Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: Red_and_blue96    20/12/2015    2 recensioni
NOTE: Rileggendola ho notato che mancava un capitolo! Parlo del capitolo 25: Fino alla tappa di Verona. Se volete potete rileggerla e lasciare qualche recensione! Vi chiedo scusa se l ho notato solo ora.
Giulia Luzi, l’attrice che veste i panni di Giulietta nel famosissimo musical made in Italy “Romeo & Giulietta- Ama e cambia il mondo”, a causa di un infortunio durante una replica dello spettacolo è costretta ad abbandonare il ruolo. Al suo posto viene scelta Martina, una diciottenne che ha sempre adorato i musical.
Questa è la sua storia: dalla vita comune al provino, dalle prove al debutto, dall’ infatuazione al vero amore.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Giorno 1/15
Avevo deciso che questi 15 giorni sarebbero diventati una sorta di diario personale, così facendo il tempo sarebbe passato più in fretta…forse.
Solo 15 giorni per prendere una decisione che mi avrebbe cambiato la vita, perché se lo avessi scelto, il mio futuro non sarebbe stato più lo stesso: dovrei iniziare a pensare non solo a me e alle mie occasioni ma anche alle sue, alla vita di coppia, cercando di incastrare tra uno spettacolo e l’altro (se ce ne saranno…) anche un po’ di vita privata insieme a lui; poi il tempo passerà e nasceranno nuove esigenze come la convivenza o addirittura il matrimonio! Ok, forse sto correndo un po’ troppo…affrontiamo la cosa giorno per giorno, partendo da oggi. Bari. Ultimi due spettacoli nella città pugliese, da fare in due giorni. E’ mattina presto, ovviamente ho riposato poco dopo ieri sera…ma non importa mi sto abituando anche a non riposare bene. Esco dall’hotel in tenuta sportiva, ho voglia di correre e di ascoltare musica…e finita la prima traccia, parte la seconda…una traccia più azzeccata per il momento non poteva esserci: “100000 parole d’amore- Davide Merlini”. Appena le prime note arrivarono alle mie orecchie, un sorriso mi nacque spontaneamente sul viso e iniziai a correre più veloce. Ascoltai parola per parola con estrema attenzione, era una canzone romanticissima e che ogni ragazza vorrebbe che il proprio fidanzato le dedicasse…io sono già un passo avanti in questo!
*** Sulla cassettiera c’era il vaso con le rose, la cornice e la scatola del vestito…guardando attentamente le rose, notai nascosta tra le foglie una bustina, la tirai fuori e mi misi a sedere sul letto mentre l’aprivo, dentro c’era un biglietto con scritto un link. Presi il mio tablet dalla borsa e digitai l’indirizzo nella barra di ricerca, era un video di youtube:“Davide - 100000 parole d'amore”. Con il cuore che batteva forte, cercai le cuffie nella borsa per poi guardare il video...
“L'amore non è uno schema 
che memorizzi e poi sai giocare…
…L'amore non è un problema 
tu non aspettare semplicemente 
l'amore accade 
cerca solo di farti trovare…
…Ti giuro che ho 100.000 parole d'amore 
perché non te ne farò mancare 
ogni momento ogni attimo 
Solo per te ho 100.000 parole d'amore 
così non potrai mai dimenticare 
continuerò a sussurrartelo 
ogni momento ogni attimo…”***

