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Autore: AraiK    20/12/2015    0 recensioni
Kiara Lawrence. Ventun'anni. Da quando era piccola sognava di diventare una grafica e fotografa. Dopo essersi laureata alla University Of The Arts, diventa apprendista nella rivista Vanity Fair. Kiara è una ragazza solare, chiacchierona, aperta, intelligente ma ingenua.
Harry Styles. Ventidue anni. Da quando era piccolo sognava di diventare un modello. Milionario di famiglia e modello della Calvin Klein. Tutti hanno paura di lui e gli stanno alla larga, tutti sanno chi è ma nessuno lo conosce.
Questa è la storia di due ragazzi diversi, legati da una passione segreta.
Due ragazzi che si incontrano in un modo come tanti. Ma cosa succede quando uno dei due scopre il passato dell'altro?
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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KIARA POV'S
Ero arrabbiata, delusa, amareggiata dal comportamento di mio fratello. Si era arrabbiato perché avevo passato la notte da Harry e non l'avevo avvertito.
Non poteva scegliere lui per me, se glielo avessi detto mi avrebbe proibito momenti fantastici.
Harry non è come lo definisce la gente e questo a Jordan lo avrei fatto capire, mi sono stufata della gente che continua a giudicare.
Zayn fortunatamente sta bene e insieme a Jordan sono a casa, a quanto pare i medici hanno detto che non è nulla di grave, una lussazione alla spalla. È stato molto fortunato secondo loro,  ma io sapevo bene che il merito era di Jordan, aveva apportato modifiche alla scocca e agli interni della macchina così da salvare la vita a Zayn in caso di incidente gravi. Cosa molto rara in queste gare.
Vidi una mano sventolare davanti a me.
<< Kiara ci sei? >> sentii Catherine chiamarmi.
<< Oh...emh...Sì scusami Catherine. Dicevi? >> le chiesi mortificata.
<< Niente, lascia stare. Zayn come sta? >> mi chiese timidamente.
Sa che come argomento non è dei migliori, ma sa anche che non le urlerei mai in un luogo pubblico con Harry e Louis accanto.
Non che loro fossero molto interessati alla nostra conversazione, troppo presi dalla loro. Parlavano a bassa voce e non riuscivo a capire bene cosa si stessero realmente dicendo. Vedevo solo l'espressione di Harry arrabbiata, aveva la mascella tesa e gli occhi carichi di odio mentre Louis era arrabbiato ma non più di Harry.
<< Bene...ha avuto solo una lussazione per fortuna. >> le risposi fredda.
<< Menomale, mi dispiace per quello che è successo... >> mi disse abbassando gli occhi.
Feci un piccolo cenno del capo ma non risposi davvero.
Passammo un bel pomeriggio, nulla di pazzesco, si intende. Decidemmo di andare a fare una passeggiata nel parco e infine fermarci a un bar per bere qualcosa prima di andare a casa.
Harry mi aveva ignorata per la maggior parte del tempo, ci rimasi un po' male lo ammetto ma non glielo dissi, non volevo farglielo pesare.
Entrammo nel primo bar che trovammo sulla via.
Io e Harry ordinammo due cioccolate calde mentre Catherine e Louis due tazze di thè verde.
Io e Harry eravamo vicini mentre Catherine e Louis ci erano di fronte.
<< Tutto okay? >> mi girai a guardarlo e vidi il suo sorriso sbucare fuori.
<< Sì sì, tutto okay. >> mi rispose sorridendo.
Avevo davvero tanta voglia di baciarlo ma mi vergognavo a farlo in pubblico, così lo guardai imbarazzata per poi tornare a guardare la mia cioccolata calda.
<< A cosa stavi pensando esattamente per diventare così rossa?! >> mi chiese a bassa voce nell'orecchio.
<< Io-io stavo pensando di-cioè volevo...oh fanculo! >> mi sporsi verso di lui e lo baciai.
Mi mancavano i suoi baci e le sue attenzioni... sta iniziando a diventare una dipendenza.
<< E questo?! >> mi chiese stupito ma divertito.
<< Mi stavi ignorando. >> gli dissi semplicemente.
<< Non è vero. >> si difese aggrottando le sopracciglia.
<< Sì che è vero. >> gli dissi aggrottando le sopracciglia a mia volta.
Mi ricordai della presenza di Catherine e Louis così decisi di finirla lì.
<< Ma va bene così. >> gli dissi staccando il mio sguardo dal suo.
I seguenti minuti passarono in silenzio e io aspettai qualche coraggioso che iniziasse una conversazione.
