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Autore: Lovy91    15/12/2015    2 recensioni
Dopo la comparsa di Alphamon i Digiprescelti si rendono conto che una nuova minaccia arriva da Digiworld. La nuova Digiprescelta Meiko con il suo Digimon entrano a far parte del gruppo e Taichi pensa che la nuova ragazza sia veramente strana... oltre che carina. Com'è carina Sora. Ma anche Yamato pensa che Sora sia carina.
Gli otto digiprescelti sono alle prese con la vita adulta e il rapporto con i Digimon è destinato a cambiare. Inoltre anche nel gruppo le cose non sono più le stesse...
Non saranno solo le battaglie digitale ad essere combattute...
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: TK/Kari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8


Primi chiarimenti


La mattina dopo c'era piuttosto freddo. La notte aveva piovuto, all'alba le strade erano ancora bagnate, anche se era uscito il sole.
V-mon e Wormmon rimanevano in compagnia di Agumon e Tailmon, alternavano momenti di tristezza a momenti di felicità quando si presentava una buona colazione. Koushiro e Taichi volevano parlare agli altri delle scoperte avvenute il giorno prima e fissarono un appuntamento nel pomeriggio, non c'era impegno che teneva. La mattinata trascorse normale, fino a che non arrivò l'intervallo.
Hikari rivolgeva poco la parola a Takeru, consapevole del fatto che questo atteggiamento rendeva le cose solo più complicate. Era sempre stata buona, gentile, disponibile con tutti, prima venivano gli altri e poi se stessa, l'aveva fatto anche stavolta. Come tutte le persone buone, alla fine, sarebbe arrivato il momento in cui la sofferenza taciuta per troppo tempo sarebbe venuta a galla ed era arrivato.
Uscì dall'aula per andare in bagno e sciacquarsi il viso, chiuse il rubinetto e si guardò allo specchio. Aveva la faccia di una che sarebbe scoppiata a piangere in ogni momento, gli occhi erano tristissimi. Scosse la testa, dandosi uno schiaffetto: basta essere depressa. Decise di scendere in cortile per prendere una boccata d'aria e fare due passi, in attesa di un'ora di chimica. All'improvviso sentì una mano prenderle il polso e farla girare.
<< Hikari, che cosa ti prende? >>.
Agitò il polso e fece lasciare la presa a Takeru. << Sto benissimo >>.
<< Ieri ti ho vista, stavi piangendo >>.
Trasalì ma fece finta di niente. << Ti sbagli >>.
<< In queste ultime settimane mi sembri sempre insofferente. C'è qualcosa che ti turba? >>.
<< Ti ho detto che sto benissimo! >>.
Takeru sospirò, gli pesava fare quella domanda. << È Misae il problema? >>.
Nel sentire il suo nome, la maschera quasi crollò, sentì gli occhi pungere e cercò di trattenersi. << Non ho niente contro Misae >>.
<< Non ho detto questo >>. Si avvicinò. << Sei forse gelosa? >>.
<< Che dici? Da quando sei così egocentrico? >>.
<< Da quando ti vedo star male ogni volta che sono in compagnia di Misae >>, le prese dolcemente una mano. << Hikari siamo sempre stati sinceri >>.
<< Le cose cambiano >>, disse. << Tu hai una ragazza ora, non possiamo essere amici come prima >>.
Le strinse la mano. << Il fatto che io abbia una ragazza non significa che non possiamo essere ancora amici >>.
Guardò i suoi occhi azzurri. Era veramente così ingenuo?
<< No >>, fece per lasciare la sua mano. << Mi dispiace >>.
Takeru la strinse ancora più forte. << Perché Hikari? >>.
<< Ti prego, non rendere le cose ancora più difficili. Lasciami >>.
Non lo fece. << Non finché non mi dai una spiegazione! >>.
<< Ti ho detto di lasciarmi! >>.
Takeru si sentì tirare per una spalla e lasciò a forza la mano di Hikari.
