9. Fino all'ultima mossa
La netta
superiorità di Yubel fu chiara fin dalle prime mosse: in pochi turni mise Eilen
alle strette, decurtando buona parte dei suoi life-points. Doveva trovare subito
una soluzione o… O il rischio che la sua vita si concludesse quel giorno,
diventava molto alto. E lei aveva troppe cose, troppe persone, troppi spiriti a
cui non voleva rinunciare.
-Coraggio,
Eilen…puoi farcela- si incitò. –Ne hai viste di peggio…hai sconfitto Viper e i
fratelli di Chazz… Non puoi mollare proprio adesso.
Spostò lo
sguardo su Jaden, ancora accanto a Jesse svenuto, e poi a Chazz: nel suo sguardo
era chiara la preoccupazione e la paura. Le aveva detto che non voleva perderla,
e per lei quelle parole valevano quanto un giuramento d'amore
eterno.
Ora cominciava
la sua risalita.
-Mi sento come
se una mandria di elefanti mi fosse passata sulla testa…- biascicò Jesse,
svegliandosi. Si passò una mano sul viso e sui capelli, tirandosi lentamente a
sedere. –Ahia…
-Bentornato!
-Jaden! Che ci
fai qui?- domandò, guardandosi attorno. –Qui dove a
proposito?
-Non ricordi
niente?
-No. L'ultimo
ricordo che ho è…la partenza dall'Accademia. Che sta succedendo? E chi è
quella?
-È Yubel, lo
spirito di una carta che avevo un tempo. Si era impossessata del tuo corpo e tu
hai ipnotizzato Eilen- spiegò il brunetto. –Insieme avete sottomesso il
Neo-spazio e vi preparavate a fare lo stesso con la Terra.
-Cosa?!
E…perché sta duellando contro di lei?
-È stata una
decisione di Yubel, ed Eilen ha accettato.
-Io…non riesco
a crederci… Non ho alcun ricordo di questi giorni…
-Meglio così,
credimi. È molto meglio…
-Gioco "Giorno
dell'incoronazione". Se non ho mostri sul campo, questa carta mi permette di
evocare "Giovane regnante" e il suo cantastorie "Ragazzo di luna"- affermò la
rossa. –Peccato che per te innalzerà un canto funesto: lo equipaggio con "Flauto
d'argento", che gli consente di saltare la tua difesa e attaccarti
direttamente.
La musica del
giullare costò cara a Yubel: 2000 dei suoi life-points vennero
distrutti.
-Sarà la tua
ultima nota- minacciò.
-Non starai
dimenticando "Giovane regnante", vero? A lei regalo "Corona di domani" che
aumenta di 500 punti il suo attacco, permettendole di distruggere "Signore del
caos"!
-Non hai ancora
vinto, ragazzina.
-Io dico di sì,
perché grazie al potere speciale della mia amica tu perdi l'equivalente dei
punti d'attacco di "Signore del caos".
-NO! Non posso
aver perso contro una mocciosa!
I poteri di
Yubel si dissolsero rapidamente, riportando tutti all'Accademia e riportando nel
loro mondo coloro che erano stati spediti alle stelle. La creatura era in
ginocchio a terra, sconfitta e delusa.
-Non valgo
niente…io non volevo far del male a quelle persone…
-Yubel…
-Volevo solo
proteggere il mio padrone…evitargli di soffrire…
-Ma hai agito
nel modo sbagliato- ribatté Eilen. –Non era mandando i suoi avversari
all'ospedale che gli eri d'aiuto.
-Ho anch'io le
mie colpe.- Jaden si era avvicinato in silenzio, colpito dalle parole dello
spirito. –Non sono stato in grado di controllarti, di domare il tuo potere, e ho
preferito mandarti nello spazio. Avrei dovuto tenerti con me. Yubel…per quello
che può valere adesso…ti chiedo scusa.
-Jaden…
-Vuoi tornare
nel mio deck?
-Sì. E questa
volta senza trucchi- decretò felice.
§*§*§*§*§*§
-Eilen… Come
mai senza Chazz?
-Non viviamo in
simbiosi- ribatté senza voltarsi, riconoscendo la voce di chi aveva parlato. La
notte era già calata sull'Accademia del duellante, calma come la pace che
finalmente pareva regnare.
Piombò il
silenzio fra di loro, carico di significati: entrambi sapevano cosa contenesse
quel nulla, quali frasi non dette arrivassero comunque al loro
cuore.
-Mi dispiace,
Jesse. Tu attendi qualcosa che io non posso darti- intervenne infine la
fanciulla. –Non puoi odiare Chazz per questo.
