Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Giulia_Dragon    19/12/2015    1 recensioni
Sono passati mesi dalla sconfitta di Uriel e malgrado la poca voglia per Axel e Kurasa è ora di tornare a scuola. I due si ritrovano in classi separate e questo non piace a nessuno dei due soprattutto quando vengono a sapere che qualcuno trama contro di loro, qualcuno che li vuole separare per sempre
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Dangeros Games saga '
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Incappucciato

-Maledizione!- tirai un pugno alla parete
della mia stanza negli inferi.
Fissavo la sfera di cristallo nero che
mi mostrava come andava il mio piano.
L'angelo sembrava stare meglio e questo
mi mandava in bestia.
Avevo faticato a trovare la mia preda
e ora quel maledetto sentimento,
l'amore, rischiava di mandare all'aria
tutto il lavoro fatto.
Come era possibile che soltanto la vicinanza
di Kurasa indebolisse così tanto il mio
marchio?
Per quanto il principe degli inferi fosse
potente non credevo proprio che potesse
impedire che il marchio si attivasse.
-Non è possibile, quell'angelo DEVE
morire, o forse no- sogghignai freddo
passandomi una mano tra i capelli
azzurri.
Forse non era necessario che Axel
morisse, mi serviva solo una cosa.
La sua anima così pura e luminosa
poteva essere una preda ambita.
Debole come era in quel momento
non avrebbe potuto resistere al mio
potere.
Risi sadico mentre scomparivo.
Dovevo trovarlo, non era lontano
potevo sentirne l'odore.
Kurasa non c'era e l'angelo era
uscito da solo senza dirgli niente.
Bene, l'ingenuità di quel giovane
sarebbe stata la sua rovina.
Svoltai l'angolo e lo vidi. Stava
cantando e la sua voce mi dette ai
nervi.
-Sei insopportabile lo sai?- domandai
gelido mentre il ragazzo si voltava verso
di me.
I suoi occhi si sbarrarono dalla paura
mentre si portava una mano al fianco
dolorante.
-Non puoi resistere a me angelo, ti ho
marchiato- risi sguaiato mentre lui
si sforzava di invocare il fuoco angelico
ma niente poteva contro di me.
Lo guardai mentre facevo in modo che
il dolore lo facesse svenire.
L'angelo cadde a terra come una marionetta
priva di vita.
Mi avvicinai e gli posai una mano sul cuore
e una luce sfavillante si posò sulla mia mano.
Eccola, la sua anima. Così pura e luminosa.
Risi.
Kurasa avrebbe penato per riavere colui che
ama.

 
  
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