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Autore: DianaRose96    16/12/2015    2 recensioni
Quando Emma scopre di essere incinta di un ragazzo che non la vuole non le resta altro da fare che fuggire dai suoi genitori, dalla sua Londra e da tutte le sue certezze. In una fredda notte di marzo si trova su di un treno diretto a Wolverhampton. Tra le strade e la pioggia di una città che non conosce tutto sembra perduto , fino a che non incontra Liam , un ragazzo dagli occhi color nocciola che le ridarà la speranza e la forza per andare avanti e ricominciare a vivere. "Non aver paura perchè adesso ci sono io con te e se me lo permetterai starò al tuo fianco, sarò forte per te"
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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LIAM'S POV.
Mentre l'acqua calda della doccia scorreva lungo il mio corpo non riuscivo a smettere di pensare alla ragazza che avevo lasciato in salotto. Alla sua domanda sul perchè stessi facendo questo per lei non ero riuscito a risponderle anche se in cuor mio probabilmente sapevo bene perchè avevo deciso di aiutarla.
Ancora di più ora che sapevo della sua gravidanza sentivo il bisogno di proteggerla come in passato non ero riuscito a fare con le persone che amavo.
Non ero spavenato da lei, nonostante fosse un'estranea aveva qualcosa negli occhi che ti portava a darle fiducia dal primo sguardo.
Quella di portarla a casa con me era stata una scelta mia e non avevo alcuna intenzione di tornare indietro, Emma mi intrigava , mi erano sempre piaciute le persone che avevano una storia da raccontare e della sua non sapevo ancora nulla.
Chiusi l'acqua e uscii dalla doccia per tornare da lei il più velocemente possibile.
Il vapore appannò lo specchio e aprii la finestra mentre mi rivestivo velocemente con una maglietta bianca e i vecchi pantaloni di una tuta.
Uscii dal bagno e passando una mano tra i miei capelli bagnati, li portai all'indietro facendo scivolare alcune goccioline sul pavimento.
Dei brividi mi percorsero le braccia e pensai di accendere il camino per la notte.
Avevo un grosso capanno nel giardino colmo di legna grazie a mio padre che ogni estate,lavorando nella sua fattoria, la metteva da parte per l'inverno.
Ne presi un pò tra le braccia e la portai davanti al camino.
Quando arrivai in sala trovai Emma seduta sul divano intenta a fissare il vuoto davanti a sè , così mi avvicinai piano:
-"ehi.. hai freddo? Ho preso un pò di legna per accendere il camino se ti va"
Lei annuì sorridendo :
-"certo, certo grazie mille"
Mi inginocchiai e dopo alcuni minuti la fiamma aveva iniziato ad ardere.
Andai a sedermi sul divano e guardai Emma con il volto illuminato dalla luce arancione del camino.
-"ho sempre amato il fuoco del caminetto. In casa mia lo avevamo ma era solo per bellezza. Non sai quanto mi sarebbe piaciuto passare i pomeriggi a leggere davanti ad una fiamma scoppiettante"
Disse scuotendo leggermente la testa mentre sorrideva persa in non so quale ricordo.
Intanto con le mani si accarezzava il grembo inconsapevolmente e la tenerezza di quel gesto mi fece sorridere.
La luce del fuoco proiettava delle ombre sul suo viso e la rendevano ancora più misteriosa , intanto un silenzio imbarazzante si posò tra noi e cercai di spezzarlo:
-"bè raccontami qualcosa di te"
Lei si morse il labbro inferiore:
-"che cosa vuoi sapere?"
-"non so, quale scuola frequentavi, le tue passioni, ciò che sai fare..."
Sembrò pensarci su poi mi sorrise:
-"Andavo al liceo artistico, amo la storia dell'arte ma sono negata a disegnare e la mia passione più grande era la danza.. è la cosa che mi manca di più da quando sono incinta"
Le si erano illuminati gli occhi nonappena aveva iniziato a parlare della danza. Doveva tenerci davvero molto
-"mi dispiace.. che tu non la possa più fare intendo" risposi
Lei scosse la testa :
-"non importa più di tanto. E tu? Lavori? "
Dai suoi occhi sembrava che le importasse eccome ma decisi di lasciar perdere e di rispondere alla sua domanda:
-"si sono un illustratore. Ho aperto uno studio in città con un amico qualche mese fa. Praticamente disegnamo per chi ce lo chiede, a volte ci chiamano per disegnare delle pubblicità , altre per dei cartoni animati altre ancora per dei fumetti"