<< Sei sordo forse? >>, disse Taichi. Aveva assistito agli ultimi minuti e sentito sua sorella chiedere più volte di lasciarla andare, all'ultima richiesta non aveva potuto non intervenire.
<< Taichi >>, sussurrò Hikari.
<< Non le stavo facendo niente >>, disse Takeru, scrollandosi la mano dell'amico dalla spalla. << Stavamo solo parlando >>.
<< A me non sembra >>. Era minaccioso. << Takeru ti avverto: smettila di fare il doppio gioco con mia sorella >>.
<< Taichi smettila! >>. Hikari si mise in mezzo ai due.
<< Che succede qui? >>.
Yamato e gli altri avevano assistito alla scena dalla finestra.
<< Niente Yamato >>, rispose il fratello minore.
<< A me non pare >>. Yamato si mise di fronte a Taichi.
<< Stava infastidendo Hikari >>.
<< Non è vero! >>, la sorella cercò di difenderlo. << Stavamo solo discutendo >>.
<< Se magari tuo fratello la smettesse di fare il cascamorto con lei, nonostante l'impegno con Misae, io non avrei nessun problema >>.
Yamato guardò male il fratello minore ma lo difese comunque. << Non lo farà più >>.
<< Non l'ho mai fatto! >>.
Gli altri si erano aspettati questo finale, prima o poi doveva succedere.
<< Basta! >>, urlò Hikari. Aveva gli occhi lucidi. << Io non ho bisogno della tua protezione, non sono più una bambina! >>.
La ragazzina fuggì via, imbarazzata, Mimi e Sora la seguirono.
Prima di andare Sora guardò Taichi. << Sei uno scemo, Taichi. A volte non capisci proprio niente >>.
Il ragazzo si sentì freddato da quella frase.
<< Va via >>, disse Yamato al fratello.
<< Ma... >>.
<< Non voglio discutere Takeru, sparisci! >>.
Il ragazzino andò via, salutando gli altri.
Yamato respirò rumorosamente e guardò duramente l'amico. << Non capisci che è per questo tuo atteggiamento che Takeru non ha scelto tua sorella? >>:
Taichi ebbe l'impressione che la terra sotto i piedi gli mancasse. << Come scusa? >>.
<< Ha ragione >>, intervenne Koushiro. << Finché tu la proteggerai per ogni minimo cosa, Hikari si sentirà sempre più schiacciata >>.
Il ragazzo non ci aveva mai riflettuto. Hikari, la sua dolce Hikari, non aveva più bisogno di lui? Negli anni l'aveva protetta da ogni male del mondo, anche se lei era la luce più splendente. Anche se c'era Tailmon al suo fianco.
Improvvisamente si era reso conto che lui non era più il suo protettore.
Hikari era innamorata di Takeru e il suo cuore ferito era colpa sua.
Takeru si appoggiò a un muro della scuola, sotto una tettoia, affranto. Il fratello maggiore svoltò l'angolo e lo fissò.
<< Yamato... >>.
<< Ti ho difeso perché sei mio fratello ma se ti becco un'altra volta in atteggiamenti ambigui con Hikari... Non sarà di Taichi di cui dovrai preoccuparti >>.
<< Non ci provo con Hikari >>.
<< Mi prendi in giro? >>, si spazientì, << Le bugie dille a te stesso, non a me. Ci sono problemi più grandi di cui occuparci e le tensioni nel gruppo sono solo deleterie. Se ti piace Misae tanto da starci assieme, okay. Smetti di far soffrire Hikari >>.
<< L'atteggiamento di Taichi poco fa è il motivo per cui non sono mai andato oltre l'amicizia con lei! >>.
<< Hai ragione, ma è sempre sua sorella e qualunque fratello maggiore si sarebbe comportato così. Taichi non si sente pronto a smettere di proteggere Hikari, ora tu hai una ragazza. Questa storia finisce qui >>.
Takeru rimase in silenzio.
