Natsu, quella frase all’esterno l’aveva scossa, esigeva delle risposte, si fece coraggio e accostatasi al muro di fronte la scrivania cominciò a leggerla; mentre scorreva freneticamente le righe di quella lettera e decifrava l’ormai nota ma incomprensibile scrittura di Natsu, scese pian piano fino al pavimento e sul finire della lettera si ritrovò distesa sul pavimento, con il suo bellissimo sorriso, bagnato da fiumi di lacrime,  non erano lacrime amare di disperazione, di paura o di rassegnazione, erano lacrime dolci, di una dolcezza indescrivibile, avrebbe voluto che non finissero mai, stringeva ancora nella mano destra la lettera di Natsu, le era tutto chiaro, quel salotto non le era mai sembrato così piccolo. Doveva andare, si alzò di scatto, andò di corsa in camera da letto, si cambiò così velocemente che gli abiti parvero volteggiare nella stanza, era pronta a tutto, quella lettera le aveva dato una carica che non aveva mai provato prima, era felicissima; prese la collana con la chiave di acquarius ed era li lì per lasciare la stanza quando si bloccò di colpo e si fece seria, avvertì un’imponente fonte di potere magico, le era familiare, aveva già sperimentato quella pressione magica, sembrava provenire dal bagno, cautamente si avvicinò alla porta, sentì l’acqua del suo bagno scorrere come quando era solita rilassarsi nell’acqua calda; aprì violentemente la porta, sperando di cogliere alla sprovvista chiunque fosse li dentro, ma così non fu, entrando vide realizzarsi il suo timore più grande, Brandish era li, nuda nella sua vasca e con lei, ridotto in miniatura c’era anche Marin il suo tirapiedi.
Rimase di sasso, non riusciva a capire perché una dei 12 Spriggan fosse li e per giunta nuda nella sua vasca, in una frazione di secondo le più disparate ipotesi le passarono nella mente, ma non era il momento di pensare, avrebbe potuto attaccarla in qualunque momento, doveva stare attenta; le due si scrutarono per alcuni secondi, che a Lucy parvero interminabili, finché Brandish si alzò dalla vasca, chiuse il miniaturizzato Marin in un cofanetto in modo che non sbirciasse, prese lo sgabello che Lucy aveva nel bagno, si sedette sopra e indicando la sua schiena disse:
-“Potresti lavarmi la schiena?” con un tono che sembrava tutt’altro che una richiesta, ma una vera e propria imposizione.
Lucy era incredula, per alcuni istanti rimase muta, ma Brandish incalzò con tono minaccioso:
-“Sai benissimo quali sono i miei poteri e di cosa sono capace, quindi ti consiglio di fare ciò che dico”
Sapeva benissimo di cosa era capace, aveva visto l’intera isola di Caracole ridursi ad uno scoglio davanti i suoi occhi, non poteva rischiare che facesse una cosa del genere anche a Magnolia, quindi si spogliò e iniziò a lavarle la schiena.
Sperava che in qualche modo abbassasse la guardia, d’altronde doveva avere anche lei un punto debole, mentre rimuginava sul da farsi, Brandish la sorprese di nuovo:
-“Sei la figlia di Layla, vero?” bisbigliò.
Era raggelata, come poteva saperlo, come aveva capito chi fosse, l’aveva incontrata solo una volta e non si erano scambiate molti convenevoli… Non ebbe nemmeno il tempo di replicare, quel lungo silenzio nel quale si era immersa fu solo una conferma per Brandish che si voltò e le rivolse uno sguardo intriso di rabbia e collera; Lucy rimase immobile senza proferir parola, fu solo grazie a quel silenzio e per puro caso vide che le pareti del suo bagno stavano lentamente rimpicciolendo, Brandish stava usando la sua magia, afferrò il cofanetto in cui era stato rinchiuso Marin, fuggì di corsa nel salotto, poi nelle scale fino a fuori, il suo appartamento era ormai ridotto ad una casetta per bambole.
Di fuori si ritrovò Brandish nuovamente di fronte, non capiva il motivo di tale astio nei confronti della madre:
-“Cosa è successo tra te e mia madre?” chiese con tono incalzante.
-“Nulla che ti riguardi” risposte lo Spriggan freddamente.
Era ormai rassegnata alla battaglia con la Spriggan, prese il cofanetto, lo sbattè per terra , Brandish era sorpresa, nella confusione non aveva notato che avesse preso il cofanetto, cercò di fermarla ma un turbinio di carte magiche glielo impedirono, Cana era li, Lucy ebbe il tempo di schiacciare Marin e annullare quindi il blocco sullo spazio magico, ciò le permise di evocare lo stardress di Aries
-“Oh vedo che nemmeno  a te ti piace combattere nuda eh Lucy” disse Cana.
-“Non è questo il momento Cana” rispose Lucy visibilmente arrossita.
