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Autore: Kerri    23/12/2015    5 recensioni
Sono felice di partecipare a questa nuova iniziativa: 12 Months CaptainSwan
Raccolta mensile di fanfiction dedicate ai CaptainSwan.
Per ogni mese 3 elementi come prompt, ognuno potrà scegliere quale gli sembra più congeniale alla propria storia,( anche più di uno) che naturalmente dovrà contenere anche il nome del mese corrente.
Gennaio: Neve,camino, pattini
Febbraio: Maschera, San Valentino, Super Bowl
Marzo: Donne, risveglio, altalena
Aprile: Scherzo, cioccolato, pigiama
Maggio: Fiori, pick nick, barca
Giugno: Estate, ciliegie, doccia
Luglio : Spiaggia,temporale, gelato
Agosto: Stelle, calore, mare
Settembre: Vino, viaggio, passeggiata.
Ottobre: Compleanno (Emma), coperta, zucca
Novembre: Ringraziamento, famiglia, nebbia
Dicembre: Candele, vischio, anello
Abbiamo tanta voglia di leggervi!
Ideata da CSGroup
(Alexies, Alexandra_Potter, Clohy, CSLover, Lely_1324, Manu'sPirate e Pandina.)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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XII. Dicembre

 

You are the beginning of my new life
 

Guardo ancora una volta quel riflesso allo specchio.
Sembra incredibile, ma assomiglia a me.
Anzi, sono davvero io quella donna che mi guarda dall’altro lato del vetro.
Resto immobile a fissare cosa sono diventata, chi sono diventata.
L’orfana, la bimba sperduta, la cacciatrice di taglie, la principessa, la Salvatrice, l’Oscura…
Sono tutte scomparse.
Adesso, sono solo Emma.
Mi volto ancora una volta su me stessa, quasi a voler controllare che niente fosse cambiato dall’ultima volta.
Tutto normale, esattamente come dieci secondi fa.
Bene.
Anzi, no, male.
Molto male.
L’ansia cominciò a riprendere il sopravvento.
Lisciai nervosamente delle pieghe inesistenti sul mio vestito bianco.
Sì, proprio così bianco.
Perché, ancora non riuscivo a crederlo, tra meno di un’ora mi sarei sposata.
Sarei appartenuta completamente ed inesorabilmente a qualcuno.
E, chissà per quale assurdo motivo, la cosa non mi spaventava. Assolutamente.
Non ero in ansia perché tra poco avrei cambiato ufficialmente il mio cognome o perché non ero certa della scelta che avevo preso.
Poche volte ero stata così sicura nella mia vita.
Quando decisi di voler salvare Henry e la mia famiglia, quando decisi di voler salvare Hook.
Per tutta la vita, avevo bramato l’amore, l’affetto e il calore che solo una famiglia possono darti. Per un piccolo periodo della mia vita, ho trovato ciò che stavo cercando accanto all’unico altro uomo che non avrei mai smesso di amare, Neal.
Tuttavia, le cose si complicarono.
Il mio destino era un altro.
Proprio così, in questi anni, ho addirittura cominciato a credere nel destino! Chi ci avrebbe mai creduto!
Eppure non so in che altro modo definire la marea di eventi che mi ha investito, dacché un piccolo bambino con gli occhi grandi e una sciarpa a righe ha bussato alla mia porta.
La mia vita è cambiata, decisamente.
Ho conosciuto i miei veri genitori e ho dato una risposta alla domanda che per anni, ha accompagnato le mie notti e i miei incubi. Mi hanno lasciato, esattamente per la stessa ragione per cui, io stessa anni prima, avevo lasciato Henry. Per darmi un’opportunità migliore.
Ho fatto tanta strada da allora.
Ho combattuto tanti, forse troppi mostri.
Ho combattuto per me e per mio figlio.
E, guardandomi ora, con addosso questo vestito, capisco che ho vinto.
Ho vinto, davvero.
Perché tutto ciò che ho sempre desiderato era un lieto fine.
Da piccola, non osavo neanche ammetterlo a me stessa.
“Come puoi, anche solo pensare, che potrai essere felice un giorno?” mi domandavo, rinchiusa nella camera che mi era stata assegnata, assieme a tanti altri bambini, tutti con il mio stesso destino.
Non ho mai immaginato il giorno del mio matrimonio, non ho immaginato neanche un giorno assieme a delle persone che potessi considerare “famiglia”.