<< Kiara, domani abbiamo un servizio insieme. A che ora ci vediamo >> mi chiese Catherine con un piccolo sorriso.
Maledizione, domani avevamo il servizio con quello stronzo del mio ex.
<< Ci vediamo ai soliti divanetti verso le 10. Prima però devo aiutare Jack a vedere le foto del suo servizio, glielo avevo promesso. >> gli dissi seria.
<< Che servizio avete? >> ci chiese Louis.
<< Un servizio da schifo. >> gli dissi mettendo su un'espressione schifata.
Non era andata a buon fine la mia storia con lui, mi aveva tradita andando a letto con una Megan Fox. Come dargli torto, volevo stringergli la mano ma involontariamente la mia mano entrò in contatto con la sua faccia.
<< È l'ex.. >> non feci finire la frase a Catherine perché le tirai un calcio sullo stinco.
<< Un ex pugile. >> finii la frase di Catherine. Ricevendo un occhiattacia da lei e un occhiata confusa da Louis.
<< Sì esatto, un ex pugile. >> disse Catherine mentre massaggiava la sua povera caviglia.
<< Figo, e chi sarebbe? >> mi chiese Harry.
<< Ehm... uno! >> dissi io in modo molto vago. Per prima cosa, il mio ex non era un pugile e secondo non avrei mai detto il suo nome in presenza di Harry.
<< Uno. >> ripeté Louis scoppiando a ridere.
<< State per intervistare un ex pugile e neanche sapete il nome? >> ci chiese Harry iniziando a ridere insieme a Louis.
<< Non proprio... >> disse Catherine a bassa voce per non farsi sentire, missione fallita.
<< Cioè? >> chiese Harry tornando serio.
<< Niente.. >> disse Catherine accennando un piccolo sorriso.
Fortunatamente non fecero più domande sull'argomento "ex pugile".
Finimmo di bere e decidemmo di andare a casa.
Erano le 19 e io ed Harry eravamo diretti verso casa sua.
<< Mangiamo una pizza stasera, okay? >> mi chiese Harry.
<< Certo. >> gli sorrisi e spostai lo sguardo verso il finestrino.
Era buio, non si vedevano né la luna né le stelle, perché erano coperte da nuvoloni grigi che non promettevano nulla di buono.
Non avevo proprio voglia di andare a fare quel maledetto servizio l'indomani, non avrei avuto il coraggio di guardarlo in faccia e di fargli quelle foto tante attese dalla mia redazione. Ma non potevo tirarmi indietro, non con una promozione alle porte. Potevo farcela... forse.
Sentii la mano di Harry poggiarsi sul mio ginocchio, così girai il viso e gli sorrisi.
Lui ricambiò il gesto sorridendo e stringendo un po' di più la presa sul mio ginocchio.
<< A cosa stai pensando? >> mi chiese tutto a un tratto.
<< A niente di importante. >> gli risposi sorridendo.
Il resto del viaggio passò in silenzio, un silenzio rilassante.
Arrivammo a casa di Harry e subito ordinammo le pizze.
<< Che film vediamo?! >> chiesi ad Harry mentre lui veniva verso il divano dove ero sdraiata.
<< Quello che vuole la mia principessa. >> mi rispose mentre si avvicinava al mio viso.
<< Cartone animato o film? >> gli chiesi.
<< Se vuoi vedere un cartone animato sicuramente vuoi vedere o Spirit o Cars, se invece vuoi vedere un film o Fast and Furious o Le Pagine Della Nostra Vita. >> disse con un sorrisetto sul volto.
<< In qualsiasi caso...ho tutti e quattro i film!>> mi disse schioccandomi un bacio veloce sulle labbra.
Si tirò sù e andò verso la tv e iniziò a vedere i film sulla mensola.
Si ricordava i miei film preferiti...
<< Se tu vuoi vedere un cartone animato sicuramente vuoi vedere o Cars o Robin Hood, se invece vuoi vedere un film o Fast And Furious o Star Wars. >> gli risposi io con sguardo complice.
<< Tu... >>
<< Io... >>
Rimase in silenzio.
<< Andata per Cars. >> disse prendendo il CD dallo scaffale e mettendolo nel lettore DVD.
Suonarono al campanello.
<< Vado io, tu finisci di preparare il film. >> Harry annuì e io andai ad aprire ritrovandomi davanti il fattorino con due pizze calde in mano.
<< Buonasera. >> mi disse sorridendo
<< Salve, un secondo. >> andai in fondo al corridoio a prendere il portafogli, non mi andava di chiedere i soldi a Harry. Avrebbe offerto lui un'altra volta.