-Non odio
Chazz, anzi…lo invidio. Il nostro è solo l'astio che corre tra i rivali in
amore- disse, con un sorriso rassegnato, malgrado gli occhi fossero devastati
dall'infelicità. –Non ti è mai successo?
Un velo di
tristezza scese sugli zaffiri della coetanea.
-Capita a tutti
d'innamorarsi, ma le principesse fantasticano sui personaggi dei romanzi, sui
principi azzurri, prendono cotte per i pochi compagni di gioco che vengono loro
concessi- rievocò con amarezza. –Finché altri non decidono chi devono
sposare.
-Ma per te non
è così. Tu sposerai Chazz.
La giovane si
volse stupita: di solito non nominava mai il moretto, lo evitava come la
peste.
-Se fosse stato
un umano qualsiasi, avrei dovuto rinunciare al trono per stare con lui, ma dato
che è l'eroe del Neo-spazio nessuno trova niente da ridire. A parte mio
padre.
-Io sono certo
che non avresti rinunciato a lui, qualunque fosse il prezzo da pagare. E per
quanto riguarda tuo padre: non si è comportato diversamente da Yubel. Vuole
proteggerti, ma nel modo sbagliato.
-A proposito di
Yubel…perché ha scelto proprio te?
-Perché cercava
qualcuno che soffrisse al punto da nutrire rancore, come lei. E ha incontrato
me, che scappavo da questo posto…e da te.
-Vorrei che tu
fossi felice…ma non puoi esserlo se continuerai a pensare a
me.
-Eilen…dimenticarti
sarebbe molto peggio che non averti mai conosciuta- si congedò, avviandosi verso
il dormitorio Obelisc.
-Jesse?
-Dimmi.
-Grazie.
I suoi passi
echeggiavano nel silenzio del dormitorio: come aveva potuto dare quell'ordine?
Era stata una stupida… Suo padre, forse, non l'avrebbe perdonata e avrebbe avuto
tutte le ragioni: costringerlo ad andarsene e prendere il suo
posto…
Dopo un lungo
respiro si apprestò a bussare, ma si bloccò nell'udire delle voci nella
stanza.
-Chazz, davvero
saresti disposto a tanto?
-Voglio che lei
sia felice e non può esserlo senza la sua famiglia. Per questo, se sono io il
motivo che la allontana da voi…io rinuncerò ad Eilen.
Chazz…ecco
perché non l'aveva trovato da nessuna parte. Ma che stava dicendo? Lei non
poteva essere felice senza di lui…
-Perché? Tu
l'ami- replicò l'imperatore. –Ed io non sono stato gentile nei tuoi confronti.
Tu l'hai salvata ed ora la restituisci a me… Perché?
-Lei era solo
preoccupato per sua figlia. Io so cosa vuol dire non avere una famiglia, non
avere nessuno che si preoccupa per te: Eilen ha la fortuna di avere voi, ed io
non voglio privarla di questo.
Julius sospirò:
aveva sbagliato nel giudicarlo. Quel ragazzo non era solo arrogante o
presuntuoso. Non era il "figlio di papà" che tutti dipingevano: era la prova che
denaro e importanza non facevano la felicità. E sapeva anche essere saggio,
molto più dell'uomo con cui discuteva.
-Chazz, no!-
intervenne Eilen, irrompendo nella camera. –Se perderò la mia famiglia, sarà
solo per colpa mia. Ho voluto giudicarti, papà, senza fermarmi a riflettere…
Rency non era il solo a soffrire…
-Era qualcosa
che dovevi comprendere da sola… Ed io dovevo capire quanto tenessi a te e al tuo
bene: ho sbagliato fin dall'inizio con entrambi. Ora lascerò che sia tu a
decidere: cosa vuoi davvero, Eilen?
-Non sono
ancora pronta per regnare… Voglio restare sulla Terra con lui- disse la
fanciulla prendendo la mano di Chazz. –Perché io lo amo.
-E così sia,
allora. Chazz, accetteresti le scuse di un vecchio stupido?
-Certo… Voglio
dire…sì, signore.
-Sei andato da
mio padre- esordì Eilen, una volta rimasti soli. Le vacanze erano terminate,
volate via come foglie al vento. E, visto come erano andate, non potevano che
rallegrarsene. Forse il nuovo giorno avrebbe portato con sé la promessa di una
nuova era, di un periodo migliore, dove finalmente ci sarebbe stata un po' di
tranquillità anche per loro. –Lo hai affrontato per me…
-Sapevo che tu
ci tenevi. Mascheri da sempre la tua identità, solo per me… Sicura di aver fatto
la scelta giusta? Sei una principessa…
-E voglio
quello che ogni principessa sogna: vivere per sempre felice e contenta, con il
ragazzo che amo…
FINE