Anime & Manga > Junjou Romantica
Segui la storia  |       
Autore: manueos85    17/12/2015    1 recensioni
Hiroki e Nowaki sono alle prese con il loro nuovo ruolo di genitori, con tutta la dolcezza (ma anche i piccoli problemi...!) che questo comporta! Come se la caveranno? Scopriamolo in questa raccolta di one-shot!
Attenzione! Questo è un seguito della long "junjou in Trouble"! Se ne consiglia la lettura per capire come hanno fatto i nostri due eroi a diventare papà e conoscere alcuni nuovi personaggi che sono stati introdotti!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hiroki Kamijō, Nowaki Kusama, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 05: … e consigli non richiesti.

 

Non lo avrebbe ammesso ancora per un bel po' di tempo, ma Hiroki era contento di essersi lasciato convincere da Nowaki a traslocare in quell'appartamento. La stanza che era stata destinata a diventare il suo studio e biblioteca personale era quanto di più simile aveva sognato nei suoi sogni da ragazzino, quando i libri che possedeva bastavano appena a riempire una sola libreria.

Ora, invece di essere accatastati alla meno peggio in ogni angolo del soggiorno, ogni volume aveva trovato la sua precisa ubicazione e c'era perfino margine per ampliare ulteriormente la collezione.

Hiroki non osava nemmeno immaginare quanto potesse aver speso Nowaki per acquistare tutte quelle librerie, ma il compagno aveva voluto a tutti i costi fargli quel regalo e non c'era stato verso di fargli cambiare idea.

Si guardò attorno, soddisfatto di come era riuscito a disporre i volumi, ma, dopo aver passato l'intera mattina a svuotare gli ultimi scatoloni rimasti dopo il trasloco, non aveva per niente voglia di mettersi a lavorare. In ogni caso mancavano ancora diversi giorni per il prossimo aggiornamento con Aikawa-san, per cui non sarebbe stato un problema se si fosse preso il pomeriggio per sé. Stava già pregustando l'idea di sprofondare nel divano con una bella tazza di caffè e un buon libro, che una volta tanto avrebbe letto per puro piacere, approfittando del fatto che i bimbi dormivano beatamente nella loro stanza, quando il suono del campanello giunse a infrangere i suoi propositi di relax.

Perciò, quando aprì la porta e si trovò davanti Akihiko, le sue sopracciglia si aggrottarono in un'inclinazione che Nowaki avrebbe definito pericolosa, salvo poi scattare verso l'altro per la sorpresa quando notò i due orsacchiotti di peluche che lo scrittore teneva tra le braccia come avrebbe fatto lui con i gemellini, ciascuno dei quali adorno di un bel fiocco attorno al collo.

“La tua ossessione sta peggiorando. Adesso li porti anche a passeggio, i tuoi orsacchiotti?” non riuscì a impedirsi di commentare.

“Abbi un po' di rispetto per i fratelli minori del mio Suzuki-san, dal momento che ho personalmente scelto questi due esemplari della mia collezione perché diventino i migliori amici dei tuoi marmocchi” ribatté Akihiko con il suo solito sorrisetto stampato sulle labbra. “È profumo di caffè, quello che sento?”

Hiroki sbuffò, ma indietreggiò per lasciare entrare il vecchio amico e, mentre lui si toglieva le scarpe nel genkan, passò in cucina per riempirgli una tazza.

“Cosa hai fatto al povero Misaki-kun per estorcergli il mio nuovo indirizzo?” gli chiese poi, raggiungendolo in soggiorno e porgendogli una tazza fumante.

Akihiko si era già accomodato sul divano con una gamba accavallata sull'altra e il braccio sinistro allungato sul bordo dello schienale, del tutto a proprio agio. Prese un sorso di caffè, prima di lanciargli a sua volta un'occhiata penetrante. “Da quand'è che hai a cuore la salute dei tuoi studenti? Se non sbaglio sei tu quello che si diverte a terrorizzare i ragazzini. Anche lui sudava freddo ogni volta che aveva lezione con il terribile Diavolo Kamijo.”

