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Autore: Fastenia_93    22/12/2015    2 recensioni
Edward Cullen e Isabella Swan.
Si sono amati come non mai. Di quell' amore che ti sfinisce. Di quell' amore che ti rende fragile come una piuma ma nello stesso tempo forte come una roccia. Di quell' amore che è capace di farti toccare il cielo con un dito ma che è anche capace di farti sprofondare nella più nera depressione se qualcosa dovesse andare storto.
Si sono lasciati.
Si sono odiati.
Ma se di mezzo c’è il destino due anime come loro si rincontreranno sempre…
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciaooo a tutti. Eccomi qui con un nuovo capitolo. Questa volta sono stata più veloce con l'aggiornamento. 
Ringrazio tutte le persone che seguono la storia.
Un particolare ringraziamento a Giova71 per la sua recensione.
Vi lascio al capitolo. Spero vi piaccia e buona lettura.
A presto... Un bacio. :*
Fastenia_93



…If Two Souls Are Destinated Always Meet…

…Capitolo 9…

…Addio Vecchia Bella! Benvenuta nuova Bella!…
 
POV Bella

Da quando sono ritornata a casa da quel maledetto centro commerciale non faccio altro che pensare a tutto quello che potevano essere insieme come famiglia e non faccio che piangere. Penso a lui e piango. Penso a lui e mi dispero. Penso a lui e lo odio per tutto quello che mi ha fatto, che mi e sono sicura continuerà a fare. Penso a lui e lo odio. Penso a lui ma nonostante tutto continuo ad amarlo come forse non ho mai fatto in vita mia. Fortuna che la mia piccolina non sia in casa o si preoccuperebbe a vedermi in questo stato. Ora è all’asilo. Purtroppo passerà la serata e tutto il fine settimana con suo padre. Mi manca un sacco ma è giusto anche che passi del tempo con lui.
Lui. Edward. Il padre di mia figlia. Il mio unico e grande amore.
Lui è stato il mio unico ragazzo finora. È stato lui a prendersi il mio primo bacio in una piovosa mattinata come spesso accadeva a Forks. Lui è anche stato la mia prima volta e finora anche l’unico. In questi quattro anni l’idea di rifarmi una vita ma anche di uscire con qualcuno non mi ha mai sfiorato la mente. Avevo la bambina piccola e non potevo lasciarla a nessuno ma io, da stupida e cogliona quale sono, ho sempre aspettato lui. Ma adesso BASTA! Basta Edward. Basta soffrire e aspettare in vano una cosa che non potrà mai più esistere.
È ora che anche io abbia il diritto di essere felice, di rifarmi una vita. Quindi seguirò il consiglio di Angela.
Mi alzo dal letto e mi guardo allo specchio. Dopo aver appurato di essere un mostro, perché il trucco è colato tutto a forza delle lacrime che ho versato per non so neanche per quanto tempo, mi dirigo in bagno. Mi preparo ed indosso un semplice abitino nero aderente con le maniche corte e lo scollo a cuore mente la sua lunghezza arriva fin sopra le ginocchia. Prendo anche le scarpe nere con un tacco dodici e una piccola pochette in tinta con la mia mise. Non forzo troppo la mano con il trucco ma uso solamente un pochino di ombretto nero e applico il mascara rigorosamente nero e per le labbra uso un rossetto colore nude. Mentre i capelli li lascio liberi sulle spalle aggiungo solo un piccolo fermacapelli nero sulla destra. Prima di uscire prendo anche un cappotto della stessa lunghezza dell’abito e anch’esso è di colore nero. Posso considerare il mio outfit semplice, elegante e adatto per un uscita con le amiche per andare a prendere un aperitivo.
 
