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Autore: blabs    06/03/2009    4 recensioni
e se Draco ed Hermione si ritrovassero a lavorare insieme?
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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... Prima di tutto i ringraziamenti vanno a gelb_augen, anna 96 e avril 96 per i commenti: grazie di cuore. In secondo luogo grazie ai 25 che hanno inserito la storia tra i preferiti. Un grazie va anche a chi si limita a leggere la storia!!

Ron era fermo sulla porta a bocca aperta. Hermione, ancora sbalordita, si era lasciata cadere sulla sedia. Draco aveva un ghigno in faccia che avrebbe fatto invidia a suo padre. Con un passo elegante e aggraziato uscì fuori dall'ufficio. Hermione, riacquistato l'autocontrollo, guardò Ron con occhio scettico:
- Che ci fai tu qui? Non eri da Rita?- Pronunciò l'ultima parola con evidente sarcasmo.
- Ero venuto a chiederti scusa ma ho notato che sei impegnata, scusami.-  Altro sarcasmo.
- Ron!- Hermione aveva la voce ferma, con una mano lo costrinse a fissarla negli occhi.
- Ron, non farti seghe mentali su quello che hai appena visto.-
- Non dovrei forse? Eri appicicata a Malfoy.-
- Non ero appiccicata a Malfoy e fino a prova contraria sono io l'offesa.- Abbassò gli occhi con aria triste.
Ron non riusciva a crederci. Come faceva Hermione a far passare sempre lui come il cattivo della situazione? No, questa volta avrebbe tenuto testa alla sua ragazza.
- Ron..- Questa volta Hermione aveva parlato sottovoce e si era avvicinata al suo collo.
- Hermione, non credere che finisca qui e...- Non finì la frase. Hermione aveva poggiato la mano su suoi pantaloni e lo stava baciando...

Draco aveva sentito tutta la conversazione. Quasi Weasley gli faceva pena, Hermione era riuscita a calmarlo in meno di due minuti. Poi sentì il cambiamento della voce della Granger. Non riusciva a pensare a quello che sarebbe potuto succedere nel suo ufficio. Schifato, aprì la porta con delicatezza.
- Malfoy non ti hanno insegnato a bussare?
- Questo è il mio ufficio Weasley-
Ron, tutto rosso in viso, esclamò:
- E questa è la mia ragazza e...-
- Non si direbbe, visto che ci passo più tempo io..-
Il povero Ron, sentendosi toccato nel profondo, uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Draco si era accorto troppo tardi che le sue parole avevano toccato anche Hermione.
- Ti credevo cambiato Malfoy. Sei il solito bastardo che ho conosciuta a scuola.- E anche lei uscì sbattendo la porta dietro di sè.
Draco rimase nel silenzio dell'ufficio, solo con i suoi sensi di colpa.

Hermione si era Smaterializzata alla Tana.
- Ciao Molly, Ron?- Dopo anni di fidanzamento col figlio aveva iniziato a chiamare per nome la signora Weasley.
- Non saprei Hermione cara, Pensavo fosse con te.-
- Più o meno.- E dopo un veloce saluto si diresse a Grimmauld Place.

Trovò Ron in cucina con Ginny.
- Ronald, dobbiamo parlare.-
- No.-
- Non fare il bambino.-
Ron alzò la testa dal suo thè. Guardò in faccia la sua ragazza quasi con disgusto.
- Che hai da dirmi? Aveva ragione lui.-
- Lavoriamo insieme da meno di una settimana.-
- Oh già, quanto ci ha messo a rimorchiarti? A scuola faceva subito, è peggiorato con l'età?-
- Ron non c'è stato niente! Perchè ti ostini a pensarlo?-
- Tutte ci stavano a scuola. Perchè dovresti essere diversa? Cosa hai tu di diverso dalle altre eh? Cosa? Sei tale e quale alle.... sgualdrine che si scopava a diciassette anni?-
Hermione lo guardò con un misto negli occhi.
- Addio, Ron.-

Draco si era rigirato un paio di volte nel letto, ma alla fine era giunto ad una conclusion. Un Malfoy sa farsi perdonare quando sbaglia.

Anche Ron era insonne. Era stato uno stupido, ma sapeva come rimediare.

Hermione arrivò al lavoro in ritardo. Sulla sua scrivania trovò delle rose rosse. Non si stupì, Ron mandava sempre delle rose quando voleva essere perdonato. Certo che erano proprio belle. Stava per leggere il biglietto allegato ai fiori quando entrò il suo ragazzo tutto sconvolto.
- Ron grazie per le rose, ma non funzioneranno...-
Ron sbalordito guardò le mani della sua ragazza come se non potesse credere ai suoi occhi.
- Ma le mie rose sono queste!- Indicò un mazzo che teneva alzato con la mano destra.
Hermione abbassò la testa e aprì il biglietto.
" Perdonami, Granger." Non riuscì a nascondere un sorriso...


  
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