“Mi sta a cuore Misaki-kun perché è un bravo baby-sitter e cucina benissimo” replicò Hiroki. “Quindi ti sarei davvero molto grato se non lo maltrattassi.”

“Ah, vedo che il tuo è un interesse di parte. Comunque, puoi fidarti ciecamente di lui. Non so cosa tu abbia fatto per entrare nelle sue simpatie, ma a quanto pare ti è leale fino alla morte. Per quanto lo abbia torturato, e ti garantisco che mi ci sono applicato davvero tanto, ha tenuto la bocca cucita. Non sono riuscito a cavargli una sola sillaba di dove eri andato a rintanarti con la tua famigliola felice. Per scoprirlo, ho dovuto seguirlo di nascosto l'ultima volta che è venuto qui.”

“Probabilmente mi è grato per le lezioni extra che gli ho dato per recuperare tutte quelle che ha perso. O forse si è fatto incantare dalla parlantina sciolta di Nowaki. Quando sono insieme, quei due chiacchierano senza sosta come due vecchie comari.” Hiroki si strinse nelle spalle, ma l'espressione irritata di Usami lo sorprese.

L'alto sbuffò infastidito. “Ultimamente è stato fin troppo impegnato con quel suo lavoro part-time alla Marukawa.”

“A me ne è parso entusiasta. Ha parlato per ore di quello che fa per aiutare al reparto pubblicazioni e di quel suo manga preferito...”

Un altro sbuffo infastidito da parte di Akihiko. “Ancora lui!” sbottò. Ora l'irritazione dello scrittore era davvero palese.

“Ma non mi dire!” commentò quindi Hiroki, incrociando le braccia e scrutando l'amico con un'espressione sorpresa.

“Cosa?”

“Sei geloso.”

“Ma fammi il piacere!”

“La tua negazione è di per sé una conferma.”

“Non giocare con le parole con me. È un terreno su cui non mi potrai mai battere, professore.”

“Non sto giocando con le parole. Sto sottolineando l'ovvio. Lo scrittore di best seller e vincitore di premi internazionali ha paura di perdere contro un mangaka qualunque.”

“Sei irritante.” Usami sbuffò di nuovo. “Ma sei anche il migliore a cui chiedere per le mie ricerche perciò per questa volta lascio correre.”

“Quanta magnanimità” sospirò Hiroki, alzando gli occhi al cielo. “Non ti servirà a niente cercare di corrompermi facendo leva sul mio ego.”

“Davvero? Neanche un pochino?”

“Cosa ti serve questa volta?

Ormai era chiaro che i suoi programmi per il pomeriggio non si sarebbero mai realizzati. Disse mentalmente addio ai comodi cuscini del divano, poi condusse Akihiko nel suo studio mentre l'altro gli riempiva le orecchie con un elenco interminabile di dettagli che richiedevano delucidazioni.

Tuttavia, lo scrittore si zittì non appena varcò la porta della stanza. Hiroki fece finta di niente, ma dentro di sé era orgoglioso della reazione che aveva ottenuto. Riuscire a tappare la bocca a Usami era una soddisfazione senza pari ed era tutto merito di Nowaki. Forse, se il compagno fosse rincasato abbastanza presto, avrebbe anche potuto prendere in considerazione l'idea di ricompensarlo con qualcosa di speciale.

Nascose un sorrisetto e cercò di darsi un contegno cercando quello che gli serviva dagli scaffali mentre Akihiko si guardava attorno.

“È un posto magnifico dove nascondersi da Aikawa-san” commentò infine, sedendosi sulla poltrona da ufficio di Hiroki. “Meglio ancora che quel tuo bugigattolo all'università, visto che adesso lei lo frequenta spesso.”

“Scordatelo!” replicò immediatamente il padrone di casa. “Era proprio questo il motivo per cui non volevo che Misaki-kun ti dicesse il mio nuovo indirizzo. Non voglio ritrovarmi nessuno scrittore fannullone tra i piedi a intralciare anche il mio, di lavoro.”