La battaglia tra le tre stava per cominciare, quando all’improvviso un cumulo di sabbia invase la città, Brandish iniziò a starnutire, era il momento perfetto, Cana la colse alla sprovvista e la tramortì facendole perdere i sensi; si trattava di un nemico potentissimo, che magari poteva avere informazioni importanti su Zeref o gli altri Spriggan, decisero così di imprigionarla con delle manette antimagia e portarla alla gilda.
Lucy era sollevata, era sopravvissuta ad un incontro faccia a faccia con uno Spriggan, ma soprattutto era felice di andare alla gilda, avevano respinto il primo assalto di Alvarez , non c’erano state vittime, Erza e Bisca avevano sconfitto Ajeel e Brandish era sotto la loro custodia.
Più di ogni altra cosa, il pensiero che veramente la rendeva felice era che avrebbe rivisto Natsu, nonostante fossero passate poche ore le erano sembrate un’eternità,  aveva tanto da dirgli dopo aver letto quella lettera e a quel pensiero il suo volto, dapprima teso e preoccupato si distese,  mentre guardava felice il sole alto nel cielo.
Lucy e Cana giunsero alla gilda, andarono di corsa nelle segrete per rinchiudere Brandish, dopodiché tornarono nella sala principale dove c’era anche il resto della gilda, riuniti li su richiesta di Mavis per pianificare il prossimo piano d’azione.
 Erano tutti presenti, il cuore di Lucy cominciò a battere all’impazzata, doveva trovare Natsu, chiese in giro ma nessuno sapeva dove fosse, d’un tratto Wendy dal fondo della grande sala la fermò:
-“Lucy-san stai cercando Natsu-san?” disse con il tono pacato e gentile che la contraddistingueva.
-“Si Wendy, sai dov’ è?” chiese timorosamente.
-“È con Erza-san, è rimasta ferita durante lo scontro e la sta accompagnando qui alla gilda” rispose la giovane dragon slayer.
Lucy fu sollevata, il solo fatto che stesse bene le aveva spento quella flebile fiamma di preoccupazione, le bastava attendere ancora poco e lo avrebbe rivisto nuovamente.
Natsu era sulla via della gilda, portava con se Erza sulle spalle, lo scontro con Ajeel l’aveva mal ridotta, era priva di sensi ma fuori pericolo di vita.
Quando erano lontani ormai pochi isolati dalla gilda, Erza rinvenne, sussultò sulle spalle di Natsu così violentemente da farlo barcollare rischiando di cadere.
-“Oh ti sei ripresa Erza” disse felice Natsu.
Erza non rispose,  una espressione di paura si dipinse sul volto deturpato dalla feroce battaglia, gli occhi sgranati e la bocca aperta.
-“Ei Erza mi senti?” disse Natsu con un tono leggermente preoccupato mentre riprese lentamente la via per la gilda.
Erza lo fermò e con le poche forze che le rimanevano si divincolò dalla presa di Natsu, cadde per terra.
Aveva dei ricordi confusi della battaglia, cercò in tutti i modi di ricordare cosa era successo prima che Ajeel svenisse, era una cosa troppo importante, si portò le mani alla testa e d’un tratto le tornò in mente, prima che cadesse sotto i colpi di Jupiter Ajeel bisbigliò:
-“Questo è solo l’inizio del divertimento Fairy Tail, quando la vostra amichetta biondina sarà nostra conoscerete il significato di disperazione ahahaha”.
La voce di Ajeel andò via via scomparendo, il ricordo era sparito, il timore prese il posto sul volto di Erza e prima che Natsu incalzasse con qualunque domanda  Erza prese tutto il fiato che aveva in corpo e urlò:
-“Avverti la gilda Natsu, Lucy è in pericolo”
Il volto di Natsu si fece serio:
-“Cosa vuoi dire?”
-“È lei il vero obiettivo di questo primo attacco, vogliono rapirla” 
-“Sono tutti alla gilda come è possibile? È al sicuro” domandò preoccupato.
-“Non lo so, ma usa una lacrima e contatta gli altri”.
-“Non ho una lacrima, è andata distrutta nella battaglia”.
-“Allora va corri e tenete Lucy al sicuro”
Natsu era furioso, si premurò di lasciare Erza in buone mani e corse alla gilda con tutte le forze che aveva.
Quei pochi istanti che impiegò per arrivare alla gilda gli sembrarono un’eternità, appena vide le porte della gilda vi si fiondò così violentemente che sbatterono ai muri laterali, l’intera gilda tutti lo guardò impietrita come se fosse successo qualcosa di grave.
Natsu era ansimante, non riusciva a parlare, si guardò intorno freneticamente , i suoi occhi andavano a destra e a sinistra come le palline di un flipper, cercò di prender fiato, ma prima che potesse parlare Mavis lo anticipò con tono sorpreso:
-“Cosa c’è Natsu?”
-“Do..do.. dov’è…” rispose ancora ansimante.