<< Ci siamo intesi? >>.
<< Intesi >>.


Hikari si nascose in un bagno del piano terra, piangendo. Si sentiva così mortificata dall'atteggiamento del fratello, possibile che non riusciva a staccarsi da lei?
<< Hikari >>, sussurrò dolcemente Sora. << Stai bene? >>.
<< Sì >>, singhiozzò.
Mimi la abbracciò dolcemente. << Taichi a volte non capisce molto bene >>.
<< Lui voleva proteggerti, lo fa un po' troppo spesso ma non avercela con lui. Takeru è in un momento confuso ed è evidente che tu provi qualcosa per lui >>.
<< Il fatto che lui abbia una ragazza ti mette tanta tristezza >>, aggiunse Mimi. << Però penso che potresti provare a pensare a te, tanto per cambiare >>.
Hikari annuì, si asciugò le lacrime con un fazzoletto. << Grazie >>. La ragazzina guardò l'amica. << Sora... l'hai detto a Taichi? >>.
<< Detto cosa? >>.
<< Che sabato esci con Yamato >>.
<< Esci con Yamato? >>, esclamò Mimi.
<< Ci hai visto vero? >>.
La ragazza annuì.
<< Oggi non mi sembra la giornata ideale, lo farò domani, promesso >>.


Il pomeriggio il gruppo si riunì nell'ufficio di Koushiro. Joe aveva notato il clima teso e fu aggiornato da Mimi circa quello che era successo, aveva scosso la testa e non fu poi tanto sorpreso.
I Digimon mangiavano, come al solito.
<< Dov'è Meiko? >>, chiese Sora.
<< Non le abbiamo detto di questo incontro >>, rispose Taichi.
<< Che cosa? Non mi piace fare le cose alle spalle! >>, disse Mimi, arrabbiata.
<< Neanche a me! >>, concordò Sora.
<< Lo stesso vale per me ma le notizie che abbiamo la riguardano, diciamo >>, disse Koushiro, visualizzando alcuni immagini sul grande schermo. Spiegarono brevemente tutta la situazione, i sospetti di Taichi, le scoperte di Hikari e il segno della fede. Infine sganciarono l'ultima bomba, ovvero che Nishijima era stato un Digiprescelto.
L'ultima notizia fece restare gli altri a bocca aperta, Digimon compresi.
<< Un Digiprescelto?! >>.
<< Non è tutto. I cinque partner Digimon del 1985 erano Elecmon della città della Rinascita, Meramon della città dei Pyocomon, Monzaemon della città dei giocattoli, Picklemon e infine Yukidarumon delle terre di ghiaccio >>, spiegò Taichi.
<< Incredibile >>, sussurrò Hikari.
<< Non l'avrei mai detto >>, disse Tailmon.
<< Un momento... Perché non ce l'hanno mai detto? >>, domandò curioso Gomamon.
<< Perché non se lo ricordano. Dopo che i Digiprescelti tornarono a casa, gli fu cancellata la memoria per evitare la sofferenza della loro mancanza >>, rispose Koushiro.
<< È terribile! >>, esclamò Palmon. << Dimenticarmi di Mimi! >>.
<< Elecmon un partner Digimon... >>, mormorò Patamon.
<< Nishijima sarà qui tra pochi minuti, ieri ha detto che avrebbe fatto qualche ricerca, non so di cosa si tratti >>, li informò Koushiro.
<< Chissà come si sente il sensei >>, disse Sora. << Il suo Digimon non ha neanche idea della sua esistenza >>. Abbracciò Pyomon.
<< Non posso pensare che Gabumon non si ricordi di me >>, aggiunse Yamato.
V-mon mangiò un biscotto. << Secondo me non hanno dimenticato del tutto >>.
<< Cosa te lo fa pensare? >>, gli chiese Tentomon.
<< Per me sarebbe impossibile non ricordarmi di Daisuke! >>.
<< Ed io di Ken! >>.