“Ah, ma non devi più preoccuparti per questo. Ho fatto un giuramento solenne. Non scapperò dalle mie date di scadenza.”

“Sì, certo. E da oggi gli asini hanno imparato a volare.”

Hiroki estrasse un volume dallo scaffale e lo porse allo scrittore.

Akihiko lo sfogliò distrattamente. “Se un mangaka riesce a rispettare le date di consegna, io posso fare ancora meglio.” Si soffermò ad osservare con più attenzione alcune pagine. “Queste illustrazioni sono davvero magnifiche.”

“Lo so. Perché credi che te lo abbia dato? E a me questo sa tanto di gelosia.”

“Lo pensi davvero?”

“Da quanti anni ci conosciamo?” sbuffò Hiroki. “Non eri così competitivo neanche quando si trattava di ottenere l'attenzione di Takahiro, e la tua è stata un'infatuazione decennale.”

“Allora ero più giovane. Con Takahiro non è mai stato a doppio senso e avevo troppa paura di poterne perdere anche l'amicizia se avessi mostrato i miei sentimenti. Misaki è diverso.”

“Lo vedo.”

Akihiko ridacchiò. “Buffo che stiamo parlando di questo proprio io e te.”

“Beh, direi che ormai è storia vecchia. Tu hai il tuo Misaki e io ho Nowaki e due bambini.”

“A proposito di Misaki, deve aver di nuovo incontrato Haruhiko, dato che ho la casa invasa da quintali di arance. Non ne vorresti un po'? Mi faresti solo un grande piacere se me ne volessi liberare.”

“Temo di non aver capito il nesso esistente tra Haruhiko e le arance” borbottò Hiroki, allungando a Usami altri due volumi e concentrandosi a sfogliarne un terzo.

“A quanto pare, anche il mio caro fratello adora Misaki. Qualche estate fa lo ha sommerso di fragole e ciliege solo perché lui gli ha detto che gli piacevano. E io non ho intenzione di bere spremuta d'arancia per i prossimi quattro mesi consecutivi.”

“Se proprio vuoi... Nowaki ne sarà felice. Ti serve altro?”

Akihiko scosse la testa. “Posso disturbare ancora un po' e dare un'occhiata qui a questi libri?”

Hiroki si strinse nelle spalle, fingendo indifferenza, ma in realtà Akihiko sapeva che non era così tanto irritato dall'averlo tra i piedi come appariva. Fin da ragazzini, i libri erano sempre stati il loro terreno comune ed era piacevole parlare con qualcuno che ne aveva letti tanti quanto lui.

“Faccio un altro po' di caffè” annunciò quindi, prima di lasciarlo immerso tra le pagine.

Quando tornò, reggeva con la sola mano destra un vassoio su cui aveva poggiato le due tazze perchè la sinistra era impegnata a tenere uno dei due bambini contro il petto.

Akihiko non disse niente, ma lo osservò senza farsi accorgere mentre Hiroki appoggiava il vassoio sulla scrivania con un'abilità che denotava una lunga pratica. Se ci avesse provato lui, avrebbe rovesciato il caffè ovunque lungo il tragitto dalla cucina fin lì. Il suo vecchio amico sembrava del tutto a proprio agio mentre si risistemava la bambina tra le braccia prima di prendere un sorso dalla tazza che aveva preparato per sé e andare a sedersi sull'unica altra sedia nella stanza dall'altro lato del tavolo.

Senza dire una parola, Hiroki aprì il suo laptop e si immerse nella lettura di qualcosa, anche se ogni tanto i suoi occhi si abbassavano sulla bimba che teneva in grembo, impegnata a sgambettare e ad agitare le manine in direzione di un giocattolo di gomma colorato a forma di coniglietto che lui le teneva davanti.

Il silenzio si protrasse per alcuni minuti mentre entrambi erano concentrati sulle rispettive letture, esattamente come quando studiavano insieme da ragazzi. Alla fine, Akihiko chiuse il proprio libro e, dopo aver appoggiato il gomito sul tavolo e il mento sul palmo della mano, fissò lo sguardo sull'amico.