Non so da quanto tempo sono con Angela, Ben e degli amici che mi hanno presentato in questo locale. Stiamo chiacchierando, parlando del più e del meno e devo dire che non mi dispiace affatto la compagnia di questa serata. Tra battutine scherzose e discorsi seri mi sto divertendo come non mi capitava da anni.
Le persone che mi hanno presentato Ben e Angela sono delle persone davvero simpaticissime. Abbiamo tutti pressoché la stessa età. Siamo in cinque. Io, Angela, Ben, Jacob e, inaspettatamente il dottore che ha operato Reneesme, James. Non credevo fosse divertente fuori dall’ambito lavorativo. Quella volta che l’ho incontrato in ospedale quel giorno mi era sembrato una persona totalmente diversa. Sembrava tanto serio, integerrimo e schivo mentre conoscendolo è davvero divertente e giocherellone. Sembra tanto un bambino nel corpo di un adulto.
C’è anche da dire che è un bell’uomo, molto affascinate e carismatico.
“Allora Bella… che ne dici… diuscireinsiemequalchevolta?” dice James molto velocemente. Io non comprendo bene la frase a primo impatto ma poi mi si chiarisce tutto. Vuole davvero uscire con me? E io mi sento pronta ad uscire con lui? Sono pronta ad uscire con James dopo tutto questo tempo che non esco con una persona di sesso maschile?. Mille domande mi vorticano in testa. Sono molto confusa ma poi come se qualcuno volesse ricordarmi qualcosa nella mia mente appaiono le immagini che ho visto oggi al centro commerciale. Edward mano nella mano con quella ragazza bionda. Capisco che non devo farmi assalire da tutti questi dubbi, devo seguire la decisione che ho preso fino in fondo. È ora che anche io pensi al mio futuro e alla mia vita.
James è imbarazzato e le sue guancie si sono colorate leggermente di un pudico rosso proprio come le mie anche se forse il mio rossore supera di gran lunga il suo. Sono imbarazzata al massimo come se fossi al primo appuntamento. Il mio primo appuntamento… Non pensarci Bella. Ne va della tua sanità mentale. Non pensarci!
“Ehm… si o-okay. Va bene” mormoro con voce molto imbarazzata chinando il volto, le mie guancie sono completamente rosse. Non sono molto esperta di questa cose. Sul suo viso si affaccia un timido sorriso e dai suoi occhi trasuda molta felicità.
“Bene… Grazie per aver accettato il mio invito. Ti va bene se uscissimo domani sera verso le sette e trenta? Sempre se ti va bene e se non hai impegni con tua figlia. Non ti preoccupare per…” mi fa una tenerezza assurdo sembra così preoccupato per un mio rifiuto.
“James… James frena… frena. Per me va più che bene se domani sera uscissimo e mi va bene anche l’ora che hai stabilito. Per mia figlia non ti preoccupare passa il fine settimana con il padre. Quindi domani sera noi due usciamo e non ti creare tutti questi problemi. A me fa davvero piacere passare una serata in tua compagnia” dico risoluta lasciandolo per un momento a bocca a perta.
“Sai mi piacciono le donne che sanno quello che vogliono. E tu sei così: forte e determinata” mi dice James.
Con questa frase se potessi arrossirei di più. Ma questa frase giova anche alla mia misera autostima. Essere considerata forte e determinata mi fa sentire più forte e capace di fare tutto.
Dopo questa frase di James ci uniamo ai vari discorsi insieme agli altri. Ritorno a casa più serena e con dei nuovi obbiettivi per la mia vita.
Addio vecchia Bella… Benvenuta nuova Bella!
 