<< Chi gli ha cancellato la memoria? >>, domandò Takeru.
<< I Supremi >>, rispose Taichi.
<< Quindi loro possono ridargliela! >>, si entusiasmò Mimi.
<< Mica è così semplice. Non troviamo Gennai, figurati i Supremi >>, disse abbattuto Joe.
<< Sei sempre un campione di ottimismo, sai? >>, disse Gomamon, dandogli una zampata sulla schiena.
Qualcuno bussò alla porta e il sensei Nishijima entrò nell'ufficio. La sua comparsa fece zittire tutti i presenti, come se fosse entrata una creatura leggendaria.
<< Ho interrotto qualcosa? >>.
Tutti scossero la testa.
<< Ho delle cose da dirvi >>, si sedette su una poltrona libera e tirò fuori alcuni fogli. << Per chi non mi conosce, sono Daigo Nishijima, agente della cellula segreta informatica giapponese. Come copertura lavoro alla scuola del vostro quartiere e immagino che ora avrete capito perché >>.
<< Lei è veramente stato un Digiprescelto? >>, chiese ammirata Palmon.
<< Tanto tempo fa >>.
Notò V-mon e Wormmon. << Loro chi sono? >>.
<< I Digimon di Daisuke e Ken >>.
<< Ah sì, i Digiprescelti del secondo gruppo. Non li abbiamo trovati da nessuna parte >>.
<< Perché sono stati rapiti da Alphamon >>, disse V-mon, con quasi le lacrime agli occhi.
<< Veramente? >>, sgranò gli occhi.
<< L'abbiamo saputo solo poco tempo fa >>, disse Hikari.
<< Ieri ho parlato con il mio migliore amico, Eizo. Non lo sentivo da qualche tempo e gli ho parlato di quello che stava succedendo, anche se ne era già informato. Pare abbia conosciuto qualche giovane Digiprescelto americano e quindi le notizie non gli erano nuove. Ho contattato anche Hisa, un'altra Digiprescelta. Non sono riuscita a sentire Hideki e Kumi... be', lei è sparita in pratica >>.
<< Loro cosa ne pensano? >>, chiese Yamato.
<< Secondo loro la fede è sparita e spiega perché negli ultimi vent'anni Digiworld sia tanto instabile >>.
<< E dov'è allora? >>.
<< Non ne ho idea. L'idea che Meiko possa avere come segno la fede è molto strano >>.
<< So che potrà sembrare strano... Sono dell'idea che dovremo sentire anche gli altri due Digiprescelti, forse ne sanno di più >>, disse Takeru.
<< Hideki posso contattarlo... Ma Kumi, non la sento da quando si è trasferita vent'anni fa >>, spiegò il sensei.
<< Dove si è trasferita? >>, domandò Sora.
<< Tottoro >>.
Scese il silenzio per qualche secondo.
<< Che c'è? >>.
<< Tottoro è la città da cui proviene Meiko >>, disse Taichi.
<< Curiosa coincidenza >>, ironizzò Mimi.
<< Che sia sua madre? >>, ipotizzò Joe.
<< Impossibile. Ho visto le foto dei suoi genitori... Non è sua madre >>, assicurò Taichi.
<< Nishijima dobbiamo trovare Kumi e in fretta. Avrà lasciato l'indirizzo di una scuola nuova, un cambio di residenza... Le persone non possono sparire >>, disse Koushiro.
<< Se c'è qualcuno che può trovare qualcosa sei tu Koushiro >>, disse Pyocomon, con la sua solita allegria.
<< Koushiro voglio collaborare con te con i sistemi dell'agenzia >>.
<< Sul serio? >>, Koushiro si emozionò.
<< Sicuro >>.
<< Wow, sei grande! >>. Mimi lo abbracciarono con il suo solito trasporto e il ragazzo divenne rosso come un peperone.
<< Quando... ehm... cominciamo? >>, balbettò, ancora intrappolato nell'abbraccio di Mimi.
