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Autore: Gamora96    27/12/2015    2 recensioni
Talula è una semplice guaritrice, che ha dedicato la sua vita ai malati e agli infermi. Preoccuparsi per gli altri le riesce naturale, ma questo la porta spesso a trascurare se stessa. Quando la sua città verrà distrutta davanti ai suoi occhi, la giovane guaritrice si ritroverà a dover affrontare situazioni del tutto inaspettate
Dal testo: "Riuscì a sentire i forti muscoli sotto le sue squame, il vento che accarezzava le ali sottili ma robuste, il cuore stranamente pacifico della creatura che guardava il cielo con meraviglia, come se lo vedesse per la prima volta. Quella meraviglia crescente, l'amore che l'animale provava per l'aria e la libertà la commosse"
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heilung era una città stupenda, a stretto contatto con la natura. I suoi abitanti erano pacifici e sempre pronti a dare una mano a chiunque ne avesse avuto bisogno. In tempi di guerra, chiunque fosse giunto ferito alla porte di quella pacifica città avrebbe trovato aiuto, a prescindere dalla sua provenienza, dal colore della sua pelle, dalla sua religione ...
Heilung era un inno alla vita. Un posto che nessuno, mai, avrebbe osato profanare. Talula era felice di vivere in un posto come quello, tra i migliori guaritori di tutta la Regione. Quando la sua città era stata distrutta, gli abitanti di Heilung le avevano dato una nuova casa.
Talula era un ragazza giovane. Non aveva ancora raggiunto la maggiore età, i vent'anni, che le avrebbero permesso di essere trattata come un'adulta a tutti gli effetti, ma non aveva mai avuto una gran voglia di crescere.
Aveva dei lunghi riccioli di un bel rosso vivo, che sembravano prendere fuoco quando venivano illuminati dalla calda luce del sole. I suoi occhi verdi sembravano rispecchiare perfettamente quella natura che lei tanto amava. Era piuttosto minuta, ma non si lasciava mai scoraggiare. Affrontava qualunque situazione col sorriso sulle labbra, dando tutta se stessa per aiutare chi ne aveva bisogno.
Ad Heilung tutti la amavano. Erano in poche le donne che si erano dedicate alla nobile arte di guaritrici, e lei sicuramente si distingueva da tutte loro. Aveva un talento naturale, che le permetteva di prendersi cura degli altri senza difficoltà alcuna, ma questo a volte la portava a trascurare se stessa.
Spesso Iaco l'aveva sgridata, dicendole che la sua vita era importante quanto quella di uno qualunque dei suoi pazienti, e che doveva prendersene cura. Quando il suo maestro le diceva questo, Talula abbassava lo sguardo imbarazzata. Nessuno più di lei capiva l'importanza della vita, e sapeva che doveva ritenersi fortunata ad aver ricevuto un dono tanto importante, eppure ogni volta che le veniva affidato un ferito, non poteva fare a meno di anteporre la salute di quest'ultimo alla sua. Era più forte di lei. Era come se la sua intera esistenza si annullasse per un momento, per permetterle di dedicare anima e corpo alla persona che aveva di fronte.
Ed era proprio questo che stava accadendo in quel momento.
Talula passò le dita sulla fronte del nuovo arrivato, sospirando quando sentì la sua pelle bruciare. Prendersi cura di lui era stato più complicato del previsto. La ragazza si era ritrovata spesso a tremare, osservando le numerose ferite sul petto del ragazzo. Erano ferite molto serie, probabilmente dovute ad armi da taglio.
Le aveva ripulite con attenzione, parlando di tanto in tanto quando il giovane si agitava, cercando di calmarlo. La sua schiena non era messa tanto meglio. In alcuni punti la pelle era stata strappata e la carne viva risaltava in contrasto con la pelle chiara. La cosa che più la lasciava interdetta, però, erano due bruciature verticali, poste in corrispondenza della gabbia toracica, ad una certa distanza l'una dall'altra. Quando Talula provò a sfiorarne una, il ragazzo si irrigidì, rimanendo per un attimo senza respiro.
La ragazza lo riportò in posizione supina, adagiandolo sulla paglia con attenzione, dopo aver trattato i grandi squarci sulla sulla schiena e averli avvolti con bende pulite. Passò due giorni interi a vegliare su di lui, cercando di far abbassare la febbre, usando di tanto in tanto la magia per alleviare il dolore delle ferite.
Ogni guaritore che si rispetti dovrebbe conoscere la magia, perchè spesso le semplici arti mediche non erano sufficienti, ma Talula la utilizzava di rado. Sapeva che un uso scorretto della magia poteva fare più male che bene, perciò ne faceva uso solo nelle situazioni di emergenza, per aiutare il ferito a sentirsi un po' meglio.
Spesso si ritrovava a fissare la sua spada con curiosità. Si era preoccupato molto quando lei l'aveva afferrata. Doveva essere davvero molto importante per lui ...
Si sporse appena, sfiorandone il fodero. Lei odiava le armi. Erano loro a causare la maggior parte delle ferite che lei e i suoi compagni dovevano curare! Eppure quell'arma la incuriosiva.
Toccò l'elsa ed estrasse appena la lama, osservandola con attenzione. Come sospettava, questa aveva un aspetto molto trascurato. Probabilmente era da molto che non veniva usata. Sorrise
"Una lama che non viene utilizzata dal suo cavaliere ... che cosa curiosa"
Ritirò la mano sorpresa quando l'elsa iniziò a bruciare. La lama si illuminò, lasciandola senza parole. Era una luce forte, meravigliosa, che per un momento le fece battere il cuore.
"Sei tu ..."
Talula si voltò di scatto, incontrando gli occhi del ferito al suo fianco. Il ragazzo era perfettamente sveglio, e i suoi occhi di tenebra la fissarono con intensità. Come aveva fatto a riprendersi tanto in fretta?
"Hei! Sei sveglio!" Draco si fece avanti all'improvviso, sorridendo, osservando le bende bianche sul suo petto "Accidenti Talula. Sei davvero incredibile. Hai fatto un miracolo!"
La ragazza sorrise imbarazzata "Merito degli insegnamenti di Iaco" guardò il ferito, che nel frattempo si era messo a sedere e li guardava confuso "Come avrai capito io sono Talula, e questo ragazzo è Draco. È stato lui a trovarti e a dare l'allarme. Senza di lui probabilmente saresti morto dissanguato"
Il ragazzo chinò il capo, in segno di ringraziamento, e Talula continuò
"E il tuo nome qual è?"
Lui sembrò rifletterci per qualche secondo, indeciso sul da farsi, poi parlò "Liam ... mi chiamo Liam" guardò Talula negli occhi, che si ritrovò ad arrossire "Ti ringrazio per quello che hai fatto. Spero, un giorno, di ricambiare il favore"


Angolo dell'autore!!
Ed eccoci al secondo capitolo! Ringrazio KanondiGemini96 per la sua recensione, e spero che la storia vi piaccia :3
Al prossimo capitolo!!
   
 
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