Avanzai verso il fattorino e gli porsi i soldi.
<< Sei da sola? >> mi chiese.
<< Io... >> non feci in tempo a finire la frase che sbucò fuori Harry dal salone.
<< È con me. >> mi superò e prese le pizze chiudendo subito dopo la porta.
<< Devi smetterla di essere così cattivo con le persone. >> gli dissi arrabbiata prendendogli le pizze dalle mani e avviandomi in salotto.
<< La devi smettere di rimorchiare chiunque. >> mi disse lui stizzito.
<< Ah, io rimorchio chiunque. E perché dovrei farlo? >> gli chiesi incuriosita.
<< Perché-perché... che ne so io? >> mi disse stanco.
<< Forse perché non è vero? >> gli chiesi retoricamente.
<< Smettila di essere così fottutamente bella quando parli con qualcuno che non sono io sennò  poi mi tocca essere cattivo per delimitare ciò che è mio. >> disse serio.
<< Okay okay, ci proverò. >> gli risposi ridendo.
Iniziammo a vedere il film e a divorare le nostre pizze accompagnate da due lattine di Cola-Cola.
Quando finimmo di mangiare ci sdraiammo sul divano. Harry era tra me e lo schienale del divano mentre io ero attaccata al suo petto.
Questi erano i momenti più belli della giornata, insieme a Harry, dopo aver mangiato, a vedere i cartoni della Disney che hanno fatto innamorare sia i grandi che i piccini. Avevano un certo fascino soprattutto per i ragazzi che ci erano cresciuti, io all'età di vent'anni al posto che uscire e andarmi a ubriacare sto a casa a vedere cartoni animati. Non che mi dispiaccia intendiamoci, sempre meglio stare al calduccio tra le braccia di Harry che tra i corpi sudati di una discoteca.
Eravamo a metà film quando vidi qualcosa passeggiare indisturbato vicino al mobile.
<< Harry, cosa cavolo è quel coso vicino al mobile? >> gli dissi avvicinandomi di più a lui, di certo non poteva essere uno scoiattolo, un castoro o qualcosa di simile... eravamo in un attico cavolo, quale animale poteva arrivare fin qua su.
Il buio della stanza non aiutava per niente, la luce del televisore era abbastanza potente, vista anche la grandezza ma non abbastanza da farmi capire che animale si stava beatamente strusciando al mobiletto della televisione
Sembrava un gatto ma Harry non ha animali domestici, giusto?
<< Sarà sicuramente Moka. >> mi rispose sorridendo.
<< E cos'è Moka? >> gli chiesi ridendo.
<< Di certo non la macchinetta del caffè, scema! >> mi rispose arrabbiato.
Harry chiamò Moka facendo un piccolo fischio e in qualche secondo ci ritrovammo un intruso sul divano.
<< Ma è un gatto! >> dissi ridendo.
Era un piccolo gatto di un blu oceano, con degli occhi azzurri acceso. Questo gatto era molto vispo, solo a guardarlo si capiva facilmente!
<< Che ti aspettavi? Una Tigra Bianca? >> mi prese in giro Harry, scoppiando a ridere.
<< Ehi, non è divertente. >> lo ammoni.
Dopo un paio di coccole a Moka e qualche battuta il film finì e io dovevo tornare a casa, con mio grande dispiacere mi toccava.
<< Harry, mi puoi accompagnare a casa? Domani devo andare a lavoro e sono sicura anche tu. >> gli dissi sorridendo.
Lui era ancora sdraiato, io ero seduta mentre cercavo di smuoverlo.
Tentativi inutili.
<< No, io domani devo andare a lavoro ma voglio che tu rimanga qui a dormire. >> mi rispose sorridendo.
<< Non posso Harry, già te l'ho spiegato. >> gli dissi tristemente.
<< Okay, mi arrendo. >> si alzò di scatto e mi baciò portandomi con sé sdraiata.
<< Harry, dobbiamo andare. >> gli dissi sulle labbra senza staccarmi da quel bacio divertente.
Passammo 10 minuti così, a coccolarci e scherzare. Dopo qualche coccola, diversi baci e qualche parola dolce riuscii a convincerlo a riaccompagnarmi a casa.
Eravamo in macchina verso casa mia mentre cantavamo le diverse canzoni che passavano alla radio.
<< Grazie mille. >> gli dissi ridendo appena spense la macchina, e avvicinandomi lo portai in un travolgente bacio, pieno di amore e passione.