E invece, eccomi qui.
Pronta a sposarmi con l’uomo che amo con tutta me stessa.
Pronta a cominciare a vivere un futuro assieme a lui.
Ho sempre avuto paura di quella parola, ma adesso non la temo più.
Futuro. Futuro. Futuro. Futuro. Futuro.
Potrei ripeterla all’infinito e continuerei ad avere la stessa espressione da ebete che sfoggio al momento e lo stesso sguardo sognante.
È questo, l’effetto che Killian Jones aveva provocato nel mio cuore.
Mi sento una sciocca ragazzina alle prese con la prima cotta adolescenziale ma a differenza della maggior parte di loro, dubito che a me sarebbe mai passata.
Sono completamente, totalmente e irreparabilmente innamorata.
Ecco, sono cambiata anche in questo.
Non ho più paura dei miei sentimenti.
Non ho più paura ad ammettere che anche io amo.
Sempre merito suo…
Dacché Killian Jones è entrato nella mia vita, non ne è mai più uscito.
Mai veramente.
Gli eventi, il destino forse, hanno provato a separarci, a portarlo via da me ma, se c’è una cosa che i miei genitori mi hanno insegnato, è che il vero amore trova sempre un modo.
E noi, l’abbiamo sempre trovato.
Ci troviamo a vicenda, forse qualche anno fa a causa dell’oscurità, ci siamo anche persi, ma mai completamente.
Il vero amore trova sempre un modo, il vero amore lotta, combatte, con le unghie e con i denti, non si arrende.
Ed è ciò che abbiamo fatto noi.
Per questo, sono felice oggi.
Felice perché, per la prima volta in vita mia, sento di essere nel posto giusto, assieme alle persone giuste.
Per la prima volta, mi sento completa.
Non per il matrimonio in sé, quella è solo una formalità, per sottolineare e gridare al mondo che io sono sua e lui è mio.
Completa per ciò che questo giorno rappresenta.
Non è un caso che io abbia scelto proprio questa giornata.
Il 31 Dicembre.
Penso sia stato da sempre uno dei miei giorni preferiti, perfino nella solitudine e nella desolazione di una stanza dell’orfanotrofio.
Il 31 Dicembre è la fine di un anno, di un periodo lungo ben dodici mesi in cui è praticamente impossibile, non essere cambiati almeno un po’.
Il 31 Dicembre però, è anche un inizio.
L’inizio di un nuovo anno. È una promessa rinnovata, speranze, buoni propositi forse anche vani, ma pur sempre buoni. Oggi il bianco e il nero convivono, oggi tutto può succedere.
Ed è questo ciò che questo matrimonio simboleggia per me.
La fine di un’epoca di solitudine, di dolore e crescita ma anche l’inizio di una completamente nuova.
“Emma, sei pronta?”
Mia madre irrompe nella stanza e mette fine alla valanga di pensieri in cui il mio cervello si era imbarcato.
Annuisco, continuando a fissare il mio riflesso allo specchio.
“Sei bellissima” mi dice e forse, per la prima volta nella mia vita, ci credo veramente.
Mi volto e l’abbraccio, cercando di contenere il più possibile le lacrime.
Avevo passato due ore del mio preziosissimo tempo in bagno per cercare di raggiungere un risultato che soddisfacesse lontanamente mia madre e Ruby, di certo non volevo sprecare il frutto del loro lavoro.
Mia madre, però, non sembrava della stessa idea.
“Mamma, ti prego, non piangere… Altrimenti comincio anche io e non voglio cominciare perché so che non mi fermerei più e non voglio arrivare tardi perché non voglio che Killian pensi che me la sia data a gambe e…”
“Emma” mormorò, bloccando il fiume di parole che sgorgavano dalla mia bocca, incontrollate “Respira”
Feci come mi aveva suggerito, ma evidentemente non sortì l’effetto desiderato perché il mio cuore cominciò a battere ancora più velocemente. Lo sentivo dappertutto, in petto, in gola, nelle orecchie…
“Tuo padre sta arrivando… Non voglio che lui veda che sto piangendo!” sussurrò, cercando di tamponare alla bell’e meglio le lacrime.
“Perché?”
