siccome non mi aspettavo davvero di ricevere delle recenzioni [grazie ragazze siete state molto carine!!!... non vi piace ancora perchè nn avete letto com'è Draco... Mah... XD] mi metto ora ora il terzo capitolo ^^ così almeno domani metto gli ultimi due e via!... saluti!!!
capitolo III
La mattina dopo nessuno sapeva che cosa era accaduto nell'infermeria, Claire pensò bene di lasciare stare, e se per caso quella sera il Serpeverde sarebbe tornato a farle una visitina, avrebbe trovato un modo per contrastarlo. Mentre fantasticava, Hermione bevve un sorso di the, fissandola.
- Vedo che stai migliorando. Hai già cominciato a leggere il libro di pozioni? -
- Si, ma è complicato... troppo per me... -
Hermione aprì la bocca, ma subito fu interrotta dall'arrivo di Harry e Ron.
- Idiota di un Malfoy! - Ron imprecò a voce alta, tanto che una signora di un quadro poco più in là borbottò indignata e corse via.
- Perché non lo possiamo studiare alle lezioni di Hagrid, ci dovrà pur essere qualcosa di interessante, nascosto in lui - Harry si sedette sul letto.
- Già, molto nascosto... -
- Ma perché? Cos'è successo? -
Harry lasciò cadere la borsa per terra.
- Appena è tornato Piton, si è messo a dare punizioni di qua e di là, e a leccargli il... -
- Harry perché non prendi una tazza di the? - Hermione gli mise la tazza nelle mani, sperando che non continuasse la frase così a voce alta.
Claire impallidì un'istante. E se Malfoy avesse accennato qualcosa, durante quella litigata, e i suoi amici non le avevano detto nulla per non farla sentire a disagio?
Il timido sole spuntò da una nuvola, e con lui, spuntò anche una figura ingombrante.
Hagrid sorrise alla vista del gruppetto e si portò avanti con un passo un po' goffo.
- 'Giorno ragazzi. Ciao Claire, come ti senti? -
- Hagrid, che piacere vederti! Sono felice che tu sia venuto a trovarmi -
- Si bè, ero di passaggio, sapete devo parlare con Silente, ecco... ehm... è per te! -
Hagrid tirò fuori dall'enorme tasca un pacchettino, di quelle che sembravano essere caramelline mou fatte in capanna.
Harry incrociò lo sguardo di Ron, che cercò di mantenere un sorriso, mentre Claire aprì il pacchettino e mise in bocca una caramella.
- ugnagghie! -
- Voleva dire "grazie" Hagrid! - Hermione diede una carezza sulla mano di Claire, che dopo essersi accorta di avere la mascella completamente bloccata, sforzò un sorriso anche lei.
- Benone, ora vado, è tardi, ci vediamo in giro! -
Harry e Ron lo salutarono vivacemente con la mano.
- Si bè... sarà maglio che le dai a me, così potrò buttarle via - disse Hermione sbrigativa, alzandosi.
- Perché dove te ne vai? -
- In Biblioteca, devo discutere con madama Pince di una questione, quella donna si sa far odiare in poco tempo da tutti quanti, mi chiedo quale incredibile dote abbia! -
Si allontanò a passo veloce, con i capelli impigliati tra le cinghie delle due borse.
- Senti, vuoi una mano? - Harry non ce la fece più a vedere l'amica, dimenarsi, nel tentativo di aprire la bocca.
- Ahhhi!!! Accidenti! -
- L'hai detto forte! - Ron scoppiò a ridere.
- Si si... Ridi... Intanto mi sono fatta male, e mi è pure tornato il mal di testa -
Claire si massaggiò le guance, mentre Harry si versò del the e cominciò a raccontarle dei futuri allenamenti di Quidditch della stagione.
Alle quattro e un rintocco di notte, nuvole nere cominciarono a riempire il cielo, facendo scomparire le stelle, rombi e tuoni ruppero violentemente il silenzio nell'infermeria.