Ripensai al mio compleanno, al biglietto tra i fiori e alla canzone, ma anche alla reazione fredda di Davide, quella sera c’ero rimasta malissimo e mi ero infuriata, ma orgogliosa come sempre avevo promesso di non lasciarmi condizionare dal quel suo nuovo modo di fare. Ma ora tutto è cambiato, ancora, per l’ennesima volta, la situazione è stravolta: Luca non era più il mio fidanzato, Davide non era nei paraggi, avevo Federico come nuovo amico e io ero sola, abbandonata a me stessa e al musical…poi ha fatto ritorno Davide, in mezz’ora si è rimesso in gioco e adesso tocca a me fare la mossa finale, quella che chiuderà la partita. Tornai in albergo che erano le 9:00, ricordai che oggi era il giorno di pausa e che potevo fare quello che volevo…iniziai dalla colazione, poiché il mio stomaco si era risvegliato e mi piegava in due per la fame. Salì in camera mia, feci una doccia, indossai un vestitino a fiori, presi la borsa e gli occhiali da sole. Nel corridoio incontrai Gioia, non ricordavo che ormai lei era parte del cast e decisi di coinvolgerla nella mia uscita:
“Bella mia buongiorno!” dissi abbracciandola.
“Ciao Marty, dove stai andando?”
“Pensavo di fare un giro per il centro, mi accompagni?”
“Vorrei ma Gianluca mi aveva chiesto già ieri sera di passare la giornata insieme, è l’unico giorno libero…” cercò di giustificarsi con un po’ di imbarazzo.
“Tranquilla Giò, non c’è problema… buona giornata!” e mi avviai verso le scale.
“Chiedi a Fede di accompagnarti no?!” mi suggerì e mi bloccai al primo scalino.
“Giusto, vado a svegliarlo!” e corsi verso la stanza del ragazzo che stranamente, non era chiusa a chiave.
Aprì la porta lentamente e trovai Federico avvolto nel lenzuolo bianco e con il viso sul cuscino. Chiusi la porta dietro di me e mi sedetti sul letto. Lo guardai dormire e mi sembrò un angelo: capelli arruffati, espressione rilassata, corporatura perfetta che fuoriusciva tra le lenzuola. Presi ad accarezzargli i capelli e si svegliò quasi subito:
“Martina…” disse con un filo di voce.
“Buongiorno…” dissi io allo stesso modo.
“Che ci fai in camera mia?” chiese stiracchiandosi e appoggiando i gomiti sul letto, nel farlo il lenzuolo era scivolato e aveva lasciato il suo corpo nudo scoperto fino al basso ventre, quasi si vedeva tutto…imbarazzata, distolsi lo sguardo da lui e guardando i miei stivaletti neri risposi:
“Era venuta a svegliarti e a proporti di andare a fare un giro in centro…”
“Si va bene, dammi solo qualche minuto…” si spostò verso di me e mi baciò la guancia rossa, vedendola di quel colore si rese conto della situazione che mi aveva imbarazzato e, tirato il lenzuolo dal letto, se lo avvolse intorno alla vita.
“Scusami…” disse ridendo e si chiuse in bagno. Da parte mia, iniziai a ridere pure io come una stupida. Ahhh l’amicizia tra uomo e donna!
Quando fu pronto, prendemmo il taxi e arrivammo in centro. Dopo un caffè e un pasticcino al bar, offerti come sempre da lui, iniziammo il nostro “giro dei negozi”, e tra un parere su una maglia e un acquisto di un pantalone, decisi di parlargli di nuovo di Davide.
“Fede ieri sera c’era Davide, l’hai visto?” iniziai il discorso.
“Si si, ho visto come si divertiva a fine spettacolo…”
“Si è divertito pure dopo, se è per questo…”
“Che vuoi dire?” disse abbassando un jeans che stava osservando per guardarmi in faccia.
“Voglio dire che ieri mi ha baciata e mi ha detto che ho 15 giorni, fino alla sera della tappa a Verona, per dirgli se voglio stare con lui…” dissi distrattamente, Fede rispose con un semplice “Oh!”
“Già…” aggiunsi io.
“E me lo stai dicendo perchèèè….” Disse lui per farmi concludere il discorso.
“Perché non so che fare e ho bisogno di sentire il parere di qualcuno…” dissi sospirando e uscendo dal negozio. Venni subito raggiunta e insieme andammo a sederci su una panchina che Federico mi aveva indicato.
“Allora, tu cosa senti dentro di te quando lo vedi? Esprimiti senza vergogna…”
“Il cuore va a duemila e mi viene l’ansia…” dissi insicura.
“Ok, e quando gli parli…”
“Ho paura di dire qualcosa di sbagliato, che lo possa ferire, insomma, lui non lo merita e poi è così sensibile!” lo interruppi.
“Bene ho finito!” disse sistemandosi più comodamente sulla panchina di legno.
“Come finito? Abbiamo appena iniziato…” lo rimproverai.
“Ma hai già detto tutto quello che serve per capire se lo ami…”. Mi fermai a ripensare alle parole appena dette e mi resi conto che aveva ragione.
“Si, giusto” dissi e abbracciai Federico.
“Scusa per prima…e grazie per adesso!” dissi.
“Figurati, era il mio dovere!” disse accarezzandomi i capelli “andiamo a comprare quei bellissimi e fighissimi jeans di prima?” chiese supplichevole.
“Ahahah si si andiamo prima che li compri qualcun altro!”
La sera arrivò velocemente, il primo giorno era già passato e io avevo raccolto già dei dati da elaborare per ottenere la mia risposta per Davide. Presi un foglio e una penna e appuntai le parole dette a Federico questa mattina su Davide. Sotto quel rigo, scrissi “Giorno 2”. Posai il foglio nella borsa e andai a dormire, ma il telefono vibrò.
Meno 14, buonanotte splendore!”
Sapete già chi era il mittente…
 
Giorno 2-3-4-5/15
I quattro giorni seguenti furono estremamente noiosi, avevamo finito la tappa di Bari, ci eravamo salutati e tutti se ne erano andati via per conto proprio, nessuno aveva organizzato qualcosa per svagarci tutti insieme o per fare festa! Rassegnata all’idea che non avrei avuto nulla da fare per i prossimi 10 giorni, feci i bagagli e scesi in Calabria, a casa. Ai miei genitori non dissi nulla, gli volevo fare una sorpresa, e con l’aiuto di un mio amico che mi venne a prendere alla stazione ferroviaria, piombai a casa mia nel bel mezzo della cena.
“Mamma papà sono a casa!!!” urlai nel corridoio. Mia madre affacciò dalla porta della cucina e subito le spuntò un sorrisone sul viso, le corsi incontro per abbracciarla e andai a salutare mio padre…una volta sistemata tutta la roba, gli raccontai di tutto quello che era successo da Natale fino a oggi, parlai anche della rottura con Luca…mia madre si disse dispiaciuta, lei si affeziona subito ai miei amici…mio padre non si pronunciò. Quella notte decisi che avrei passato tutto il tempo che mi separava da Verona a casa mia, nulla è meglio dell’ambiente familiare per riflettere, e sempre quella notte decisi anche di mandare un messaggio a Davide con le testuali parole:
-Sei crudele…
-Perché?
-Perché sto impazzendo per trovare la risposta…
-Non è colpa mia, tutto questo si poteva evitare se solo tu avessi scelto me fin dall’inizio
-Davide non complicare le cose…
-Martina, non voglio influenzarti, è meglio se la conversazione finisce qui…buonanotte.
-Buonanotte Davide…
Temo proprio che non avrei resistito fino a Verona, quel ragazzo iniziava a mancarmi, volevo essere con lui…quella notte, desiderai di trovarmi tra le sue braccia…

 
  
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