David entrò in camera, elegante come poche volte avevo avuto la fortuna di vederlo. Lo smoking sembrava essergli stato cucito addosso e nonostante qualche anno in più sulle spalle, Emma pensò che avesse ancora quel fascino che, nella Foresta Incantata, gli era costato il soprannome che l’avrebbe contraddistinto per il resto della sua vita.
Ma chissà, forse queste, sono cose che non muoiono mai…
“Perché abbiamo fatto una scommessa e tu, mia cara, hai perso!” rise, puntando un dito contro sua moglie.
Alzai gli occhi al cielo, accettando di buon grado il bacio che mio padre mi stampò sulla fronte.
“Emma sei…”
“Possiamo trovare un altro aggettivo?! Bellissima è già stato usato parecchie volte…”
“Stupenda”
“Grazie papà…”
Lasciai che mio padre mi prendesse sotto braccio e mi trascinasse di sotto.
Ovviamente non c’eravamo che noi.
Tutti gli altri erano già pronti nel luogo designato per la cerimonia.
Sì, proprio così, io non ho assolutamente idea di dove sia.
Poiché ho scelto il giorno, Killian si è fissato nel voler scegliere il luogo e accordandosi con mio figlio e la restante parte della famiglia, avevano tenuto tutto segreto.
“Farà freddo secondo voi?”
“Emma è il 31 Dicembre, è logico che farà freddo! E se stai anche solo cercando di farci rivelare qualche dettaglio sulla location, puoi anche arrenderti! Ormai, ci siamo!”
Sbuffai.
Dopo una serie di alti e bassi, dopo qualche omicidio e qualche bicchierino di rhum, mio padre e il mio futuro marito (mi suona ancora un po’ strano dirlo! Marito, marito, marito…) erano diventati dei grandi amiconi.
Inutile dire che la cosa mi faceva piacere anche se, la maggior parte delle volte, David continuava a minacciare Killian se anche solo avesse osato torcere un capello alla sua ‘bambina’.
“Henry?”
“È con Killian e Regina”
Annuì.
Mio figlio era l’altra importante costante della mia vita. Non avrei ciò che ho oggi, senza di lui, il suo coraggio e la sua speranza.
Sono davvero orgogliosa di lui e del cammino che ha voluto intraprendere. Lasciare Storybrooke non deve essere stato facile, ma l’ha fatto con la consapevolezza che, dovunque vada, qui sarà sempre casa sua.
Avrei voluto recarmi al mio matrimonio assieme ad un’altra costante della mia vita: il mio fedele maggiolino giallo.
Tuttavia, Killian, sostenuto da mio padre, mia madre ed anche Regina, avevano convenuto che fosse meglio che non guidassi il giorno del mio matrimonio, anche perché avrei rischiato di rovinare il vestito. Che idiozie!
A malincuore però, ho dovuto ascoltarli.
Presi il piccolo bouquet di camelie rosse.
Quanti ricordi, porta alla mente quel piccolo e perfetto fiore. Li scaccio via, perché, sono più o meno in ritardo…
E perché, sì, devo sposarmi!
“Sei piuttosto tranquilla…” mormora mio padre, una volta in macchina.
“Allora sono brava a mascherare l’ansia!”
“Emma!” mi rimprovera bonariamente mia madre.
“Lo sai tesoro, se non sei sicura…” cominciò mio padre.
“Non sono mai stata così sicura in vita mia”
E forse, è proprio questo che mi spaventa, mi eccita, mi emoziona.
I miei sembrarono aver capito.
Mia madre, in via eccezionale, seduta accanto a me, estrae dalla borsa una piccola benda.
“Credimi, non vorrei farlo dopo tutto il lavoro di oggi pomeriggio, ma Killian, Regina e Henry mi uccidono se non ti bendo quindi…”
Mi lascio bendare.
Dopo poco tempo, la macchina si ferma.
“Siamo arrivati”
Mi lascio guidare dai miei genitori e il cuore comincia a battere sempre più forte. Dovrei sentire freddo, ma il sangue scorre così velocemente nelle vene che al contrario, mi sento piuttosto accaldata.
Quando qualcuno finalmente mi scioglie il nodo, il mio cuore fa una capriola.
Ci siamo.
Mi guardo intorno e scorgo solo una piccola stanza.
“Dove siamo?” chiedo a mio padre che nel frattempo, mi porge il braccio.
“Al tuo matrimonio!”