Lui ricambiò subito. Dopo qualche secondo ci staccammo per assenza di ossigeno di entrambi.
<< È stato un piacere. Notte principessa. >>
<< Notte. >>
Mi baciò un'ultima volta, poi scesi dalla macchina e mi avviai verso il vialetto di casa.
Sentii il motore della sua macchina rombare e mi girai per vederlo partire.
Entrai dentro casa e ovviamente venni accolta da Astra che non aspettava altro che un paio di coccole come saluto.
Era abbastanza tardi, infatti quasi tutte le luci della casa erano spente.
Zayn e Jordan erano chiusi nelle rispettive camere, il primo stava giocando con la PlayStation, si sentivano le imprecazioni a bassa voce. Il secondo era al computer, il suono della tastiera del Mec è inconfondibile, delicato e leggero.
Mia madre sicuramente era già andata a dormire.
Entrai in camera e mi sistemai per andare a dormire.
Scesi al piano di sotto, mi avviai verso la cucina e presi una bottiglietta d'acqua. Mentre uscivo dalla porta della cucina notai la piccola lampada che illuminava la sala da pranzo.
Mi avvicinai per spegnerla, convinta che fosse rimasta accesa per sbaglio quando vidi la figura di mia madre seduta sull'enorme divano, mentre fissava il tavolino davanti a se.
<< Mamma, che ci fai ancora sveglia? È un po' tardi, non pensi? >> mi avvicinai con cautela per vedere cosa stesse fissando.
Vidi uno scatolone pieno di foto, la metà era sparsa sul tavolino.
<< Mamma, tutto okay? >> mi avvicinai a lei e mi ci sedetti accanto.
Girò il viso verso di me, mi sorrise e aveva gli occhi rossi, segno che aveva pianto parecchio e poi appoggiò la testa sulla mia spalla.
<< Ero andata in soffitta, e mettendo in ordine ho trovato questo scatolone. >> mi disse sorridendo.
Prese una delle foto e me la fece vedere.
Ero io e mio padre, io avrò avuto due o tre anni ed ero in braccio a mio padre. Gli tiravo le guance con due pugnetti piccolini mentre lui faceva le smorfie e io ridevo.
Sorrisi nel vedere quella foto, mi allungai e ne presi un'altra. Eravamo io, mio padre e Jordan mentre facevamo i compiti. Io avevo dieci anni mentre Jordan otto. Io ero concentrata a fare il tema mentre Jordan sbuffava perché non riusciva a fare matematica.
<< Tuo padre vi ha sempre amato, vi ha sempre protetto da tutto e da tutti. Non so perché abbia fatto un gesto del genere. >> disse in un piccolo sussurro.
Appoggiai le due foto sul tavolino e ne presi altre due.
In una c'eravamo io e Jordan mentre preparavamo una torta al cioccolato. L'altra raffigurava me da sola con mio padre, mentre facevo una smorfia dopo aver assaggiato il limone nella mano di quest'ultimo che nel frattempo era scoppiato a ridere.
<< Neanche io. >> gli dissi facendo finta di essere completamente ignara di tutto.
<< L'ultima volta che l'ho sentito dentro casa è stato quando ti ha riportato dopo la serata che avete passato da soli. >>

Flashback (Pov's madre)

Mi alzai, svegliata dai rumori che venivano dalle scale, sicuramente era Sean che tornado dalla serata con Kiara stava cercando di salire le scale senza svegliare nessuno.
Il silenzio che regnava nella casa era davvero pesante. Mi sorprese non sentire Sean venire nella camera, sentii solo la camera di Kiara aprirsi.
Incuriosita mi alzai, infilai la vestaglia e senza fare il minimo rumore andai a vedere cosa stesse succedendo.
Mi avvicinai alla porta di Kiara e vidi una figura, Sean, tenere in braccio Kiara...
Cosa stava succedendo!?
Quando Sean appoggiò Kiara a letto lei fece un piccolo verso di protesta, come se stesse soffrendo.
<< Ssh, è tutto okay piccola. Tra un po' passerà te lo prometto. >> sentii dirgli per tranquillizzarla.
Aveva una voce strana ma ero anche molto stanca quindi non diedi peso alla cosa.
Tranquillizzata nel vedere Sean e Kiara essere rientrati a casa, tornai in camera e attesi che Sean venisse a dormire.
Non lo fece.
Quando sentii chiudere la porta della camera di Kiara, Sean non varcò mai la soglia di camera nostra ma varcò quella dell'ingresso.
E non fece più rientro.

Fine flashback

  
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