“Perché mi fissi in quel modo?” chiese Hiroki, quando se ne accorse.

“Perché, nonostante quel tuo caratteraccio impossibile, sei inaspettatamente paterno. Se tua madre ti vedesse in questo momento, si metterebbe a piangere dalla gioia.”

Hiroki non disse nulla, ma il modo in cui le sue sopracciglia si aggrottarono parlava per lui e Akihiko sospirò.

“Tua madre chiama ancora me per sapere se suo figlio è vivo e sta bene.”

“Non fingere che la cosa ti infastidisca. Chiama anche te perché vuole avere anche tue notizie. Lo sai che ti adora.”

“Non mi infastidisce ricevere telefonate da lei” puntualizzò Akihiko. “Ma chiama solo me perché sono l'unico da cui può sperare di ricevere tue notizie.”

“Ci sentiamo regolarmente ogni settimana” fu la pronta replica di Hiroki.

“Per parlarle del tuo lavoro. Sai benissimo che non è quello che vuole sentirsi raccontare.”

“E di che altro potrei parlarle? Non sono un eccentrico scrittore famoso come te. Sono un ordinario professore all'Università e conduco una vita tranquilla.”

“Una vita tranquilla come quella dell'ultimo periodo?” sbuffò lo scrittore, in tono derisorio.

L'altro non ribatté e Usami soffocò un'imprecazione nella sua tazza, trangugiando un sorso di caffè. Poi prese un profondo respiro.

“Senti, Hiroki, siamo amici da tanto tempo. Io non voglio ficcare il naso nella tua vita privata, ma sono già passati due mesi da quando avete adottato questi bambini e lei non sa nemmeno che hai una relazione stabile da anni. Seriamente, dovresti chiamarla e dirle tutto. Conoscendola, la faresti davvero molto felice. Beh, io adesso me ne vado. Ti ho già rubato fin troppo tempo e Misaki mi starà aspettando a casa con la cena pronta.”

Lo scrittore si alzò e, prima che l'altro avesse modo di dire qualcosa, si era già avviato alla porta, agitando una mano in segno di saluto.

Quando sentì la porta d'ingresso chiudersi con un tonfo, Hiroki sospirò e chiuse il computer portatile con un gesto secco, appoggiando poi il gomito sul tavolo. La mano salì a massaggiarsi la tempia con la punta delle dita. Sentiva già che gli sarebbe venuto un gran mal di testa a causa delle parole di Akihiko, che avevano scatenato un'infinità di pensieri conflittuali nella sua mente. In quelle condizioni, non se ne parlava proprio di concentrarsi di nuovo sul lavoro.

Si fece passare la mano fra i capelli, resistendo all'impulso di sospirare ancora, e abbassò lo sguardo sulla bimba, che si era addormentata con il pollice in bocca.

“Cosa dovrei fare, secondo te, Miyuki?” mormorò.

Quando Nowaki tornò a casa, un'ora più tardi, lo trovò ad aspettarlo seduto sul divano con il cordless tra le mani e due tazze di caffè pronte.

Gliene allungò una e il compagno la prese con uno sguardo perplesso.

“Sarà una telefonata molto lunga” lo avvertì, prima di comporre il numero di casa.

“Chi stai chiamando, Hiro-san?”

“Mia madre.”

Bastarono quelle due parole. Nowaki comprese immediatamente.

“Va bene” disse soltanto, sedendosi accanto a lui.




Angolino dell'autrice:
Ciao a tutti i miei adoratissimi cuoricini romantici!!!
Come state?!?! Vi sta continuando a piacere questa ff? Spero di sì!
Mi raccomando, continuate a seguirmi e, se volete, lasciate anche una recensione piccina piccina!
Ci rivedremo di nuovo qui tra qualche giorno con un nuovo capitolo!
Un giga abbraccio!
ciao!!! 
manueos85

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Junjou Romantica / Vai alla pagina dell'autore: manueos85