-“Chi?” domandò di nuovo Mavis
-“Dov’è Lu…Lucy?”
Si guardarono tutti intorno, l’avevano vista pochi istanti fa, era stata li in mezzo a loro per tutto quel tempo; d’un tratto Mirajane disse:
-“Credo che fosse insieme a Cana nelle segrete per fare delle domande alla prigioniera”
Il viso di Natsu per una frazione di secondo sbiancò, il cuore rallentò a tal punto che sembrava quasi fermo, strinse così forte i pugni che tutte le vene del braccio erano visibili, gli occhi si serrarono come quelli di un serpente che sta per attaccare la sua preda, prese lo slancio e si fiondò nelle segrete.
Corse così velocemente che inconsciamente iniziò a rilasciare fiamme ardenti in tutti i sotterranei, il suo unico obiettivo era proteggerla; giunse ai piedi delle scale, davanti le celle, nell’angolo a destra c’era Cana stramazzata al suolo , con una profonda ferita sul braccio, visibilmente provata, in fondo Brandish, sulle spalle il corpo immobile di Lucy, sul volto un ghigno tetro e inquietante di chi sa di aver raggiunto il suo obiettivo, e alla sua destra Marin, a grandezza naturale, anch’egli sogghignava maleficamente.
Natsu era furioso, il suo corpo, già coperto di fiamme, cominciò ad aumentare di temperatura, era così caldo che era impossibile stargli vicino, sembrava lava,  cominciò lentamente ad avanzare sopravanzando Cana in modo tale da non coinvolgerla nel suo prossimo attacco, quindi colmo di rabbia esclamò, scandendo :
-“La..scia….te…la”
Il suo sguardo minaccioso era rivolto verso Brandish, la quale non fece altro che scoppiare in una risata tipica di un pazzo.
-“Lasciatela ho detto” questa volta Natsu urlò così forte che tutta la gilda lo sentì e fu come un richiamo per gli altri membri che cercarono di raggiungerlo più velocemente che potessero.
Brandish placò la sua risata e sibilò:
-“fufufufu, la tua amichetta viene con noi “
Non ci vide più, quelle parole non fecero altro che farlo infervorare,  aveva solo quell’occasione
-“Non devo sprecarla” pensò tra se e se.
Caricò senza alcun preavviso verso i due con tutta la ferocia che aveva in corpo, era li,  a pochi centimetri dai suoi avversari, se gli avesse presi, pensò, gli avrebbe fermati e avrebbe salvato Lucy…..Non ebbe nemmeno il tempo di pensare ad altro e i due si dileguarono in un sordo *puff*,Marin aveva usato la sua magia per sparire.
Natsu si guardò intorno, invano, disperatamente , sperando che fosse solo un diversivo, per poterlo attaccare alla sprovvista, lo avrebbe preferito, avrebbe preferito subire tutti i peggiori attacchi, piuttosto che vedersi portar via Lucy… ma così non fu… erano spariti del tutto, avevano portato via Lucy con loro, non poteva crederci, crollò sulle ginocchia, sul suo volto, solcato da due fiumi di lacrime comparve un espressione vuota, come ciò che era rimasto del suo cuore, ormai in mille pezzi; Cana era li aveva assistito alla scena impotente, si alzo barcollando, camminò claudicante verso Natsu, si inginocchiò, lo strinse a se e gli bisbigliò:
-“La ritroveremo e la porteremo indietro Natsu”
Quelle furono come le parole di rassicurazione di una madre per Natsu, che strinse forte Cana e si lasciò andare in un pianto liberatorio, mentre il resto della gilda era appena arrivata  nei sotterranei e osservava attonita la scena in lontananza.
Lucy si svegliò frastornata, era legata mani e piedi, quasi del tutto svestita,  cercò di orientarsi non sapeva cosa fosse successo, ricordava solo di trovarsi nei sotterranei della gilda, era imprigionata con delle catene antimagia, cercò in tutti i modi di divincolarsi ma ogni sforzo era inutile, non riusciva a fare alcuna manovra che le permettesse di agire sulle manette,
La porta della cella si aprì in un tetro cigolio tipico delle porte di ferro mal oleate,  un’onda di terrore la pervase, non era per colpa di Brandish, ma della losca figura che le era accanto… Zeref era li sorridente, la osservò dalla testa ai piedi e disse:
-“ Sei tu quindi Lucy Heartphilia?! La figlia di Layla”
Lucy pensò di non rispondere, ma capì che non avrebbe accettato il suo silenzio, così rispose a mezza bocca:
-“Si”
Zeref scoppio in una risata tetra, si mise la mano sull’occhio destro ed esclamò:
-“Finalmente abbiamo il secondo sigillo…”
Si girò, riaprì la porta della cella e scoppiò di nuovo a ridere, poi bisbigliò tra se e se:
-“ Così stai per sorgere eh, END”.
 
 
Continua….
 
 
   
 
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