Mi lascio guidare da lui, cercando di tenere a freno le domande e l’ansia.
Non mi importava veramente in realtà. Tutto ciò che volevo era passare il resto della mia vita accanto a Killian.
“Tua madre è andata ad occupare il suo posto d’onore!” mi informò mio padre ed io annuii. Di certo, stare ad ascoltarlo, non era esattamente tra le mie priorità in quel momento.
O meglio, nelle priorità del mio cervello che viaggiava ad una velocità incontrollata chiedendosi contemporaneamente dove fossimo, come stessero i miei capelli, quanto tempo mancasse ancora e soprattutto, dove fosse Killian.
“Andiamo?” mi chiese ed io mi appoggiai al suo braccio.
“Sai, è strano dover accompagnare mia figlia che ha quasi la mia stessa età all’altare, dritta tra le braccia del più temuto capitano di tutti i mari…”
Risi.
Sapevo che cercava di allentare la tensione.
“Killian è cambiato” puntualizzai.
“Sarà meglio per lui!” commentò minaccioso e io non potei fare altro che sorridere e stampargli un bacio sulla guancia.
Sentii un vocio dall’altra parte del muro e l’inizio di una canzone piuttosto familiare.
Bene.
Era tutto pronto.
Chiusi gli occhi e inspirai profondamente.
Mio padre aprii la porta e ciò che vidi mi mozzò il fiato.
Avvertivo sicuramente la presenza della magia, ma la mia mente non riusciva ancora a capacitarsene.
La stanza era relativamente piccola e intima, proprio come io e Killian avevamo chiesto. Non volevamo assolutamente dare spettacolo e organizzare il matrimonio dell’anno.
Ogni singolo angolo e muro era addobbato con ghirlande di piccole e grandi camelie bianche e rosa e altri arbusti verdi.
Qui e lì, c’erano anche delle piccole candele che volteggiavano a mezz’aria, sospese nel vuoto.
Sorrisi.
Eppure Killian non aveva mai visto Harry Potter!
Dopo aver ricambiato qualche sorriso, spostai lo sguardo sull’unica persona che mi interessava davvero in quel momento.
Killian.
Il mio quasi marito.00
È lì ed è bellissimo.
Forse sono di parte, ma è così.
Vorrei corrergli incontro e abbracciarlo e baciarlo ma mio padre continua a camminare al mio fianco, forse troppo lentamente per i miei gusti.
Sorride, con la bocca e con gli occhi.
E so che lo sta facendo anche con il cuore.
Lo so, perché il mio sicuramente lo sta facendo.
Finalmente posso prendergli la mano.
Killian sorride anche a mio padre, poi ritorna a guardarmi.
Archie incomincia a parlare, ma non ricordo un granché di ciò che disse.
Ero troppo occupata a ridere alle occhiate del mio futuro marito.
Mi risvegliai quando il piccolo Neal Junior, zampettò fino all’altare per porgerci gli anelli.
Lui prese il mio.
“Emma” cominciò e il mio cuore cominciò a ballare la cucaracha assieme al mio stomaco e chissà chi altro.
“Prima di incontrare te, il mio cuore non era solo stanco dell’amore, ma era completamente sigillato. Avevo sofferto troppo e mai avrei pensato di poter ritornare ad amare di nuovo.
Evidentemente, visto che siamo qui oggi, mi sbagliavo di grosso!”
Sorrisi, gli occhi lucidi, le mani strette.
“Ti amo, ti amo Emma Swan, oggi più di ieri e sicuramente meno di domani! Ti amo perfino quando mi prendi in giro perché non conosco le diavolerie di questo secolo o quando sei nervosa… e chi ti conosce, sa che lo sei molto spesso!”
Gli tirai un pugno.
Lui incassò e rise, assieme a tutti gli altri.
Poteva essere così idiota e adorabile allo stesso tempo?
“Ti amo perché sei la donna più forte e coraggiosa che abbia mai conosciuto, perché hai riportato a galla il mio cuore stanco e mi hai spinto a diventare l’uomo che ho sempre voluto essere.
Ti amo e ti ringrazio per aver scelto me. So che sono incredibilmente e diabolicamente affascinante, ma grazie…”
Sorridendo, mi infilò l’anello al dito, anello che non avrei mai più tolto per il resto della vita.
Presi il suo.