La Grifondoro, non sapeva per quanto ancora avrebbe dovuto rimanere da sola, e non fu nemmeno una buona idea pensarci e soffrirne perché a volte certe richieste posso essere esaudite, nel bene o nel male.
capitolo III
La mattina dopo nessuno sapeva che cosa era accaduto nell'infermeria, Claire pensò bene di lasciare stare, e se per caso quella sera il Serpeverde sarebbe tornato a farle una visitina, avrebbe trovato un modo per contrastarlo. Mentre fantasticava, Hermione bevve un sorso di the, fissandola.
- Vedo che stai migliorando. Hai già cominciato a leggere il libro di pozioni? -
- Si, ma è complicato... troppo per me... -
Hermione aprì la bocca, ma subito fu interrotta dall'arrivo di Harry e Ron.
- Idiota di un Malfoy! - Ron imprecò a voce alta, tanto che una signora di un quadro poco più in là borbottò indignata e corse via.
- Perché non lo possiamo studiare alle lezioni di Hagrid, ci dovrà pur essere qualcosa di interessante, nascosto in lui - Harry si sedette sul letto.
- Già, molto nascosto... -
- Ma perché? Cos'è successo? -
Harry lasciò cadere la borsa per terra.
- Appena è tornato Piton, si è messo a dare punizioni di qua e di là, e a leccargli il... -
- Harry perché non prendi una tazza di the? - Hermione gli mise la tazza nelle mani, sperando che non continuasse la frase così a voce alta.
Claire impallidì un'istante. E se Malfoy avesse accennato qualcosa, durante quella litigata, e i suoi amici non le avevano detto nulla per non farla sentire a disagio?
Il timido sole spuntò da una nuvola, e con lui, spuntò anche una figura ingombrante.
Hagrid sorrise alla vista del gruppetto e si portò avanti con un passo un po' goffo.
- 'Giorno ragazzi. Ciao Claire, come ti senti? -
- Hagrid, che piacere vederti! Sono felice che tu sia venuto a trovarmi -
- Si bè, ero di passaggio, sapete devo parlare con Silente, ecco... ehm... è per te! -
Hagrid tirò fuori dall'enorme tasca un pacchettino, di quelle che sembravano essere caramelline mou fatte in capanna.
Harry incrociò lo sguardo di Ron, che cercò di mantenere un sorriso, mentre Claire aprì il pacchettino e mise in bocca una caramella.
- ugnagghie! -
- Voleva dire "grazie" Hagrid! - Hermione diede una carezza sulla mano di Claire, che dopo essersi accorta di avere la mascella completamente bloccata, sforzò un sorriso anche lei.
- Benone, ora vado, è tardi, ci vediamo in giro! -
Harry e Ron lo salutarono vivacemente con la mano.
- Si bè... sarà maglio che le dai a me, così potrò buttarle via - disse Hermione sbrigativa, alzandosi.
- Perché dove te ne vai? -
- In Biblioteca, devo discutere con madama Pince di una questione, quella donna si sa far odiare in poco tempo da tutti quanti, mi chiedo quale incredibile dote abbia! -
Si allontanò a passo veloce, con i capelli impigliati tra le cinghie delle due borse.
- Senti, vuoi una mano? - Harry non ce la fece più a vedere l'amica, dimenarsi, nel tentativo di aprire la bocca.
- Ahhhi!!! Accidenti! -
- L'hai detto forte! - Ron scoppiò a ridere.
- Si si... Ridi... Intanto mi sono fatta male, e mi è pure tornato il mal di testa -
Claire si massaggiò le guance, mentre Harry si versò del the e cominciò a raccontarle dei futuri allenamenti di Quidditch della stagione.
Alle quattro e un rintocco di notte, nuvole nere cominciarono a riempire il cielo, facendo scomparire le stelle, rombi e tuoni ruppero violentemente il silenzio nell'infermeria.
La Grifondoro, non sapeva per quanto ancora avrebbe dovuto rimanere da sola, e non fu nemmeno una buona idea pensarci e soffrirne perché a volte certe richieste posso essere esaudite, nel bene o nel male.