<< Subito, vieni con me. Ragazzi >>, li guardò. << Vi faremo sapere la prima possibile. Tenetevi disponibili a qualsiasi orario >>.
<< D'accordo >>.
Il gruppo si disperse e ognuno tornò a casa propria, in attesa d’informazioni.


Hikari stava con i gomiti appoggiati alla ringhiera del balcone, pensierosa, Tailmon le stava affianco.
Balzò sulla ringhiera, con un perfetto equilibrio degno di un gatto.
<< Hikari, cosa è successo con Takeru? >>.
<< Hai notato il gelo, vero? >>. Fece un sorriso triste. << Ho avuto una discussione, è degenerata e Taichi si è messo in mezzo >>.
<< Voleva solo proteggerti >>.
<< Lo so. Lo fa sempre >>.
Taichi stava ascoltando dietro la tenda, mortificato. Hikari soffriva e la colpa era in parte sua.


La mattina dopo Koushiro fu assente e anche l'agente. Non aveva mai fatto un'assenza, il ragazzo era molto ligio al dovere scolastico, aveva ottimi voti. La sua assenza fece pensare ai suoi amici che forse avevano trovato informazioni interessanti e stavano continuando a scavare. Andarono anche nell'ufficio del sensei ma non c'era nessuno, nel dubbio che si fossero rifugiati lì. Ebbero notizie di Koushiro solo verso la fine delle lezioni, li incitava a correre nel suo ufficio subito dopo e, per quanto fosse odioso, di non dire niente a Meiko. Quest'ultima era diventata piuttosto silenziosa dopo l'uscita con Hikari e stava molto in disparte, mentirle non era neanche necessario.
Alle tre e mezzo furono tutti nell'ufficio di Koushiro, ormai la loro vita si divideva tra quella stanza, la scuola e i loro letti. Non c'era neanche più tempo per gli allenamenti, le prove del gruppo, lo studio di Joe, volevano dire che la situazione era veramente molto grave.
<< Ci siamo preoccupati oggi, quando abbiamo visto che eri assente >>, disse Taichi.
<< Avevo un buon motivo >>.
<< Che cosa avete scoperto? >>, domandò Yamato.
Daigo Nishijima aprì il suo portatile e sfogliò varie cartelle. << Kumi si trasferì nell'ottobre del 1985. Per legge avrebbe dovuto indicare alla vecchia scuola la nuova e all'epoca niente era digitalizzato. Per nostra fortuna dieci anni dopo hanno messo tutti i dati su computer ed è uscito fuori che Kumi si è trasferita in un liceo pubblico in centro città >>.
<< E poi? >>, domandò Mimi, curiosa.
<< È rimasta lì fino al diploma ed è qui la cosa strana. Non è mai passata a ritirarlo >>, disse Koushiro.
<< Com'è possibile? Se non ha mai ritirato il diploma, non si è mai potuta iscrivere al college o lavorare >>, disse Joe, lui era informato su tutte queste pratiche legali.
<< Infatti non c'è niente su Kumi dopo >>, disse Koushiro. << L'ultimo indirizzo di residenza era con i genitori, non risulta nessun impiego >>.
<< Una persona non può sparire dalla faccia della terra >>, disse Tailmon.
<< L'ultima traccia di Kumi è a diciotto anni, ha sostenuto l'esame del diploma ed è sparita >>, spiegò Nishijima.
<< I genitori? >>, chiese Takeru.
<< Era figlia unica e, sì, qualcosa abbiamo scoperto >>. Koushiro fece visualizzare un certificato di morte. << Sua madre è morta nel 1991, di cuore >>.
<< E suo padre? >>, continuò Sora.
<< Risulta residente ancora allo stesso indirizzo del 1985, è in pensione anticipata, è molto malato. Ho trovato diverse cartelle mediche e conti da pagare >>.
<< Tutto questo cosa vuol dire? >>, esclamò Taichi. << Dov'è finita questa ragazza? >>.