*** 
 
Da quando in qua io mi creo dei problemi su cosa devo indossare?!  Ah sì ho la risposta. Da quando dopo anni finalmente ho un appuntamento con un uomo e non voglio che vada tutto in aria.
Alla fine, dopo ore che mi trovo davanti l’armadio, dopo una quasi crisi isterica e dopo numerose telefonate ad Angela, scelgo un abito blu con scollo a v, una fascia sotto al seno e lungo più o meno fino alle ginocchia. Abbino delle scarpe con un tacco dici argentate e una pochette dello stesso colore delle scarpe. Il cappotto è nero ed è lungo come l’abito. Per il trucco punto tutto sul colore ma senza esagerare. Applico sugli occhi un ombretto argentato per dare un tocco di luce ai miei banalissimi occhi coloro cioccolato. Mentre per le labbra uso un rossetto nude. I capelli decido di lasciarli scendere sulle spalle dove alla fine si trovano i miei boccoli.
Noto che ancora mancano una decina di minuti per le sette e trenta e quindi ne approfitto per chiamare la mia bambina. Non la sento la oggi verso l’ora di pranzo e mi manca da morire. La telefonata non dura molto tempo ma quel poco che è durata la mia felicità era alle stelle. La mia piccola sta bene, si diverte ed è felice con suo padre.
James arriva non appena chiudo la chiamata con la mia piccolina. Appena suona il citofono so già che è lui. Mi affretto ad uscire di casa.
James è appoggiato ad una macchina che credo proprio sia la sua.
“Ciao Bella. Sei bellissima” dice prendendo la mia mano e facendo il baciamano. Che cavaliere! Sembra tanto essere venuto da un’altra epoca. Ed io non posso fare a me di arrossire.
“Ciao James. Grazie, anche tu stai bene” dico ricambiando il complimento che mi ha fatto. Mi apre la portiera dell’auto e mi accomodo. Il viaggio dura relativamente poco e parliamo del più e del meno.
Appena arriviamo nei pressi del ristorante e dopo aver parcheggiato l’auto in un parcheggio libero, James scende e si affretta a venire e ad aprirmi la portiera. Lo ribadisco si comporta come un vero cavaliere e come un gentiluomo. A dire la verità mi sento molto lusingata da tutte queste sue attenzioni.
Il locale scelto da James è davvero carino. Si trova nei pressi de Central Park. All’interno si respira un’aria così tranquilla e rilassante. È davvero un ottimo ristorante. Devo dire che oltre ad essere un gentiluomo James abbia anche buon gusto.
Dopo che James ha detto al consierge il nome della nostra prenotazione veniamo scortati al nostro tavolo. Non è molto appartato ma è in un luogo piuttosto tranquillo in cui si può conversare. Anzi nella sala c’è un pianoforte dove un musicista sta suonando una lieve melodia di sottofondo.
Ci accomodiamo al tavolo.
“James davvero carino questo posto. Lavoro qui vicino ma non avevo mai fatto caso che qui ci fosse un ristorante così carino!” dico complimentandomi con lui.
“Sono davvero molto contento che ti piaccia. A dire il vero questo posto mi è stato consigliato dal dottor Cullen. Lui si trova da molto più tempo di me a New York” dice James. Al nome di Carlisle mi irrigidisco un po’ ma evito di pensarci. Voglio solo godermi la serata insieme a James e vorrei solo essere spensierata.
La cena è trascorsa fra molte chiacchiere e buoni piatti.
Ho scoperto un sacco di cose su James. Ha ventotto anni ed è il primario di pediatria del Presbyterian Hospital. Ma si è trasferito a New York solo da pochi anni. È originario di Seattle. Mentre io gli ho raccontato di mia figlia, non accennando alla questione del padre gli ho solo riferito che ci siamo lasciati e basta non ho voluto approfondire la questione, e del mio lavoro. Poi abbiamo parlato degli amici che abbiamo in comune. Posso dire di essermi divertita. James è davvero un caro ragazzo. Durante la cena grazie alle sue battute ho riso molto. Non passavo una serata così da un sacco di tempo.
Adesso siamo in macchina e James mi sta accompagnando a casa mia. Spegne la macchina non appena siamo sotto il mio palazzo.
“Grazie di aver accettato il mio invito. Mi sono divertito un sacco can te stasera” dice e noto nei suoi occhi una luce diversa come se fosse davvero felice.
“No grazie a te di avermi fatto divertire così tanto stasera” dico molto in imbarazzo.
“Magari potremmo replicare… se vuoi o se ti va…” dice James in evidente imbarazzo. Non ci penso un attimo e accetto.
“Sì mi farebbe molto piacere uscire di nuovo con te” dico.
“Davvero? Cioè non che non sia contento ma mi hai stupito…” dice ed è davvero sorpreso.
“Sì, ti sembrava che ti dicessi di no. Mi sono divertita molto con te stasera e non vedo perché non continuare a vederci…” dico sempre imbarazzata. Sono davvero fuori all’allenamento con questo genere di cose!.
Dopo esserci scambiati la buonanotte ed esserci messi d’accordo per il prossimo fine settimana, salgo nel mio appartamento e felice e serena vado a dormire.
   
 
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