Prologo
Un
giorno tranquillo, stranamente tranquillo. Sousuke non aveva combinato casini
anzi quel giorno si era dimostrato più socievole e disponibile con tutti. In
unica parola era stata una giornata piacevole.
Kaname era veramente soddisfatta ma quello che stava per accadere le fece
rimpiangere la tranquillità di quella giornata.
Sousuke si bloccò improvvisamente sembrava sorpreso, infatti, davanti al
cancello della scuola c’era una donna non molto alta e con un profilo
piacevole, aveva pelle e olivastra e lunghi capelli castani legati in
un’ordinatissima e stretta treccia, la quale scendeva lungo la schiena della
ragazza.
La ragazza sorrise e li venne incontro, dal viso si presumeva che poteva avere
l’età di Mao un anno in più o in meno ed era molto bella e possedeva degli
incredibili occhi scuri sorprendentemente acuti.
“Kassim!!” disse la ragazza a gran voce.
Il primo pensiero di Kaname fu “non è una donna della Mithril” Kaname quando
era stata alla base nessuno aveva mai chiamato Sousuke così “ma allora chi è?”.
Sousuke era evidentemente felice “mi scusi un momento?” e corse da lei.
Kaname assiste forse all’incontro più emozionante della sua vita,i due ragazzi
si abbracciarono e lei gli prese la testa tra le mani e lo baciò … sulle
guance. Per Kaname fu già troppo e resistette all’impulso di prendere l’harisen
e di picchiare il sergente,perché avrebbe dovuto farlo?
Improvvisamente la ragazza disse”Scusa la tua amica parla inglese?”
Queste parole furono dette in italiano e Sousuke in tale lingua rispose
“Si certo” e presento le ragazze tra di loro.
“Salve mi chiamo Agnese,è un piacere conoscerti spero che questo disgraziato di
Kas … scusami Sousuke non ti dia problemi. Sei davvero carina, proprio come ti
avevo immaginato” sorridendo le strinse la mano.
Kaname benché dominata dalla gelosia rimase sorpresa “immaginata?”.
La ragazza le sorrise nuovamente”Io e Sousuke ci tiene in contatto per e-mail,
anche se …”Agnese diede un leggero schiaffo al sergente che sembrava più una
carezza che altro”… questo farabutto si sta facendo sentire di poco
ultimamente” Sousuke si limitò a scusarsi.
Agnese appoggiò le mani ai fianchi e Kaname notò un simbolo sulla giacca blu
:croce rossa,la crocerossina guardo Kaname intensamente “non ti dispiace se te
lo rubo per un po’,vero?”
Kaname non fu presa dall’ impulso si risponderle un “no” secco ma comunque
farfuglio un sì incerto.
Kaneame si fidava di Sousuke o meglio si fidava del fatto che il sergente fosse
poco interessato alle ragazze ma Agnese era davvero bella ed era italiano una
faccenda da non sottovalutare!
Agnese rivolse a Kaname un ultimo sorriso e prendendo la mano del sergente si
incammino.