-"sembra interessante"
-"si. lo è"
Avevo studiato al liceo artistico come lei e poi avevo frequentato un'accademia per tre anni dove avevo incontrato Zayn.
Lui era tanto bravo a disegnare quanto lo era a capire il mondo che lo circondava. Non era una persona molto loquace ma non abbiamo mai avuto bisogno di tante parole.
Ci capivamo con i nostri disegni e con i nostri silenzi.
Nonostante ognuno mantenesse i propri spazi era quasi un fratello per me. Poi avendo le stesse idee avevamo aperto uno studio d'illustrazione nel centro di Wolverhampton di cui andavo piuttosto fiero, era la mia prima soddisfazione dopo tanto tempo.
-"un giorno devi farmi vedere qualcuno dei tuoi lavori" disse Emma risvegliandomi dai miei pensieri.
Non capivo se lo aveva detto solo per cortesia o se le interessava sul serio ma ne fui felice comunque:
-"con piacere.. intanto ti va una tazza di tè?"
..................................
EMMA'S POV.
Liam sparì in cucina e mi trovai di nuovo sola sul divano di pelle bianca.
Era stato bello scoprire di avere in comune la passione per l'arte , in più sono sempre stata convinta che gli artisti avessero qualcosa in più.
C'è qualcosa nella loro follia che è incredibilmente magico , una forma di intelligenza riservata a pochi.
Avevo mentito dicendo che non mi importava riguardo la danza.
Prendevo lezioni di danza classica da quando avevo compiuto 4 anni , prima per gioco poi pian piano i miei movimenti miglioravano , il mio corpo era sempre più adatto e i gesti più raffinati. In pochi anni ero entrata nel mondo delle gare, spendevo intere giornate in palestra a provare e riprovare le variazioni dello Schiaccianoci , il lago dei cigni, di Coppelia e tanti altri.
Spesso tornavo la sera a casa con i piedi distrutti dalle punte ma ero felice. Avevo trovato all'interno della musica, tra i passi di danza , i tutù , le punte e gli spettacoli qualcosa che potevo chiamare casa.
La danza era la mia casa.
Il giorno in cui scoprii di essere incinta avevo la mia ultima audizione per entrare alla Royal Ballet di Londra, se fosse andata bene quella avrei realizzato il sogno per il quale lavoravo da anni.
Invece tutto si era infranto quando tra le sudicie mura di un bagno pubblico quel famoso "+" era spuntato sul test di gravidanza. Ero troppo scossa per sostenere un esame.
Avevo chiamato la mia insegnante e le avevo detto di disdire tutto, che avevo cambiato idea, si infuriò ma alla fine mi lasciò stare. Aveva capito che c'era qualcosa di ben più grosso di un semplice ripensamento.
Da quel giorno avevo appeso le scarpette al chiodo e non avevo mai più ballato. La mia carriera era finita prima di iniziare.
Sentii il divano inclinarsi leggermente sotto di me e alzai lo sguardo di scatto :
-"oddio scusa Liam. Ero assorta nei miei pensieri e non ti ho sentito"
-"non importa. Prendi questa" disse passandomi una tazza di tè caldo.
Rimanemmo a lungo sul divano a parlare, mi raccontò del suo gruppo di amici, della fattoria di famiglia, di sua sorella e scherzò su molte cose rendendo l'atmosfera più leggera.
Erano mesi che non parlavo con qualcuno con questa leggerezza e per due ore mi ero quasi scordata che fossimo due perfetti sconosciuti.
Quando durante il suo racconto di una vacanza al mare (o forse era in montagna? ) sbadigliai assonnata lui si fermò:
-"ehi. Che ne dici di andare a dormire? Sono sicuro che tu abbia bisogno di riposare ,per oggi abbiamo parlato abbastanza"
Annuii:
-"si credo di si"
Ci alzammo dal divano e salimmo al piano di sopra.
Liam si fermò davanti alla sua stanza :
-"ehm, allora io vado, se hai bisogno di qualsiasi cosa anche durante la notte non esitare a chiamarmi "
-"Grazie Liam. Per tutto questo"
Lui sorrise prima di entrare nella sua camera e chiudersi la porta alle spalle.
Poco più tardi , avvolta tra le coperte, un attimo prima di addormentarmi ,il mio pensiero andò a Liam , e a quanto la vita sia sempre brava nel sorprenderci.

|Nota Autrice|
Ecco il quarto capitolo.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un abbraccio ❤❤
-Diana

   
 
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