“Killian, mio stupido pirata… Lo so che avresti preferito che cominciassi con qualche parolina dolce ma come sai, non è esattamente il mio genere e in più non voglio aumentare il tuo, già troppo smisurato, ego…”
Risi, perché saremmo stati noi perfino il giorno del nostro matrimonio
Noi con le nostre battute, i nostri sguardi, il nostro prenderci in giro.
“Come sai, non sono molto brava con le parole… Mi ero preparata un bellissimo discorso ma come sempre, mi hai fatto dimenticare tutto! Non fare quella faccia, preparati perché da oggi in poi, sarà sempre colpa tua! – risi e gli carezzai la guancia – Non mi ricordo una parola di ciò che avevo scritto ma il succo era più o meno questo: sei entrato nella mia vita quasi per caso e fin da subito, sei riuscito a leggermi dentro con una facilità disarmante. Come riesci a farlo, ancora oggi, devo ancora riuscire a spiegarmelo! Prima di conoscere te, avevo costruito così tanti muri attorno a me, muri che piano piano stavo riuscendo ad abbattere, grazie ad Henry. Tu, però, li hai scavalcati tutti, sei entrato e non hai chiesto neanche il permesso. Io non avevo bisogno di nessuno, ma tu c’eri sempre, eri sempre lì. Ti ho perso e ti ho ritrovato tante volte ma tu sei rimasto, sempre. Con quel sorriso e le tue idiozie, ci sei sempre stato, pronto a sollevarmi il morale, a salvarmi dall’oscurità… Ti ricordi quando mi hai detto che avresti conquistato il mio cuore, senza sotterfugi? Probabilmente già lo sai, ma lo hai fatto. Ti amo anch’io e penso lo farò per sempre…”
Sorrise.
“Amico, se non finisci non posso baciare la sposa quindi diamoci una mossa!” mormorò guardandomi negli occhi e gli invitati scoppiarono a ridere ancora una volta, e io con loro.
Questo era Killian Jones.
Questo era l’uomo che avevo deciso di sposare, di avere al mio fianco e mai, mai avrei desiderato altro.
Perché nonostante i difetti, le difficoltà, l’oscurità, lui sarebbe sempre stato lì per me ed io per lui.
Il dover condividere un solo cuore aveva solamente rafforzato ciò che c’era già.
Con Killian ero pronta ad invecchiare, persino diventare una balena affamata per nove mesi non mi sarebbe importato perché ero pronta, volevo davvero un figlio con lui.
Con Killian vedevo un futuro, una vita felice nonostante tutto.
Con Killian avevo finalmente trovato il mio lieto fine.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In super mega extra ritardo, eccomi qui ad aggiornare questa raccolta, con l’ultimo capitolo…
Purtroppo questi giorni sono stati davvero intensi e solo oggi pomeriggio ho potuto mettere nero su bianco le idee che mi frullavano per la testa!
E poi forse, una parte di me non voleva dire addio a questa raccolta! Spero che anche quest’ultima shot vi sia piaciuta… non potevo non scrivere anche io almeno una volta, di un ipotetico matrimonio! (speriamo non proprio troppo ipotetico :P)
Sono stati dodici mesi carichi di emozioni e spero che le mie storie vi abbiano fatto compagnia almeno per un po‘… :)
Ringrazio TUTTE coloro che hanno recensito, inserito la storia nelle varie categorie e tutti coloro che hanno semplicemente letto.
Avrei voluto ringraziarvi una per una ma i miei occhi si stanno chiudendo da soli! Sappiate però che senza di voi, non avrei neanche cominciato a scrivere!
Un ringraziamento speciale va anche alle ideatrici di questa fantastica iniziativa! Grazie per averci dato un appuntamento fisso ogni mese con i nostri amati CaptainSwan! <3
Io ancora non mi sono del tutto ripresa ma pian piano il sei marzo si avvicina e il mio cuore potrà essere del tutto guarito xD Nel frattempo mi nutro quotidianamente di spoiler!
Vi auguro un Buon Natale!
Spero che questo Natale sia diverso dagli altri, che possiate viverlo all’insegna dell’amore e della famiglia.
E (se non ci sentiamo prima) vi auguro anche un Buon Anno!
Anche a me, come ad Emma in questa storia (che casualità xD), il 31 Dicembre è un giorno che mi sta a cuore... 
Un bacio a tutti/e
Vostra
Kerri :*
   
 
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