Nishijima era affranto. << Sono preoccupato, molto. È tutto troppo strano... Ho parlato con gli altri stamane... Sono preoccupati anche loro >>.
<< Questa persona è ancora viva? >>.
<< Che dici Tentomon? >>.
<< Ha ragione. Potrebbe essere morta >>, concordò Agumon.
<< Nel mondo degli esseri umani non è redatto un certificato quando si muore no? >>, ricordò Gabumon.
<< I Digimon hanno ragione. Non c'è un certificato di morte? >>, chiese Hikari.
Entrambi scossero la testa.
<< Quindi è ancora viva! >>, esordì Patamon, in braccio a Takeru.
<< Può aiutarci a trovare Daisuke e Ken >>, disse V-mon.
Hikari gli fece una carezza. << Li troveremo >>.
<< Non possiamo parlare con suo padre? >>. chiese Yamato.
<< Un’ottima idea! >>, rispose Koushiro.
<< Peccato che Tottoro sia a sei ore di treno >>, disse Mimi.
<< Con l'aereo ci metti un'ora >>, le sorrise Takeru.
<< Facciamo una gita a Tottoro questo sabato che dite? >>, propose Taichi.
Yamato e Sora si guardarono.
<< Io non posso >>, disse lui. << Ho un impegno >>.
<< Neanche io >>, disse Sora, abbassando lo sguardo.
Il gruppo, Digimon compresi, guardarono i due, zitti.
<< Uscite insieme? >>, domandò Joe.
Yamato era leggermente imbarazzato. << Infatti >>.
Hikari guardò Taichi e poté sentire il suo cuore farsi in mille pezzi, ogni frammento aveva un suono preciso, lei conosceva benissimo quella sensazione.
<< Allora buona fortuna >>, rise Joe.
<< Joe >>, sussurrò Gomamon, scuotendo la testa e indicando Taichi con un gesto.
Sora avrebbe voluto prendersi a schiaffi, non voleva che Taichi lo sapesse in quel modo. Yamato l'aveva detto con leggerezza, non aveva pensato alla reazione dell'amico, forse un uomo non arrivava ad avere quella sensibilità.
Taichi cercò di sembrare normale, ma dentro di sé stava morendo. Aveva aspettato troppo e Yamato era arrivato prima.
Koushiro batté le mani, lo sguardo di Taichi aveva detto tutto. << Be', allora andremo solo noi, che dite? >>.
<< Certo >>, rispose Hikari.
<< Ora possiamo andare >>, disse Taichi. << Ho dei compiti da fare >>.
Si alzarono tutti e si salutarono, Nishijima se ne andò anche lui. Giù dall'ufficio Sora rincorse Taichi.
<< Aspetta! >>.
<< Cosa c'è? >>.
<< Mi dispiace, non volevo dirtelo così >>.
<< Non capisco di cosa ti preoccupi >>, disse Taichi.
<< Be', la tua reazione non era delle migliori >>.
<< Ti piace Yamato. Fine della storia >>.
La durezza di Taichi la ferì molto. << Yamato... lui... >>.
<< Si è fatto avanti, molto semplicemente. Basta così Sora, divertiti sabato >>.
<< Taichi non fare così. Siamo amici >>.
<< No >>, sussurrò, dandole le spalle. << Non siamo amici, non posso essere tuo amico. Mi dispiace Sora >>.
Sei anni prima il gruppo era formato da otto bambini che condividevano una fortissima amicizia. In ventiquattro ore ben due amicizie erano finite perché quando il cuore ama, non ci si può accontentare di un'amicizia.


Angolo autrice!


Questo capitolo non è stato il massimo dell'allegria ma alla fine questa situazione doveva smuoversi!
In queste due settimane, fino a gennaio, avrò poco tempo per scrivere quindi dovrei, forse riuscire a pubblicare un altro capitolo!
Alla prossima e buone feste!










   
 
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